Erano le 7:00 di mattina e la mia sveglia suonò. Un altro anno scolastico stava per iniziare. Dovevo affrontare il terzo anno di liceo. Mi svegliai immediatamente, avevo voglia di andare a scuola, stranamente. Scesi al piano di sotto dove c’era la mia mamma adorata che mi preparava la colazione.
-Buongiorno mamma!
-Buongiorno tesoro,ti ho preparato un po’ di latte.
-Grazie mille.
 Buttato giù un po’ di latte con i cereali, mi preparai. Indossai un paio di jeans, una T-shirt bianca con un teschio nero (amo i teschi) e le mie converse bianche. Misi giusto un po’ di matita e mascara per valorizzare i miei occhi verdi, sono una ragazza piuttosto semplice. Lasciai sciolti i lunghi capelli ondulati e neri. Scesi e baciai mia mamma per salutarla,la amo tantissimo.
-Ciao mamma io vado a scuola, ti voglio tanto bene.
-Ciao amore,mi raccomando!
 Andai a prendere le mie migliori amiche e compagne di classe Chanel ed Eleanor. Loro sono tutta la mia vita. Citofonai e scesero in 1 minuto.
-Ciao ragazze, andiamo?
-Buongiorno Sara. No che dici, mariniamo la scuola il primo giorno?-Disse Chanel.
-Acida oggi la ragazza.- Dissi. Lei sorrise e mi guardò come per scusarsi. Di solito ero io l’acida di turno.
-Ciao tesoro!- Mi salutò Eleanor,abbracciandomi.
Ricambiai l’abbraccio della mia migliore amica.
 Ci dirigemmo a scuola ed arrivammo giusto al suono della campanella. Entrate in classe loro si sedettero vicine ed io mi misi all’ultimo banco, all’angolino, da sola.Ero l’unica da sola,ma quello lì era il posto migliore per poter dormire.
Arrivò la professoressa di Italiano,la mia preferita.
-Buongiorno ragazzi. Che bello rivedervi! Mi siete molto mancati.-Era così dolce,sempre.
-Dunque, da oggi avrete un nuovo compagno.-Disse. I nostri visi sembravano tanti punti interrogativi. Chissà chi era questo ragazzo, chissà com’era fisicamente e caratterialmente.
-Entra pure,Zayn.-Disse la professoressa. Entrò un ragazzo moro,dalla pelle ambrata e con degli occhi marroni. Era vestito bene: una polo blu che lasciava scoperti due tatuaggi sulle braccia,un jeans e delle adidas bianche e blu. Sembrava un tipo trasgressivo,come me.
-Ciao a tutti, io sono Zayn Malik.-Sfoderò un sorriso sghembo.
-Già mi sta sul cazzo.- Dissi fra me e me.
-Che succede signorina?- Ce l’aveva con me la professoressa.
-Nulla.- Dissi.
-Mi sembrava che avessi detto qualcosa. Allora,Zayn l’unico posto libero è vicino a Sara.-Mi indicò.
-Nessun problema, posso sedermi lì.-Disse il ragazzo avviandosi verso di me mentre aveva sul volto quel sorrisetto che mi urtava. Io sbuffai,volevo stare da sola! Lui se ne accorse, ma non se ne  preoccupò molto.
- Bene ragazzi, io vado un attimo a prendere i miei libri e cominciamo. Presentatevi intanto.- Disse la professoressa uscendo.
-Ciao,io sono Zayn.-Disse e mi pose la mano,sempre sorridendo. Ma sorrideva sempre quello?
-Lo so come ti chiami, lo hai appena detto a tutta la classe.- Risposi acida.Ritirò la sua mano.
-Hai ragione. Tu come ti chiami?- Mi disse. Aveva un tono più serio adesso. Forse l’avevo infastidito. Bene, non mi interessava.
-Sono Sara.-Dissi non modificando il mio tono di voce.
Si sedette affianco a me appoggiando le braccia sul banco. I suoi tatuaggi erano le uniche cose che mi piacevano di lui. Anche io avevo un tatuagguo e lo scoprì. Era un simbolo dell’infinito e sotto la scritta ‘smile’. Lui lo notò.
-Carino il tatuaggio. Magari si avverasse,vorrei proprio vedere il tuo sorriso.- Mi disse,sorridendo. Forse aveva una paralisi facciale. Bho.
-Si,grazie. Anche i tuoi sono carini. Sorrido solo quando qualcuno mi da il motivo di sorridere.- Dissi senza nemmeno guardarlo. Ma quando arrivava la professoressa? Era già passato un quarto d’ora.
Tutte le mie amiche mi guardavano e ridevano. Mi conoscono bene e sapevano che mi stava antipatico. Si capiva dal mio sguardo e forse anche lui lo aveva intuito.
Il mio nuovo,odioso compagno di banco sfoderò uno specchietto e inizio ad aggiustarsi. Mi misi le mani nei capelli. Anche vanitoso! Sbuffai.
Finalmente arrivò la professoressa ed iniziammo a fare lezione. Io seguì, dato che non potevo fare altro. Suonò la campanella e mi alzai di scatto per andare a mangiare il mio adorato panino. Quando ad un certo punto mi trovai Zayn dietro.
-Posso sedermi accanto a te?- Disse. Oddio,anche qui. Ma mi seguiva? Io avevo il boccone.
-Non sono mie le panchine,se vuoi siediti.-Dissi più acida di uno yogurt scaduto.
-Dio come sei acida. Sei persino più antipatica di me.- Fece una smorfia ed uscì un pacco di sigarette.
-Ne vuoi una?- Chiese.
-Non vedi che sto mangiando?-I miei occhi si incontrarono con i suoi per la prima volta,erano così profondi.. Il suo viso era davvero bello,era tutto bello. Ma mi stava antipatico,era montato e vanitoso anche se quello non era territorio suo.
-Ok,ho capito. Me ne vado.- Accese la sigaretta e fece per alzarsi.
-Senti,scusami se sono acida e odiosa-Mi sorrise,Dio com’era bello. –ma alcuni tuoi atteggiamenti mi danno fastidio. Sei vanitoso e montato anche se sei appena arrivato. Ti credi chissà chi ed io odio i ragazzi montati. Tutto qui.- Dissi. Lui sorrise e sorrisi anch’io.
-Sei ancora più bella quando sorridi. Cercherò di non essere così ‘montato’.- Sussurrò e ci risedemmo sulla panchina. Avevo finito di mangiare ed iniziammo a parlare per conoscerci meglio. Forse avevo esagerato. Forse non era così antipatico. Tornammo in classe e le ultime 3 ore passarono in fretta. Tornai a casa da sola, o meglio, col mio IPod. Entrai a casa,buttai lo zaino per terra nella mia stanza e mi buttai sul letto. Fissavo il pavimento e quelle parole mi risuonavano nella mente: ‘SEI ANCORA PIU’ BELLA QUANDO SORRIDI’.