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Autore: MadHatter96    26/04/2012    1 recensioni
"… sì, quello è un ragazzo! Avrà circa la mia età: è abbastanza alto, dei capelli biondi tagliati a caschetto irregolare gli ricadono sugli occhi color ghiaccio e un crocifisso gli ricade sul petto. Questa visione mi fa provare una sensazione di sollievo, supportata anche dalla tavoletta di cioccolato che sgranocchia: per me il cioccolato è sempre stato un simbolo di allegria..." (MelloxSayu)
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello, Sayu Yagami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destino
Capitolo 5
È passato circa un mese da quando sono stata rapita.
Cammino per strada a passo spedito insieme alla mia amica Chika.  Non vado più in giro da sola, ho troppa paura!
Ci stiamo dirigendo verso il bar per berci qualcosa.  Finalmente ho ricominciato a sorridere e a godermi la vita… qualche settimana fa me ne stavo chiusa in camera mia, pensavo non sarei più riuscita a fare nulla, ma la mia famiglia mi ha aiutata, soprattutto Light!
Entriamo salutando cordialmente la proprietaria, poi ci dirigiamo sul retro dove troviamo un tavolino da tre: io ordino una coca, non mi piacciono gli alcolici… ma Chika lo sa bene.
Le nostre ordinazioni arrivano subito, in questo locale sono velocissimi!
“Senti Sayu,  tra due sabati che fai?”
Mi chiede adesso quello che farò tra due settimane?
“Assolutamente niente… perché?” Chiedo portandomi il bicchiere alle labbra.
“Ah! Stupendo!! Allora vieni con me alla festa di Isei!”
Isei! Cavolo, me ne ero dimenticata… farà 21 anni. Non ho avuto il tempo per pensarci!
Però conoscendolo farà una festa pazzesca… in fondo i suoi sono benestanti.
Sarà in uno dei locali più famosi di Tokyo… e durerà tutta la notte… non so se me la sento di andarci dopo tutto quello che ho passato, è già tanto se ho ricominciato ad uscire…
“Dove?” Chiedo titubante
“Christon Cafe”
Cosa?! Ma è a Shinjuku !! Ok, non è così distante…è pur sempre a Tokyo… però… e poi in quel locale non ci sono mai stata! L’ho sentito molto nominare: dicono che l’arredamento sia quello tipico delle chiese occidentali, soprattutto quelle del medioevo… gotico insomma.
“N-non lo so… non mi sento ancora sicura…”
“Andiamo ci divertiremo! Tu hai bisogno di distrarti!!”
“S-sì però…così di colpo… di notte…”
Lei mi prende la mano. “Senti, non posso immaginare quello che hai passato… ma non puoi bloccarti.”
“Non sono bloccata… devo solo andare con calma.”
“Esatto, vai piano. Ci sono ancora due settimane… saremo insieme, nessuno ti potrà fare nulla!”
Lei mi guarda sorridente, io accenno un sorriso: “O-ok… vediamo…”
“Sì! Andiamo, così mi risparmi anche il regalo!” Esulta lei
“Perché scusa?”
“Perché porto te. Andiamo! Tutta l’università si è accorta di come ti guarda!”
“Sarà…”
Ma non so se è il caso di andare, in fondo io e la mamma siamo tornate in Giappone su mia richiesta, Light e papà sono ancora a Los Angeles…
“Dai! Io so di cosa hai bisogno!”
“Ah si?...” Chiedo quasi assente
“Sì! Tu hai bisogno di un bel ragazzo forte che ti protegga e di cui fidarti cecamente!”
Un ragazzo che mi protegga…
C’è una cosa che non capisco e non posso accettare: penso a Mello, continuo a pensarci.
Durante il giorno riesco ad autoconvincermi  che lui era la mia unica scappatoia, l’unica speranza per non impazzire in mezzo a tutto quel terrore… ma di notte quando mi sveglio dopo aver sognato quegli occhi di ghiaccio che mi fissano e mi accorgo di essere sola, nella mia stanza, nel mio letto, non posso ignorare il mio sentimento di solitudine e nostalgia… ovviamente non nostalgia per la situazione in cui mi trovavo, ma nostalgia di lui. Nostalgia di quella figura ai miei occhi tanto agghiacciante quanto rassicurante.
Mello… che cos’hai di diverso?
In fondo hai voluto il quaderno della morte… potresti essere tu Kira. No, mi avresti ucciso… tu non sei cattivo Mello
Mello… perché questo nome mi perseguita? Ci ho pure parlato pochissimo, come ho fatto a legarmi tanto?
Forse è perché non l’ho visto come una vera e propria minaccia… oh insomma! Che me ne importa di lui?
Vuole farsi arrestare? Vuole farsi ammazzare? E che si faccia ammazzare! È libero di fare quello che vuole!
… sì… però continuo  a sperare che quello che ho appena proposto non diventi realtà…
Mello, che stai facendo?
Che cavolo mi hai fatto?
Chi sei?
Domande sconclusionate senza risposta.
Maledizione a quel ragazzo dal viso d’angelo. Viso d’angelo?! Ma viso d’angelo dove! Anche quello ci metto?!
Sto impazzendo! È colpa sua!! Non dovrei nemmeno pensarci, anzi… la sua immagine nella mia mente dovrebbe provocarmi terrore, invece… solo nostalgia.
“Ehi Sayu!” Chika mi riporta alla realtà.
Forse… forse andare alla festa mi toglierà Mello dalla testa…
“E va bene! Andiamo a questa maledettissima festa!” Esclamo
“Sìììììììì! Così mi piaci bellezza!!”
Sospiro e mi alzo svogliatamente dalla sedia per seguire la mia amica alla cassa.
“Bene, è ora di andare a fare Shopping!”
“C-cosa? Ma se è tra due settimane!”
“Appunto, se aspetti rischi di perderti le cose migliori!”
Prima che io possa ribattere mi trascina per le vie di Tokyo piene di vetrine e ragazzi schiamazzanti.
Sebbene io cerchi di mostrarmi contrariata sono felice.
Finalmente! Questa è la mia vita!
La vita di una ragazza che vuole inseguire i suoi sogni divertendosi, ridendo con gli amici e salutando i ragazzi che incontra per strada.
Una ragazza che si rimira allo specchio dopo aver appena comprato un vestito nuovo: certo che però è proprio corto!
Sono di nuovo la Sayu che ero prima… quella che adora le scarpe e si ferma a ogni vetrina che vede, quella che annusa ogni profumo per condividere i suoi pareri con chi la circonda: Chanel, Dolce&Gabbana… non so decidermi su quale sia più buono!
Sono di nuovo la ragazza che ero qualche mese fa… la ragazza responsabile ma che vuole divertirsi.
“Grazie Chika…” Mormoro grata alla mia amica mentre percorriamo la strada di ritorno nella luce rossastra del tramonto, lei sorride felice.
All’improvviso suona il cellulare… lo prendo dalla tasca e leggo il nome: è Light!
Rispondo felice di sentire la sua voce:
“Light! Come mai questo piacere? Come va lì nella città più famosa del mondo?” Chiedo con fare divertito.
Lo sento esitare… e la mia gioia si spegne
“Sayu… ascolta… papà… c’è stata un esplosione e lui…”
Il cuore mi si ferma, gli occhi si sgranano e la bocca trema: Papà…
“Sayu, sii forte come lo sei stata fino adesso…” Forte?! Come faccio ad essere forte?!
Ormai non posso fare altro che cedere come stanno facendo le mie gambe: cado a terra in ginocchio.
Non ci credo… non può essere!  Mio padre non può essere morto!
Abbiamo ancora tante cose da fare insieme…  dovevamo andare a Spaceland per festeggiare la fine del caso Kira, dovevamo festeggiare l’anniversario di matrimonio suo e della mamma… ormai prossimo…
Mi sono sempre immaginata di vederlo sorridente al matrimonio di Light, al mio, al mio diploma e alla nascita dei suoi nipoti… fin da bambina per me queste idee erano una certezza meravigliosa.
Ero convinta che papà ci avrebbe accompagnati fino a quando anche noi, come lui, fossimo stati completamente realizzati… e invece…
“Com’è successo?” Chiedo a mio fratello senza quasi rendermene conto
“Eravamo riusciti a trovare un modo per catturare Mello, il tuo rapitore… ma quando siamo arrivati al suo covo lui ha fatto saltare in aria tutto… papà ha provato a resistere ma qualcuno gli aveva anche sparato… è morto in ospedale…”
“Mello? È stato Mello a sparare?” Che domanda stupida! Mio padre è morto, che me ne importa di chi ha sparato?
“Non lo sappiamo…”
“Mello… è morto?” Ti prego, non anche lui!
… Cosa? Perché? Devo smetterla di preoccuparmi di quello lì! Magari ha ucciso mio padre!!
Papà! Dimmelo, è stato lui a ucciderti?!
Tu mi diresti che è colpa di Kira vero? Anch’io la penso così…
“So che vorresti fosse così Sayu… ma ci sono buone probabilità che si sia salvato…”
“Light! Light… torna presto a casa…” Lo imploro. Adesso ho davvero paura… non voglio perdere anche lui.
“Il prima possibile Sayu. Adesso sta vicino alla mamma.”
“Light… Light…” Continuo a mormorare il suo nome.
Papà! Non ti vedrò più… non mi abbraccerai più… non tornerai più a casa alla sera a racconatrci delle indagini dell’ultimo caso a cui stai lavorando… perché questo è stato proprio l’ultimo.
Papà…! Ora il nome di Light esce ancora da le mie labbra, ma storpiato dai singhiozzi e dai lamenti.
“Sayu, fatti forza. Ti prometto che non mi farò uccidere e presto sarò di nuovo lì con te… staremo sempre insieme. Non permetterò che Kira ti rovini la vita… Ti voglio bene.”
Non ci credo… chissà come sta adesso la mamma… devo andare da lei… e poi…
Light, ti prego… cattura presto quel maledetto…
Stava cercando di catturare Mello?
“Light… “ pensa a Kira.
Per favore, lascia stare Mello.

Ringraziamenti:
Grazie mille a tutte le persone che stanno seguendo questa storia: sia a chi recensisce, sia a chi legge in silenzio... grazie 1000
Da questo capitolo sebbene cercherò di seguire un po' la trama del manga ci sranno differenze fondamentali. Intanto lo stato di semi incoscienza di Sayu è stato eliminata e poi lei e la madre se ne sono tornate a Tokyo prima di tutti gli altri ( apparte che loro due non si sa bene cosa fanno). Comunque la trama sarà modificata in modo sostanziale per via della MelloxSayu ma per il resto cercherò di attenermi alla trama originale il più possibile... anche se non so quanto sarà possibile.
Grazie ancora a tutti!
  
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