Scritta per il contest Alla ricerca della Pietra Filosofale (BANDURA – Rose Weasley, Libro).


Pagine incantate


Rose Weasley era perfettamente d’accordo con sua madre: i libri erano utilissimi. Potevano formare una comoda scaletta per arrivare alle mensole alte della dispensa, quelle che custodivano i biscotti; costituivano un ottimo materiale per le trincee d’emergenza anti-dispetti in caso di visita dello scatenato cugino James; erano un magnifico scrigno per conservare le foto che le regalava la nonna; creavano addirittura un intero, esclusivo arredamento per le bambole, se disposti nel modo giusto.
Tuttavia, Rose non riusciva proprio a capire come si potessero usare i libri per viaggiare. Aveva provato in tutti i modi: ci si era seduta sopra, ci si era messa a cavalcioni come faceva zia Ginny con la sua scopa, ne aveva lanciato uno nel camino spento, sporcandosi di cenere da capo a piedi... ma niente, non si era mai spostata di un millimetro. Neppure lo strano volume che aveva trovato nella soffitta dei nonni Granger, nonostante il promettente titolo I viaggi di Gulliver, era stato in grado di accontentarla.
«Mah, sarà una di quelle cose da grandi per cui serve la bacchetta!» ipotizzò, saltandoci sopra per l’ennesima volta senza risultati apprezzabili.
Dalla cassapanca sotto la finestra, dove si era appollaiato per vedere James che giocava a palle di neve con lo zio (e per maledire la febbriciattola che lo teneva chiuso in casa), Albus Potter assistette anche a quell’ultimo fallimento. «Magari devi aprirlo e guardarci dentro» suggerì in tono poco convinto.
«Impossibile, la mamma li apre tutte le sere e non si muove mai dal divano» rispose la bambina. «Forse sono quegli strani segni neri a farli funzionare». Aprì il volume a una pagina a caso e avvicinò il naso alla carta ingiallita, sperando di riuscire a svelare l’arcano.
Albus saltò giù dalla panca e si unì a lei per studiare l’oggetto. «Dobbiamo capire cosa significano queste cose nere» dichiarò indicando una riga stampata. «Guarda, questa sembra una matita».
«È vero!» squittì Rose entusiasta. «Questo è un albero senza foglie e questo… un paio d’occhiali storti?»
«Qui c’è un cappello» annunciò il cuginetto. «Un anello… un serpente… e quello lì? Sembra una bocca».
«O forse un lavandino visto da sopra. Ehi, forse ho capito! Dobbiamo prendere tutte le cose che sono scritte qui e farci una pozione, così potremo chiedere al libro di farci volare!»
«C’è un solo problema» obiettò Albus posando il dito su uno dei segni. «Dove lo troviamo un cammello?»



Altro salto nel magico mondo dei bambini. La piccola Rose, in età da asilo, ha saputo dalla mamma che i libri fanno viaggiare la fantasia e si è fatta un’idea sbagliata sul loro vero potere.
I segni misteriosi sono naturalmente le lettere: divertitevi a indovinarle per conto vostro.

Se non ci riuscite, sono A, Y, g, d, O, S, D, m.

Diciottesima classificata al Ciò che la Vio non ama.. amerà!

Lizzyluna: Pagine incantate 18° Classificata