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Autore: chocco    26/04/2012    0 recensioni
Gli ultimi istanti della vita di Remus Lupin, raccontati attraverso i suoi ultimi, rapidi pensieri. Quale colore rappresenta la sua morte? Un dilemma tra bianco e nero, tra Bestia e Anima.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'La prima generazione'
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Una delle FF che amo di più! Mi ci sono veramente impegnata e questa è una delle mie opere che mi sono venute meglio, sopratutto perché rappresenta il mio cambiamento di scrittura..
Beh che dire, spero sia una buona lettura che riesca a farvi sentire qualcosa! ^__^ 

chocco. 


Il Sapore agrodolce del Bianco Perfezione



Corri… è il tuo spirito che vola, o è la Bestia che scappa?

Ogni volta è la stessa storia: non riesci a capire se sei morto oppure no. Di solito speri di morire, perché il dolore è troppo forte, lacerante, e le tue urla sono così strazianti… Persino per te.
Corro… è il mio spirito che vola, o è la Bestia che scappa?

A volte penso di perdermi nel vuoto, nell’oblio, nelle tenebre… Ma poi trovo i suoi occhi che mi portano in salvo, come ancore di salvezza nel mare in tempesta che è il mio cuore. Ed io, naufrago in queste acque a me sconosciute, trovo la pace in te, mia dolce boa galleggiante che, con i tuoi capelli cangianti, colori il nero della mia anima, in puro bianco di pace.

Corri… è il tuo spirito che vola o è la Bestia che scappa?
La casa che ti ha ospitato per anni è illuminata dai vari incantesimi che cercano di colpirti, ma tu sai come proteggerti.
D’un tratto ti pare di vedere la causa dei tuoi mali; ti guarda ghignando, dice qualcosa; non senti niente ma i suoi occhi parlano da soli: “E’ giunto il momento…“.
Si avvicina, lentamente, sai che non puoi sfuggirli perché è lui che ti ha creato e a lui non puoi sottrarti, ma quello che non sai è che tu non sei la Bestia che credi di essere!
Mentre si avvicina, le tue gambe si fanno molli: hai paura di lui.

Corro… è il mio spirito che vola, o è la Bestia che scappa?
Mi ritrovo in mezzo a questa battaglia che distrugge, piano, la mia casa, Hogwarts. È la battaglia finale, lo sento.
Ma è anche la mia ultima, di battaglia?
Greyback comincia ad avvicinarsi e sento la mia mente offuscarsi fino a quando non vedo la mia ancora di salvezza, ma il mio folletto non ha più quel colore vivace: ha i capelli neri, ma gli occhi sono sempre gli stessi. Determinati. Forti. Come solo lei può essere.
C’è un momento d’arresto, una frazione di secondo che divide la Bestia dall’uomo che sono.
Dora, la mia dolce anima, corre verso di me, verso la Bestia e verso Greyback.

Corri… è il tuo spirito che volta o è la Bestia che scappa?
Fenrir Greyback si gira con gli occhi iniettati di sangue, ma è già troppo tardi: Tonks scaglia un incantesimo e scaraventa il mostro da suo marito. Sono parole di paura quelle che i due si sussurrano: Teddy, la vita, la morte, la Bestia.

Corro… Spirito… Bestia…
D’un tratto vedo una mano sporca di sangue secco che afferra la gola della mia amata, vedo denti aguzzi che affondano nella sua carne e l’urlo di Dora mi lacera il cuore e la vedo morire, mentre il mio corpo, immobile, subisce la potenza dell’ Alfa.
Sono un mostro, dopotutto, e non posso cambiare me stesso.
Guardo, piangente, gli occhi della mia dolce, troppo giovane, madre di mio figlio spegnersi lentamente, mentre le sento sussurrare le ultime parole: «Non è colpa tua…»,ma come non può esserlo?

Bestia… Corro… Spirito…
Ora vedo con gli occhi della Bestia: sento i miei occhi diventare rossi sanguigni e vedo, finalmente, il nemico: non sono io, è lui.
E tutto mi ricade addosso come un peso libero sulle spalle: tutti gli anni passati nell’angoscia, nel terrore di me stesso, nell’odio contro me stesso, tutto era controllato da lui. LUI che non aveva fatto altro che stracciare la mia vita. LUI che non accettava sé stesso e uccideva l’anima altrui. LUI che ora era davanti a me… Causa di ogni male.

Spirito… Bestia… Corro…
Mi scaglio contro il licantropo, cosciente di imbattermi contro la morte.

Corro… è il mio spirito che volta è la Bestia che scappa?
È lo spirito che vola, sopra le macerie, il fuoco, la morte. Tutto si rischiara diventando bianco accecante e sento e vedo ricordi dimenticati e lei, Tonks, con cui, mano nella mano, arrivo alla salvezza.
Sento la Bestia che, nera, corre, scappa da questa luce di speranza e pace eterna che infine la ingloba.
E così, alla fine, mi sento più leggero… E la libertà ha un sapore agrodolce: ho perso il nero di me, che forse mi mancherà, perché questo bianco sa troppo di perfezione.
Ma, col sorriso sul volto, chiudo gli occhi e assaporo l’ultimo istante della mia vita.



E spiro.

   
 
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