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Autore: Illly    24/04/2012    2 recensioni
Il castello distrutto. La sua casa distrutta. Tutto sembra perduto, Sibilla, eppure...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minerva McGranitt, Sibilla Cooman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ha partecipato al contest ‘Ollivander’s Wand Shop Contest – Crea la tua bacchetta, componi la tua storia’ di SimplyMe514, classificandosi nona.

Combinazione Ottenuta: Sambuco, Crine di Thestral, 13 pollici e ¼, Flessibile                                        
Personaggio: Sibilla Cooman                                                                                                
Tema: Tristezza                                                                                                                      
Luogo: Serra di Erbologia                                                                                                           
Prompt: Terra

Terra

A te, che mi hai sempre sopportata/supportata.

Grazie, G.

Ile

Tutto era calmo. 

Buffo, fino a poco prima non era così. 

Eppure non c'era proprio nulla da ridere. La sua vita non sarebbe più ritornata alla normalità. Non dopo ciò che aveva vissuto, i morti, i momenti passati a goccia a goccia per non essere sconfitti. Era scappata dall'orrore e vagava per le povere macerie del castello, la sua casa. La terra amata dove aveva vissuto, aveva visto milioni di studenti, chi con il Dono e chi ne era stato privo fin dalla nascita. Molti di quegli studenti erano stati uccisi questa notte, pochi secondi e poi... . 

Aveva il passo malfermo, era stata ferita ad una gamba, gli scialli di perline da lei tanto amati erano ridotti a miseri stracci, gli occhiali, storti sul naso, avevano una lente incrinata. Non vedeva bene, lacrime le offuscavano gli occhi, la vista annebbiata le permetteva di non scorgere lo sfacelo attorno a lei. Era un bene? Non lo sapeva... . Fece un nuovo passo, per andare avanti. Inciampò e cadde, nella polvere, nella terra. Una radice aveva intralciato il suo cammino. Era ancora salda, forte, avviluppata al terreno. 

Dove si trovava? Si tolse gli occhiali e si asciugò gli occhi. Inforcandoli nuovamente si rese conto di essere nella serra di Erbologia. Era ormai distrutta, la tela isolante era sbrindellata in più punti, i pali di sostegno piegati, spezzati, rotti. Guardò con pena la devastazione attorno a lei, le ricordava il suo cuore. Per ultime vide le piante. La loro casa era stata distrutta eppure loro resistevano. 

Pugnacio, Mandragola, una rara Mimbulus Mimbletonia. Sorrise, si ricordava ancora i nomi dopo tutto il tempo passato nella sua torre, nel suo volontario isolamento. I vegetali le ricordavano sè stessa, lei era ancora lì ma la sua dimora era distrutta. Cosa lo permetteva? Osservò e vide. Su quella radice che l’aveva fatta cadere, seduta, tastò la terra. Umida, fresca, piena di vita. Ne prese una manciata e la guardò. 

La terra era la risposta. Terra magica. Terra, che aveva vissuto, che aveva dato vita, che dava vita tutt’ora. Nel mare di immensa tristezza che popolava il suo animo un’isoletta di speranza affiorò, rischiarando le nubi. Avrebbe ricominciato lei stessa, dal niente, dal nulla, a ricostruire ciò che era andato perduto. Una premonizione, il suo Dono si manifestò, l’immagine di Hogwarts più grande, più bella di prima. Il suo cuore ricominciò a battere. Insieme, uniti, con l’aiuto del Fato, tutto poteva ricominciare.

 

 

“Oh, Sibilla! Cosa fa qui? Si è ferita durante la battaglia, non è vero? Venga a medicarsi, l’accompagno…”

“No, Minerva, non capisce? È tutto finito ormai… tutto…”

“Lo so che è sconvolta… ma deve davvero medicare la ferita che ha alla gamba…”

“No, Minerva… lei è sconvolta e non vuole darlo a vedere… si sfoghi… vedrà che tutti potranno fare a meno della sua efficienza per qualche ora…”

“Sibilla, non sia ridicola…” 

"Venga, si sieda accanto a me e mi racconti tutto... soltanto capendo possiamo ricostruire... ricostruire ciò che è perduto, rischiarare ciò che è pauroso... si affidi a me, al Fato..."

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Note dell'autrice

Sibilla è sempre stata un perosnaggio piuttosto misterioso, per me. Non si sa molto di lei, eppure è un personaggio che ha un fascino tutto suo. Il mio carattere tipicamente hermionesco dovrebbe screditarla ai miei occhi, invece non è così. Ha quel qualcosa in più rispetto a tutti gli altri, è stato bello scrivere su di lei.

Ringrazio SimplyMe314 che grazie al suo contest mi ha costretta a riconsiderare il personaggio di Sibilla. Ringrazio G., a cui dico di non lamentarsi, in futuro te ne dedicherò altre! E un grande grazie a te, che stai leggendo questa storia, che spero ti piaccia. Un ringraziamento ancora più enorme andrà a chi vorrà recensire... mi renderete piena di gioia.

Ile

  
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