Dalla sua morte non avevo indossato i miei pattini, che erano stati la cosa più cara del mondo, dopo Adrianne, e che invece ora erano gettati in soffitta, assieme alle cose da dimenticare. Ritornare a pattinare, significava ritornare a vivere, a sognare, ad andare avanti, ma io non ero ancora pronta. La sua assenza era un vuoto incolmabile, capace di rendermi impotente e incapace di fare qualunque cosa. Eppure, non avrei mai pensato di abbandonare il pattinaggio, era la mia passione più grande. Anche ad Adrianne piaceva pattinare, ma in seguito ad una slogatura presa durante un allenamento, aveva deciso di prendere una pausa, che poco dopo sarebbe diventata eternità. non c'era niente in lei di sbagliato. Anche lei diceva la stessa cosa di me, ma semplicemente lei amava una persona imperfetta in modo perfetto. Personalmente, io pensavo che lei fosse perfettamente perfetta. Non avrei mai pensato di trovare una persona così simile e diversa allo stesso tempo, eravamo semplicemente… compatibili. Odiavo il fatto che mi fosse rimasto solo il ricordo di lei, ma dopo tre anni, era giusto, almeno pensavo, che dovessi andare avanti e facessi del mio meglio per non pensarla, anche se meritava tutte le attenzioni del mondo. Dopo tre anni ero decisa a realizzare i miei sogni e i progetti fatti in passato solo ed esclusivamente per lei. Lo meritava
Lo so, sembra noioso, ma fidatevi non è così. Andate fino all'ultimo capitolo e non ve ne pentirete.
...e se magari recensiste mi fareste molto felice e potrei ricambiare :))) xxx
Queen ha 17 anni e convive da circa dodici anni con un problema e un'angoscia costante: suo padre. La maltratta e la rende insignificnte, inutile; la fa sentire poco dignitosa e sempre sporca. Come in ogni favola, c'è un principe azzurro. Ma Justin non è un principe azzurro tradizionale, lui è una persona scontrosa, violenta e menefreghista, ma sarà l'unico che riuscirà salvarla.
***
Gli raccontai tutto, di ciò che mio padre mi aveva fatto in quegli anni e ciò che continuava a fare. Per la prima volta notai che nei suoi occhi c'era un pizzico di tenerezza e compassione e, nonostante l'ultima cosa che volevo era fare pena, l'unica cosa che riuscii a sussurrare fu una disperata richiesta d'aiuto. -Salvami, Justin-.
se vi ha incuriosite, questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1837653&i=1
Mi farebbe piacere se mi diceste cosa ne pensate!
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Gli raccontai tutto, di ciò che mio padre mi aveva fatto in quegli anni e ciò che continuava a fare. Per la prima volta notai che nei suoi occhi c'era un pizzico di tenerezza e compassione e, nonostante l'ultima cosa che volevo era fare pena, l'unica cosa che riuscii a sussurrare fu una disperata richiesta d'aiuto. -Salvami, Justin-.
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Mi farebbe piacere se mi diceste cosa ne pensate!