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Autore: SaraBondi_    25/04/2012    3 recensioni
Sciao beddi!
Questa è la mia prima fan fiction e spero vi piaccia, lasciate traccia del vostro passaggio!
Divertitevi e se volete sono @Sara_Bondi_ anche se twitter, se seguite ricambio (:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non ti abbiamo ancora fatto vedere la casa! Vieni, ti farò io da guida- Harry si alzò in piedi e mi si avvicinò, io non sapevo cosa dire. Mi piaceva stare con lui ma stavamo passando molto tempo insieme e questo mi spaventava, non volevo legarmi a qualcuno che poi avrei perso. Mi avevano sempre spaventata gli addii e se mi fossi legata troppo a quei ragazzi non avrei saputo come fare quando sarei dovuta tornare in Italia.
Comunque accettai e mi alzai, lui mi prese la mano e mi guardò dritta negli occhi. Merda.
Il mio cuore perse un battito, forse più di uno ma non mi importava, la stanza si dissolse nel nulla e con lei tutti i presenti. In quella cucina rimanemmo solo io e Harry e in quel secondo mi tuffai nei suoi  grandi occhi verdi  e forse non ne riemersi più.
 
 La casa era enorme, avevo già da tempo perso il conto delle stanze. Mi fece vedere anche le camere di ognuno di loro e per ultima la sua. Era deliziosa. Il letto era circolare e tutta la stanza gli girava intorno, gli  armadi erano tutti di colori diversi e alle pareti erano appese moltissime foto . Mi avvicinai e cominciai a guardarle: molte erano dei ragazzi, c’erano anche sue foto da piccolo e quando me ne trovai davanti una in cui indossava un reggiseno non riuscii a trattenermi dal ridere, lui lasciò la mia mano e si girò mettendo il broncio.
-Perdonami! E’ stato più forte di me, quella foto è assurda- Cercai di giustificarmi mentre soffocavo le ultime risate.
Si girò e non appena cominciò a parlare sulla sua faccia riapparvero quelle dolcissime fossette che si formavano ogni volta che sorrideva.
-E’ stata mia sorella ad obbligarmi a indossarlo quando avevo cinque anni ed è stata lei ad appiccicarla su quella maledetta parete- Finita la frase riprendemmo a guardare le foto insieme finche non inciampai su una maglietta e caddi da perfetta idiota sul suo letto. Volevo scomparire dalla vergogna.
Lui invece di ridere o di aiutare ad alzarmi si stese sul letto come aveva fatto a casa mia e mi fece cenno di avvicinarmi. Lo feci e ci trovammo con i corpi e i volti vicini l’uno all’altro, sentivo il suo respiro caldo accarezzarmi le guance che ormai sembravano essere un campo di fragole da quanto erano rosse ma non me ne importava, non mi importava niente. Al diavolo l’affitto, al diavolo il lavoro e la polvere che si stava accumulando sul divano di casa mia, al diavolo le foto sulla parete e le sorprese dell’uovo di Pasqua, mi ero affezionata a quel ragazzo e ormai non potevo tornare indietro. Dovevo scegliere e scelsi di rischiare.
-Ciao, sono Harold Edward Styles e voglio conoscerti-
-Ciao, mi chiamo Chiara e anche io voglio conoscerti-
 
Harry
-Ciao, mia chiamo Chiara e anche io voglio conoscerti-
La sua voce mi accarezzò le orecchie e scese fino al cuore, era la prima volta che la sentivo così vicina e il momento era perfetto. Dovevo stare attento a non rovinare tutto, avrei dovuto andarci piano con lei, si vedeva che non era una che apriva il suo cuore tanto facilmente.
-Perché sei salita in macchina con noi ieri?-
-Non lo so, non volevo andare a giro per Londra in quelle condizioni ma in realtà a questo c’ho pensato dopo. L’ho fatto senza pensare ma è stata forse la cosa più giusta che io abbia mai fatto-  Arrossì.
-Perché sei sceso dall’auto?- Mi aspettavo questa domanda, e decisi di dirle la verità. Ne sarebbe comunque venuta a conoscenza grazie ai ragazzi quindi tanto valeva che fossi io a dirgliela.
-Sono sceso dall’auto perché avevo chiesto io a Paul di sfrecciare su quella pozza e bagnarti, ti avevo vista dal finestrino e mi avevi catturato subito. Semplicemente non volevo rischiare di non vederti  più- Speravo non si fosse offesa.
-Grazie-
Le accarezzai una guancia con il dorso della mia mano e spostandole i capelli dietro le orecchie avvicinai il mio volto al suo cercando di capire dal suo sguardo cose le frullasse nella testa.



Ok, questo capitolo è un po' corto ma mi farò perdonare presto. Prometto u.u
Come sempre divertitevi e a presto bellezze! :) ♥♥
  
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