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Autore: Satellite_29    27/04/2012    4 recensioni
Sono Lavinia Merryweather, una sedicenne con una paura folle per il Latino. Perchè? Non me lo so spiegare neanche io.
So solo che per colpa di questa stupida lingua morta Kyle Hunter, un figo da paura, mi farà da professore di ripetizioni per aiutarmi. Riuscirò a resistere al fascino del bel professorino?
Dal capitolo 1:
Chissà com’è ‘sto tizio. Sarà il solito sfigato che per racimolare un po’ di soldi per cambiare città è disposto a fare ripetizioni ad una ragazzina come me. Deve stare messo proprio male per voler iniziare così presto.
"..." Tutte le teorie sul povero sfigato figlio di una povera vedova erano sbagliate, completamente. Nella mia stanza c’è un bellissimo ragazzo, che non ha nulla a che vedere con la vecchia amica di mia madre. E io dovrei fare lezioni con questo tizio che potrebbe benissimo essere uscito da Abercrombie? Prevedo giorni duri, molto duri.
Dal capitolo 7:
Si avvicina all’orecchio e mi sussurra con voce sensuale – Tu mi piaci molto, Lavinia. Però com’è che hai detto .. Ah già, al momento le relazioni di coppia non sono la tua priorità. Beh sappi che ti farò cambiare idea. Ad ogni costo.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 13: Io non ci credo

Perché, perché, perché ho deciso di fidarmi di quel ficcanaso di Hope? Sarà simpatico quanto voglio, ma devo imparare che per cose che necessitano di una certa discrezione non devo MAI e poi mai chiedere aiuto a lui.
Chiudo la porta della cucina e dal vetro vedo che Hope mi manda un bacio. Perché non posso incenerirlo con gli occhi?
-  Sentiamo un po’, di che dovremmo parlare? – mi chiede Kyle scocciato. Ehi bello, qua l’unica  che può fare la seccata sono io, tu non hai nessun diritto!
- Di come ti sei comportato oggi! – quasi gli urlo, girandomi verso di lui. Lui incrocia le braccia e si appoggia ad un bancone.
- Come mi sarei comportato scusa? – mi chiede lui guardandomi fisso negli occhi.
- Per prima cosa, hai mentito a mia madre. Poi, non contento, hai mentito anche a me! Come ti è saltato in mente? Se volevi stare un pomeriggio con tua sorella, potevi benissimo dirlo! E poi prima te ne sei venuto con il tuo “non devi essere gelosa” come se dovessi uscire con chissà chi!
- Permettimi una parola. – mi dice con quel suo mezzo sorriso, come se volesse sfottermi – Dopo che mi sono dichiarato e tu mi hai liquidato con un “ci si vede a lezione” volevo una piccola vendetta.
- Volevi che ti seguissi apposta? Bene, ci sei riuscito. Hai avuto la tua vendetta. Contento? Peccato che così hai solo peggiorato la situazione. Fottiti, Hunter. – gli dico, girandomi per uscire dalla cucina.
- Cazzo Lavinia, ascoltami! – sbotta Kyle, battendo un pugno sul muro.
Io mi giro, spaventata dal rumore provocato dal suo pugno. Lui ha la testa bassa, alcuni riccioli gli ricadono davanti agli occhi.
- Io ti ho confessato quello che provo per te e tu continui a non accettarlo. Come mi dovrei sentire? Eppure ieri sera eravamo così … in sintonia. Eravamo perfetti insieme ieri sera. Pensavo che tutti i tuoi dubbi su di me fossero svaniti. E invece appena ti ho detto che tu ormai sei il mio unico pensiero fisso, che sei diventata la persona più importante della mia vita, che non so come comportarmi con te per paura di ferirti e che non voglio lasciarti andare, tu te ne sei andata. Dimmi, come mi dovrei sentire? – mi dice con la voce rotta dal pianto.
Un momento: rotta dal pianto? No, non ci posso credere. Non riesco a vedere se sta piangendo oppure no.
- Kyle, io .. io non ci credo. – Gli dico a testa bassa. Sul serio, non ci credo che in così poco tempo io sia diventata così importante per lui.
- Come? – mi chiede lui, stizzito. Io annuisco. Lui sospira, rassegnato.
- E va bene, non crederci. Ma sappi che non mi scorderò facilmente il fatto che tu non abbia voluto credermi. Probabilmente ci saranno delle conseguenze.
Appunto. Ecco, lo sapevo. Che cazzo hai combinato Lavinia? Mannaggia a te e a quando hai bevuto sabato. Se non l’avessi baciato tutto questo non sarebbe mai successo!
- Ci vediamo a lezione, Merrywheater. – mi dice serio, e poi esce dalla cucina. Lo vedo prendere la sorella per un braccio e trascinarla fuori dal bar.
Perfetto.

- Sei una stupida, una stupida! Non ho mai visto una cosa del genere! – mi urlano Hope, Brooke e Lucas. Gli ho raccontato quello che ci siamo detti.
Dovevo immaginare che sarebbe successo qualcosa del genere. Eppure io, da grande deficiente che sono, l’ho lasciato fare. Perché?
- Che cosa avrei dovuto fare? – sbotto io nervosa. Fin da quando è entrato in camera mia per la prima volta, sapevo che non avrebbe portato nulla di buono. Maledetto Kyle!
- Di certo non avresti dovuto dirgli che non credi a quello che dice! O per lo meno, avresti potuto dirlo in una maniera migliore. – mi dice Hope, come se fosse ovvio.
- Io preferisco dire sempre la verità, non celarla come ha fatto lui con me! – dico io, innervosendomi sempre di più. Non capisco il motivo del suo gesto.
Lui è venuto apposta a stuzzicarmi di seguirlo, eppure quando mi ha visto qui al bar era sbalordito. Ora ha detto che voleva farmi ingelosire, però evidentemente non aveva previsto che io l’avrei seguito sul serio.
Oppure, è soltanto un bravo attore.
In effetti, prima mi è sembrato addirittura che piangesse, ma sul suo viso non è scesa nemmeno una lacrima.
- Se gli dovevi dire la verità, allora avresti dovuto dirgli anche perché l’hai seguito. – mi dice Hope sogghignando.
- Io l’ho seguito perché .. – cavolo. Perché l’ho seguito?
- Allora? Perché non ci rispondi, Lavinia? – mi chiede Hope sorridendo.
- Beh .. L’ho seguito perché lui mi ha spinto a farlo! E’ venuto sotto casa mia a dirmi che non devo essere gelosa se qualcuno mi ruba il professore. Ma se lo tenessero pure!
- Certo, certo. Poi vedremo se te lo lascerai far scappare così facilmente. – dice Hope ridendo. Poi guarda l’orologio e DOLCEMENTE ci chiede di andarcene perché deve chiudere il bar.
Così io, Brooke e Lucas torniamo verso casa mia. La cassetta della posta è mezza aperta, così la apro completamente per vedere se dentro c’è qualche lettera.
Appena la apro, cade giù una busta color rosa antico. Guardo dubbiosa i miei amici e poi raccolgo la busta. La apro e leggo un invito.

Alla famiglia Merrywheater,
siete invitati alla mia festa di compleanno che si terrà questo giovedì sera alla villa di campagna.
Cordiali saluti, Poppy Shirleen.

- Col cavolo che ci vado! – urlo a mia madre. Non ho niente contro Poppy, ma in questo momento vedere suo figlio è peggio di un mal di denti.
- Ma perché non vuoi venire? Verranno anche i tuoi amici, non ti annoierai!
- Non è per quello. Non c’ho voglia e basta. E’ giovedì sera, il giorno dopo si va a scuola. E poi molto probabilmente ci saranno solo adulti.
- Veramente il giorno dopo non si va a scuola perché ci sono le elezioni. E per la compagnia, c’è sempre Kyle. Potresti stare con lui. – Si certo, come no. Te lo vorrei dire che preferirei il mal di denti, ma poi capiresti che cosa c’è sotto.
- Non ho voglia di andarci, va bene? – sbotto scocciata.
- Non hai voglia? Allora ti farò andare con la forza. Un mese in casa senza uscire se non per andare a scuola, non potrai andare a nessuna festa e non ti farò organizzare niente per il compleanno.
- Ma’, lo sai che al compleanno ci tengo! – dico io arrabbiata.
- E’ più importante il tuo compleanno di uno stupido giovedì sera? Non so se ti conviene non venire .. – dice tranquilla mia madre. Quando fa così è proprio una serpe!
- Ok, ok! Ma non pretendere che io abbia la felicità stampata in faccia. – sbotto, chiudendomi in camera.

Apro velocemente il computer mentre Matisse salta sulle mie gambe. Mi connetto su Facebook e scrivo subito a Brooke e Lucas.

Me: Se giovedì non venite al compleanno di Poppy siete due ragazzi morti!
Brooke: Immaginavo che l’avresti detto xD
Lucas: Io ci sono, tanto i miei mi costringono per forza :S Ma sai se va qualcun altro?
Me: Non ne ho la più pallida idea! Per questo voi dovete venire per forza u_u
Brooke: Che palle! Ma non possiamo marinare la festa?
Me: Io ne farei volentieri a meno, mia madre mi ha ricattato come al solito!
Lucas: Pensa positivo, di certo tuo padre tornerà in città. Lo sai che adora i compleanni.


Lo so, lo so fin troppo bene.
Mio padre, Philip Merrywheater, non vive più con noi da sei anni. Gli hanno offerto un lavoro molto importante fuori città e lui, per permetterci di vivere al meglio, è disposto a trascorrere un sacco di tempo senza di noi.
Papà è un bell’uomo e naturalmente, senza mia madre a controllarlo, molte donne potrebbero aver fatto qualche pensierino su di lui.
E magari possono aver attuato i loro pensierini. Mia madre crede che lui l’abbia tradita, perciò non lo fa tornare quasi mai a casa. Se non durante gli eventi più importanti, tra i quali c’è il mio compleanno.
Per questo ci tengo così tanto a festeggiarlo. Beh, probabilmente Lucas ha ragione, mio padre non si vorrebbe mai perdere il compleanno di Poppy, visto che è stata una sua cara amica durante il liceo.
Però mia madre potrebbe anche aver telefonato mio padre per dirgli di non venire. Uhm ..

Me: Ho trovato il modo per vendicarmi di mia madre u_u
Brooke: Aspetta .. Tu vuoi far venire tuo padre al compleanno di Poppy? Tua madre ti segregherà in casa per tutta la vita O_O
Lucas: Ti prego, dimmi che non hai già preso il telefono ..
Lucas: Ohi? Lavinia non farlo! :O


Mi dispiace, l’ho già fatto. Schiaccio il tasto verde e parte la chiamata.
- Pronto?
- Ehi papà! – dico io felice.
- Ehi cucciolotta! Da quanto tempo non ti sento. Come stai?
- Quante volte te l’ho detto che non mi devi più chiamare in quel modo? – dico io, fingendo di essere arrabbiata.
- Non importa quante volte lo dirai, tu sarai sempre la mia cucciolotta.
- Si, si certo, come no. – dico ridendo – Pa’ senti, ti è arrivata la lettera?
- Che lettera, tesoro?
- Ma come, Poppy non ti ha invitato al suo compleanno?
- Ah sì, ma non credo che verrò. Lo sai cosa pensa di me tua madre .. – dice lui, incupendosi di botto.
- Non ti deve importare niente di quello che pensa mamma. Tu verrai, punto e basta! E se lei ti chiede perché sei venuto, dille che ti volevo un po’ con me. E poi non credi che Poppy si offenderebbe se non venissi?
Mio padre fa un sospiro – E va bene, se lo vuoi così tanto, verrò al compleanno.
- Grazie, grazie mille papà! Allora ci vediamo giovedì, va bene?
- Ok, scricciolo. Buonanotte!
Chiudo la telefonata e mi sento scottare le guance. Mi ha chiamato scricciolo, come faceva Kyle.
Come farebbe se non fosse ancora arrabbiato con me.
Lui potrà anche avere il diritto di arrabbiarsi, ma lui prima mi ha mentito! Come faccio a credere a quello che ha detto se mi ha mentito per attuare una sua stupida vendetta?
Questa volta non mi importa, io oggi pomeriggio stavo per chiedergli scusa e lui ha sprecato un’occasione. Ora si frega!
Un assolo di chitarra elettrica rompe il silenzio della mia camera, spaventando Matisse.
- Pronto? – dico, rispondendo al telefono.
- Lavinia? Sono Julie Hunter, la sorella di Kyle. Ti disturbo? – chiede gentilmente la sorella di Kyle.
Beh, in realtà stavo per andare a dormire, ma se hai da dirmi qualcosa di interessante sono tutt’orecchi.
- No, non ti preoccupare – mi scappa uno sbadiglio. Lei ride – Lo so che è tardi, magari ti chiamo domani?
- Se è importante dimmelo subito.
- E’ un po’ importante, però possiamo parlarne domani con calma. Ti va bene se ci vediamo al bar di stasera?
- Ok. A che ora?
- Non so, quando è più comodo per te.
- Ti va bene per le cinque? – chiedo io, sbadigliando di nuovo. Mannaggia al sonno, non fosse stato per lo sbadiglio di prima, Julie mi avrebbe già detto tutto.
- Perfetto! Ci vediamo domani, Lavinia. – dice lei allegra, così chiude la telefonata.

Bene, ora non riuscirò a dormire per la curiosità di sapere cos’ha da dirmi la sorella di Kyle.
Hunter, mi pagherai anche questa!
  
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