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Autore: Hermes    18/11/2006    1 recensioni
So che sei qui...
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Singing Sea
Si è fatto buio, seduta sulla sedia accanto alla finestra.
Guardando il mare grigio, contando le gocce di pioggia aggrappate al vetro.
Le mani poggiate in grembo, la stanza spoglia è un po’ trascurata.
Uno specchio annerito che mi riflette per metà. E quel non so che di magico che riempie il silenzio nell’aria…
Al piano di sotto, qualcuno sta suonando un’ammaliante Chiaro di Luna di Beethoven al pianoforte, sopra invece due piccoli grandi amanti litigano.
Non so che darei per altri momenti come questo. Il sussurro del mare non è nient’altro che una voce lontana e amata.
Da anni mi trovo in compagnia di un uccellino dalle piume dorate che canta dolcemente una piccola melodia.
Mi guarda con i suoi liquidi occhi neri e canta…
Il grande armadio nell’angolo cerca di nascondersi nell’ombra sempre più fitta, un’anta cigola di dolore, mentre prendo un involto di stoffa grezza.
Mi avvicino al vecchio letto sgualcito e mai rifatto. Svolgo il fagotto per afferrare un vecchio vestito e uno scarabeo di legno scuro avvolto in un nastro di seta cangiante con incrostati due occhi di pietra vermiglia.
Li stringo al petto, mentre vedo l’usignolo chinare il piccolo capo e guardarmi incuriosito, come fa ogni notte.
Indossato l’abito, sdraiata sul letto troppo grande, ascolto il suo dolce cantare con gli occhi chiusi.
So che sei qui…con me…
Che ti siederai ai piedi del letto, aspetterai che io apra gli occhi e poi mi tenderai la mano. Come ogni notte.
Io la prenderò, accettando il tuo aiuto per alzarmi, guardandoti fisso, senza rispondere al tuo sorriso.
Stringerai le mie mani, infilerai una rosa fra i miei capelli.
E m’inviterai ad uscire in questo pallido inverno.
Viviamo questa notte come se fosse l’ultima…
Ascoltiamo il vecchio cantante che ha sempre vegliato sulle nostre illusioni.
Balleremo ancora nelle vie, nei palchi dei teatri lasciati cadere in rovina…
Ancora una volta aprirò i miei occhi per scoprire che sono sola.
Il canto dell’usignolo si è fatto più basso e dolce, lasciando spazio ad un altro suono…
Una voce sta raccontando una storia…dolce, triste…
Nelle quinte della notte…il mare sta cantando…

Note dell’Autore:
Ci sono giorni, come questo, che ho voglia di scrivere…e non posso resistere…
Quest’idea è nata così…da un pensiero senza legami…ascoltando un languido pezzo di blues omonimo.
Non ho idea se rispecchia quello che io ho cercato di descrivere, ma va bene lo stesso…
Sono curiosa di sapere cosa vi ha fatto provare…
Hermes

  
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