Ero cattolica.

Non una di quelle persone perse nella religione; ma sì, mi piaceva pensare di essere cristiana.

Lo ero.

Sono nata nell'epoca peggiore della Spagna per i miei gusti...

Poco dopo l'unione in matrimonio di mia madre,Isabella di Castiglia e Ferdinando D'Aragona,mio padre.

Nacqui il 5 settembre 1471,sarei dovuta nascere a dicembre,però.

Portavo i capelli tipici degli spagnoli: Castano rossicci e occhi di un verde disarmante.

Il 1471 era solo l'inizio della "Reconquista"; ma io di queste cose non potevo saperne esattamente.

La "Reconquista" è il termine di noi cristiani spagnoli,per avere diritto a rivendicare i territori della Spagna meridionale e il Regno di Granada.

Rivendicare,riconquistare il territorio.

Da chi?

La società li chiamava "Moriscos" dal latino "Mori" ovvero la popolazione con i capelli più scuri che si raccontano e la pelle scura.

Praticavano la religione contro il Cattolicesimo; l'Islam.

Gli unici musulmani che abbia mai visto,li vidi all'età di sette anni.

Ero ancora piccola ma già sgattaiolavo in città di nascosto per conoscere; ma soprattutto per leggere.

Amavo la biblioteca polverosa a qualche strada dal castello.

Appena ero libera mi nascondevo lì.

Una volta lessi un libro su questi sconosciuti stranieri e mi chiesi perchè li ripudiavano tanto.

Erano scuri,però era un popolo unito da un solo Dio come noi; si chiamava "Allah".

Erano pieni di risorse scoprì con un certo stupore,costituivano un'importante economia.

Lavoravano la seta e coltivavano molte cose utili; tra l'altro erano intelligenti matematici: avevano inventato i cosidetti "numeri arabi".

Non capivo perchè non trattarli come nostri pari.

Poi capì.

Quando tornai a casa un giorno; in paese a Toledo,c'era confusione e mi chiedevo perchè.

Dei moriscos erano tenuti legati e alcuni soldati spagnoli li stavano portando a rogo.

Ma perchè li bruciavano come legna?

Cosa facevano di male?

Il mio cuore batteva sordo; mi sentivo male,in colpa.

Ero pur sempre spagnola e figlia di chi aveva ordinato quella barbaria.

Non stavo facendo nulla.

Lasciavo che succede; davanti ai miei occhi.

Un uomo tirò un pugno a una donna moriscos,nel braccio.

-Non dovrebbe esistere un essere che usurpa i nostri territori! Sangue impuro,schifosi maiali-

Scappai immediatamente e la notte non dormì.

Mia madre,Isabella di Castiglia,regina di Spagna,mi disse di tenermi lontano dai "mori".

Io le chiesi perchè,ancora scioccata dalla visione in piazza.

Mi rispose che non erano cristiani e molti di loro erano convertiti per finta al cattolicesimo.

Non avevano la benedizione di Dio; quindi portavano peste come già in passato in Italia.

Non sapevo bene cosa fosse,ma continuavo a non capire.

Non erano bestie. Che senso aveva fare guerra con degli esseri umani diversi solo per cultura?

Capì che da mia madre era impossibile scoprirlo; diceva che erano violenti e terroristi.

Avrei dovuto averne paura?

Forse.

Se non avessi visto la scena in piazza ne avrei.

Ma ora come ora ho paura di diventare come quegli uomini che li torturano.

Non voglio diventare come mia madre.

Io moro neanche lo conoscevo; Lei nemmeno,ci scommettevo.

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