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Autore: Akikako    16/11/2006    3 recensioni
Era nell'eva ed ha sentito qualcosa,gli è capitato qualcosa.
Ma cosa?
E' vietato inserire il doppio tag br nelle introduzioni,
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Generale, Romantico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Gendo Ikari, Misato Katsuragi, Shinji Ikari
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Bhe,ho postato il secondo capitolo molto in fretta,almeno secondo i miei standard.
ANNUNCIO:questo capitolo è pieno zeppo di SPOILER,anche se presumo che chi leggerà questo capitolo abbia già visto l'intera serie,non si sa mai.

RINGRAZIAMENTI:Ray Lun:grazie per aver commentato,comunque credo proprio di sì,soprattutto al carattere di Shinji,lo renderò un pò OOC,ma non tanto spero.
Kaled:ringrazio anche a te per aver commentato,il diagramma d'onda dovrebbe essere il livello di potenza dell'atfielf,quello dei esseri umani è arancione,mentre quello degli angeli e degli eva blu.
Bene adesso vi lascio al capitolo alla prossima volta.

Cap 2)A sad Surprise.

In questo momento si trovava in un luogo buio,opprimente.
Shinji si stava chiedendo come e perché era arrivato li,poi all'improvviso l'intera zona circostante si colorò di viola e dietro di lui comparve un'ombra alta e imponente.
Questa si piegò verso di lui,lo afferò con la sua massiccia mano e lo portò difronte la sua faccia.
Il ragazzo spaventato in quel momento riconobbe l'ombra:era l'evangelion 01.
Ora si stavano guardavano negli occhi,poi l'eva si illuminò,illuminando tutt'intorno.
Shinji fu accecato da questa luce e chiuse gli occhi.
Quando li riaprì constatò che era ritornato tutto buio.
All'improvviso una figura di luce dalle sembianze femminili fece la sua comparsa.
Il ragazzo era stranamente attirato da questa e si avvicinò.
Dopo attimi di silenzio,la donna parlò-Sono felice di vederti,Shinji-.
Quella voce era molto familiare a Shinji,poi si riprese da quello stato di trans e domandò-Come sai il mio nome?E chi sei?-.
-Non ha importanza,sono venuta solo per vederti un ultima volta e per dirti che d'ora in poi il destino dell'intera umanità è nelle tue mani e nelle tue scelte-.
-Scusa ma non riesco a comprendere-si scusò Shinji.
-Non preoccuparti,capirai-disse la figura per poi girarsi e andarsene ma si fermò.
-Ah,cerca di fermare tuo padre,ti prego.Bhe,addio,piccolo mio-finì e cominciò ad andarsene.
"'Piccolo mio'?"penso Shinji.
No,non era possibile,non poteva essere lei...
-Aspetta un attimo!ASPETTA!-disse mentre la rincorreva,ma lei non si fermò,anzi sembrò quasi irrangiungibile.
Dopo qualche attimo ci fu un lampo di luce che coprì la visuale del ragazzo.
-NO,FERMATI...MAMMA!-.
Dopo qualche momento si rese conto dove era:si trovava in una stanza tutta bianca senza porte e finestre,seduto su un letto,vestendo con il suo ormai ben conosciuto vestito da ospedale,con il braccio destro proteso davanti a lui e stava ansimando.
Doveva essere stato un incubo,un strano incubo.
Aveva sognato altre volte l'EVA,ma mai sua madre e poi era così nitico,come se loro due avessero parlato faccia a faccia.
Si quardò intorno per esplorare con la vista il posto,poi sentì la voce di un altoparlante chiamarlo.
-Shinji!,Shinji!-era la voce di Misato.
-Signorina Misato,dove siete?-chiese il ragazzo.
-Ti sto parlando da un microfono,come ti senti?Sai,hai dormito per tre giorni interi!-.
-Sto bene...credo-disse il ragazzo effettivamente si sentiva strano,molto leggero come se potesse volare in un momento all'altro-Asuka?E Ayanami?Come stanno?-.
-Non preoccuparti,stanno bene,hanno avuto solo qualche contusione,per fortuna-disse rassicurando così Shinji.
-Ma perché mi trovo qui?-effetivamente l'ultimo suo ricordo era quel calore provato all'interno dell'EVA.
-Perché...perché...-Misato non poteva dirgli certo che era stato chiuso dentro una stanza a prova di angelo perché avevano paura di lui,che cosa si poteva inventare?-Ah sì,perché l'angelo in qualche modo ti ha contaminato e adesso sei in quarantena,ma non preoccuparti,Ristuko ci sta lavorando e troverà sicuramente una soluzione,non è vero Ristuko?-disse passando la parola all'amica.
-E' vero,tu sta tranquillo,che qui ci pensiamo noi a te-disse la dottoressa Akagi.
-Ci sentiamo dopo Shinji,ok?-disse Misato.
-Ok,a dopo-disse il ragazzo finendo così la conversazione.
"Chissa perché la signorina Misato è stata così frettolosa a finire la conversazione"pensò il ragazzo.
Dopo in pò si alzò dal letto e andò ad un lavandino li vicino per sciacquarsi la faccia.
Fatto questo,si guardò nello specchio:aveva qualcosa di strano,di diverso quindi guardò meglio.
I suoi occhi,il colore dei suoi occhi era diverso,dove l'aveva già visto.
-Oh mio...-disse ricordandosi tutto:dopo la sua prima battaglia con lo 01,aveva visto gli occhi dell'EVA senza la corazza,erano occhi di un verde smeraldo intenso,che gli incutevano terrore,adesso i suoi occhi erano come quelli.
Indietreggiò fino al letto-Cosa mi è successo?-disse sedendosi.

-Perché hai mentito?Sai che così l'hai illuso?-disse con un filo di rimprovero Ristuko.
-Non me la sono sentita di dirglielo-disse con un tono triste il maggiore Kasturagi.
-Ti capisco-disse la dottoressa.
Le due stavano andando dal comandante Ikari,per informarlo su cosa era successo a Sinji.
Avanti alla porta,Ristuko bussò ed entrò,con Misato che la seguiva a ruota.
-Quali sono le novità?-domandò il comandante con la sua solita posa con le mani sotto il mento.
-Comandante il Thirtd Children si è svegliato-comunicò la dottoressa.
-Le sue condizioni?-.
-Direi che gode di buona salute-.
-Non indendevo quello,cosa gli è successo?-.
-Secondo le prime analisi,i componenti organici dell'EVA 01 si sono fuse con il corpo del Children-.
-Possibilità di recuperare lo 01?-.
-Nulle,la materia organica si è completamente unita con il DNA del Third-.
-Cause dell'episodio?- -L'episodio è completamente inspiegabile-.
-Capisco,conseguenze sul ragazzo?-.
-Almeno esteriormente nulle,ma il suo DNA e stato irrimediatamente modificato:adesso è molto simile a quello di un angelo e,da quanto si è visto qualche giorno fa,il Children ha una forza che potrebbe essere superiore a quella di tutti gli angeli visti fino adesso-.
-Bene,potete ritirarvi-concluse il comandante supremo della NERV.
Poi la voce del maggiore,che era stata zitta ad ascoltare la discussione,si levò:-Signore,chiedo l'autorizzazione di portare il soggetto Shinji Ikari a casa-.
-Autorizzazione respinta,almeno per adesso,il soggetto è troppo pericoloso-.
Dopo che Misato ebbe fatto il saluto militare,sia lei che Ristuko uscirono dalla stanza.
In quel momento il comandante si rivolse ad un soldato presente nella stanza:-Portami qui Shinji-.
-Sì,signor comandante-rispose il soldato e,quindi,uscì.

Shinji era sdraiato sul letto e pensava.
Pensava al sogno,in questo sua madre ha detto che il destino dell'umanità dipendeva da lui.
"Ma fino adesso cosa ho fatto?Non l'ho protetta al costo della vita?E poi cosa indendeva che devo fermare mio padre?"mentre pensava questo,si sentì in fondo la stanza un rumore di una porta molto pesante,che fino ad un momento prima era mimetizzata con la parete,aprirsi.
Sulla soglia di questa si vide un uomo che indossava la tipica uniforme che le guardie della NERV portavano.
-Il comandante Ikari vuole vederti-disse buttandogli addosso una tuta arrancione tipica dei carcerati-cambiati e avvicinati lentamente-.
Shinji era confuso perché suo padre lo voleva vedere?Poi non era forse in quarantena?E' possibile che si erano sbagliati e stava bene.
Ma c'era un altra cosa che lo turbava:la voce della guardia,che poteva sembrare dura e autorevole,aveva una punta di paura;di cosa poteva aver paura un soldato ben addestrato e armato?Pergiunta paura di un ragazzo quattordicenne e senza un'arma? Con ste domande che gli frullavano in mente,Shinji si cambiava come ordinatogli poi si avvicinò alla guardia.
-Mani bene in vista-ordinò,così Shinji le mosse in avanti,in quel momento la guardia gli mise delle manette:-Mi dispiace è per motivi di sicurezza,su esci-.
Così Shinji uscì e,con non poca sorpresa,si ritrovò davanti una dozzina di soldati.
-Sali in macchina-disse un soldato indicandola.
Così fece.
Dopo qualche minuto,Shinji si trovò davanti alla sala di suo padre.Questa scena gli ricordava molto quello che era successo dopo la faccenda di Toji,quando aveva deciso di non salire mai più su un EVA,però neanche un giorno dopo si ritrovò sopra.
Quindi vi entrò seguito dai soldati.
Adesso era davanti alla grossa scrivania del padre e lui che lo guardava.
-Vedo che stai relativamente bene,Shinji-gli disse con freddezza-Scommetto che non sai perché sei qui,giusto?-.
Shinji annuì.
-Quali ricordi hai dello scontro contro angelo?-.
-L'ultima cosa che mi ricordo e che stavo supplicando l'EVA di muoversi,dopo ho sentito del calore invadermi il corpo,poi nulla prima del mio risveglio in quella stanza-.
-Capisco-.
Ci fu qualche secondo di silenzio.
-Liberatelo-riferendosi ai soldati-poi potete andare-.
Dopo che questi liberarono Shinji dalle manette uscirono dalla sala,chiudendo la porta.
-Forza siediti-disse il comandante indicando una sedia difronte a lui.
Così il ragazzo si sedette.
-Voglio svelarti dei piccoli segreti ma prima dimmi,sai cosa sono gli EVA?-.
-Sono robot umanoidi multifunzionali-.
-Sai di cosa sono fatti?-.
-Di parti meccaniche-.
-Non solo di quelle,sai cos'è l'ATField?-.
-E' una barriera di energia che protegge sia gli angeli che gli EVA-.
-Non esattamente,l'ATField in realtà è la barriera dell'anima,è ciò che divide gli esseri viventi da tutto e da tutti-.
Shinji era preoccupato,non sapeva il perché suo padre gli stesse dicendo tutto quello,ma aveva una una strana sensazione.
-Quindi-proseguì il comandante-avrai capito che gli EVA sono molto di più di macchine complicate,sono veri e propri esseri viventi,fatti di carne e sangue-.
-Allora fino adesso cosa ho pilotato?-domando subito Shinji.
-Cloni-.
-In che senso?-.
-Sai da dove proviene tutta la materia organica degli EVA?-.
-No-.
-Dal primo angelo:Adam-.
-Quindi combattevamo gli angeli con altri angeli-disse Shinji quasi sarcastico.
-Praticamente,si-.
Ci furono alcuni attimi di silenzio.
-Vuoi sapere perché usiamo ragazzini appena adolescenti come piloti?- A questa domanda Shinji susultò,effettivamente aveva fatto questa domanda anche alla signorina Misato e neanche lei lo sapeva-Sì-.
-Devi sapere che gli EVA sono,sì,degli esseri viventi ma non hanno un'anima e tu adesso sai che l'ATField è la barriera di essa,quindi niente anima,niente ATField-.
Ci fu una breve pausa.
-Noi abbiano constatato che in questa età l'anima degli esseri umani è più forte,un anima più forte vuol dire un ATField altrettanto forte,inoltre,come ben sai,gli EVA si pilotano perlopiù con il pensiero e che cos'è il pensiero se non una manifestazione dell'anima?-.
-Allora fai soffrire dei ragazzi solo per un dato statistico?-disse adirato Shinji.
-Sì,ma se questo è il prezzo da pagare per la salvezza del mondo,non lo avresti pagato anche tu?-.
"Maledizione"pensò Shinji,poi ci fu una pausa.
-Comunque non tutti possono salire sugli EVA,facciamo finta che siano contenitori di anime,quando i children fanno i test sulla sincronizzazione controlliamo se l'anima sia ancora della forma giusta per entrarci-.
-Cosa sucederebe che non avesse la forma giusta?-.
-La stessa cosa che sucederebbe se cerchi di infilare un cubo in un cilindro:o non entra,o entra ma non uscirà più-.
Detta quest'ultima cosa,il viso di Gendo si intristi lievemente e Shinji se ne accorse.
-Da qui incomincio a spiegarti cosa presumo ti è successo dal tuo ultimo ricordo-prosegì il comandante-secondo la mia teoria la tua anima in quel momento si è modificata,per esempio da un cilindro è diventata improvisamente un cubo e,siccome eri gia nell'EVA,questo dovrebbe averti assorbito,ma non è successo,perché qualcosa ha interferito ed è avvenuto il contrario-.
-Come 'il contrario'-.
-Tu hai assimilato l'EVA.Non mi dire che non ti senti strano,che non trovi qualcosa di diverso in te-disse Gendo.
-Sì,mi sento strano e i miei occhi hanno cambiato colore,ma non ti credo,è impossibile-.
-Bhe,se non credi alle mie parole guarda queste-disse Gendo per poi premere un pulsante sulla scrivania.
Un secondo dopo uno schermo scese dal soffitto e si accese:presentò foto che partirono da quando l'EVA diventò luce a quando la sfera di luce scomparve per lasciar posto a Shinji.
Il ragazzo si alzò per vedere meglio,poi si sedette pesantemente sulla sedia con la faccia sconvolta.
Dopo qualche attimo Shinji si riprese un pò e domandò-Posso tornare normale?-.
-No,le componenti organiche dell'EVA si sono completamente fuse con te e il tuo DNA modificato-.
A questo punto abbasò il viso e lo coprì con le mani:era disperato,voleva piangere ma non lo voleva farlo davanti suo padre.
Ci fu un interminabile silenzio.
Poi...
-Infine lo 01 sarà sostituito da te,avendo sconfitto l'angelo con un sol colpo,anche se non sai fruttare la tua nuova forza,imparerai con l'esperienza-.
Shinji annuì debolmente con la testa ancora tra le mani.
Passò qualche minuto di silenzio,poi Gendo si alzò e si incamminò verso suo figlio.
Una volta di fianco a lui,il comandante protese la mano verso il children,questo alzò la testa,quardò la mano di suo padre.
Quel gesto poteva considerarsi uno dei pochi segni d'affetto che Shinji aveva ricevuto da suo padre.
Infine afferrò la mano e si mise in piedi.
Poi Gendo si incamminò verso l'uscita,seguito da Shinji.
una volta usciti ordinò ai soldati aldifuori dell'ufficio di non seguirli.

I due avevano camminato per diversi minuto in un rigoroso silenzio.
Ormai si trovavano difronte alla stanza/prigione di Shinji,Gendo la aprì e fece entrare il Third.
-Questa sarà la tua nuova casa,almeno finchè non imparerai ad utilizzare i tuoi poteri,fino a quel momento tu rimarrai qui e non uscirai se non per mio diretto ordine-.
Fece per chiudere ma venne fermato da Shinji.
-Aspetta,non hai nient'altro da dirmi?-disse il pilota.
-No,perché 'sta domanda?-.
-Perché questa notte ho sognato la mamma-.
A questo punto Gendo si scosse.
-Ha detto che ho il dovere di fermarti?Cosa dovrei fermare,papà?!-.
-Non so cosa tu stia dicendo,è stato solo un sogno,su ora riposa-disse il comandante chiudendo la porta.
"Sì,forse ha ragione lui"pensò Shinji.
Poi si diresse allo specchio per vedere in che stato era:la sua faccia sembrò quella di uno che ha appena saputo che stava per morire,effettivamente la situazione non era poi così diversa.
Successivamente quardò i suoi occhi,occhi così odiati che ormai gli appartenevano.Non resistette e quella vista e diede un pugno allo specchio frantumandolo.
Scorse infine un pezzo di esso nel lavandino:sembrava una lama.
Lo afferrò,decise di tagliarsi le vene e lo fece.
Inizialmente il sangue sgorgava liberamente,poi,dopo qualche secondo,il sangue si coagulò.
Shinji non capiva,si sciacquò il polso che presumeva tagliato,ma,con stupore,scoprì che della ferita non c'era più traccia.
Anche della ferita sulla mano che aveva rotto lo specchio la ferita si era rimarginata.
Allora si tagliò altre volte ma successe lo stesso fatto.
"Perfetto"pensò"adesso non posso neanche scegliere quando finire la mia inutile e incasinata vita".
E,quindi,si sdraiò sul letto.
Era stanco e si addormentò dopo qualche minuto.
  
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