Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: ElenaDobrevSomerhalder    24/04/2012    3 recensioni
SPOILER 3x15!
Questa storia ha come protagonisti principali Stefan e Damon, e un nuovo personaggio che manca nella serie TV (svelato nel 2 capitolo, se volete un indizio: ha a che fare con il passato di Damon e Stefan e NON è Sage).
Ambientata a Mystic Falls, dalla fine della 15esima puntata della terza serie. Ci saranno anche dei flashback, alcuni mai presi in considerazione nella serie TV. Ci sarà anche molto Defan ♥ ma l'idea è di non trascurare anche i personaggi secondari, per cui aspettatevi anche un pizzico di Klaroline e.....Mabekah (Matt e Rebekah, lo so sembra assurdo ma io li shippo!).
Premetto che sono una Delena convinta, e probabilmente si arriverà al Delena nella storia. ♥ Ma non così presto!
Tratto dal terzo capitolo:
Adesso Damon ed Elena erano soli in salotto.
"Tutto ok?" le chiese Damon sussurrando.
"Sì. Sono molto sorpresa ma è tutto ok. Dopotutto è meglio così, no? So cosa vuol dire non avere i genitori, e credo che a qualsiasi età questo non cambi." rispose calma Elena.
Damon annuì. "Che ne dici, andiamo di là?" le propose poi.
"No, aspetta. Cosa intendeva prima Stefan? Ha detto che dovevi dirmi qualcosa."
"Elena, lascia perdere. Ora andiamo." rispose sbrigativo Damon e fece per alzarsi, ma Elena lo bloccò afferrandogli il polso. Damon si sedette di nuovo dov'era.
"Damon, lo sai quel che si dice sulle donne e la curiosità, vero? Ormai che mi hai accennato qualcosa devo sapere tutto." disse Elena incrociando le braccia.
"Elena, lo sai quel che si dice sui vampiri e la pazienza, vero? Se gliela fai perdere ci mettono un millesimo di secondo a farti fuori." gli rispose Damon prendendola per i polsi e avvicinando il viso al suo. Solo un paio di centimetri li dividevano.
Damon riuscì a sentire il battito di Elena accelerare notevolmente, ma sapeva che non era per la paura.
Elena restò impietrita qualche istante, poi tornò in sé. Sbuffò e si divincolò dalla presa, poi a passo svelto se ne andò in cucina, furiosa.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo6
Capitolo 6

Damon ed Elena erano arrivati a casa Salvatore. Al Grill non c'era traccia né di Caroline, né di nessun altro di loro conoscenza a cui potessero chiedere se fosse passata da lì.
Meredith li aveva chiamati e aveva comunicato loro che a livello medico Alaric era a posto, quindi avrebbero avuto bisogno di Bonnie. Meredith e Alaric sarebbero andati a casa di quest'ulimo nel frattempo che la strega trovasse una soluzione.
«Credo sia ora di richiamare Bonnie....dai, riprova...» disse Damon ad Elena.
«Non mi risponderà mai. Perché non provi a chiamarla tu? Così capirà che è un'emergenza.»
«E va bene, proviamo.»
Lui prese il cellulare dalla tasca dei suoi jeans neri e cercò il nome della strega nella rubrica, poi avviò la chiamata.
«Damon, non è proprio il momento, ho dei problemi con Abby adesso.» rispose Bonnie.
«Beh, anche noi abbiamo dei problemi con Alaric, ma credo che siano più grossi di quelli che hai tu. Devi correre a casa mia, dobbiamo fare qualcosa.»
«Cosa? Alaric? Cos'è successo? »
«Diciamo che ha qualche problema di doppia personalità, e una delle sue personalità ha fatto fuori 2 membri del Consiglio. Prima si risolve la situazione, meno morti ci saranno, che dici?»
«Oh....Allora... Lasciami il tempo di fare un incantesimo, prendere i Grimori e poi verrò lì, ok? » concluse la strega, e riattaccò.
«Arriva.» disse Damon ad Elena con un sorrisetto.
«Bene. Stefan a quanto pare non è in casa, quindi suppongo non abbia trovato Caroline. Ma dove diavolo potrebbe essere?» disse lei, preoccupata.
«Non ne ho idea. Ma lasciamo che sia Stefan ad occuparsi di questo, noi pensiamo ad Alaric. Bonnie sarà qui a momenti, farà il suo 'abracadabra' e Alaric tornerà come nuovo, vedrai!» rispose lui, ridacchiando.
«Lo spero. Lo spero davvero tanto.» disse la ragazza, sedendosi sul divano.
Suonò il campanello, e Damon andò ad aprire.
«Oh, Sage. Che ci fai qui?»
«Passavo da Mystic Falls, e ho pensato che sarebbe stato scortese non salutarti.» rispose una donna dai capelli rossi.
«Passavi da Mystic Falls? Nessuno passa per caso da Mystic Falls. Cosa stai cercando?»
Sage entrò in casa, e mentre si dirigeva in salotto continuò a parlare: «Beh, a dire il vero cercavo qualcuno. Hai presente Klaus? Ecco, suo fratello Finn mi ha trasformata perché stessimo insieme per sempre, prima di essere pugnalato da quello stronzo di un ibrido, e si vocifera che l'intera famigliola sia di nuovo in giro, fuori dalle bare ovviamente.», poi arrivò in salotto e vide Elena: «Oh, e lei chi è? La ragazza del giorno?» disse al vampiro.
«Sage, non sono più come nel 1912, ora è più facile procurarsi delle sacche di sangue. Lei comunque è Elena, e se vuoi avere a che fare con Klaus e famiglia ti conviene non torcerle un capello.» disse lui per convincerla a non farle del male.
«Tranquillo, non ve la tocco. Ti dispiacerebbe dirmi dove abita la famiglia di Klaus, così tolgo il disturbo?»
Damon andò a velocità vampiresca nello studio accanto al salotto, prese un foglietto di carta e ci scrisse sopra l'indirizzo di Klaus, poi tornò in salotto e diede il foglietto a Sage: «Tieni. Così ora vai a riabbracciare il tuo grande amore?».
«Certo! Dopo 900 anni cos'altro vuoi che aspetti?! Ci si rivede, comunque!» disse Sage, e poi se ne andò.


Nel frattempo, a casa di Klaus
Klaus era seduto su un grande e comodo divano, molto sfarzoso come tutta la casa, del resto.
Batteva nervosamente la mano sul bracciolo.
«Andiamo, cosa te ne stai a fare seduta su quella poltrona, tutta sola? Vieni qui sul divano, con me. Non ti mordo mica, sai?» disse.
«Scordatelo! Mi stai tenendo prigioniera, te ne rendi conto?»
«Suvvia, Caroline. Vorrei solo che passassi un po' di tempo con me. Potresti stupirti di quanta buona compagnia potrei farti!» disse lui alzandosi dal divano.
«Per il momento sono rimasta stupita solo dal tuo egoismo. E non ho grandi speranze, visto i precedenti. Devo ricordarti tutto quello che hai fatto da quando sei arrivato a Mystic Falls?» disse Caroline, incrociando le braccia contro al petto.
«L'ho fatto per la mia famiglia, per poter essere tutti uniti, di nuovo. Anche se ora lo siamo fin troppo. Per questo tu, adesso, mia cara, dovresti chiamare la tua amichetta Bonnie e dirle di venirti a prendere qui. Inventati una scusa qualsiasi, ma falla venire qui. A meno che tu non voglia che mandi Kol a prenderla. Sai, ho fatto tornare tutti qui, per l'occasione.»
«No. Non la metterò in mezzo a tutto questo. Piuttosto resto qui con te tutto il giorno.» disse lei con aria di sfida.
Klaus ridacchiò sonoramente, poi appoggiò le mani ai braccioli della poltrona dov'era seduta, e guardandola dritta negli occhi, a solo qualche centimetro di distanza, le sibilò: «Guarda che sarei capace di tenerti qui anche per anni interi, se mi andasse. E Bonnie entrò domani sarà comunque qui, che tu lo voglia o no. Non ho alcuna intenzione di restare legato ai miei fratelli un giorno di più.», poi le carezzò la guancia e le sussurrò con tono più tranquillo: «Sai, se tu non fossi stata così affascinante a quest'ora saresti legata ad una sedia con funi intrise di verbena. Te lo dico giusto per farti capire che ti sto trattando come una principessa».
«Ah, quindi tenere rinchiusa in casa tua una persona è un trattamento di lusso? Strano modo che hai di trattar bene gli altri».
Lui scosse la testa, poi le chiese di nuovo: «Hai deciso cosa vuoi fare con Bonnie? Vuoi chiamarla tu o vuoi che la vada a prendere Kol?».
Caroline ebbe un'idea, e pensò di cogliere la palla al balzo: «Ok, la chiamo io».
Klaus le passò il cellulare che le aveva ritirato da quando l'aveva portata a casa sua, e lei chiamò l'amica.
«Caroline! Che fine hai fatto? Ci hai fatti preoccupare! Dove sei?» rispose preoccupata Bonnie.
«Sto bene, tranquilla. Sono a casa di Klaus.» disse la vampira, e Klaus annuì soddisfatto, «Bonnie, resta chiusa in casa tua! Klaus ti vuole rapire!» finì velocemente la vampira, poi chiuse la chiamata.
L'Originale la prese per il collo e la sbatté al muro: «Cos'hai fatto?! Adesso la pagherete, entrambe!» le urlò in faccia, e sempre tenendola per il collo prese dalla tasca il suo cellulare e chiamò suo fratello Kol: «Prendila e portala qui. Subito».
Klaus avvicinò il viso a quello di Caroline e le sussurrò: «Perché l'hai fatto? Perché mi fai ricorrere sempre al peggio? Mi serviva solo che Bonnie facesse quel maledetto incantesimo, non lo capisci?!».
«E se lei non lo volesse fare? Sai, non siamo tutti tuoi burattini!» rispose lei.
«Deve farlo! Mio fratello Finn si ucciderà appena troverà un modo, e io non ho alcuna intenzione di morire!»
«Tu....hai....paura di morire?» disse sorpresa la vampira.
Klaus abbassò lo sguardo, poi chiese a lei: «Perché, tu non ne hai?».
«Un po' sì, ma io ho 18 anni, tu ne hai un migliaio!»
«Non conta nulla quanto hai vissuto, la morte è una brutta cosa per tutti, soprattutto per i vampiri, che hanno l'idea di vivere per sempre. E poi ho alcune cose da fare prima di lasciare questo mondo.»
«Ad esempio?»
«Ad esempio questo.»
Klaus avvicinò le labbra al collo di Caroline e cominciò a baciarla.
«Ma che stai facendo?» disse lei, mentre lui continuava a baciarle il collo.
Klaus alzò il viso, e guardandola negli occhi le sussurrò tranquillamente: «Solo quello che volevo fare da tanto tempo. Quello che avrei dovuto fare appena ti ho portata qui. Diciamo che il ricatto è stato solo un pretesto per averti qui per un po' di tempo. Non capisci che mi piaci per davvero?».
«No, non capisco come sia possibile che a te piaccia qualcuno. Sei troppo abituato a comandare e ricattare tutti, e onestamente, mi puzza un bel po' il fatto che a te piaccia giusto io, una delle migliori amiche di Elena. Non sarò MAI dalla tua parte, lo vuoi capire?» gli rispose fredda lei, anche se il suo cuore stava battendo più velocemente del solito.
«Lo so, e non è assolutamente un problema per me. Mi piacciono le donne che riescono a tenermi testa e che hanno le proprie idee. A me non piace così tanto comandare o ricattare Caroline, ma devo farlo per ottenere sempre quel che voglio. Ci ho messo quasi mille anni a spezzare la mia maledizione. Pensi che se non avessi ricattato o comandato nessuno, ce ne avrei messi solo mille? Forse tremila non sarebbero bastati!».
«Non credi che chiedere gentilmente le cose sarebbe più efficace e non ti faresti dei nemici?».
«Ok, allora mettiamo alla prova questa tua teoria: per favore Caroline, lasciati andare, lo so che sotto sotto mi vuoi anche tu.»
«Cosa? Non è vero! E comunque, scordatelo!»
«Vedi che ho ragione io allora? Se ti avessi minacciato l'avresti fatto.»
«No, non l'avrei fatto comunque!»
«Dolcezza, non sfidarmi.»
«Non ti sto sfidando, ti sto facendo risparmiare fiato e tempo.»
«Risparmiatelo tu il fiato.» disse Klaus, e la baciò avidamente. Lei cercò di ritrarsi, ma si trovava bloccata tra il muro e l'Originale.
Lui scese con le labbra sul collo, mentre le sussurrava: «Lasciati andare Caroline. Non ti farò del male. E non lo verrà a sapere nessuno se è questo che temi.». Le sue mani vagavano sul corpo di lei, poi le portò sul suo viso e la guardò negli occhi: «Caroline, tu mi fai provare delle emozioni che non provavo da quando ero ancora un umano. Non farmi odiare queste emozioni, ti prego. Non farmi diventare un completo mostro».
Caroline rimase scioccata dalle parole che erano uscite dalla bocca di Klaus. Non riusciva a credere che lui, il cattivo, spietato ibrido che aveva cambiato le vite di tutte le persone a lei care potesse dire qualcosa del genere. Era così scioccata che quando lui le sfiorò le labbra con le sue non si divincolò, ma rimase immobile.
Klaus le accarezzava i capelli con una mano, mentre con l'altra la stringeva a sé, cingendole la schiena. Lei sentì una stretta al petto, le bruciava e con esso ogni parte del suo corpo a contatto con quello dell'ibrido. Lui riprovò a baciarla, e stavolta rimase sorpreso dalla reazione di Caroline: lei aveva schiuso le sue labbra e lo stava baciando con veemenza, le sue mani andavano dalla nuca alla schiena di lui, e viceversa.
Continuarono per diverso tempo, mentre la passione cresceva sempre di più, fino a che Klaus pian piano si staccò. La guardò negli occhi, con uno sguardo che Caroline non gli aveva visto mai: era pieno di gioia, di tranquillità, di soddisfazione. Ma non era la stessa soddisfazione che gli si leggeva di solito negli occhi, quella sfrontata e subdola. No, era una soddisfazione pura, completa, sincera.
«Sta arrivando qualcuno...è meglio se ti siedi, vado a vedere chi è.» le disse lui, carezzandole la guancia mentre la guardava negli occhi, poi sparì al piano di sotto. Caroline, col fiato corto, si mise a sedere sul divano, e cercò di calmarsi. Non poteva credere a quello che era appena successo: lei e Klaus, avvinghiati, che si baciavano come dei forsennati.

Klaus aprì il portone di casa, e si ritrovò davanti Sage con altri tre vampiri che le facevano quasi da guardie del corpo.
«Ciao stronzo, dov'è tuo fratello Finn?» gli disse, decisa e spavalda.
«Sage, che modi! Non si tratta così il tuo futuro cognato, sai?» le rispose lui, facendola entrare nell'ampio salone.
Con la sua velocità vampiresca Finn le si presentò davanti. Aveva sentito la sua voce ed era uscito dal suo "covo", così Klaus chiamava la sua stanza, visto che ci stava rinchiuso giorno e notte.
«Sage.....» le sussurrò. Gli occhi di entrambi si fecero lucidi, e un dolce sorriso spuntò sulle loro labbra. Sage annuì, poi lo abbracciò forte. Si erano rincontrati dopo 900 anni, eppure i loro sguardi erano pieni d'amore, come se fossero passate solo un paio d'ore dall'ultimo momento che avevano passato insieme.

Klaus tornò di sopra, e vide Caroline sul divano, con il viso tra le mani. Aveva un'espressione strana, come se fosse sconvolta per qualcosa. Lui le si sedette accanto e cercò di prenderle la mano, ma lei la scostò.
«Che succede, tesoro?» le chiese dolcemente.
«Non chiamarmi così. Mio Dio, come ho fatto?!» disse lei, mentre scuoteva la testa a destra e a manca.
Klaus si alzò, e andò vicino alla finestra, dandole le spalle. «Ti sei già pentita? Wow, questo sì che mi fa stare proprio meglio, Caroline.» disse pieno di rabbia, poi si voltò verso di lei: «Ti sei pentita di una cosa che hai scelto di fare. Io non ti ho costretta a far niente. L'hai fatto perché lo volevi anche tu, ma non lo ammetti nemmeno a te stessa, figuriamoci se puoi farlo pensare a me. Ora capisco perché siete così unite tu ed Elena, dopotutto non siete molto diverse: entrambe nascondete le vostre emozioni come se fosse un reato provarle. Beh, tanto per informarti, non è così. NESSUNA emozione, nessun sentimento, è sbagliato. Quel che è sbagliato è nascondersi o giocare coi sentimenti degli altri. E io non ho giocato coi tuoi, Caroline. Tanto meno mi nascondo. Potrei urlarlo al mondo intero che mi piaci, non ci vedo nulla di male».
Caroline adesso aveva gli occhi lucidi, e lo guardava con un'aria triste. Stava per dirgli qualcosa, ma nella camera irruppe Kol che teneva stretta Bonnie perché non scappasse: «Eccola qui, fratello, come mi avevi chiesto. Anche se non credo ci servirà così tanto quest'incantesimo, ora che Finn ha ritrovato la sua ragione di vita.» disse al fratello.
«Non mi fido di Finn. Comunque ben fatto, ora puoi andare a tenere d'occhio quell'altra persona. Può darsi che ci servirà per convincere le signorine qui a collaborare, visto che io so soltanto ricattare.» disse Klaus, guardando Caroline dritto negli occhi mentre diceva l'ultima frase. Una chiara frecciatina.
Kol mollò la presa su Bonnie e se ne andò chiudendo subito la porta.

To be continued......




Nuovo capitolo!

Non mi piace particolarmente, a parte per la scena Klaroline *__* anche se non è venuta come volevo...

Spero vi piaccia almeno un po', e spero che ci siano più recensioni! Vi giuro che mi vanno bene anche recensioni del tipo: "Fa schifo.", "Non mi è piaciuta." o anche solo un "Storia carina."!!!

Ringrazio tantissimo chi ha messo la storia tra le preferite o tra le ricordate e chi la segue!
E un ringraziamento IMMENSO a chi recensisce!



------------->STORIA IN PAUSA!!!<
-------------
Ripartirà quando porterò a termine la mia storia "Your Love Saved Me" .
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: ElenaDobrevSomerhalder