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Autore: himchanchan    25/04/2012    0 recensioni
Hello, this is Himchanchan~
Questa è la mia prima long-fic sui B.A.P che spero con tutto il cuore di finire.
La trama, come si può ben capire dal titolo, è ispirata al libro di Suzanne Collins "Hunger Games" ma a parte l'idea dei giochi, il resto è totalmente diverso. Amo questa saga e non potevo fare a meno di scrivervi qualcosa.
Corea del Sud - La nazione sta diventando sempre più la Germania nazista di un tempo. Le nuove riforme del comandante Kang Sudong si fanno sempre più dure e la popolazione tenta di ribellarsi. Purtroppo è tutto inutile... ma grazie alla venticinquesima edizione degli Hunger Games, qualcosa o meglio, qualcuno riuscirà a diventare il primo barlume di speranza nella buia strada per la libertà?
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai passati 27 anni da quando il comandante Kang Sudong, con un cospicuo gruppo di suoi sostenitori, era insorto. Nel giro di un anno riuscì a concentrare su di se tutto il potere e iniziò a seminare panico e terrore ovunque. Era da sempre stato un ammiratore del vecchio Adolf Hitler e difendeva con orgoglio i suoi ideali. Voleva che la Corea del Sud diventasse la nuova Germania nazista e per dimostrate che aveva il pieno controllo sui cittadini e poteva farne quello che voleva, al posto dei vecchi campi di concentramento istituì gli Hunger Games, “giochi” a cui tutti gli abitanti della Corea del Sud dovevano assistere... assistere alla morte dei propri figli, nipoti, fratelli e sorelle in diretta tv per mano di altri ragazzini, tutti tra i dodici e i diciotto anni. Le persone tentarono di ribellarsi ma nessuno diede loro il giusto appoggio e la rivolta finì in un bagno di sangue. Gli unici che si batterono per la propria libertà furono le genti più abbienti. Non ero uno di quelli che si sarebbero dovuti preoccupare che il proprio nome o quello dei propri cari fosse stato nella boccia da cui estraevano i nominativi; lo stato aveva deciso che i “ricconi” sarebbero stati esclusi dagli Hunger Games. Per colpa di tutto ciò, non mi ero mai reso conto di quanto fosse ingiusto il nuovo sistema di governo, riuscivo a mandare avanti la mia vita e quella dei miei compagni quasi come una volta. Almeno fino a quando non arrivò l'anno della venticinquesima edizione dei giochi.

“Hyung, svegliati! Oggi dobbiamo provare le coreografie nuove prima dell'annuncio! Il presidente ci ucciderà se arriviamo in ritardo! E ormai sai che ora non è più un modo di dire...”
Sempre la solita storia. Sempre a fare paragoni con il passato. Sempre a ricordarmi quanto la vita fosse perfetta... una volta. Non posso assolutamente permettermi di lamentarmi, c'è decisamente chi sta in condizioni di gran lunga peggiori delle mie ma gli altri membri del gruppo mi stanno facendo uscire fuori di testa con le loro allusioni al loro mondo felice.
Mi alzai dal letto e, a malavoglia, mi infilai una maglietta qualsiasi e uscii dalla camera. Nel salotto c'era il nostro manager che aveva già il fumo che gli usciva dalle orecchie per colpa mia e delle mie “inadeguate abitudini del sonno che non si addicono alla figura di un idol”, come diceva sempre il nostro presidente.
“Sei in ritardo” disse con aria di sfida e io non esitai a rispondere a tono.
“Dimmi qualcosa che non so”
Junhong, che stava in piedi proprio accanto a me, mi diede un leggero colpo con la mano sulla mia schiena per riportarmi alla realtà e farmi ricordare le buone maniere. Non funzionò, purtroppo. “Sono due anni che continui a ripetere questa frase. Lo so, non serve ricordarmelo. So anche che il presidente mi odia, so che tu non mi sopporti e che la mia presenza ti snerva quindi evita di farti vedere in giro quando ci sono anche io”.
Finimmo col litigare per tutto il viaggio dal nostro dormitorio alla sala prove quando finalmente quell'uomo ci lasciò un po' di tempo per stare da soli. Amavo i momenti come questo... noi, la musica e il ballo. Non c'era niente di più speciale per me al mondo. Con i miei dongsaeng ero felice e riuscivo a dimenticarmi di tutti problemi possibili e immaginabili che avessi potuto avere. Provammo fino allo sfinimento e ci buttammo stremati sul pavimento senza dire una parola.
Durante i nostri dieci minuti di pausa uno di noi ruppe il silenzio.
“Sapete... ho un brutto presentimento per l'annuncio di oggi”.
Youngjae. Il più intelligente di tutti ma anche il più ansioso. Non riusciva a stare tranquillo ogni volta che l'argomento principale riguardava gli Hunger Games. Soprattutto quella volta che era la venticinquesima edizione. Una delle regole di questi giochi prevedeva infatti che ogni venticinque anni ci sarebbe stata una variazione dello svolgimento del massacro. Quella era la prima volta che capitava l'occasione e sicuramente, i game makers avrebbero dato libero sfogo alla loro fantasia, tutti eravamo consapevoli che sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa. Nessuno però voleva spaventare ancora di più Youngjae e il primo a rassicurarlo fu Himchan, la “madre” del gruppo. Io ero il padre, se a qualcuno potesse interessare.
“Non devi preoccuparti. Non ricordi? Noi non abbiamo il dovere di partecipare agli Hunger Games, puoi stare tranquillo”.
Bastarono queste parole e il tono dolce e protettivo di Himchan a calmare il ragazzo. Anche io amavo il suo modo di parlare, quasi ringrazio il fatto che fosse un gran chiacchierone. Era lui infatti quello con cui mi sfogavo, a cui raccontavo le mie paure, le mie preoccupazioni. Più che come una madre, per me era come un fratello. Una persona su cui potevo contare sempre e comunque.
Finite le prove, tornammo a malincuore nel nostro appartamento. Era ancora pomeriggio e avrebbero dato l'annuncio quasi tre ore dopo il nostro rientro. Decisi allora di fare una doccia per scacciare via qualsiasi tipo di pensiero, bello o brutto che fosse. Stetti in bagno fino a quando Daehyun iniziò a battere sulla porta urlando che voleva entrare anche lui per darsi una pulita e rinfrescarsi. Non mi ero infatti accorto che ero rimasto lì dentro per un'ora e, messo da parte il mio lato da egoista, mi precipitai fuori dalla doccia e filai dritto in camera per mettermi addosso una tuta qualsiasi.
A venti minuti prima dell'inizio dell'annuncio, eravamo già tutti in salotto ad aspettare che in tv apparisse il volto odioso dello storico commentatore degli Hunger Games, Lee Seungki.
Non ho mai digerito la sua faccia e il mio odio per lui arrivò all'apice quando noi B.A.P fummo ospiti a Strong Heart e cominciò a prendermi in giro perché quando rido si vedono parecchio le mie gengive. Non so cosa ci trovino di divertente in lui le persone.
Per ammazzare il tempo, iniziammo a parlare del più e del meno ma la cosa non aiutava. Non riuscivamo a non pensare a quel dannato annuncio e l'ansia stava uccidendo il nostro maknae, Zelo, e il cervellone del gruppo, Youngjae.

20 minuti...

10 minuti...

5 minuti...

1 minuto...


“Salve a tutti e benvenuti al primo annuncio della venticinquesima edizione degli Hunger Games!”
La voce di Lee rimbombò per tutto il salotto e io non potei evitare di aggrottare le sopracciglia per il mio odio verso di lui. Ci guardammo a vicenda per qualche secondo prima di rivolgere la nostra attenzione di nuovo verso il televisore. Sapete, Seungki è sempre stato una persona particolare... eccentrica oserei dire. Ogni anno infatti sfoggiava un nuovo colore di capelli e i suoi vestiti variavano tema ad ogni edizione. Questa volta aveva i capelli di un rosa così acceso che riuscì quasi a togliermi la vista e il suo completo ricordava quello di un signorotto borghese del 1800. Mi chiesi se si sarebbe mai dato ad un look da gangster. Ridacchiai tra me e me ma ritornai subito alla realtà quando riprese a parlare.
“Come ben sapete, secondo il regolamento, ogni venticinque anni si tiene un'edizione speciale dei giochi. Perché speciale? Beh, perché ogni volta ci sarà un incredibile ribaltamento delle carte in tavola e, dal momento che questa è la prima volta che i Game Makers hanno l'occasione di farlo, potrete di certo aspettarvi un'edizione ricca di colpi di scena!”
“Pff, come se non lo sapessimo già” Commentò Jongup.
“Allora... siete pronti per il grande annuncio? Rullo di tamburi, prego!”
Eccolo, il momento della verità era arrivato, tutti iniziammo a tremare senza rendercene conto. Da quel momento la nostra vita sarebbe cambiata o avremmo potuto vivere serenamente per altri venticinque anni?
“Oh-Oh! Credo proprio che i giochi di quest'anno saranno davvero interessanti! Secondo quanto stabilito dai vari incontri tra i Game Makers tenutisi nella capitale, nella venticinquesima edizione degli Hunger Games, saranno chiamati nell'arena 12 concorrenti maschi e 12 concorrenti femmine da... ventidue idol bands diverse!”


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Come vi è sembrato il primo capitolo?
Sinceramente, credevo di poterlo scrivere meglio ma anche così credo che vada bene c:
Sono ancora una nugu qui su efp quindi > 0 recensioni > Chi ti conosce ma... ok XD
Anche se sotto, sotto mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensiate *coff*
  
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