I fratelli Potter:
Uno scompartimento vuoto.
Invaso dal sole , tranquillo.
Nessuno studente al suo interno sta discutendo con gli amici dell’estate appena passata o dell’anno che verrà.
Sembra quasi che il treno stesso tiri un sospiro di sollievo alla vista di quell’angolo del suo essere rimasto intatto , niente gomme attaccate sotto i sedili o scritte incise sul bordo di legno della finestra , non violato da nessuno.
Intendiamoci , l’espresso per Hogwarts , quel vecchio treno rosso , ama ed ha amato ogni singolo studente , anche il più scalmanato e chiassoso , che ha diligentemente portato a destinazione. Però , ogni tanto , avere la possibilità di poter trarre un sospiro di sollievo lo rassicura.
Le porte si stanno per chiudere , è pronto a partire, ma eccoli la , gli ultimi ritardatari, come al solito.
Come l’Espresso li vede capisce , il suo angolo di paradiso è perso , perduto definitivamente.
- Charlus , James , Sirius!-
- Si cara?-
- Si mamma?-
- Si mamm… ehm… Dorea?-
- Quante volte vi ho detto che la mattina dovete sbrigar…-
La signora Potter è pronta a fare la solita ramanzina che , da tre anni a questa parte , ripete ogni primo settembre di ogni singolo anno, poi però , si rende conto di cosa stava per accadere.
Si volta verso Sirius , il suo secondo figlio.
Da qualche mese ormai.
La stava per chiamare mamma.
Lo vorrebbe abbracciare , gli vorrebbe dare tanti baci e vorrebbe dirgli che può chiamarla mamma , non importa che la chiami Dorea , vorrebbe fargli capire che lui adesso è suo figlio tanto quanto James , vorrebbe dirglielo.
Ma , non fa niente di tutto questo.
Sa , che per come è fatto Sirius le manifestazioni d’affetto non sono proprio il massimo.
Troppo orgoglioso.
Per un attimo la odia anche più del solito , e solitamente la odia parecchio : Walburga Black.
È colpa sua se Sirius ha subito un educazione per la quale dare un abbraccio è sintomo di debolezza, è colpa sua se adesso lei non lo può abbracciare , se non può dimostrargli il suo affetto come vorrebbe.
Si limita a guardarlo , non può fare altro , gli occhi rossi pieni di lacrime e un sorriso caldo sul volto.
- Si cara, lo sappiamo che abbiamo fatto tardi , ma vedi, natale si avvicina …- la signora Potter alza un sopracciglio , è solo il primo di settembre dopo tutto – e
quest’anno dobbiamo trovare dei bellissimi regali anche per Sirius e abbiamo visto quel magnifico negozio di scope babbane …. Come hai detto che si chiamano Sirius?-
- Si chiamano moto char.-
Solo lei percepisce il lieve velo di emozione nella sua voce , dopo tutto è sua madre.
E le madri si accorgono di certe cose.
Come si accorge che questa volta il piccolo Felpato ci sta attento a non sbagliare , non vuole commettere di nuovo quello che per la sua famigli era un errore.
- E , vedi cara, ce n’era una davvero ….-
Dorea blocca il marito , il quale , ormai , più che con lei sta discutendo con i figli , di nuovo.
- Adesso basta Charlus. I ragazzi sono già in ritardo , se poi ti ci metti anche tu ci toccherà portarli a scuola con la metro polvere provocando non pochi fastidi al povero Albus!-
- Hai ragionissima cara , ma vedi , questa moto…-
- Charlus.-
Questa volta il tono perentorio non lascia repliche.
Davanti a lei sono schierate le persone più importanti della sua vita.
Suo marito e i suoi figli.
Li ama tutti.
Ama suo marito dal loro primo appuntamento , ama suo figlio James dal giorno in cui ha saputo di averlo in grembo e ha amato suo figlio Sirius dal momento in cui se l’è trovato davanti bagnato , infreddolito e reietto.
Si china ad abbracciare i suoi bambini.
Li saluta , versa qualche lacrima e fa , naturalmente , le solite raccomandazioni che sa già , dallo sguardo malandrino che si sono scambiati i due , che non verranno ascoltate.
L’Espresso per Hogwarts si allontana.
Come previsto il suo angolo di paradiso è stato violato dai due piccoli ritardatari e dagli amici che hanno scovato sul treno.
Si accorge però di una cosa : lo scompartimento calmo e tranquillo era , si inondato dal sole, ma freddo , vuoto.
Adesso di calmo e tranquillo in quello scompartimento non c’è proprio più niente , ma è colmo di quel calore che solo i bambini e i ragazzi possiedono.
Non è più silenzioso , anzi , è pieno di risate.
Risate felici , spensierate.
In fondo avrà tempo fino alle vacanze di Natale per godersi la calma ed il silenzio.
Parte sferragliando verso la sua meta , in sottofondo le risate dei fratelli Potter.
SE NON QUI DOVE?:
sinceramente?
Non ho la più pallida idea da dove sia uscita questa cosa….
Mi vengono così questi obrobri…
spuntano fuori dal nulla!
COMUNQUE…
Questa “cosa”
è
per la mia amica
ProngsPadfoot
Che è davvero fantastica , scrive benissimo
e
si sopporta tutte le mie sclerate
( che sono davvero tante !)
Purtroppo per un periodo potrò
Pubblicare poco…
Stupida scuola!
Un grande abbraccio a tutti quelli che leggeranno
e
a quelli che recensiranno …
un abbraccio e un muffin
alla carota s’intende!
Ok la smetto !
Grazie in anticipo a tutti un bacio
Flavia