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Autore: Tweedles    26/04/2012    5 recensioni
Blaine appoggiò l’ultima scatola nella sua nuova camera al quinto piano, sospirò profondamente per calmare il cuore che gli batteva a mille. Chiuse la porta della sua nuova stanza e si guardò intorno sentendo già le lacrime riempirgli gli occhi. Non stava solo chiudendo quella porta. Stava chiudendo con tutto quello che era stato prima. Con il ragazzo tutto sommato felice, il leader degli Warblers, quello ben voluto da tutti. Ma era storia antica, ormai. Perché tutto era andato a rotoli?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Warblers/Usignoli
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Blaine appoggiò l’ultima scatola nella sua nuova camera al quinto piano, sospirò profondamente per calmare il cuore che gli batteva a mille. Chiuse la porta della sua nuova stanza e si guardò intorno sentendo già le lacrime riempirgli gli occhi. Non stava solo chiudendo quella porta. Stava chiudendo con tutto quello che era stato prima. Con il ragazzo tutto sommato felice, il leader degli Warblers, quello ben voluto da tutti. Ma era storia antica, ormai. Perché tutto era andato a rotoli?
Era l’unica domanda che riempiva il suo cervello ultimamente, tutto era così sbagliato. Lui era così sbagliato. Aveva deluso tutti. 
Kurt. Suo padre. Tommy. Era riuscito a rovinare anche la relazione tra Thad e Lexi con il suo stupido intervento. Era un totale fallimento.
Senza nemmeno accorgersene si ritrovò in ginocchio scosso da singhiozzi soffocati.
Si sentiva solo. Si sentiva così sconfitto.
________________________

Tom era uno straccio. Era passato talmente tanto tempo dall’ultima volta che aveva parlato con Blaine che ormai stentava a ricordarsi la sua voce. Ma d’altronde Blaine gli aveva detto che si sarebbe fatto sentire. Aveva specificatamente detto di non richiamarlo o mandargli messaggi. Aveva deciso di allontanarsi da lui.  Col passare delle settimane Tommy aveva anche notato che il moro stava iniziando a isolarsi non solo da lui, ma anche dalla squadra di football e dagli Warblers. Anzi, a pensarci, erano secoli che non si sedeva più al solito tavolo al centro della mensa, ma si andava a rintanare in un tavolino remoto vicino alla finestra. Non sapeva cosa fosse realmente successo, ma giravano numerosi pettegolezzi sul fatto che Blaine avesse lasciato il Glee club e che aveva rubato la ragazza ad un certo Thad. Non sapeva più cosa pensare di quello che credeva fosse una delle persone che conosceva meglio. Sembrava si stesse sgretolando e volando via in mille pezzi, lontano da tutto e da tutti. Gli si spezzava il cuore a osservarlo da lontano mentre tutto questo succedeva.
Dei colpi alla porta riscossero il biondo dai propri pensieri, che dopo essersi stiracchiato leggermente andò controvoglia ad aprire.

«Thomas giusto?»

Il biondo con sguardo interrogativo la ragazza davanti a sé. «E tu saresti?»
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Kurt poggiò il suo bicchiere ormai vuoto e sollevò lo sguardo per incontrare gli occhi verdi del suo ragazzo. Erano state due settimane d'inferno, piene di litigate furiose per la rissa tra Blaine e Rob e tuttavia Kurt non era riuscito a non perdonarlo. Lo scrutò negli occhi per qualche secondo, cercando di capire cosa si celava sotto quella patina di normalità. Da quando aveva scoperto cosa aveva fatto a Blaine, non riusciva più a guardarlo come prima. Lui, che l’aveva salvato dai bulli. Lui, che l’aveva fatto sentire importante. Lui che l’aveva fatto sentire amato. Lui, che non aveva esitato un secondo prima di mettere le mani addosso al suo miglior amico per una stupida gelosia. Kurt era combattuto. Come spaccato in due dalla consapevolezza dell’orribile gesto di Robert e dalla sua morbosa necessità di sentirsi fra le sue braccia.
Qualcosa nel suo rapporto con Robert era cambiato, si era incrinato. Lo sentiva nelle ossa. Ma allo stesso tempo aveva bisogno di lui più che mai. Scosse la testa per scacciare quei pensieri.

«Che cosa c’è?» chiese Rob guardandolo interrogativamente.

«Niente… è solo che ti sento… lontano, non riesco a spiegarmi…» Kurt abbassò lo sguardo.

«Ehi -il più grande allungo la mano stringendo quella del soprano- ti amo, Kurt. Mi spiace per quello che è successo alle regionali. Davvero… sono stato un coglione!»

«Sai che non mi riferisco solo alle regionali…»

Il più piccolo sorrise tristemente mentre il suo ragazzo si portò la sua mano al cuore, sussurrandogli «Ti amo, Kurt. Non hai idea dell’effetto che mi fa solo pensare alle mani di qualcun altro su di te…»

Kurt roteò leggermente gli occhi e poi diede un colpetto alla mano di Rob «Dai andiamo, sennò ci chiudono dentro alla caffetteria… Magari mi potresti dare un passaggio a casa?»

Forse aveva bisogno di più intimità con il proprio ragazzo per non sentire più quel sapore amaro ogni volta che ripeteva le parole ti amo.

 

Thad sapeva che sarebbe dovuto andare a scusarsi con Blaine già da tempo, ma il suo orgoglio non gli permetta di ammettere che aveva sbagliato in tutti i modi possibili. Aveva ascoltato la spiegazione di Lexi su quello che Blaine aveva passato negli ultimi mesi, anche se ancora non si capacitava perché non ne avesse mai parlato con loro. Non si sarebbe mai immaginato nulla del genere e sicuramente se avesse saputo quello che Blaine stava passando per colpa del padre avrebbe cercato di avere un po’ più di tatto con lui. Tuttavia un paio di settimane prima non ne sapeva nulla e il rancore che covava per la sconfitta alle regionali lo aveva accecato ed ora era troppo orgoglioso per ammetterlo.

Interiorizzata la disfatta però, il senso di colpa e il peso sul cuore dovuto alla rottura con Lexi stavano iniziando a farsi sentire. Non ci avrebbe mai scommesso un soldo sulla sua storia con Lexi, ma quella ragazza gli mancava. Rendeva tutto semplice ed era sicuramente la più matura dei due. Senza di lei Thad si sentiva un po’ perso. Si sentiva un idiota e non sapeva come affrontare la situazione. In genere avrebbe sollevato le spalle e sarebbe andato a giocare alla play. Ma non riusciva a togliersi dalla testa il viso sconfortato della sua ragazza… beh, ex-ragazza. Aveva bisogno di un consiglio per uscire da quella brutta situazione e non sapeva con chi confidarsi. Normalmente avrebbe parlato con Blaine. Anche se era un po’ infantile a volte, sapeva sempre dare buoni consigli. Però non poteva parlare con lui. Non più. Non ancora. Fu così che si ritrovò davanti alla porta della stanza di Wes e David e dopo un profondo sospiro bussò alla porta.

Un pugno, due pugni, non riusciva a fermarsi. Sei un fallimento. Non meriti nulla. Un pugno, due pugni. Hai fatto scappare tutti da te. Un pugno, due pugni. Lasciati morire, tanto nessuno si accorgerebbe della differenza. Un pugno, due pugni. Tutto sarebbe più facile. Un pugno, due pugni.

«Cosa cazzi fai? Blaine, fermati!» Tom si gettò sul moro per bloccarlo, vedendo il muro coperto di chiazze di sangue scuro. Come le braccia del biondo lo arrestarono Blaine si accasciò e abbandonò tutto il proprio peso contro l’altro ragazzo disperato.

«Da quanto stai prendendo a pugni il muro? –gli scrollò le spalle– Blaine, guardami! Perché? Perché?»

Tom gli accarezzò la testa stringendolo forte e aspettando il momento in cui si fosse calmato.

«Non… Non dovresti stare qui» disse Blaine tirando su con il naso.

«Certo che dovrei essere qui. Non c’è posto più giusto di questo, ora. Io voglio essere qui, per te e per me.» Tom si sporse leggermente e gli posò un leggero bacio sulla fronte.

«C-come facevi a sapere che ero quassù?» Blaine si tirò leggermente su  così da avere il viso alla stessa altezza dell’altro ragazzo.

«Bhè, una ragazza dal nome Lexi, che ha detto di essere il tuo angelo custode, mi ha detto che molto probabilmente avevi bisogno di un amico e JJ mi ha detto che ha sentito che ti eri trasferito quassù.»

«Non saresti dovuto venire, non ne valgo la pena –disse con un sorriso amaro– sono merce avariata, ormai.»

Tom  spostò leggermente un ricciolo ribelle dal viso di Blaine «Te l’ho già detto una volta, ne vali la pena, Blaine. Vali la pena di un pugno in faccia, vali la pena di settimane di silenzio per rispettarti, vali la pena di tutto! Proprio non ti accorgi che sei una delle creature più perfette che io abbia mai visto?»

Blaine sorrise leggermente. «Bhè, forse non ci vedi molto bene.»

Tom si avvicinò al moro annullando la distanza tra di loro e posò un bacio sulle labbra del più piccolo. 

«Non ho mai visto meglio.»






























Solo un paio di cosette veloci. 1) Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaw! Siamo INNAMORATE di come sta uscendo questa ff (anche se nessuno la caca. Ma meglio pochi ma buoni.) 2) Se vi interessa sapere con che sottofondo abbiamo scritto questo capitolo, questa è la canzone http://www.youtube.com/watch?v=WKcVt1Cn5BI&feature=related .
PS: è vero che ci dite cosa ne pensate?
  
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