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Autore: Lady Lunete    22/04/2012    3 recensioni
Una Ron/Daphne... Il giovane Weasley è tornato ad Hogwarts sotto le pressanti richieste dei suoi due migliori amici. Combina subito guai nell'aula di Lumacorno ed è costretto così a frequentare lezioni di recupero di Pozioni... Nel lugubre sotterraneo incontrerà una Veela bionda, orgogliosa e innamorata, dagli occhi nocciola...
[Questa Long si è classificata seconda al Contest "Slytherin vs Gryffindor-Quando l'amore supera l'odio Contest" di Luna Ginny Jackson sul forum di EFP]
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Ron Weasley
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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∞Non servono le parole∞

 

CAPITOLO 1:

 
Ron si domandava chi lo avesse convinto ad ascoltare Hermione, quando parlava di ritornare a Hogwarts per concludere il settimo anno.

Naturalmente sapeva già la risposta. Naturalmente era stato il suo miglior amico: Harry.

Quel pezzo di caccola di Troll si era lasciato convincere da Hermione a tornare ad Hogwarts per terminare il suo ciclo di studi e dimostrare così di essere un Auror competente. Che mucchio di baggianate.

Qualunque Ministro avrebbe preso Harry come Auror, fregandosene del suo ciclo di studi. Lui era il Salvatore del Mondo Magico!

Il problema di Harry, secondo Ron, era di essere un pezzo di pane. Hermione, visto che il moro non si decideva, nonostante la sua insistenza, chiese aiuto all’unico punto debole dell’amico. Ginny.

Se non ci si metteva quella testa rossa di sua sorella forse (anche senza) sarebbe riuscito a convincere Harry a presentarsi da Shacklebolt per ottenere quel meritatissimo posto al Ministero.

E lui avrebbe dato una mano a Fred e George al negozio Tiri Vispi Weasley.

Se sua sorella non fosse intervenuta a quest’ora lui si sarebbe ritrovato in mezzo ai fuochi d’artificio e agli scherzi progettati dai suoi fratelli maggiori. Di certo non si sarebbe trovato nei corridoi della scuola per andare a un recupero di Pozioni.

Anche questo era colpa del suo migliore amico. Se non l’avesse distratto con una battuta sul professor Lumacorno, lui non avrebbe sbagliato la procedura della Bevanda della Pace facendola diventare una bomba.

E adesso non si ritroverebbe a frequentare durante gran parte delle sue preziosissime ore buche quello che era stato il sotterraneo di Piton (pace all’anima sua).
 

*

 
Quando aprì la porta credette di essere nell’Olimpo. Una dea bionda si trovava ritta in piedi di fronte a lui.
 
“Una Veela…” sussurrò il ragazzo.

Lei lo guardò stupita per poi aprire le sue labbra in un ghigno arrogante. “Sbagliato, Weasley. Come sempre. Sono Daphne Greengrass.” Disse lei strafottente.

Poi, voltando le spalle a Ron che la guardava ancora mezzo intontito, si sedette nel banco in prima fila.
Lui, corrucciato e con il viso in fiamme per la brutta figura, le chiese balbettando: “Cosa ci fai qui?”
Lei, apatica, rispose: “Aspetto Luma.”
Senza dire altro Ron si sedette vicino a lei, aspettando pure lui il professore.
 

  
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