Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Juno_Writes    23/04/2012    0 recensioni
Questa ragazza,Angela,realizza il suo sogno di diventare cantante con i suoi idoli,i One Direction.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologo-
Io,Angela anche se mi chiamano 'GELI'.Ho sedici anni,ragazza mora,occhi verdi scuro,alta e paffutella.
La mia passione è il canto.Vorrei diventare una bravissima cantante professionista.
Ho un fratello e due sorelle.Vivo a Bari.Non ho amici,nè migliori!Amo il tipo di musica House (e altre),ma non sono una truzza! La mia band preferita si chiama..'One Direction'!


Capitolo 1
-E' solito,per me,arrivare presto a scuola,aspettare là fuori alla porta e fissare chi passa.
Ma quella volta no,quella volta ci perdemmo a casa per litigare,a litigare fummo io e Mamma,che in quel periodo era un po' combinata male per il troppo stress.
Questa mattina presto,circa le zero sei e quarantacinque,io dovevo cercare una felpa,quella felpa così importante che mi regalò lo zio andati ad Oslo per visitare la nonna due anni fa,quella felpa che pur restando appicicata a me per giorni non si rovinava mai!Be' per me quella felpa significava tutto perchè me la regalò lo zio,lui che quando mi portava ad Oslo mi faceva partecipare a concorsi dietro concorsi di canto,di nascosto ai miei genitori,erano contrari.
Lei comunque non me la diede,mi scagliò contro dicendomi che doveva essere stirata,io capii la cosa allora lasciai perdere,che però si riscagliò dicendomi che non ce la faceva più a fare tutti questi lavori di casa da sola,non fu impulsiva e contai fino a dieci,le risposi che..Che!Non le diedi una risposta concreta,davvero non l'aiutavo,mi comportavo da stronza.Io per calmarla le risposi però che pomeriggio l'avrei aiutata,che anzi avrei dato una pulita a tutta la casa,però non le servì a niente,che mi gridò dicendomi che io non l'avrei fatto,io più di questo non potevo fare che le mostrai le mie spalle e scesi sotto in macchina.
Mio padre aspettava solo me per mettere in moto,e mi domandò come mai avevo litigato con lei,gli risposi che ne riparlavamo ritornati da scuola.
Ok mi sentii davvero una stronza!! Avevo l'impressione di stare male,che poi così era,allora il mio compagno vedendomi mi prese dalla mano e mi portò con sè e ci sedemmo,lui nella sua sedia di banco e io sopra a quella del suo compagno di banco,mi domandò solo cosa avessi,non mi limitai molto a dirgli che oggi io e Mamma avevamo litigato davvero di brutto,me ne stavo ritornando nel mio banco quando mi prese dal polso e mi disse Gianluca non sarebbe venuto che mi potrei sedere con lui oggi,gli dissi :'Fabio,non ce ne il bisogno!:,lui mi rispose che avevo l'aria di una di quelle che avevano bisogno di sfogarmi con qualcuno,era così,e..Ok,alla fine rimasi con lui accanto,iniziò la lezione di Letteratura e noi non stavamo attenti per niente,parlavamo di come sarebbe la vita se tutte noi fossimo delle scimmie,be' devo dire che noi parlavamo di cose assolutamente intelligienti per essere giustificarci dalle Lezioni,ad un certo punto mi chiese che avrei fatto la sera,io naturalmente non avrei fatto niente,allora poteva essermi di aiuto.Finite le cinque e lunghe ore tornai a casa con il pulman e i miei occhi stavano osservando come Mamma ancora non era a casa a cucinare,ma dopo mi arrivò una chiamata da mio padre che diceva che lei e nè lui ritornavano a casa per cucinare,io ne ero assolutamente arrabbiata e presi tutto a calci,dovevo allora rimboccarmi le maniche e vedere cosa potevo fare,cucinai solo un po' di pasta per me e i miei fratellini,non avevo tanto voglia di pranzare e presi l'aspirapolvere e pulii proprio tutta la casa,da cima a fondo.
Si fecero le sei di sera e io alle otto dovevo essere pronta,Fabio veniva a prendermi.
Intanto..La Mamma era tornata ed era stupita dal lavoro che feci in casa per lei,che poi mi fece anche uscire con Fabio,Papà ancora non era tornato,ma poi si sa che non sarebbe tornato a casa,lui lavora in un ospedale del centro e doveva fare il turno di notte.
Quindi arrivate le sette e mezza dovevo prepararmi.Addosso,quella sera,indossavo una maglietta a righe grigia e blu leggera,un cardigan,dei jeans blu scuro,un cappellino rosso e una borsetta di quelle antiche e piccole.
Io vestita,lui era già sotto che aspettava me,corsi subito da lui.Non lo so nemmeno io perchè quella sera ero così tanto felice che mi buttai sopra di lui appena lo vidi,lui era delle serie tipo :'Ma questa che fa?',però allo stesso tempo era felice anche lui,si vede che si sentì esser voluto bene,ma io ero proprio un pochino confisa perchè..Dai insomma è da solo quella mattina che io e lui ci prendevamo di confidenza,non potevo assolutamente considerarlo un amico,ma poi avevo pensato che non mi faceva tanto male avere un amico!
Ci mettemmo in sella e dovevo ammettere che era la mia prima volta ad andare in moto con un ragazzo,ma quindi arrivati ad una festa di città con tante bancarelle,ci cacciammo il casco,dovevo ammettere che è davvero carino quando si toglie il casco,comunque lui era anche attento a me.
Avevamo girato tutte le bancarelle che quando io e lui arrivammo ad una,nessuno dava retta a quel gioco,facendosi tutti snob dicendo che:'Quel gioco porterà naturalmente alla fregatura!',io e Fabio ci provammo.Il premio era un viaggio per Londra,noi provammo subito il gioco,consisteva a rispondere più bene a tutte le risposte che ci faceva l'omino che stava dientro a quel bancone,be' si poteva solo dire che io e lui in ciò che ci domandava eravamo davvero bravi,avevamo totalizzato alla fine ben il 99% delle risposte giuste,non stavamo più nella pelle che ad un certo punto urlò:'Voi due avete vinto due biglietti per Londra,andata e ritorno!PS.Siete davvero ottimi insieme!',Fabio disse che fraintese tutto,io e lui non eravamo Fidanzati,l'omino si scusò e ci diede i due biglietti,la gente che si faceva prima snob con quel gioco ci quardava proprio così 'O_O',noi due ridevamo,era davvero bello vedere quelle facce!
Arrivammo in fine al parcheggio,dove lasciammo il suo motorino,e mi disse che dovevamo parlare con i nostri se volevamo davvero andare,io all'idea ero davvero spaventata,non sapevo cosa dire ai miei genitori,non sapevo proprio come l'avessero presa..Dissi a Fabio che domani a scuola gli avrei dato la risposta e lui lo stesso"E ci incamminnamo per casa...
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Juno_Writes