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Autore: Eire    25/04/2012    2 recensioni
Per Aspera sic itur ad Astra. [ Cit. Seneca]
E' considerato un ragazzo straordinario, il migliore in qualsiasi cosa lui faccia: a scuola ha voti altissimi, un asso del calcio, senza disdegnare il Basket o l'Atletica. Fastidiosamente perfetto, sempre sorridente e di buon’umore. Stranamente, invece di essere nello spietato mirino dell'odio di tutti, non c'è anima viva che parli male di lui.(2민) 2Min
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Minho, Quasi tutti, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2MIN PARTE VI
RINGs ... Ding Dong
Parte VI





Sei innamorato di me?

Apro gli occhi, ormai sono tormentato dallo stesso incubo dal giorno in cui mi hanno dimesso dall'ospedale.
Mi preparo velocemente, per poi schizzare via da casa, ancora vuota.
L'unico appiglio che ho è un piccolo post-it su cui Sujong mi ha scritto il suo indirizzo di casa.
Oggi è il suo compleanno, dovrei comunque rintracciare la casa dal rumore, dalla musica o qualsiasi altra cosa.
Voglio vedere Minho Hyung e parlargli.
A dire la verità, non so ancora quali siano i miei sentimenti, sono geloso, ma non gli conseguono altri sentimenti forzati.
Non avrei mai immaginato che avrei mai provato questo genere di sentimenti per un altro uomo e c'è ancora una gran parte di me che non riesce ad accettarlo.
Sono sicuro che se riuscissi a vedere almeno il suo viso questa confusione che mi affligge scomparirebbe. Non voglio conquistarlo, perché se ha già qualcuno che ama preferisco semplicemente sopprimerli, finché sono in tempo.  
Ma prima di qualsiasi manovra devo capire ciò che provo.
Mi affretto ad imboccare la via principale che dovrebbe condurmi a casa sua, anche se sono poco fiducioso nel trovarlo. Mi considero definitivamente perso quando raggiungo lo spiazzo di un immenso parco orlato di rovi senza foglie.

Prima casa dopo le azalee. Recita il bigliettino, come faccio a trovare le azalee se gli alberi sono tutti spogli?

Preso dal panico mi siedo su una panchina, sopraffatto dai pensieri.
In passato, è capito che pensassi di essermi innamorato, ma non era così. Quando ho provato a stare con Sujong il mio cuore era tranquillo, e pensavo che fosse amore. Ma con il passare del tempo tutta quella calma ha iniziato a farmi sentire a disagio. Fortunatamente abbiamo compreso entrambi che non eravamo fatti per stare insieme ma per essere semplicemente buoni amici.
Invece con Minho Hyung non è affatto così. Felicità, rabbia, sorpresa ... è una montagna russa di emozioni.
- No, no, Hee Noona. -
Sobbalzo quando riconosco quella voce.
- Facciamo prima se tagliamo qui. Non importa quante volte vieni, lo dimentichi sempre. - lo sento ridere.
- Beh, scusami! E non importa quante volte vengo tu sei sempre il solito antipatico, Minho. -
Mi nascondo istintivamente dietro il tronco di un grosso albero, rassicurato dal sentirli comunque.
Lui dovrebbe essere a casa a festeggiare con la sua famiglia.
E chi è quella donna che sta con lui? Sembra essere più grande di almeno sei o sette anni ... mora, minuta, gli occhi felini adornati con lunghe ciglia, insomma, quello che le altre ragazze definirebbero 'bella', ma Sujong mi ha detto che non ha sorelle.
- Papà sarà felice di vederti. - sento dire dallo Hyung, - E' già da un po' che non venivi a farci visita, mentre tuo fratello è sempre lì. - ride.
Forse è venuto per il suo compleanno, mi dico, giustificando la sua protesta. Sicuramente Minho Hyung è andato ad incontrarla.
Ma se non sono fratelli, allora cosa sono? Sembrano essere davvero vicini.
- Come va? Tutto apposto con l'anello? - gli chiede, prendendolo a braccetto. Lo vedo annuire e dire qualcosa che non capisco.
Un frammento della conversazione mi giunge chiaro e definito, lui continua a sorriderle amabilmente, - Custodisco il tuo regalo gelosamente. Dopotutto è stato un regalo della mia cara Hee Noona. - la vedo pizzicargli una guancia con affetto.
Mi appoggio al tronco, gli occhi sgranati e il respiro accelerato.
E' lei.
- Ci ho messo tutto il mio amore. - ride ancora felice, e poi prima che si allontanino definitivamente da me la sento riprenderlo, - Su Minho Ssi, penserò di essere io la persona che ti fa tanto soffrire. - al che Minho Hyung abbassa lo sguardo, e sussurra qualcosa che non riesco a cogliere.

Questo anello è prezioso per me.

Quella volta gli ho gridato che mi dava sui nervi che avessimo lo stesso anello, ma in realtà, ero felice che lo avessimo.
Volevo parlargli, ma ...
Mi fa ancora male il petto, e ancora, e le fitte continuano ad aumentare.
Posso semplicemente fissarlo, mentre mi da le spalle, felice e spensierato con la persona che ama..
Alzo gli occhi al cielo, come sempre, quando non voglio piangere e nel farlo noto uno di quei giochi composto da più travi d'acciaio fuse insieme, sulla quale si sta arrampicando una piccola bambina.
Vedendola tremare mi avvicino a darle una mano, mentre un piccolo cagnolino mi corre ai piedi, festante.
- Grazie, signore. - sorride, cercando di inchinarsi un po' prima che io la blocchi per evitarle una rovinosa caduta.
- Dove vai signore? - chiede ondeggiando leggermente il capo, salutando il cagnolino che ancora mi gira letteralmente intorno.
- Io? Sto ... andando a casa. - le rispondo sorridendo dolcemente, - Tu chi sei? -
La vedo pensarci su, molto seriamente, poi allungando le braccia e facendomi segno di aiutarla, scende. - Io sono Hyuri, sono venuta qui con la macchina di mamma e papà e lui, - indica il cagnolino impazzito, - E' Minnie! -
Okay, quello stupido mi chiama come questo cane, bene.
- E' un piccolo bassotto dal pelo lungo, lo conosci? - chiede, l'aria saccente e un sorriso sdentato.
- Certo, - annuisco poco convinto, - chi non conosce il bassotto Minnie, sei stata bravissima a ricordarti un nome così lungo! - riderei, forse, se non avessi il cuore spezzato.
- Hyuri è intelligente! - sorride felice.
- Oh sì, lo so. Come ricompensa ... ti darà questo. - le porgo l'anello, felice di togliermelo per la prima volta dopo quasi un anno.
La piccola lo fissa ammirata, gli occhietti sgranati dalla sorpresa, inizia dopo pochi secondi a saltellare felice, - Il signore sposerà Hyuri! - canta, abbracciando Minnie.
- Allora, quando sarò grande il signore verrà a prendermi con la carrozza? -
Annuisco, accorgendomi delle piccole goccioline che hanno iniziato a cadere, piano.
- Corri a casa, prima di bagnarti tutta. - le consiglio, il cagnolino che continua a correre i tre metri quadrati intorno a me.
La vedo scomparire dopo un po', l'anello che risplende bagnato dalla pioggia.

Ha detto di essere venuta in macchina, probabilmente non la rivedrò mai più. Le separazioni, di qualsiasi genere siano, sono sempre così deprimenti. Proprio come la fine di questo sentimento che non ha avuto modo di sbocciare.
E adesso cosa rimane?
Solo il gusto amaro dell'argento lì dove si trovava l'anello.



Torno a casa lentamente, senza la reale voglia di rientrare.
Non riesco ad aprire la porta che sento qualcuno trafficare in cucina, entro piano pensando a dei probabili ladri, invece sono solo i miei genitori, che mi salutano con il solito entusiasmo inesistente.
La verità è che mio padre non voleva figli, e mia madre, che ne voleva, si è stufata presto di accudire un bambino non voluto.
- Taemin Ssi stai bagnando tutto il parquet, asciugati in fretta! - mi ordina mia madre, gentilmente.
Corro in camera, febbricitante. Mi spoglio velocemente, lottando contro i vestiti diventati ormai troppo aderenti.
Il tempo sembra non trascorrere mai, mentre giro per casa con gli occhi costantemente rossi e gonfi, in cerca di un po' dell'attenzione di mio padre.
Cosa devo fare per avere un tuo singolo sguardo?

Papà, ti prego, guardami, chiedimi come sto. Stringimi a te e ordinami di sfogarmi.

E, nonostante la febbre, mi dirigo comunque a scuola, stanco ma felice di non dover stare ancora un attimo con loro.   


La giornata inizia nel peggior modo possibile, mentre cerco si scappare da tutto e tutti, davanti a me si materializza l'unica persona in tutto l'universo che non vorrei mai vedere.
Mi afferra per il braccio, davanti l'intera popolazione scolastica, e mi trascina via.
  
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