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Autore: Lady A    26/04/2012    2 recensioni
[…] La macchina oltre ad andare indietro nel tempo permetteva anche di perdere la memoria, di ricominciare di nuovo la propria storia, infatti si poteva inserire qualunque cosa per evitare che si ripetesse nel nuovo passato.
«Questa fa a caso mio!», disse tra sé la corvina. Si avvicinò flebilmente allo sportello metallico e lo aprì con cautela. Digitò sul monitor la frase :”Voglio cancellare dal mio cuore e dalla mia mente Son Goku “. Fece un breve sospiro e azionò il dispositivo. In un’esigua frazione di secondi Chichi sentì la propria testa scoppiare e la vista diminuire, si risvegliò nel suo letto nel castello di suo padre Giuma.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Giumaho, Goku, Nuovo personaggio | Coppie: Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un lungo sospiro e dopo aver pensato e riflettuto a lungo sulle conseguenze che avrebbe portato ai suoi figli, Chichi decise di andarsene. Chiuse la porta e si incamminò.
«Bulma non ha tutti i torti, anzi, ha decisamente ragione…» pensò amaramente tra sé, asciugandosi le capricciose lacrime che le irroravano il dolce viso d'avorio. Nel frattempo, dopo quello che gli aveva detto la turchina su Chichi, Goku si affrettò a risponderle, ma naturalmente doveva prima finire di ingozzarsi con una torta…
«Pfe me...pff », biascicò con la bocca piena.
«Ma Goku, finisci prima di mangiare! Amico mio, sei sempre il solito!» Lo schernì amichevolmente Crilin, mentre Bulma lo osservava palesemente disgustata.
«Urca! ma cosa dici Bulma?! Chichina è la miglior moglie e mamma del mondo! Sono contento di averla sposata, davvero! Lei mi ha insegnato un mucchio di cose che io non potevo proprio minimamente immaginare e non solo…» rispose Goku con la sua solita candida voce, sorridendo e grattandosi il capo.
«Ah beh, su certi aspetti ha fatto dei piccoli miracoli», ridacchiò Bulma.
«Come sul fatto di riuscire ad avere due figli?», domandò Crilin trattenendosi le risate.
«Giusto!» ,rispose la Brief, portandosi una mano intorno ad una ciocca dei suoi capelli turchini.
 
Chichi camminò per varie ore per la città. Era da parecchio che non lasciava i monti Paoz, le sembrò tutto così straordinariamente meraviglioso. Osservava le case, il caos delle persone, le risate serafiche dei bambini, il cinguettio armonioso degli uccellini, notò molte più cose. Certo sui monti Paoz c'era ancora più natura, ma forse lei era troppo impegnata a piangere e a pensare alla casa per accorgersi che dietro quelle mura c'era la vita, una vita che cambiava di continuo e che non si fermava per nessuno, dove le persone entravano ed uscivano…
«Ho sbagliato tutto… in tutto questo tempo è come se... avessi chiuso la porta per lasciare il mondo fuori dalla stanza1», pensò tristemente. Poi con un passo lento si fermò davanti la casa di Bulma, la Capsule Corporetion. La scienziata, aveva da poco brevettato un prototipo della macchina del tempo che però non era ancora stato collaudato. La macchina oltre ad andare indietro nel tempo permetteva anche di perdere la memoria, di ricominciare di nuovo la propria storia, infatti si poteva inserire qualunque cosa per evitare che si ripetesse nel nuovo passato.
«Questa fa a caso mio!», disse tra sé la corvina. Si avvicinò flebilmente allo sportello metallico e  lo aprì con cautela. Digitò sul monitor la frase :”Voglio cancellare dal mio cuore e dalla mia mente Son Goku “. Fece un breve sospiro e azionò il dispositivo. In un’esigua frazione di secondi Chichi sentì la propria testa scoppiare e la vista diminuire, si risvegliò nel suo letto  nel castello di suo padre Giuma. L'omone entrò facendo attenzione a non svegliarla, la ragazza però aprì gli splendidi occhioni d’ebano, sentì la sua testa girare, tutto attorno a lei girava. Aveva una stranissima sensazione.
Intanto Bulma fece ritorno a casa, aprì la porta del laboratorio e lanciò un urlo a dir poco terrificante. Vegeta che si stava allenando con Goku si precipitò piuttosto stizzito da lei.
«Hei, che diamine ti succede?», chiese con la sua solita aria altezzosa e menefreghista.
«Chi-Chichi...è stata qui…», berciò tutto d’un fiato, indicando la macchina da lei costruita,  in quel mentre, fu raggiunta anche da Goku che la guardava incredulo.
«Che centra Chichi?», chiese Vegeta atono.
«Oddio… credo che lei abbia azionato questa macchina! Il problema è che io non l'ho ancora collaudata…»
«Scusa ma perché la mia Chichina avrebbe dovuto azionare questo aggeggio?», intervenne Goku, con la sua solita aria candida.
«E-ecco… Goku qua c'era scritto quello che ha programmato: “Voglio cancellare dal mio cuore e dalla mia mente Son Goku!”», rispose mestamente, chinando il capo sinceramente dispiaciuta.
«C-cosa?», Goku sentì all'improvviso una confusione, una stranissima confusione, avvertì un forte dolore acuto all’altezza cuore, che lo costrinse a cadere con i ginocchi a terra.
«No… Non posso aver perso per sempre la mia Chichi!»



 
 

1* Frase tratta dalla canzone “Sono solo parole” di Noemi. 
  
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