- Scordatelo. - mi rispose Brian dall'alto del letto, mentre io ancora finivo di raccogliere i fogli sparsi.
- Non dico ad alta voce quello che c'è scritto qui. E' fottutamente imbarazzante! - si giustificò poi, andando avanti con la lettura.
Sospirai, mentre raccoglievo finalmente l'ultimo foglio e mi sedetti accanto a lui, con una gamba a penzoloni.
- Sai, ne ho letta una che è iniziata proprio così..- mi rese partecipe, probabilmente per cambiare discorso.
- Così come? - gli domandai non capendo.
- Proprio come siamo messi ora. Solo che una situazione leggermente diversa. - mi spiegò paziente, incrociando le gambe e guardandomi storto.
"Ho come la strana sensazione che se gli chiedo i dettagli finirà male."
Pensai.
Lo vidi rabbrividire e far finta di vomitare.
- Quanto sei idiota, Gates. Siamo due persone fermamente etero, con due donne a casa che ci aspettano.  Se anche i fan ci immaginano fare.. cosacce, che ce ne importa? -
Valutò l'affermazione.
- Hai ragione. - mi disse qualche secondo dopo, facendosi cadere all'indietro.
- Lo so che ho ragione, altrimenti se pensassi il contrario confermeresti le loro teorie sulla tua presunta omossessualità. O bisessualismo. Tendenza al Bisex. Quello che è. -
Sono sempre in difficoltà quando si parla di certe cose, e non capisco il perchè.
- Però devi ammettere che un minimo di curiosità rimane -
Non l'ha detto, te lo sei immaginato.
- No, io non sono curioso di sperimentare. -
Gates ghignò, con gli occhi chiusi.
- Non dirmi che l'hai già fatto! - gli domandai avvicinandomi con voce sconvolta.
Aprì di scatto gli occhi.
Si issò sui gomiti, con un sorriso insolente stampato in viso.
- E chi lo sa. -
Tu, e ora lo voglio sapere.
- Dai Brian, con chi? Quando? Ma soprattutto: perchè? -
Mi liquidò senza darmi risposta, voltandosi di fianco assumendo la posa da "Rose" di Titanic, come la chiama Matt quando qualcuno la riproduce.
- Come mai tutto questo improvviso interesse? -
Bella domanda.
- Curiosità. Ora parla! - lo supplicai punzecchiandgli un fianco.
- Potrei fuorviarti. -
Oh mio dio. Non è successo solo una volta. E probabilmente neppure con una persona sola.
- Non mi interessa, parla. -
Lo sguardo compiaciuto che aveva mi fece venire la pelle d'oca. Andai nel panico. Magari è stato con qualcuno che conosco e nessuno mi ha detto niente.
- Prima dammi un bacio -
Mi si fermò il cuore.
Ma ripartì subito dopo facendomi avvertire inevitabilmente il calore salito alle guance e le palpitazioni, con sudorazione alle mani annessa.
Risi istericamente, mentre si rivoltava a pancia in su.
- Che stronzo.. Dai, seriamente. A quest'ora avresti già finito di raccontare. -
Si issò nuovamente sui gomiti e mi spostai indietro di conseguenza con la schiena, inconsciamente.
Sorrise. - Guarda che non ti volevo baciare. -
Lo guardai come per dire "non si può mai sapere cosa ti frulli per la testa" e mi riavvicinai leggermente.
- Allora? -
Insistetti guardandolo negli occhi.
- Va bene.. - Mi disse ricambiando lo sguardo, solo che non continuò la frase.
Mi passò il braccio sinistro dietro il collo e mi avvicinò al suo viso, iniziando a baciarmi come se non ci fosse un domani.
E tanti cari saluti al mio cervello.
Ti ho voluto bene.

So perfettamente che anatomicamente parlando, le labbra di uomini e donne sono pressocchè uguali, ma c'era la componente emotiva che ti fotteva cervello e tutto il resto durante un bacio.
E questo era un signor bacio, con tanto di cappello e ombrellino da signorotto inglese di fine settecento.
Non mi ero nemmeno accorto di essergli caduto addosso quando mi aveva fatto avvicinare, così ora gli stavo comodamente sopra, un braccio dietro al collo e l'altro a sollevarmi un po', per non schiacciarlo. Premura che avevo sempre nei confronti di Gena; ma Lui non era Gena.
Ribaltò la situazione e si fermò.
Un momento così imbarazzante non l'ho mai vissuto. Nemmeno per il flop della mia prima volta, con Gena.
- Con te, ora, perchè volevo provare - disse improvvisamente appoggiando la sua fronte alla mia, guardandomi serio.
Mi ritrovai a sorridere come un cretino facendolo sorridere a sua volta. Poi mi ribaciò fermamente convinto che potessi riprendermi dalla mia insanità mentale e allontanarlo. Dovrei, se fossi coerente, ma fanculo la coerenza per questa volta. Per Brian, più che altro.

- Oh porca vacca! - urlò qualcuno alle nostre spalle. Brian rotolò al mio fianco, spaventato, e io col cuore a mille in gola, vidi Matt e Jimmy sulla porta, con le bocche aperte.
- Cosa? Cosa? - disse il nano, sbucando alle loro spalle e cominciando a saltare perchè i due non gli facevano vedere nulla, date le loro stazze.
Io deglutì a fatica e non osavo guardare Brian.
- Questa mi è piaciuta. CONTINUATE PURE.. - Ci disse il batterista, tutto contento mentre chiudeva la porta allontanando un Matt shockato e un curiosissimo Johnny.
"Oh cazzo." Pensai sconvolto, passandomi le mani sul viso.
Poi Gates cominciò a ridere convulsamente al mio fianco.
- Che cazzo ridi, idiota? Che figura di merda. -
Mi disperai scendendo dal letto per rimettermi le scarpe e correre dietro a quei tre per spiegare l'accaduto.
Stavo mettendo la seconda scarpa, quando Brian mi bloccò saltadomi addosso e facendomi cadere come un sacco di patate.
Il mio di dietro ne risentì parecchio, dato che vi atterrarono sopra all'incirca 180 kili e la scarpa volò da qualche parte.
- L'hai vista la faccia di Matt? - mi chiese ridendo come un matto.
Cretino.
Poi ci pensai bene e cominciai a ridere a mia volta. E' proprio vero, cavolo:
- Certe cose è meglio non saperle. - Soprattutto se hai un animo ingenuo, come quello di Matt.


The end. Titoli di coda che partono, lacrime che scendono.
Oddio, cos'è questa cosa? Bah va beh, spero almeno vi sia piaciuta.
xD
Fatemi sapere :D
Bacioni oni oni.