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Autore: ProngsPadfoot    22/04/2012    5 recensioni
-E' davvero splendida, Sir- rimasi incantata da cotanta bellezza che emanava quella stella- Bella proprio come te.
Mi guardò con quegli occhi dolci che avevo imparato ad amare ma che avevano sofferto tanto.
Mi posò un caldo bacio sulla tempia e mi sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Aveva preso il nome della stella più luminosa che ci fosse.
Aveva illuminato me.
Aveva illuminato la mia vita.
E, mentre cadevo tra le braccia di Morfeo, mi ritrovai a pensare e a sperare, che quando la guerra fosse finita, saremo diventati una vera
famiglia.
**
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che recensiranno, metteranno la storia nei preferiti o nelle seguite, o solo a coloro che leggeranno.
Un bacione,
Prongs.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La figlia del giglio ramoso
#Prologo

Il silenzio regnava sovrano al di fuori della piccola villetta di Godric's Hollow.

Sul mio volto si disegnò un sorriso, non appena vidi James che faceva uscire sbuffi di fumo colorato dalla sua bacchetta, facendo le facce più assurde, per scatenare l'ilarità di Harry. 

Mi avvicinai cauta ad Emmeline.

Era bellissima: cinque mesi, occhi marroni, capelli neri e lentiggini spruzzate sul naso leggermente all'insu e carnagione lattea.

La mia piccola dolce Emmeline Lilian.

L'avevo chiamata così, in onore di una della mia migliori amiche: Emmeline Vance.

Il suo pensiero mi fece offuscare la vista e subito la mia mano andò a coprire la bocca, per cercare di nascondere il singhiozzo che stava nascendo.

Cercare, ovviamente.

Ma non si poteva nascondere nulla a mio marito.

Era perennemente ansioso e preoccupato nei miei confronti.

Si avvicinò cauto a me e mi strinse dolcemente la vita con le sue braccia forti e muscolose.

Eravamo giovani.

Avevamo ventun'anni.

Eravamo cresciuti troppo in fretta.

Le morti dei nostri genitori ci avevano svegliato dal nostro stato di torpore ed innocenza dell'adolescenza, rendendoci più matuti e grandi, pronti a combattere attivamente una guerra, sulle prime righe.

Non ci eravamo mai tirati indietro.

Eravamo coraggiosi, ma non nascondevamo che avevamo paura.

Non paura della morte, no...

Paura di quello che poteva accadere ai nostri figli: non me lo sarei mai perdonata.

Mai.

Per quanto mi ero persa nei miei pensieri, non mi accorsi neppure che James aveva cominciato a baciarmi dolcemente e faceva pressione per far sì che la sua lingua entrasse in contatto con la mia.

Dischiusi leggermente le labbra e subito mi enebriai del suo sapore: menta e limone.

Indistinguibile.

Amavo tutto di lui.

Tutto.

Il suo modo di camminare fiero ed impettito, il suo odore maschile che mi invadeva le narici, il modo in cui mi guardava, attento e amorevole.

Il modo in cui mi stava osservando adesso.

Scossi leggermente la testa e, ricambiando il suo sguardo, gli dissi: "Jam, si è fatto tardi. Andiamo a mettere i bambini a letto".

Lui mi guardò con un ghigno malizioso impresso sul volto e, presa in braccio Emmeline, sparì nella sua cameretta.

La bacchetta di James giaceva ormai incustodita sul divano: mi dovevo ricordare di dirglielo.

Presi teneramente in braccio Harry ma, saliti i primi gradini delle scale di legno che collegavano il salone alla sua camera da letto, si sentì un boato.

-Lily! Prendi Harry e scappa! E' lui! Non potrà toccare Em! Tranquilla non è lei la bambina della profezia!

Salii a due a due i gradini della scala velocemente.

Sentii scoppi di risa e un tonfo secco.

Poi niente più.

Cominciai a piangere.

Non gli avevo detto per l'ultima volta che l'amavo.

Non gli avevo detto per l'ultima volte che era la cosa più bella che mi era capitata.

Mi avvicinai al lettino di Harry e, come una ninna nanna, cominciai a proferire una magia antica:

"Harry sei tanto amato.

Mamma ti ama.

Papà ti ama.

Harry sii prudente.

Sii forte".

Mi girai verso la morte.

Eccola.

Mi tendeva le braccia.

Chiusi gli occhi.

Il mio ultimo pensiero andò ad Harry e ad Emmeline.

Un' ultima lacrima rigò il mio volto stanco.

Poi un fascio di luce verde e niente più.

"Eccomi, James.

Aspettami.

Sto arrivando".



Prongs's corner!
Ciao ragazzi!
Qui è James che parla!
La scrittrice mi ha regalato questo piccolo spazio.
Adesso è MIO!
Perciò a tutte coloro che vorranno parlare con me, più in là....
*Lily! Scherzavo!
NON TOCCARE LA MIA SCOPA!
LILY!*

Uhm... Dicevamo...
La scrittrice dice che il primo capitolo è già pronto!
Lo devo solo ricopiare sul pomputer- no, computer!
Poi vuole che vi dica anche che aggiornerà la storia ogni settimana- o prima che potrà!
Bene!
Detto questo... spero che il prologo piaccia :)
Ci sentiamo al prossimo angolino o nelle recensioni (mi ha lasciato l'affidamento anche di quelle!) 
*gongola*
*ragazzi, davvero mi dispiace. chissà cosa sia passato per la mente della scrittrice*
*Lils! non dire brutte cose*

Mishief Managed :D

Jam :3
   
 
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