Se proprio devi andartene,se devi morire,almeno fallo velocemente,perché io non ce la faccio più a sopportare tutto questo dolore,non ce la faccio più a vederti agonizzante su un lettino d’ospedale.
I dottori hanno detto che,per sopravvivere, devi operarti al cuore entro 12 ore. Il problema è che non ci sono cuori disponibili,in questo momento,per te.
-Ikinose- mi chiami,la voce flebile.
-Si?- ti stringo la mano,trattenendo le lacrime. Ormai il tuo corpo è completamente pallido, e gli occhi hanno perso quel luccichio speciale che ti distingueva dalle altre ragazze.
-Non devi preoccuparti per me,starò bene- mi dici sorridendo. Nonostante tutto,hai la forza di sorridere,di rassicurarmi. Vorrei fare lo stesso,ma non trovo le parole. Provo a sorridere,ma le mie labbra si ostinano a mantenere un’espressione seria.
Il dolore mi tortura. Tra 12 ore, non ti rivedrò. Non rivedrò la mia Aki,quella che tifa per me ad ogni partita,quella che non mi ha mai abbandonato,la stessa che mi ha rubato il cuore.
Sento la porta aprirsi: è il dottore. La sua espressione non è delle migliori.
-La prego di uscire- mi dice con un tono che non ammette repliche.
La sala d’aspetto dell’ospedale è abbastanza accogliente. Ci sono due divanetti rossi,uno accanto all’altro, un tappeto azzurro che ricopre gran parte del pavimento bianco e, vicino alla porta d’ingresso, ci sono alcune piante finte, con  le foglie di plastica.
Una donna mi passa davanti,tra le braccia tiene un neonato pieno di vita,che urla e scalcia.
In quel momento, un brivido mi percorse la schiena.
Tu dovevi vivere,dovevi goderti la vita.
Spinto da queste idee, mi dirigo spedito verso il dottore,che intanto è uscito dalla tua stanza. Lo afferro per una spalla.
-Voglio salvarla- dico semplicemente,ma lui ha capito ugualmente le mie intenzioni. Sono deciso più che mai,niente e nessuno può farmi cambiare idea.
-Vieni con me-  dice il dottore conducendomi dentro una stanza dalla porta verde.
 
Una settimana dopo…
 
Ho terminato da poco l’intervento al cuore che,fortunatamente,ha funzionato: sono viva. Non posso ancora crederci,ho un cuore nuovo, sano e forte. Un vero miracolo.
Sono felice più che mai,cammino già e,tra una settimana circa, posso tornare a casa.
In questi giorni,mi sono venute a trovare un sacco di persone: Haruna,Nelly,Endou,Goenji e tutti gli altri della squadra. Tutti tranne te. Ho chiesto tue notizie, ma nessuno mi ha saputo rispondere,nemmeno Bobby.
Ogni volta che qualcuno apre la porta della mia camera,mi si illumina il viso sperando che sia tu.
Controllo il telefono, ma non ci sono messaggi da parte tua.
Perché ti stai comportando così,Ichinose? Forse,non vuoi  vedermi?
 
Due settimane dopo l’operazione…
 
Finalmente,è arrivato il giorno di lasciare questa stanza spoglia dalle pareti bianche.
Lui non si è ancora fatto vivo, e io mi sto iniziando a preoccupare seriamente.
Mentre esco dalla camera, il dottore mi ferma. Ha tra le mani un foglio di carta stropicciato,ripiegato in quattro parti.
-Questo è per lei,signorina Aki- mi dice, per poi andarsene.
Rimango a fissare il foglio per un attimo poi,lentamente,lo apro.
Dentro c’è scritto:
 
“Cara Aki,
il mio cuore ti è sempre appartenuto,per questo ho deciso di donartelo.
Ti amo
Ichinose”