Non esattamente un suono, più una nota grave e continua.
Sakura scrutava il cielo grigio, appoggiata al muro umido della scuola, persa in quel vento freddo che le arrossava le guance e le faceva tremare le spalle.
Lo stava aspettando. Sarebbe uscito a breve.
E mentre attendeva, le venne in mente una canzone che doveva aver sentito molto tempo addietro, in un’altra terra e sotto un altro cielo. Com’era che faceva?
La quarta, la quinta e il diesis, la minore abbassa, la quarta e…
Un freddo e malinconico requiem? No, non era quello.
Finalmente udì il familiare rumore di passi, lenti e trascinati. Si staccò dal muro, per osservarlo meglio, prima di seguirlo. E mentre guardava, non poté fare a meno di chiederselo.
Perché teneva sempre la testa china, e i suoi occhi non si alzavano mai verso l’alto? E perché non sembrava aver alcuna fretta di tornare a ‘casa’…?
Un luogo dove fare ritorno.
I suoi passi dietro di lui non facevano rumore. Kakashi non se ne era mai accorto. Non si era mai accorto di quegli occhi verdi che lo scrutavano da lontano, come di altre cose. Sakura teneva lo sguardo fermo sulla sua schiena, lasciando che i piedi si muovessero da soli, e la mente vagasse liberamente. Quel ritornello si fece nuovamente spazio fra i suoi ricordi, un suono basso e vibrante, come un quieto sottofondo. La quarta e la quinta, il minore abbassa…
Che cos’era? Dove l’aveva ascoltata prima?
Così straniata, non si accorse che Kakashi si era fermato. E continuò a camminare. La quarta, la quinta, il maggiore alza…
Pochi metri ancora, e gli sarebbe andata addosso.
Non era un requiem… Cos’era?
Si fermò appena in tempo, gli occhi spalancati e increduli, bruscamente riportati alla realtà.
Lui si era voltato, e adesso la guardava, ma senza che il volto tradisse alcuna emozione. Sakura non riusciva a parlare.
E poi lo sentì.
Solo un sussurro roco, ma era quello…
La quarta, la quinta, il minore abbassa e il maggiore alza.
Era stato solo un attimo, prima che lui si voltasse e tornasse a camminare. Ma questa volta i suoi passi avevano un suono diverso.
Sakura si mise al suo fianco. Era stanca di nascondersi.
…Un freddo e rotto Halleluja.
* * *
Halleluja, Jeff Buckley.
nient'altro da dire.
suzako
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