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Autore: BloodyCandy    27/04/2012    4 recensioni
*STORIA SOSPESA*
Stavano camminando fianco a fianco nei corridoi della scuola. Sasori si chiedeva spesso cosa spingesse un figo come Deidara ad andare in giro con uno come lui, insomma...le poche persone che lo notavano preferivano stargli alla larga.
-Sasori, sai perché forse nessuno ti caga? Unh?- Chiese il biondo.
Ma che carino...si preoccupa dei miei problemi di socializzazione!
-Perché?- Disse Sasori roteando gli occhi in previsione della risposta dell' amico.
-Perché sei basso e nessuno ti vede!-
Eh, grazie al cazzo...
-Deidara, se stai cercando di essere simpatico, beh, non ci stai riuscendo!-
Sapeva molto bene di essere sia basso che invisibile, non per niente la gente che gli passava davanti gli pestava puntualmente le Converse.
Questa è la mia prima fanfiction! >.< Spero vi piaccia!
Genere: Erotico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Hidan, Itachi, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Uscita a quattro e confusione

 

Mentre Hidan e Sasori, durante l'intervallo, parlavano dei fatti loro, Deidara ed Itachi si avvicinarono a loro.

-Hei! Sasori!-

Il rosso guardò l'amico e lo salutò con la mano, poi guardò il tizio che gli aveva portato via la persona che amava e fece spudoratamente finta di non averlo visto.

-Ciao Deidara.-

-Volevamo chiedervi se vi andava di uscire con noi domani, unh.-

-Un uscita a quattro?- chiese Hidan.

Un uscita a quattro? Ovvero anche con quell' obbrobrio di nome Uchiha Itachi?

-No, non posso. Vedi, la madre della zia di mio cug...-

-Ma certo che va bene!- Interruppe l' albino, facendo strozzare le parole in bocca al moroso. -Ci divertiremo un sacco! Vero Sasori?- disse scompigliandogli i capelli.

-Bene, perfetto! Allora ci vediamo domani alle tre del pomeriggio in centro! E l'ultimo che arriva paga la cena a tutti!- Prese per mano Itachi e sparirono fra gli altri studenti.

 

L' indomani Itachi, Hidan e Sasori si ritrovarono in centro ad aspettare Deidara.

-Penso che oggi mangerò l' intera pizzeria.- Disse felice l' albino mentre guardava l' ora sul cellulare. -Anche i muri e le persone.-

Sasori non poté fare a meno di guardarlo sconcertato. -Ma che cazzo dici?-

Hidan si mise a ridere e gli scompigliò i capelli. -Tesoro, sto scherzando! Come faccio a mangiare i muri? E poi tanto i danni li dovrà pagare Deidara- Sorrise, senza badare troppo all' espressione confusa e quasi disgustata di Sasori.

-Veramente Deidara ha detto che l'ultimo che sarebbe arrivato avrebbe pagato la cena a tutti. I danni te li paghi da solo, buffone.-

Sasori sentì le interiora contorcersi. Quanto gli dava sui nervi sentire quel tono di superiorità accompagnato dalla voce di quel ragazzo. Aveva una voglia matta di tirargli un pugno nello stomaco tanto forte da fargli vomitare l' anima, ma se l' avesse fatto le persone lì intorno l'avrebbero preso per matto.

Hidan fece il verso a Itachi e avvicinò la bocca al suo orecchio, in modo che solo lui sentisse cosa stava per dirgli.

-Vedi di fare meno l' arrogante, sbruffone. Non vorrei fare cose spiacevoli davanti a così tanta gente.- Alzò lo sguardo e vide Deidara che attraversava la strada per raggiungerli. Si allontanò da Itachi e tornò vicino a Sasori che, fino ad un secondo prima, stava guardando i due con espressione interrogativa. -Benarrivato, dolcezza! Sei giusto un po' in ritardo, lo sai?-

-Fanculo! Non trovavo l' eyeliner! Sono giustificato! Poi sono inciampato per l'ennesima volta nel cane del vicino e oggi si è pure messo ad inseguirmi!

-Deidara...il cane del tuo vicino è un barboncino.- Disse Sasori, quasi sussurrandolo per non mettere in imbarazzo l' amico che, poverino, probabilmente aveva scambiato quel cagnolino per un dobermann con la rabbia.

-Lo so! Ma è cattivo ed è veloce!- Si giustificò il biondo.

-Allora saresti dovuto arrivare prima di noi, visto che hai corso!- Aggiunse Hidan.

-Mi sono arrampicato su un albero e ho chiamato mia sorella che è venuta a salvarmi!-

-Sì, certo, mi sa che stai inventando un po' tutto.- Rise Hidan.

-Itachii!!! Si sono messi contro di me!! Tu mi credi, vero?!?- Urlò Deidara, quasi piangendo.

-Ehm...ssssi, certo. Però ora andiamo, altrimenti oggi non facciamo niente.- Gli sorrise dolcemente, il bastardo, che una manciata di minuti fa faceva il presuntuoso lontano dagli occhi del suo tesorino. -Allora, dove volete andare?-

-A me basta andare in pizzeria.- Rispose l'albino.

-Ma non puoi mangiare pizza alle 16.45!- lo ammonì Itachi.

-Oh, si che posso. Potrei mangiare pizza tutto il giorno.- Ribatté.

-ALLORAAA! Andiamo al cinema? Unh?- Interruppe Deidara, stufo di sentir parlare di pizza.

 

-Hidaaan! É finito il film, puoi svegliarti!- Sasori cercava di svegliarlo, inutilmente, dandogli pacchette sulla spalla.

-Che antipatico! Come ci si fa ad addormentare vedendo un film d'amore?!- Disse Deidara mentre tirava un pugno sul braccio ad Itachi che aveva sorpreso a sbadigliare.

-Ok che il film faceva schifo, però come cazzo fai a dormire così?! HIDAN!- Sasori era quasi spaventato, il suo ragazzo sembrava morto!

-Aaaah, so cosa devi fare per svegliarlo.- Il biondo mise una mano sulla spalla del rosso. -Devi baciarlo.- E gli fece l' occhiolino.

Baciarlo?! Davanti a metà cinema e soprattutto davanti alla persona che amava realmente?!

-Può anche morire, non me ne frega un cazzo.- No, non poteva averlo detto seriamente. Anche perché non lo pensava seriamente! In fondo gli voleva bene.

-Ahah! Il tuo sarcasmo mi fa sempre ridere!- Deidara spinse l' amico addosso all'albino facendogli quasi fare una collisione di teste, una di quelle che ti fanno venire su il vomito (n.d.a. Presente? O.o).

Sasori guardò le labbra pallide e un po' screpolate dell' amante e, dopo essere arrossito, dopo aver deglutito a vuoto e dopo aver respirato profondamente un paio di volte appoggiò delicatamente le labbra su quelle della principessa svenuta, morta, quel cazzo che era. O forse era lui la principessa che salvava il principe?

Ma porno zio, a che diamine sto pensando?!

Fatto sta che il ragazzo dormiente si svegliò e lo strinse talmente forte da impedirgli di allontanare quel tanto che bastava le labbra per interrompere il contatto.

-Oh, mio eroe! Hai sciolto l'incantesimo che mi aveva lanciato quel brutto film di merda!-

Deidara roteò gli occhi.

-Siete voi che avete gusti del piffero!-

-Si, si, certo, ovviamente. Però se non fosse stato per lui scommetto che non ci saresti arrivato, giusto, Sasori?- Hidan guardò il suo salvatore leggermente deluso. -Intendo, se Deidara non ti avesse consigliato di baciarmi per farmi svegliare tu non l'avresti fatto, vero?-

Non è di mia consuetudine baciare la gente per svegliarla! Ma...aspetta un secondo!

-Bastardo! Hai sentito tutto! Allora eri sveglio!- Aveva voglia di distruggergli la faccia per averlo fatto imbarazzare in quel modo ma l' unica cosa che riuscì a fare fu arrossire, un po' per l'imbarazzo e un po' per la rabbia.

-Ahah! Non ti arrabbiare! Anche se sei carino quando arrossisci.- Sorrise e guardò Itachi che in quel momento aveva avvicinato Deidara a sé e lo teneva stretto per la vita, come se avesse paura che qualcuno glielo portasse via. -Iniziamo ad andare in pizzeria? Così dopo abbiamo tutta la serata libera.-

-Ok, ci sto.- Rispose l'interlocutore, con la sua solita aria di superiorità. Riusciva a sembrare superiore agli altri anche pronunciando solo tre parole. Maledetto...

 

Uscirono dalla pizzeria.

-Però non è giusto! Avrebbe dovuto pagare Deidara le due pizze e mezza che ho mangiato!-

-Bla bla bla! Non è colpa mia se sono arrivato in ritardo! Quindi mi rifiuto di pagare! Unh!-

-Baah, che checca che sei! Ora sparisci, devo parlare con Itachi in p-r-i-v-a-t-o.- Disse, l'albino, mentre con il braccio stringeva amichevolmente la presa intorno al collo dell' Uchiha. -Sciò! Sparisci biondino.- E lo spinse verso l'amico.

 

-Chissà di che parlano, unh.-

-Sono fatti loro, Deidara.-

-Allora? Che ne pensi?- Il biondo guardò Sasori sorridendo.

-Di cosa?- Chiese l'altro, pensando di aver perso un pezzo di conversazione per strada.

-Di Itachi! Diamine! Sono arrivato in ritardo sperando che vi sareste scambiati quattro parole!-

-Hai fatto apposta ad arrivare in ritardo?!- Probabilmente il suo subconscio tentava di fargli cambiare discorso, che avrebbe fatto Deidara se avesse saputo cosa pensava veramente del suo ragazzo?

-Sì, Sasori. Non sono stupido come potrei sembrare. Però non dirlo ad Hidan, altrimenti mi fa pagare la cena di tutti quelli che erano al ristorante.- Lo disse a bassa voce per non farsi sentire dall' albino. - Comunque non cambiare discorso, che ne pensi di Itachi? Dimmi la verità-

Sasori abbassò lo sguardo, poi guardò i capelli neri che ricadevano sulla schiena della persona che camminava qualche metro più avanti di lui. Doveva davvero dirlo che cosa pensava di lui? Guardò gli occhi impazienti dell' amico che gli supplicava di dirgli la verità. La verità...voleva la verità? Ok, gliela avrebbe detta.

-È carino, magari ha qualità che con gli altri non mostra ma...non mi piace. Fa troppo lo sbruffone. E non mi sembra affidabile.- Ora gli sarebbe arrivato un calcio volante nello stomaco da parte del biondo, lo sapeva. Non avrebbe avuto nemmeno tutti i torti per farlo, alla fine il suo migliore amico aveva appena offeso la persona che amava. Era così convinto del fatto che l' avrebbe colpito che preparò l'addome a ricevere il calcio contraendo il più possibile i pochi muscoli che aveva.

-In che senso non ti sembra affidabile?-

- Nel senso che...mi sembra uno di quelli che...- Non riusciva a trovare le parole. Non aveva intenzione di ferirlo. -Beh...che ti tradiscono quando possono. O-ovviamente è solo un' impressione! Magari è colpa del suo modo di essere troppo presuntuoso e strploshbmmmmh...- Ok, era meglio se chiudeva la bocca.

Sotto gli occhi increduli del rosso, il biondo sbottò in una risata, non una risata di pigliata per il culo, ma una vera risata, una risata divertita.

-Sì, hai ragione! Unh. Fa il presuntuoso, sbruffone, stronzo e chi ne ha più ne metta con gli altri, ma ti assicuro che quando siamo soli è dolcissimo. Ci tiene davvero a me.- Gli sorrise. -Sono in buone mani, tranquillo!-

No, non riusciva a stare tranquillo! Stava iniziando a vedere il suo acerrimo nemico sotto un' altra luce, non voleva farselo piacere! No, cazzo! Non voleva rinunciare a Deidara così! Non aveva intenzione di cedere così la persona che amava!

-Comunque, ci sono novità fra te e Hidan?-

-Ehm, no. Come sempre. Voi, invece?-

-Eheh, finalmente abbiamo avuto la nostra prima volta.- Arrossì lievemente ricordando quegli attimi di intimità.

Strinse i pugni. Fanculo. Aveva voglia di urlarlo a squarcia gola. FANCULO!.

-Oh. Sono felice per voi- Di nuovo quel fottutissimo groppo alla gola che gli impediva di deglutire. Ma non avrebbe pianto, nemmeno questa volta.

-Ragazzi devo andare.-

Senza accorgersene i due avevano raggiunto l'altra metà del gruppo.

-Di già, Itachi?- Chiese Deidara con un faccino dispiaciuto.

-Sì, mia madre è stata chiamata a lavoro e mio fratello sta male.-

-Allora vengo con te, così non ti senti troppo solo! Unh- Il biondo prese la mano al suo tesoro e, dopo aver salutato gli altri due, se ne andarono.

-Bah, che maleducati!- Sbottò Hidan.

-É giusto quello che hanno fatto.- Guardò il suo ragazzo: alto, i pettorali messi in risalto dalla canottiera nera aderente che lasciava scoperte le braccia nervose, i capelli che iniziavano a ricadergli sulla fronte perché il gel stava allentando la presa, quei maledettissimi occhi violacei e dall' espressione costantemente triste. Era bellissimo.

Lo voleva.

-Potevano trovare una scusa migliore se volevano rimanere soli!-

Lo voleva.

-E poi, Jashin! Che rabbia che mi fa Itachi quando fa il superiore!-

Doveva distrarsi e lo voleva.

Lo voglio.

-Ti voglio.-

Ci fu silenzio, soli pochi secondi, ma fu il silenzio più silenzioso che Sasori avesse mai sentito. L'aveva detto davvero?

-Cosa, scusa?-

-Andiamo a casa tua, ti prego.- Lo strinse appoggiando la testa sul petto del più grande. In più iniziava a sentire freddo.

-Vaaa bene...- Gli prese la mano, nonostante sapesse che il piccoletto odiava quando gli prendeva la mano, e lo portò a casa sua.

 

Hidan uscì dal bagno con addosso i boxer e una maglia troppo larga per lui, prese una bottiglia di birra e si sedette vicino al rosso che era rimasto, per tutto il tempo che l'albino aveva usato per fare la doccia, seduto sul divano mezzo rotto a fissare il vuoto.

-Tutto bene?- Ruppe il silenzio, bevendo un sorso di birra.

-Mmh.- Forse doveva dirgli di nuovo che lo voleva. Anche se non ne era più così tanto sicuro.

-Cos' hai detto prima?-

-Niente...- Si strinse per scaldarsi. Diamine! Da quanto faceva così freddo?! E da quanto tempo era così mogio? Cazzo, doveva distrarsi! Ne aveva abbastanza di pensare a quei due.

Hidan prese il pile che stava appallottolato vicino al divano, lo avvolse intorno al corpo tremante del più piccolo e, dopo aver preso un altro sorso di birra lo baciò teneramente.

-Hai detto che mi vuoi. Nel senso che vuoi fare l' amore con me?-

No, nel senso che voglio mangiarti il cervello.

-Secondo te?- Disse facendo tremare un po' la voce e arrossendo, di nuovo.

Sì sentì sollevare e non ci mise troppo per capire che Hidan lo aveva preso in braccio e lo stava portando sul letto, messo non troppo meglio del divano.

Lo adagiò delicatamente sul materasso e si mise sopra di lui.

-Il divano è scomodo.- Sorrise.

-Il letto invece è meglio? Ho una molla nella schiena.-

-Smettila di lamentarti e rilassati.- Detto questo gli infilò una mano sotto la maglia e prese ad accarezzargli il petto mentre con le labbra gli sfiorava il collo.

Stare così lo faceva sentire quasi al sicuro e stava iniziando a rilassarsi sul serio. Se non fosse stato per quella molla che gli si era piantata fra le ossa. Cercò di spostare un po' il busto per trovare una posizione più comoda ma la situazione non cambiò molto.

L' albino lo fece sedere e gli sfilò la maglietta di dosso.

-Sei troppo magro. Ti si vede lo sterno!-

Sasori si guardò il petto.

-Non si vede, si intravede.-

-E delle costole allora che mi dici? Dovresti mangiare più schifezze.-

-Ho provato ad ingrassare e non ci sono riuscito.- Gli mise le braccia intorno al collo e avvicinò le labbra alle sue. - E poi che ti importa delle mie costole? Non stavi facendo qualcos' altro?- Gli leccò le labbra e l'altro, dopo essersi tolto a sua volta la t-shirt, lo fece sdraiare di nuovo adagiandosi nuovamente sul corpo magro del compagno. Riprese ad accarezzargli il petto, mentre con la lingua cercava di farsi strada fra le labbra socchiuse dell' altro. Non si erano mai baciati così prima, per Sasori era la prima volta che qualcuno lo baciava alla francese e la sensazione che provava non gli dispiaceva affatto. Era così preso che quasi non sentiva nemmeno più la molla che gli stava traforando la zona lombare. Hidan si e lo spogliò dei pantaloni poi avvicinò le labbra al suo orecchio.

-É la prima volta che baci qualcuno così?-

Sentire la sua voce sibilante così vicina ai timpani lo fece rabbrividire.

-S-sì- Balbettò. Si sentiva fottutamente sottomesso. Gli dava fastidio ma allo stesso lo trovava estremamente eccitante.

-Niente male come inizio, ma hai bisogno di pratica.- Senza lasciargli nemmeno il tempo di pensare gli infilò di nuovo la lingua in bocca facendolo quasi soffocare e con la mano prese ad accarezzarlo fra le gambe, cosa che in poco tempo fece eccitare il rosso che chiedeva di più ansimando e alzando il bacino facendolo aderire di più alla mano di Hidan.

Gli aprì di più le gambe e si adagiò in mezzo ad esse iniziò a muoversi violentemente su quello del più piccolo facendogli uscire un gemito dalle labbra che più di piacere sembrava essere di dolore.

-Che c'è?- Chiese, quasi scocciato.

-La molla, cazzo!- Forse sarebbe stato più comodo fare tutte quelle porcate a terra.

In un attimo l'albino ribaltò le parti facendolo scivolare sopra di lui.

-Ora va meglio?-

No, ora stava sopra e non aveva la minima idea di che cosa avrebbe dovuto fare. Forse la molla fra i fianchi non era male.

-Che diavolo devo fare?-

-Perché non mi togli i boxer? Iniziano a darmi fastidio, sai?- Sembrava un po' seccato ma allo stesso tempo impaziente.

Si vergognava a farlo. Non voleva farlo. E nessuno lo costringeva a farlo.

Guardò Hidan negli occhi.

-Daaai mi sta tornando moscio!-

Ok, l'avrebbe fatto.

Si mise a cavalcioni sulle gambe del ragazzo sotto di lui e con due dita pizzicò l'elastico dei boxer.

-Non ti spaventare, eh.-

Ahahah, spiritoso!

Lentamente glieli abbassò del tutto e per imbarazzo guardò altrove mentre l'altro, senza farsi troppi problemi, glieli strappò di dosso e gli strinse forte fra le dita il membro, facendolo gemere ancora una volta.

Bene, ora erano nudi e lui era ancora sopra senza sapere che diavolo doveva fare.

-Penetrati.-

Cosa?!

-Sei matto?! Non dovresti prima infilare un dito e farmi abituare o qualcosa del genere? Cazzo! È la prima volta per me!-

L'altro sbottò in una risata. Un pugno in piena faccia non glielo negava nessuno.

-Se la mettiamo così allora ti aiuto.- Senza preavviso intrufolò un dito dentro e stette a guardare sorridendo maligno la reazione dell'altro che si mordeva il labbro inferiore per non urlare bestemmie. Quando sembrava che si fosse abituato al fastidio ne infilò un altro facendogli conficcare i denti più dentro alla carne che iniziò a pulsare dal dolore, ci mancava poco per farle sanguinare. Tolse le dita e fece entrare il proprio sesso e, a quel punto, nulla impedì a Sasori di imprecare e di conficcare le unghie nel petto di Hidan che aveva schiuso le labbra e ansimava piano per non gemere, probabilmente anche lui di dolore, sia per la traforazione che stava subendo al petto, sia per la presa che gli stringeva forte il membro.

-Muoviti.-

Si, cazzo, per lui era facile dire “Muoviti”, per il rosso, che era quasi immobilizzato dal dolore era un po' più complicato farlo.

-N-non riesco. Fa male, Hidan.-

L'altro ghignò di nuovo e invertì le parti facendolo cadere di nuovo sotto il suo peso. -Ti stai lamentando troppo.-

Com'era possibile che un attimo prima sembrava essere così dolce e tenero mentre ora non faceva altro che ghignare soddisfatto tutte le volte che lo vedeva contorcersi per il dolore?!

Appena il più piccolo si abituò al dolore, l'albino prese a muoversi nel ventre dell' altro facendolo gemere ad ogni spinta, un po' per il piacere, che finalmente iniziava a provare, e un po' per il dolore che ancora percepiva.
Qualche minuto dopo entrambi arrivarono all' apice. Sasori non ci credeva nemmeno di esser riuscito a venire. Vide Hidan alzarsi dal suo corpo e scomparire dal suo campo visivo che in quel momento sembrava più ristretto del solito, chiuse gli occhi e ci appoggiò sopra un braccio, concentrandosi sul proprio respiro affannoso.

Pochi attimi dopo si sentì come pizzicare le cosce, pizzicori che iniziarono a bruciare lievemente. Spostò il braccio e guardò cosa gli provocava quel fastidio.

-Cosa stai facendo?- Chiese, preoccupato dopo aver sorpreso la testa di Hidan in mezzo alle sue gambe.

-Oh, niente. É solo un piccolo rito.-

Rito?

Sentì di nuovo quella sottospecie di pizzicotto e finalmente capì cosa stava succedendo.

-Hidan, che è quella roba?!- Si alzò sui gomiti per vedere meglio.

-Sssh, tranquillo, non è niente.-

-Hidan, quella è una lametta! Mi stai tagliando le cosce!-

-Sssssh.- Leccò il poco sangue che usciva dai tagli facendoli bruciare di più.

Se non fosse stato così stanco gli avrebbe tirato i capelli fin quando non si sarebbe staccato o lui o i capelli stessi, peccato, però, che non aveva nemmeno la forza di urlargli contro, quindi si lasciò cadere sdraiato, lasciando che il compagno leccasse il sangue che usciva sempre più copioso dalle ferite, sussultando ogni tanto.

 

-Dai, vestiti.- Gli tirò una pacca sulla gamba e gli passò i vestiti. -Ti accompagno a casa, inizia a diventare tardi.-

Sasori raccattò gli indumenti e si vestì, avrebbe fatto volentieri una doccia, ma come prima non vedeva l'ora di arrivare a casa del moroso, ora non vedeva l' ora di andarsene via.

Non aveva mai visto Hidan così...così...malvagio. Sì, malvagio era la parola giusta.

Che cosa intendeva dire con “rito”? Gli tornarono in mente le parole di Deidara: “Hidan è un po' strano. Qualche amico mi ha detto che venera un dio...penso che si chiami Jashin o qualcosa del genere...e fa sacrifici umani e robe simili. Non so se è vero o se se lo sono inventato ma...stai attento comunque.

Forse, avrebbe fatto bene a stare attento sul serio.

 

Note:

Bene, dopo essere sparita per...3 mesi O.o? Ed essere tornata con un capitolo scritto male perché altrimenti non aggiornavo più, vi do il permesso di venire a cercarmi e lapidarmi, linciarmi, uccidermi come preferite u.u. Non vi chiedo nemmeno di perdonarmi perché non voglio essere perdonata :D non me lo merito.

Questo è il capitolo più lungo che io abbia mai scritto D: quasi 6 pagine. Wow! :D.
Per i prossimi capitoli, che spero di scrivere in fretta, eccheccazzo, aspatevi qualcosa di più sentimentale u.u più...introspettivo. Spero .-. .

ryuga hideki: No, -.- ti assicuro che la scena di sesso è la cosa più bleeeeah che io abbia mai scritto... meglio per te se non l'hai letta xD “se un giorno scriverò cosi cadrà la terra...” -.- non esagerare...devo ancora imparare un sacco di cose... A presto :).
Lady H: Pensare che stai leggendo senza essere una fan mi onora xD vuol dire che ti piace davvero *-* Giusto? Finalmente il nuovo capitolo è arrivato -.- mi spiace ma sono così...scrivo una parola al giorno o non scrivo nulla per giorni e giorni...sono un' autrice poco affidabile D: Al prossimo capitolo u.u
D a g g e r: Ecco, hai detto bene, tralasciando quella scena -.- mi vergogno di averla scritta e pubblicata. Bene, hanno fatto anche loro u.u anche se forse non è stato proprio come ci si aspettava :3 (dalla regia mi urlano che sono prevedibile D:). E grazie per il sempre più brava *^*.
Amaimon: Eheh >_> e ho detto tutto u.u. Ciao :3
_NeKoGiRl_: é inutile che cerchi di tirarmi su il morale dicendo che non è andata male come parte ç.ç perché più la rileggo e più mi vien voglia di cancellarla...ma VABBè! Uso come scusa che sto ancora imparando :3 Alla prossima, Kiss.
 

   
 
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