23/04/2012
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Spazio Me iniziale: Mi stancherei non crederei più a niente,
Tic. tic. tic. Imprechi mentalmente, odi quelle aste di legno che sei costretto a portare con te ovunque. Inoltre il rumore delle stampelle sulle piastrelle dell’ospedale ti urta i nervi, non le sai nemmeno usare correttamente e questo non fa che alimentare la tua ostilità. Per lo meno hai abbandonato la sedia a rotelle, quella trappola mortale, ed ora serve solamente un po’ di esercizio e di buona volontà. Osservi la gamba ingessata, che i tuoi amici hanno colorato con le loro firme. Tra tutti i nomi però spicca il suo, in quella calligrafia delicata e rotonda che tanto ti è famigliare. “Non ti distrarre Ichi-kun” ti dice sorridendo, riportandoti alla realtà. Alla tua prima camminata eroica con quegli affari complicati, che poi tanto complicati in realtà non sono. Ma ti piace sentire la sua voce che ti incoraggia, che ti sprona ad andare avanti. Chissà cosa penserebbe se sapesse che stai continuando a pensare a lei, anche adesso che ce l’hai di fronte. I capelli verde scuro lievemente scompigliati, le gote arrossate e le labbra delicate impegnate a sorriderti costantemente. E’ bellissima, sia fuori che dentro e tu questo l’hai sempre saputo. Però eri troppo piccolo prima per ammetterlo, per capire fino in fondo i tuoi sentimenti. “Bravissimo Kazuya” continua ad incoraggiarti, le mani strette al petto per trattenere la preoccupazione. Ha paura che tu cada, che un altro attacco ti colpisca all’improvviso. L’hai fatta spaventare e stare in ansia, tanto da prendere un aereo da sola per l’America subito dopo la fine del FFI. Le sorridi incoraggiante, uno di quei sorrisi che sciolgono anche i cuori più duri. “Credi che ce la farò?” domandi all’improvviso. Non sai perché glielo hai chiesto proprio adesso, semplicemente non sei riuscito a trattenere le parole, ma entrambi sapete che non ti riferisci alle stampelle. Perché c’è solo una cosa che occupa la tua mente dopo Aki, il calcio, lo sport che ami. Abbassa lo sguardo a disagio, “ molto presto sarò di nuovo sugli spalti a fare il tifo per te” esclama con convinzione, prima di regalarti un altro dei suoi sorrisi, dolci e materni. Annuisci, ci vorrà del tempo e tanto sudore, olio di gomito, ma ce la farai. “Hai ragione Aki, e poi usciremo insieme, magari a prenderci un gelato o al lunapark” lo dici guardandola negli occhi, trasmettendole tutto il tuo amore. Vuoi un primo appuntamento, non un’uscita tra amici in compagnia, vuoi tenerle la mano, farla divertire e godere della sua risata cristallina. Arrossisce visibilmente, torturandosi l’orlo della gonna “ ne sarei felice Ichi-kun” sussurra impacciata. Ed il tuo cuore esplode di gioia, ed improvvisamente i mesi in ospedale e la lunga riabilitazione non ti spaventano più, davanti alla prospettiva di uscire con lei. “Forza ora, quei gradini non si scendono da soli” ti ammonisce allegra, da brava manager. “Agli ordini capo” rispondi scattando sull’attenti, prima d’impugnare le stampelle con energia. Si, è per quei sorrisi che la fenice risorgerà dalla cenere. Spazio Me finale: Signore e signori, avete appena letto la IchiAki più brutta della storia. Rabbrividisce … mamma mia che spavento!!! Mi sono superata, è si non c’è mai peggio al fine (??) o era non c’è mai fine al peggio. Lasciamo stare che oggi sono, come direbbe il mio Ax, fuori come un vaso di fiori. Bene, ringrazio chiunque abbia letto questa cosa, siete dei cuor di leone ed avete tutta la mia stima e simpatia. Ah le frasi all’inizio sono tratte da a pugni col mondo, ovviamente degli articolo. La ff ovviamente è dedicata a: Maki: perché è la più grande sostenitrice di questa coppia e io l’adoro. Claire: perché ha la LIM in classe e poi semplicemente perchè io l’adoro. Cha: perché un fottuto geniaccio stappa bottiglie di champagnee l’adoro. E per ultima ma non ultima a Cip: perché la coppia piace anche a lei e si, io l’adoro. Un bacio a tutte Buon lunedì sera. Mary |
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