A Federica:

la mia migliore amica,

mia sorella 

e una Sirius perfetta.

Grazie di tutto, Pad :3

 

L'uomo volgare scambia per follia il disagio di un'anima che non respira in questo mondo abbastanza aria, abbastanza entusiasmo, abbastanza speranza.
(da La Germania, libro XIII, cap. IV; 1810)

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When you try your best 

but you don't succeed

 

Dovevo andarmene di lì.

 

Cervavo di lottare per i valori che mi rendevano fiero di ciò che ero diventato, ma non riuscii a far convertire anche Reg sulla mia strada.

Lo perdetti.

Fallii.

 

When you get what you want

but not what you need

 

Ero diventato ciò che ero diventato solo grazie a me stesso.

Ciò mi rendeva orgoglioso.

Era ciò che volevo.

Ciò per cui avevo lottato così strenuamente.

 

L'unica cosa di cui avevo bisogno, però, era una famiglia che mi sostenesse.

Non ce l'avevo più.

L'unica cosa che mi era rimasta era ad Hogwarts: i Malandrini.

 

When you feel so tired

but you can't sleep

 

Così stanco di tutto.

Così stanco di imporre i miei ideali ad un fratello che era stato troppo attratto dal lato oscuro, spinto dalla famiglia che avevo sempre odiato.

Sempre.

 

Non riuscivo a dormire.

Te lo ricordi, James?

Tu te ne accorgevi. Il mio respiro cominciava a farsi irregolare e le mie spalle comiciavano ad essere scosse da singhiozzi.

Tu, allora, ti infilavi nel letto, accanto a me, e, appena i miei piedi caldi entravano a contatti con i tuoi freddi, mi sentivo meglio.

Il respiro si rifaceva regolare.

Le lacrime lasciavano soltanto scie umide sulle mie guancie.

Del mio dolore era rimasto solo quello.

Lacrime.

 

C'eri tu, comunque, James.

Ci sei sempre stato tu, James.

 

And the tears come streaming 

down your face

 

Le lacrime continuavano a rigare imperterrite il mio volto.

Non potevo.

Stavo disobbedendo ad un'altra regola ferrea di Walburga.

I Black dovevano controllare le proprie emozioni e non far trasparire nulla.

I Black non potevano mai mostrarsi deboli davanti agli altri.

Mai.

 

When you lose something 

you can't replace

 

Ormai avevo lasciato qualcosa che non avrei mai potuto rimpiazzare: la mia famiglia.

O forse sì?

C'eri tu, James. 

E c'era Remus.

E c'era anche il piccolo Peter.

Così piccolo.

Come il suo cuore.

Come il suo cuore, James.

Non ebbe pietà.

Solo paura.

La paura fa fare cose terribili, James.

 

Light will guide you home 

and ignite your bones

and I will try to fix you

 

Ti ricordi quella sera, James?

Quella sera fredda e invernale?

Pioveva tanto.

La pioggia stava bagnando ogni cosa.

Ero fradicio fino alle ossa, eppure, rimasi a guardare immobile l'evolversi della tempesta.

Lampi ,tuoni e vento non mi turbano.

Il dolore della mia anima era piu' forte di quella tempesta che stava spazzando via ogni cosa.

Non avevo piu' certezze, solo lacrime che nessuno vedeva.

Lacrime fredde e pungenti che continuavano a segnare il mio volto stanco e angosciato.

 

Alzai il mio braccio e con la mana stretta a pugno mi accinsi a bussare alla tua porta, ma qualcosa mi impedì quel movimento.

Mi sentivo terribilmente in colpa e in imbarazzo.

 

Colpa.

 

Tu non c'entravi nulla.

Non potevo metterti in mezzo un'altra volta.

 

Imbarazzo.

 

I tuoi erano dei tipi apposto.

Due Auror.

Avevo sempre desiderato dei genitori così.

Ma per quanto i tuoi fossero dei tipi apposto, non potevo permettere loro di accettare un disonorato da una delle famiglie più illustri, importanti e ricche del mondo magico.

Non potevo.

 

- Ricordatelo, Sirius.

Non puoi portare un peso così grande dentro di te.

Sarai costretto a farti aiutare da qualcuno, alla fine.

Da me, magari.

 

Le tue parole rimbombarono dentro la mia testa.

Sempre più scandite dalla pioggia che incrosciante cadeva.

 

Ricordatelo, Sirius.

Tic.

Non puoi

Tic

portare un peso così grande.

Tic

Sarai costretto a farti aiutare da qualcuno

Tic

Da me

Tic

magari.

Tic.

 

Mi feci forza e bussai con forza alla porta, finchè la tua figura non mi aprì: capelli ritti in tutte le direzioni, un ridicolo pigiama con vari boccini disegnati sopra, categoricamente rosso e giallo, occhiali che stavano pericolosamente in bilico sul tuo naso, le labbre leggermente socchiuse dalla piccola corsetta che ti eri fatto dalla camera tua al soggiorno, gli occhi caldi, marroni e dolci, con quella scintilla malandrina che sempre li aveva caratterizzati.

 

Non sembravi molto sorpreso di vedermi lì, in quelle condizioni, a quell'ora.

 

Mi abbracciasti solamente e dicesti:

-Proverò a sistemarti.

Proverò a rimarginare le tue ferite.

Fosse l'ultima cosa che farò.

 

E io ci avevo quasi creduto, James.

Ma la morte ha preso il sopravvento,

le ferite si sono riaperte

e il dolore, come un fiume in piena, ha straripato.

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Prongs's corner :)

Salve gente :)
Allora, che ne dite di questo mio piccolo angolo?
Ovviamente, per scriverlo, ho utilizzato il pompuder- no, scusate, pamputer, NO! Pomputer- di Lily :3 
*Computer, James! Computer!*
*Lily! Sto scrivendo!! Lasciami in pace!*
*...*
*NO! POSA QUELLA BACCHETTA!!*

Ciao, ragazzi!
Si, bhè... mio marito, al momento, si è addormentato.
Era così stanco, poverino.
Qualcosa mi attanaglia lo stomaco *si chiamano sensi di colpa, Lily!*

Cooomunque... spero che la storia vi sia piaciuta!
Dovrò fare un Imperio o un Confundus alla vostra carissima scrittrice (?) per farle entrare in quella testa dura che deve cominciare una LONG!

Adesso vi devo lasciare.
James si sta riprendendo dallo Schiantes... si sta svegliando!

Ringrazio tutti coloro che recensiranno, seguiranno o che leggeranno solamente.

Un bacione,
Lily :3

*E JAMESSSSSS! 
LE RAGAZZE MI AMANO, LILY!*
*...*
*E' LA PURA VERITA'!*

P.S. * Beatrice si riappropria del computer che non è ne di James, ne di Lily*
Ragazzi!
Che testa! 
Scusate!
Questa storia l'ho inserita come Missing-Moment alla storia " Me l'avevi promesso, James".
CIAOO!
E NOTTE :)