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Autore: Sashaprati    25/04/2012    2 recensioni
Per quanto abituati alla presenza di tipi strani, i cittadini di Forks non si aspettavano certo di vedere giungere nella loro comunità quel misterioso straniero ammantato di scuro. Costui sembrava diverso da chiunque altro: alto, magro, dai capelli brizzolati e accuratamente pettinati all'indietro... Doveva trattarsi senza dubbio di un nobile, a giudicare dall'aspetto, eppure c'era qualcosa di assai inquietante nei suoi occhi infossati e cerchiati di nero.
Genere: Generale, Horror, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Mangiafuoco, lo sapete chi è?
Il burattinaio, quello che c'ha sempre in mano i fili, è quello che stabilisce "che tipo di ballo" devono ballare tutti quanti.
E' anche molto irascibile, Mangiafuoco.
Si arrabbia facilmente.
Per esempio:
"Attento a te, che vuoi andare controcorrente, che vuoi fare di testa tua, perché Mangiafuoco non può tollerarlo!"
Per lui è importante che tutti ballino "sempre" lo stesso tipo di ballo.
Anzi, se Mangiafuoco si accorge che tu vai su a tre binari, fai un altro tipo di ballo, ha due mezzi per richiamarti al tuo posto:
O chiama i gendarmi
Oppure ti fa dichiarare "pazzo"...

( Edoardo Bennato )

La "Supercazzola69Fanfiction"
a cura di
Sashapratitelesette e Lilith Noor Daimon

PRESENTA:

Dracula VS Edward

 Si ringraziano inoltre:

 il Trio Medusa per la canzone
Giovanni Ognibene per l'idea & il suggerimento
e i tre "matti" qua sopra per aver scritto il tutto...

BUON DIVERTIMENTO !!!

 

Per quanto abituati alla presenza di tipi strani, i cittadini di Forks non si aspettavano certo di vedere giungere nella loro comunità quel misterioso straniero ammantato di scuro. Costui sembrava diverso da chiunque altro: alto, magro, dai capelli brizzolati e accuratamente pettinati all'indietro... Doveva trattarsi senza dubbio di un nobile, a giudicare dall'aspetto, eppure c'era qualcosa di assai inquietante nei suoi occhi infossati e cerchiati di nero.
Mentre camminava lento e con movimenti quasi rigidi, avvolto nel suo pesante mantello che gli arrivava fino ai piedi, lo straniero sembrava completamente assente da tutto ciò che lo circondava. Lo sguardo fisso davanti a sé, la pelle del volto quasi priva di colore, la gente che lo vedeva passare si scansava istintivamente al suo passaggio.

- Mamma, mamma - esclamò una bambina, allungando il ditino in direzione dello sconosciuto. - Hai visto che brutto quel signore?
- Vieni via, non lo guardare - rispose frettolosamente la madre, allontanandosi assieme alla piccola il più in fretta possibile.

Anche altri, tra coloro che erano in strada in quel momento, ebbero reazioni più o meno simili.
L'anziana signora Farewell, nonostante l'artrite alle mani, non poté fare a meno di farsi il segno della croce al suo passaggio e mormorare sottovoce qualche preghiera; il cane del signor Bouls abbaiò furiosamente all'indirizzo dello sconosciuto ma, non appena questi incrociò il suo sguardo in quello dell'animale, si acquietò all'istante con un guaìto appena udìbile... Perfino il Pastore fu quasi sul punto di rendere l'anima per lo spavento, non appena la tetra vista dell'individuo gli mise addosso un freddo gelido che gli penetrò fin dentro le ossa.
Il sole era ormai sparito dietro la linea dell'orizzonte e su Forks cominciarono a calare le tenebre della notte. Nel giro di pochi minuti, le strade deserte e prive di movimento, ogni rumore sparì gradualmente... fino a che l'unico suono che si poteva sentire erano le pesanti scarpe lucide dello straniero che battevano ritmicamente contro l'asfalto.
Proprio in quel momento, l'ignara signorina Joyce stava chiudendo la saracinesca del suo negozio di fiori.
Giovane e avvenente d'aspetto, più o meno sulla trentina come età, il suo fisico era snello e aggraziato. Le forme generose, evidenti anche sotto il castigato vestito da signorina perbene, e i morbidi capelli castani che le ricadevano cotonati sulle spalle. La povera Joyce non si era neppure accorta della presenza dell'individuo sulla strada, finché questi non l'avvicinò direttamente rivolgendole la parola.

- Buonasera!

Il tono di voce raccapricciante fece voltare la donna di scatto. Gli occhi sbarrati e la bocca semiparalizzata dal terrore, Joyce riuscì appena ad emettere un piccolo gemito soffocato. L'alto e scuro individuo davanti a lei era calmo e tranquillo... e proprio questo, per quanto inspiegabile a livello conscio, le metteva addosso un terribile senso di panico e angoscia.
Tuttavia l'uomo, ignorando la paura negli occhi della donna, ripeté il suo saluto con molta educazione.

- Perdoni la mia indiscrezione - proseguì poi costui, accennando un lieve inchino col capo. - Sono appena arrivato e non conosco bene questo paese... Per caso, saprebbe indicarmi dove si trova la casa del signor Carlisle Cullen? 

Joyce appoggiò istintivamente la schiena contro la saracinesca, cercando di riprendere fiato, dopodiché tirò un lungo sospiro e si fece sufficientemente coraggio per rispondere.

- Se... Se prosegue lungo la strada, poco prima dell'uscita del paese, troverà una fila di ville - spiegò la donna, con un filo di voce. - La... La villa dei Cullen però è piuttosto lontana, le conviene cercarla domattina e...
- Grazie - la interruppe lui, con un sorriso sardonico sulle labbra sottili. - Apprezzo molto la sua premura ma, come dire, preferisco muovermi di notte!

Così dicendo, l'uomo socchiuse un attimo le palpebre e le riaprì di scatto. Nel vedere i suoi occhi scuri iniettati di rosso, la donna non ebbe nemmeno il tempo di gridare; costui si avventò su di lei, più veloce e letale di un predatore affamato, e l'avvolse completamente con l'ampio mantello nero... Proprio come un pipistrello che avvolge le sue ali membranose sulla preda, per impedirle di allontanarsi, e non la molla più finché questa non smette di muoversi completamente.
Il braccio di Joyce, probabilmente nel vano tentativo di liberarsi, si irrigidì verso l'alto con le dita contratte in quelli che senza dubbio erano i suoi ultimi spasmi. Poco dopo infatti, quando il corpo della donna era già freddo e immobile da alcuni istanti, l'uomo la lasciò cadere a terra priva di vita.

- Niente male come antipasto - esclamò soddisfatto, assaporando il rosso liquido che gli colava lungo le labbra e i bianchi canini affilati. - E ora andiamo a salutare il caro amico Carlisle... assieme alla sua bella famiglia di mezzosangue!

 

 

(continua col prossimo capitolo)...

Angolo degli Autori:
Innanzitutto è bene forse precisare che, in piena coscienza, tutte le storie della "Supercazzola69Fanfiction" sono il frutto del lavoro combinato di tre autori diversi. Le idee infatti vengono analizzate, discusse, valutate e approvate a tavolino da tutti e tre.
Siamo tre e non troviamo giusto che non venga riconosciuto il lavoro alla pari di tutti e tre, peraltro ampiamente specificato nel nostro logo.
Chiarito questo, vi salutiamo e vi diamo appuntamento con la prossima parte della storia (quando e se avremo tempo di caricarla), saluti e arrivederci.

  
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