Primo Capitolo - All'alba di un amore
Eva si sedette sul letto tirando
un respiro di preoccupazione, o più che altro, un sospiro tipico da chi è
innamorato bruciato: dire cotto, non renderebbe
l'idea.
Ormai era certo:
non sarebbe riuscita a chiudere occhio per nemmeno un secondo quella notte. E
non perchè, allo schiudersi delle sue palpebre,
le sarebbero passate
davanti, come in un flash, tutti i momenti passati con lui, ma perchè quei
momenti sarebbero stati un eterno rimpianto, una continua
botta in testa,
l'esatta definizione di ciò che si sentiva in quel momento: un'emerita
idiota!
'Cioè, Eva, ragiona: bacini, bacetti, sorrisi, favori, futili litigi
risolti con un semplice, ma allo stesso tempo, fantastico, abbraccio...Ma chi
credevi di
illudere, oltre a te stessa, s'intende?? Butterei giù il muro a
forza di capocciate, scema, scema, scema..Chissà, forse, a forza di ripeterlo
dando testate,
mi rimarrà impresso in fronte, cosi tutti potranno sapere come
mi sento...Perlomeno, non dovrei fingere di stare bene, quando in realtà, va
tutto un
po' una merda...Basta domande, su: domani, o meglio, fra qualche
ora, sarà un nuovo giorno, e ci sarà tempo per pensarci. Ah, dimenticavo:
buonanotte,
scema, scema, scema.'
Marco, nel buio della camera che
condivideva con i due fratelli, non smetteva di pensare a Rachele, ancora lei,
sempre lei. 'Come ha potuto non accorgersi
di quanto era fantastica la
nostra storia? Come ha potuto distruggere tutto?' Andò ad aprire un cassetto
della scrivania, ed iniziò a rovistare. Voleva
fare a pezzi quelle dannate
pagine di quel dannato taccuino, a pezzi, un po' come si sentiva in quel
momento. Ribaltò senza tante cerimonie, metà delle
cianfrusaglie, fino a
trovare quello che cercava. Il blocchetto era aperto alla pagina giusta, proprio
lì, e sopra a quelle parole, la scritta istintiva ''X
RACHELE''. Girò un
attimo il foglietto, perchè spuntava fuori il bordo, sembrava di una fotografia.
E quando si trovò davanti agli occhi la foto di Eva,
capì di aver sbagliato
tutto. Nel cuore della notte, girava una pagina e puff, vedeva Eva per la
seconda volta:ma questa volta non si sarebbe più fatto male.
La vedeva
veramente, e gli ritornò in mente ogni cosa. Cos'è che aveva detto? Che non
esistono amori impossibili, se uno ci crede; e questa volta,
ormai se lo
sentiva, l'impossibile sarebbe morto, sepolto per sempre, lasciando vivo un
amore, che in fondo, nemmeno una biondina dai magnetici occhi
azzurri era
riuscita a spezzare, ma solo ad accantonare. 'Un po' come la mia testa, eh..?
Cielo, ho avuto sempre sotto gli occhi tutto ciò che
io abbia desiderato, e
non me ne sono accorto...' E sorrise: in fondo, il loro non era un mare di
guai....
I due ragazzi, si erano
addormentati, inconsapevoli di essere pensati, e sognati, dall'altro; ma presto,
tutto sarebbe stato più chiaro, come lo è sempre,
in fondo, all'alba di un
nuovo giorno e...di un nuovo, vecchio, amore.