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Autore: EaterOfCarrots    25/04/2012    16 recensioni
Lui si avvicinò repentinamente a me. Non fece nulla di straordinariamente fuori dal normale. Si limitò di puntare i suoi occhi marroni, scuri e profondi nei miei cristallini e limpidi, poi solo dopo qualche secondo prese le mie mani e le strinse nelle sue. Eravamo così vicini, così uniti uno all’altro, eravamo così innamorati. Per me esisteva solo lui e per lui esistevo solo lui, almeno così lui diceva.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forever?
 

Lui si avvicinò repentinamente a me. Non fece nulla di straordinariamente fuori dal normale. Si limitò a puntare i suoi occhi marroni, scuri e profondi nei miei cristallini e limpidi, poi solo dopo qualche secondo prese le mie mani e le strinse nelle sue. Eravamo così vicini, così uniti uno all’altro, eravamo così innamorati. Per me esisteva solo lui e per lui esistevo solo io, almeno così lui diceva.
Appoggiai la testa al suo torace e misi all’ascolto dei battiti irregolari del suo cuore, mi scappò un sorriso, ogni santa volta che stavamo insieme, lui non riusciva a nascondere che il suo cuore batteva all’impazzata non appena lo sfioravo, amavo questa cosa di lui.
Strinsi ancora più le sue mani e alzai di poco la testa, giusto per rincontrare i suoi occhi.
-Zayn quando ci sposiamo?- chiesi.
Lui sorrise e voltò lo sguardo da un’altra parte, fissò un punto indefinito sopra gli alberi, forse una nuvola o forse il cielo limpidissimo che stranamente quel giorno aveva deciso di farsi vedere.
-Rebecca quando vuoi, io ti amo- sussurrò lui avvicinandosi sempre di più alle mie labbra.
Attaccò le sue labbra carnose alle mie sottili e rosee, mi baciò lentamente, mi sembrava che quel bacio potesse esprimere tutto quello che provava per me e io lo stavo assaporando come se sapessi… già tutto.
Mi staccai, anche se parte del mio cervello mi supplicava di fare l’opposto, e riguardai quei suoi occhi di cui mi ero innamorata a prima vista.
-E come li chiamiamo i nostri figli?- dissi ricambiando quel sorriso smagliante che mi aveva appena fatto.
Si mise un dito sotto il mento e fece finta di pensarci.
-Zayn io voglio due gemelli, un maschio e una femmina- decretai dopo aver guardato fin troppo il suo dito sotto il mento e non aver udito nessuna risposta.
-Io scelgo il nome per il bambino…- aggiunsi.
-e io per quello della bambina- continuò lui avvicinando la sua fronte alla mia.
-A me piace James, a te piace?- chiesi, guardando oltre il suo viso e concentrandomi su una piccola famigliola che stava facendo un picnic vicino a noi, avrei voluto anche io una famiglia così.
-Si può andare, invece per la piccola Malik, direi Rose- disse lui sicuro.
-Si mi piace. Quindi James e Rose Malik?- esclamai contenta immaginando i futuri piccoli.
-Si suona bene, saranno belli come la mamma- sorrise.
Mi sentii avvampare le guance e gli occhi farsi carichi di lacrime.
-Be’ anche il padre non é male- dissi imbarazzata.
-Ma mai quanto la mamma- controbatté lui.
Rimanemmo per un po’ in silenzio ma sempre abbracciati, amavo il calore che emanava il suo corpo.
-Zayn mi prometti che staremo sempre insieme?-
-Lo prometto- rispose lui.
-Per sempre?- richiesi.
-Sempre-   
 Era possibile amare così tanto una persona?
 
Forse il rossore che sentivo alle guance e le lacrime cercare di venir fuori non era una sensazione che apparteneva al passato. Non era assolutamente del passato.
Ero accucciata su un prato verde, avevo davanti dei mazzi di fiori che ormai stavano appassendo, tranne un fiore. Al centro. Una rosa bianca. La mia rosa bianca, l’avevo appena poggiata con troppo dolore davanti a quella lapide marmorea.
Le lacrime ormai non facevano nemmeno fatica ad uscire, scorrevano lungo il mio viso di porcellana, erano due giorni che lo facevano e non volevano fermarsi.
Già due giorni. Due giorni di estrema solitudine e dolore.
Due giorni fa il destino aveva deciso che Zayn dovesse avere un incidente mortale. Stupido destino. Prima credevo al destino, lo reputavo complice del mio incontro con il ragazzo che amavo, del ragazzo con cui avevo fatto promesse importanti. Amavo quel ragazzo, ma qualcuno aveva provveduto a portarmelo via per sempre. Forse il destino. Come l’aveva fatto spuntare magicamente nella mia vita se lo era portato via altrettanto magicamente.
Mi alzai a fatica, non avrei voluto lasciare la sua fotografia sorridere al nulla, ma avevo preso la mia decisione.
Non potevo limitarmi di illudermi del fatto che potessi parlare con una persona morta per sempre, lui non mi avrebbe ascoltato, come avrebbe potuto?
Non potevo nemmeno riavere quelle intere giornate insieme a lui, non potevo più guardare i suoi occhi scuri innamorati nemmeno toccare nuovamente le sue labbra carnose. Non potevo più fare niente.
La mia decisione era ben precisa. Ero irremovibile su quel fronte, forse il troppo dolore mi aiutava a rendere possibile la mia scelta. Quel dolore mi stava frantumando, sia internamente che esternamente.
Presi il mio zainetto marrone dal prato e me lo misi in spalla. Come se mi servisse a qualcosa uno zainetto.
Uscii dal cimitero e presi il primo autobus che arrivava alla stazione.
Sentivo ancora le lacrime scendere ma ormai non ci facevo più caso, ero furiosa con chi me lo aveva portato via, talmente tanto che non mi resi conto di quello che stavo facendo.
Dopo una mezz’ora arrivai in stazione, mi infilai in uno di quei tanti squallidi bagni che c’erano li, mi risciacquai il viso e cercai di far scomparire gli occhi rossi, mi pettinai i capelli e li raccolsi in una coda alta, cosparsi le mie guancie con un velo di fard e delineai gli occhi chiari con un filo di matita nera, poi mi spogliai completamente, lasciai i vestiti accatastati per terra e misi il vestito rosso che dovevo mettere per la festa di fine anno scolastico. Il ballo a cui Zayn mi doveva accompagnare. Sarebbe stato bello ‘Rebecca Green e Zayn Malik’ come reginetta e re del ballo, anche se sapevo che sarebbe stato impossibile, Zayn era negato per il ballo.
Mi scappò una risata nervosa, avrei voluto vivere più intensamente quel giorno al parco, abbracciata a lui immaginando un futuro ipotetico insieme. Ma non l’avevo vissuto come volevo. Uscii dal bagno lasciando lì tutto quello che avevo.
Mi diressi verso l’unico uomo in piedi in quella desolata stazione, mi ci avvicinai silenziosamente.
-Scusi- picchiettai sulla sua spalla. L’uomo sobbalzò e non appena mi vide mi guardò accigliato. E aveva tutte le ragioni del mondo.
-Sa dirmi quando passa il treno?-
L’uomo titubò per qualche secondo ma poi decise di rispondermi – Tra 10 minuti- si girò di fretta e continuò a fissare i binari vuoti.
Gli ultimi dieci minuti.
 
 
Ora Zayn Malik non era più solo in quel cimitero. Vicino alla sua lapide ne era appena sorta un’altra. Più bianca, più candida e con fiori freschi.
Dai giornali era stata definita una tragedia, si in fondo era una tragedia ma era stato fatto per un amore folle.
Rebecca Green ora era dove voleva stare, per sempre vicina al suo amato Zayn Malik.
La promessa era stata mantenuta. Per sempre? Si ora per sempre.





Ecco. 
Si lo so che mi odierete, ma era da un paio di settimane che mi frullava in testa questa OS estremamente ALLEGRA. 
Va be' sono tutti morti e mi è dispiaciuto un sacco far morire tutti e due çç Ho anche pianto ad immaginarla, ma va be'
spero che vi piaccia e che recensiate (?) un pochino, anche se è una schifezza (: 
Vi voglio bene Eli ♥
 
   
 
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