Il vento portava via ciò che l’autunno aveva lasciato. Si insidiava in quei rami morti, o che semplicemente si riposavano in un lungo inverno. Non un rumore, solo quel lieve fruscio che il vento si portava dietro, si sentiva in quel silenzio perfetto. Io me ne stavo lì. Sola in quel parco, sola con me stessa. Non capivo perché quel bisogno di stare sola, non capivo perché avvolte la solitudine diventava mia compagna, restava il fatto che amavo stare in sua compagnia sotto quel pino, l’unico albero che non perdeva le foglie alle note dell’inverno. Amavo cantare sotto di esso, scrivere ciò che provavo in un diario, leggere le avventure di un eroina da un libro, immaginare la mia vita sotto una prospettiva diversa . Lo facevo spesso quando la realtà diventava troppo pesante da riuscire a mantenere. Il rumore della mia suoneria del cellulare riuscì a rompere il silenzio cristallino che solo in quel luogo poteva regnare. “ ESTER! DOVE CAVOLO SEI??!! TI HO CERCATA  OVUNQUE??!! DEVO DARTI UNA NOTIZIA  STUPENDA!!” Elly gridava dall’altra parte del telefono, sembrava felice. Lei era la mia migliore amica, ci conoscevamo ormai da 10 anni ed era una sorella per me. Sorrisi, la mia pazza! “Arrivo, Elly” Il suo nome completo era Eleonora, un nome stupendo che citavano gli antichi profeti. Un nome così soave che sembrava essere accompagnato dall’arpa. Io mi chiamo Ester, vivevo in un piccolo paesino poco distante da Londra. Mi avviai verso casa. Le strade erano calme e tranquille, non come Londra dove tutto regnava nel caos. Sorrisi, e incominciai a camminare a passo veloce per quelle vie.
 
 
“Ester!! Non sai che bella notizia ho letto su questo giornale! Leggi leggi!!” mi pose il giornale davanti agli occhi. Ero arrivata a casa sua pochi minuti fa e già mi era saltata addosso, e adesso capivo il perché. Gli One Direction avrebbero fatto un concerto a Londra. “Mi accompagneresti, Ester? Per favore??” me lo disse con quegli occhi da cucciola al quale io non sapevo mai resistere. “Okay, Elly!” Mi saltò nuovamente addosso , “Si, okay! Ma adesso puoi lasciarmi, mi sento soffocare!”. “Ops, scusa!”  si mise a sedere sul letto. La sua stanza era invasa dalle loro foto. Sorrisi, la faccia di Harry, Niall, Liam , Zayn e Louis in ogni singola parte di quella camera. “Okay, devi solo convincere i miei e tua madre, mia cara” dissi ancora. “Oh, non preoccuparti, le ho già convinte!” . Rimasi con la bocca aperta “Scusa, se io avrei detto di no ..”  “Non sai resistere ai miei occhi dolci, cara!” mi fermò. Rimasi ancora a fissarla per un po’ “Okay, non ti accompagno più” dissi , ma in realtà scherzavo “ESTER! SEI CATTIVA! “mi urlò e io risi di gusto. “Scherzo,idiota!” le dissi “Chi è l’idiota, cara??!!” Mi buttò il cuscino sul viso. “Vuoi la guerra? E guerra sia” Così passo la giornata. Mi piaceva vederla felice.