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Autore: Darkshadows92    24/04/2012    7 recensioni
“Che vuoi fare mew mew? Non potresti mai uccidermi con quell'insulsa arma” la ragazza sussultò, ucciderlo? Non avrebbe mai potuto farlo, anche se lui era suo nemico.
“Sta zitta mew mew” la voce di Pai sembrava la solita, ma i suoi gesti sembravano meno sicuri, qualcosa in lui sembrava cambiato.
“Io sono...io mi chiamo Retasu” non seppe perchè ma aveva bisogno che lui sapesse almeno il suo nome.
“Non mi interessa” rispose lui, espressione di ghiaccio.
Cit. Capitolo 1
Mew mew e alieni sono ancora in guerra, ma se un amore nascesse nonostante tutto?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Retasu Midorikawa/Lory
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

Le prime dodici ore”


Era passata un'ora ormai. Nessuno dei due aveva più riaperto bocca, una troppo timida l'altro troppo testardo.

Era una situazione assurda, l'alieno credeva di perdere la ragione ogni secondo di più, possibile che avesse deciso di salvare quella ragazza? Lui? Se non fosse stato per la sua stupidità, adesso sarebbe tranquillo nella sua dimensione e l'unica seccatura che avrebbe dovuto subire sarebbero stati i suoi fratelli.

Gli ultimi raggi di sole della giornata filtravano dalle fessure creando uno strano bagliore arancione nella stanza diroccata che illuminava vagamente i profili dei due, intrappolati in quella stanza ormai da un'ora, non avevano più spiccicato parola.

Retasu ferita a una gamba, se ne stava afflosciata sul pavimento freddo, mentre Pai era in piedi in cerca di una possibile via d'uscita, inutile visto che lui stesso aveva decretato che non ve ne fosse alcuna, ma l'alieno era piuttosto nervoso e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di uscire di lì e allontanarsi dalla ragazza. Altre venti tre ore chiuso in quell'edificio con lei avrebbero messo a dura prova i nervi saldi dell'alieno.

“Pai...” lo chiamò lei con la sua voce soffice e delicata.

“Che c'è?” rispose lui brusco. Retasu inarcò un sopracciglio, prima si era dimostrato così dolce e diverso dal solito Pai mentre ora, sembrava essere tornato freddo e distaccato come suo solito. Retasu però non si lasciò scoraggiare dal tono dell'alieno, decisa come non mai ad avere risposte alle domande che per troppo erano rimaste nella sua testa. Non poteva passare da buono a cattivo, da dolce a menefreghista in un battito di ciglia.

“Qual'è il vero Pai, quello freddo e cinico o quello dolce di poco fa?” chiese gentilmente ma con una punta di determinazione nella voce.

“Eh? Cosa intendi?” rispose con espressione confusa. Quella domanda lo turbò parecchio, visto che non poteva fuggire per evitarla.

“Sai bene cosa intendo”

“Senti, dovremo passare molto tempo insieme...non mi sembra il caso di...”

“Appunto, passeremo molto tempo insieme, tanto vale spenderlo bene”

“Da quando sei così coraggiosa mew Retasu?” le chiese dandole le spalle.

“Da quando tu sei così schivo Pai?”

“Dimmi, perchè? Perchè vuoi saperlo?” il tono dell'alieno ora era leggermente alterato.

La ragazza ebbe un fremito causato dal brusco cambiamento di tono del ragazzo.

“Voglio capirti, conoscerti e voglio aiutarti”

Lui scoppiò in una risata amara.

“Non puoi capirmi, non puoi conoscermi figurati aiutarmi”

la mew mew decise di cambiare tattica, se voleva sapere qualcosa di lui doveva insistere.

“Perchè sei venuto da me l'altra notte?”

L'alieno si irrigidì, sconvolto da quella domanda così diretta. Si spostò, fermandosi in un punto buio della stanza per nascondere il suo viso ormai incapace di sostenere la sua solita facciata distaccata.

Retasu lo osservò in silenzio, si era accorta del turbamento interiore dell'alieno e lo prese come un segno del suo cedimento. Forse non era senza speranza come credeva di essere...

 

23 ore rimaste...

 

 

Intanto in superficie, le mew mew e i rimanenti alieni continuavano a lavorare per riportare i due compagni alla libertà.

“Stiamo scavando da un'ora e l'unica cosa che trovo sono macerie! Macerie macerie e nient'altro che macerie” lamentò Taruto afflosciandosi su un pezzo di pietra che finora aveva usato come sostegno.

“Piantala di lamentarti, è stato Pai a infilarsi là dentro, prenditela con lui casomai”

“Ma voi due state sempre a lamentarvi?” li riprese Purin che stava scavando lì vicino.

“Zitta scimmia! È innaturale che tu sia così piena di energie!” borbottò il giovane alieno.

“No! Siete voi che siete incapaci!”

“Incapaci? Noi?” sbottò Taruto, ormai in preda ai nervi.

Ryou che era lì vicino, ormai stanco di sentirli litigare e in preda ai nervi si avvicinò

“Insomma voi la smettete! Siamo qui per liberare Retasu, non per litigare”

“Biondino fidati, sei tu che ti agiti per niente, sono solo bambini” esclamò Kisshu con un sorriso divertito.

“Non mettertici anche tu insulso alieno!”

“Oh ma insomma, dici a quei due di smetterla e cominci tu? Smettila di fare il bambino anche tu Ryou” lo riprese Ichigo con le mani sui fianchi.

“Fortuna che siamo qui solo da un'ora” Keiichirou scuotè leggermente la testa.

“Ma perchè dobbiamo scavare? voi non potreste creare un chimero che lo faccia per noi?” chiese Minto, sfinita.

“No, creerebbero danni peggio di questi, l'unica cosa che possiamo fare é”

“Scavare” lo interruppe Ichigo.

“Speriamo solo che Retasu stia bene”

“Sono sicuro che la vostra amica stia bene, spero solo che anche Pai stia bene”

“Noi siamo preoccupati per Retasu, non ci interessa se il vostro amico sta bene” Ryou si rimise a scavare, guardando i due alieni con astio.

“Fratello, Pai è nostro fratello, stupido umano! E se vuoi saperlo, nemmeno a noi interessa della salute della vostra amica!”

“Voi...voi siete fratelli?” chiese Ichigo, non si era mai chiesta quale fosse la natura del legame che univa i tre alieni, credeva fossero semplicemente in missione insieme.

“Pai e Taruto sì, io sono il loro fratello adottivo, sai mi fa piacere che ti interessi bambolina” rispose Kisshu avvicinandosi alla mew gatto.

“Che-che fai?”

“Niente! Sai che mi piace starti vicino”

“Beh...da parte mia non c'è lo stesso sentimento”

“Ah...certo, ti piace il cavaliere merluzzo lì in fondo” mormorò l'alieno, indicando il punto in cui il cavaliere blu stava scavando.

“Ca-cavaliere merluzzo” ripeté Ichigo perplessa.

“Ahahahaah bella questa!” Taruto invece era letteralmente scoppiato a ridere, rotolandosi per terra.

“Ok...vogliamo ritornare all'ordine? Abbiamo un lungo lavoro da portare a termine e,siamo solo noi, perciò smettetela di fare gli idioti e rimettetevi al lavoro!”

“Certo capo”

“Ma dopo tutto questo scavare, credo che avremo bisogno di una vacanza”

 

 

 

 

Erano passate altre tre ore, tre ore di silenzio assoluto. Retasu non era stata più in grado di fare altre domande perchè Pai si era chiuso in un silenzio impenetrabile.

La temperatura era scesa e la povera mew mew cercava inutilmente di nascondere i tremori, ma Pai se n'era accorto e nonostante fingesse indifferenza, sapere che la mew mew stava soffrendo gli faceva provare uno strano peso al cuore.

“Senti freddo?” le chiese avvicinandosi nuovamente.

La ragazza alzò lo sguardo, non si era accorta del suo movimento, perciò trovarselo così vicino la colse leggermente di sorpresa.

“N-no...sto bene grazie”

“Stai mentendo, aspetta, vedo se riesco a trovare qualcosa per tenerti al caldo”

Si allontanò, in cerca di qualche coperta, qualsiasi cosa fosse utile.

Tornò dopo dieci minuti con una vecchia coperta.

“L'ho trovata vicino a uno dei divani, spero sia sufficiente”

“Non preoccuparti, andrà bene”

Pai annuì e si avvicinò, posizionando la coperta sulle morbide spalle della mew mew, che neafferrò i lembi per sistemarsela meglio intorno al collo.

“Tu...tu non hai freddo? Questa coperta è abbastanza grande per entrambi”

“No, sto bene, sono abituato alle temperature fredde del mio pianeta, questo per me è niente”

La ragazza ascoltò interessata, sempre più stupita dei cambiamenti d'umore del ragazzo.

“Dovresti dormire”
“Anche tu”

“Non ho sonno”

“Nemmeno io”

Pai accennò un sorriso, sorprendendo la ragazza.

“Sei sempre così testarda?”

“No, solo con te”

“Con me? ah...quindi ti diverti a rendermi la vita difficile”

“Io non faccio proprio niente, se non cercare di parlare con te”

Pai si avvicinò, sedendosi di fianco a lei e appoggiando la schiena alla parete.

“Perchè con me?”
“Beh...non credo che Kisshu o Taruto capirebbero”

“Quindi... cerchi di parlare con me perchè sono l'unica alternativa?”

Retasu scuotè la testa, stringendosi di più nella coperta.

“No, non è solo per questo”

Pai appoggiò la testa alla parete, sospirando, sapeva cosa avrebbe detto.

“Non ha alcuna importanza”

“Per me ce l'ha, dimmi soffri di sbalzi d'umore?”

L'alieno inarcò un sopracciglio voltandosi a guardare la ragazza.

“Eh? Cosa intendi?”

“Certe volte posso parlare tranquillamente con te, mentre appena tocco un certo argomento cambi completamente, vorrei avere delle risposte, ma sembra che tu non sia intenzionato a darmele”

Il ragazzo sospirò nuovamente, non vi era modo di sfuggire, quella ragazza sapeva leggerlo troppo bene.

“Ti dirò tutto, se è quello che vuoi”

 

 

20 ore rimaste...

 

 

“é troppo buio Ryou, non si vede niente!” esclamò Ichigo accasciandosi per terra, sfinita.

“Sì lo so, ma non possiamo coinvolgere nessuno”

“é crollata la libreria, credi che nessuno lo sappia? Tra poco qui sarà pieno di vigili del fuoco.”

“Non preoccupatevi, io e Ryou abbiamo parlato con le autorità, non verrà nessuno, dobbiamo sbrigarci però, domani pomeriggio verranno le ruspe e le gru per liberare la strada dalle macerie, dobbiamo tirarli fuori di là il più presto possibile”

“Povera Retasu...intrappolata con un alieno in una libreria deserta...e quell'alieno è Pai!”

“Io non credo che le dispiaccia poi così tanto” mormorò Purin ricominciando a scavare.

 

 

 

 

 

Retasu guardava dolcemente l'alieno, che aveva deciso di aprirsi completamente alla ragazza, ormai incapace di controllare le emozioni che ogni sua parola, ogni suo sguardo e il suo inconfondibile profumo gli provocavano.

“Perchè ti sei ostinata tanto a capirmi? Nessuno ci aveva mai provato...nemmeno i miei fratelli”

“I tuoi fratelli? Kisshu e Taruto sono i tuoi fratelli?”

“Sì, beh Kisshu è fratello adottivo, ma non ha importanza, ha vissuto così tanto a lungo con noi, che ormai non c'è più differenza”

“Capisco...quindi sono loro la tua famiglia”

“Già, da quando sono morti i nostri genitori, ci siamo presi sempre cura l'uno dell'altro”

Rimasero in silenzio per qualche istante, ognuno perso nei suoi pensieri, tutti derivanti dalla conversazione avuta.

“Pai...”

“Dimmi Retasu, cosa c'è?”

La ragazza arrossì, le faceva sempre uno strano effetto sentire il suo nome pronunciato da quelle labbra.

“Perchè mi hai seguito? Potevi lasciarmi andare, ora saresti lontano da qui e non incastrato con me”

L'alieno sospirò leggermente

“Io...non lo so, il primo pensiero è stato che non potevo lasciarti da sola”

La ragazza assimilò piano piano il significato di quelle parole, le sembrava impossibile che a lui lei potesse interessare in modo diverso da quello di semplice nemica da affrontare, anche se in cuor suo ci sperava sempre.

Pai invece, era interdetto dall'ondata di emozioni che stava provando, sicuramente sarebbe stato più facile ignorarle come aveva fatto fino a quel momento, ma erano talmente forti, talmente vigorose da fargli quasi mancare il respiro. Mai in vita sua aveva provato qualcosa di simile.

“Io, credo che tu non mi sia mai stata indifferente”

Abbassò lo sguardo, trovando immediatamente il pavimento molto interessante.

“Tu...io...mi stai dicendo che...” la ragazza era talmente rossa che le sembrava di aver il viso in fiamme.

“Ascoltami bene Retasu. Quando sono venuto su questa pianeta, ero convinto che voi umani foste esseri vili, privi di sentimenti e cattivi, probabilmente le stesse cose che voi pensate di noi...”

Sorrise all'idea, era così facile far giudizi su qualcosa sconosciuto.

“Abbiamo cominciato a lottare contro di voi, e i tutto quello che pensavo sembrava confermato...finchè non ho notato te. Avevi quello sguardo che hai sempre quando trovi che qualcosa non sia giusto, ormai credo di conoscerti abbastanza da riconoscere qualsiasi tua espressione, provavi sempre a farci ragionare, a cercare di mettere pace tra di noi, incredibile come piano piano le tue parole si stessero insinuando in me, fino a farmi avere rimorsi e dubbi”

“Non lo hai mai mostrato”

L'alieno sorrise.

“Sono bravo a nascondere certe cose”

La mew mew sorrise compiaciuta. Quel nuovo rapporto che si stava instaurando tra loro le piaceva e, questo Pai le sembrava molto più umano di quello conosciuto finora. Ora non aveva più dubbi, lei lo amava e lui era capace di ricambiarla.

“Allora...che ne sarà di noi adesso?” chiese Retasu prendendosi il volto tra le mani. Pensava a cosa avrebbero fatto le sue compagne, Ryou e Keiichirou, se avessero saputo dei sentimenti che sembrava legarli, anche se niente sembrava ancora definito tra loro.

“Sono venuto in camera tua l'altra notte per cercare di convincermi a non amarti, una cosa impossibile considerando il fatto che ormai ero troppo coinvolto, ho desiderato ucciderti per dimostrare che potevo farcela, che il mio amore non era niente di impossibile da cancellare. Ma non è stato così, ogni volta che ti incontravo, ogni volta che ti guardavo sentivo una voce che me lo impediva.”

Retasu nascose il volto, elettrizzata dalle parole del ragazzo.

“Tu...sai già cosa provo per te...” ammise lei, finalmente capace di guardarlo negli occhi e, in evidente attesa di una risposta.

L'alieno rimase in silenzio a studiare i lineamenti dolci del volto della ragazza, a osservare i suoi occhi in cui scorgeva la speranza e l'amore che sembravano emanare era tutto per lui.

Mai nessuno in vita sua lo aveva guardato così. Conosceva quello sguardo, lo aveva scorto in Kishsu quando osservava Ichigo.

“Retasu...” sussurrò, avvicinandosi a lei. La ragazza alzò lo sguardo incontrando quello di lui.

Lei passò le dita sul volto pallido di lui, che chiuse gli occhi godendosi il tocco di quelle dita calde sulla sua pelle fredda. La ragazza passò con le dita ogni lineamento del suo viso. Passò i polpastrelli sul suo zigomo, tracciandone ogni centimetro, per poi passare alle labbra, così fine e così attraenti, toccando quella piccola cicatrice sul labbro superiore. Lui schiuse leggermente le labbra, aprendo gli occhi, trovandosi quelli di lei più vicini di quello che credeva, persi nella dolcezza di quel momento, si erano avvicinati e ora i loro visi e i loro corpi erano separati solo da qualche insignificante centimetro.

“Retasu...io” sussurrò, ormai sulle labbra di lei.

Lei chiuse gli occhi, in attesa di quel contatto, tanto voluto e sognato da entrambi.

Sentì le dita di lui percorrere le sue braccia, i polpastrelli freddi percorrere la sua pelle sudata, fino a che si fermò sui suoi fianchi, dove una mano strinse la presa, mentre l'altra tornò sul viso della ragazza, dove accarezzò le sue guance soffici. Si sentiva un ragazzino alla sua prima cotta, il cuore gli batteva talmente forte che sembrava volesse uscirgli dal petto.

Deglutì, inspirando il profumo di dolce della ragazza, chiedendosi se anche le sue labbra sapessero di buono.

Annullò la distanza tra loro in un soffio, assaporando il dolce sapore che ora, aveva la conferma, era solo suo. Retasu sentì le guance in fiamme, il cuore a mille. Le sue mani vagarono sul petto di lui, fino a trovare la loro giusta posizione sulla schiena, dove afferrò saldamente il tessuto della sua maglietta, non azzardandosi a toccare la pelle delle spalle, timida com'era.

Quando si separarono, rimasero a fissarsi negli occhi per qualche istante, le dita di Pai le accarezzarono il volto, il suo pollice passò sulle morbide labbra, ancora umide della Mew mew.

Gli occhi persi in quelli di lui, che finalmente sembravano ricambiare i sentimenti della ragazza.

“Retasu io credo di essermi innamorato di te”

 

 

18 ore rimaste

 

“Ok, direi che è il momento di fermarsi, ormai non si riesce più a vedere niente” constatò Ryou guardandosi intorno.

“Bene, ci ritroveremo qui alle prime ore dell'alba, avete capito bene” continuò, passando lo sguardo dalla sua squadra ai due alieni.

“Certo biondino, come vuoi tu” rispose Kisshu.

“Ma Kisshu, non possiamo lasciare Pai qui da solo” esclamò il giovane Taruto allarmato.

“Pai starà bene, non possiamo fare molto per lui ora, in più non è da solo”

“No! Io voglio dormire qui!” continuò imperterrito il piccolo alieno.

“Se Taru-Taru resta qui, io resto con lui!” la piccola Purin si fece avanti e sorrise al bambino, che incrociò le braccia sbuffando.

“Ma Purin, non puoi restare qui sola!” disse Minto guardando la bambina allibita.

“Beh...qualcuno dovrà restare qui con lei” propose Keiichirou sorridendo gentile alla bambina.

“Bene...Min-” Provò a dire Ryou, ma la mew mew lo zittì prima che potesse finire.

“Oh no, non esiste! Io stanotte dormirò solo nel mio letto!”

“Va bene, Zakuro, resterai tu”

“Ehm...Ryou mi dispiace ma temo di non poterlo fare”

“Ahhhh, Keii?”

“Hey, ti sei scordato di me?” fece notare Ichigo.

“No, resto io, abbiamo già deciso” tagliò corto il biondo.

“E questo quando l'avremmo deciso?” mormorò Purin, grattandosi il mento.

“A me sembra che la mia micetta sia contraria” notò Kisshu, con finta aria innocente.

Ichigo lo fulminò con lo sguardo e lui le rispose con un sorriso malizioso.

“Resto io, non me la sento di abbandonare Retasu, se quei due restano per Pai, Purin per Taruto, almeno io resto per Retasu”

“E io che credevo restassi per me”

“Non illuderti”

“Ichigo, vuoi veramente restare qui, con lui?”

“L'ho già detto, solo per Retasu, per una notte posso sopportarlo”

“Mph...grazie eh!”

“Aspetta cosa dirà quando scoprirà che russi come un trombone!”

“Ma sai Taruto, anche Ichigo russa e, parla anche nel sonno!”

I due bambini scoppiarono a ridere, sembravano due amici e non nemici come giuravano di essere.

“Purin!” ringhiò Ichigo rossa come un peperone.

“Bene, allora sarà meglio andare, domani dobbiamo svegliarci presto” esclamò Keiichiro posando l'attrezzatura.

Il resto del gruppo se ne andò,lasciando i quattro lì, con dei sacchi a pelo e coperte per la notte.

“Beh, siamo fortunati, guardate che belle stelle”

“E quelle le chiami stelle? Si vedono appena! dovresti vedere, sul nostro pianeta, sono grandissime! Non è vero Kisshu?”
“Ormai sul nostro pianeta non si vede più niente, ora dormi Taruto, è tardi”

Il giovane alieno rimase in silenzio, scivolando lentamente nel sonno, seguito dalla piccola Purin.

“Che intendi che sul vostro pianeta non si vede più niente?” chiese Ichigo incuriosita dalle parole dell'alieno.

“Micetta, tu credi che noi saremmo venuti qui per riprenderci il pianeta per divertimento o per noia?”

“Mi sono sempre chiesta il motivo”

“Ci sono tante cose che non sai, Ichigo”

 

 

 

16 ore rimaste

 

 

“Vorrei restare qui per sempre”

Pai sospirò, stringendo a sé la mew mew, che ora stava comodamente appoggiata contro il suo petto.

“Rinchiusi per sempre?”

“Saremmo più liberi qui di quanto lo saremo mai là fuori” rispose triste Retasu.

“Hai paura?”

“Ho paura di perderti,ora che finalmente ti ho trovato”

“Non ti lascerò facilmente”

“Ma fuori di qui torneremo ad essere nemici”

“Troverò un modo, non temere”

“Mi fido di te”

Pai sorrise, regalando un dolce bacio alla ragazza.

“Hai sonno, dormi ora”

“Non è che domani cambi umore di nuovo?”

“Ti amo, questo non cambierà alle luci dell'alba”

 

  
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