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Autore: rora17    27/04/2012    9 recensioni
- ho una proposta da farti, anzi no… una specie di scommessa.-
Sherlock corrugò la fronte, sedendosi sulla poltrona di pelle nera, ora attento e concentrato.
- spiegati.-
- è molto semplice. Devi fare una cosa per me e documentarla. Se non lo farai sarai costretto ad accettare ciò che ti chiedo.-
- che genere di… cosa!- sibilò, sempre più attento. Le mani serrate sui braccioli.
- ripeto, una cosa banale. Banale per le persone normali.- sottolineò pesantemente l’ultima parola, guardandolo con gli occhi socchiusi.
Si sentiva padrone della situazione e si stava divertendo da morire.
- Mycroft, COSA!-
Cosa vorrà Mycroft dal suo geniale fratello??
Sherlock/ John story!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Mycroft Holmes , Sherlock Holmes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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I think I love you.

 
 
 
 
.- John che fine avevi fatto?-
John si bloccò sulla porta, imbambolato.
- come?-
- sei sordo per caso? Ti ho chiesto, dove eri finito?-
Il medico s’irrigidì, serrando i pugni con forza.
- ti ho sentito- ringhiò tra i denti.- ero solo uscito a prendere un po’ d’aria.-
Si tolse con rabbia la giacca, buttandola con noncuranza su una sedia. Era infastidito dal comportamento del suo amico. E non solo da quello… la consapevolezza di essere, di nuovo, una cavia di un suo fottuto esperimento… lo mandava in bestia.
 S’incamminò rapido verso il piano superiore. Prima lasciava quella stanza e meglio era. Le mani gli prudevano troppo…
- dove vai adesso?-
John chiuse gli occhi, bloccando il suo ciabattare sulle scale. Si passò le mani sul volto, stropicciandolo.
- vado a farmi una doccia dato che ci aspetta una serata in attesa dell’assassino, preferisco rilassarmi ora… se non è di troppo disturbo!-
La sua voce trasudava ironia da ogni poro. Ironia che Sherlock nemmeno afferrò.
- oh bene. Vengo anch’io!- dichiarò, mollando archetto e violino sul tavolo. John a quelle parole era sbiancato. Gli sembrava di aver oltrepassato una barriera e di essere finito in un mondo parallelo dove tutto era all’opposto di quello che conosceva.
Terrificante!!
Per un terribile istante rimase immobile con Sherlock che avanzava verso di lui, quasi a rallentatore. Poi i suoi sensi da soldato lo riattivarono e scattò come un vero velocista verso il bagno, chiudendo a doppia mandata (non si sa mai) la porta. Poi ci si accasciò contro, allibito.
Andando avanti così non avrebbe tirato fino a sera. In cuor suo sperò che, di qualunque esperimento si trattasse e qualunque fosse il suo ruolo, Sherlock si decidesse a metter fine a questa tortura.
 
 
 
La sera era calata anche sul 221/B di Baker street. Le uniche luci erano quelle dei lampioni che s’insinuavano dalla finestra e della tv che trasmetteva un banale film d’amore a cui Sherlock, appollaiato sulla poltrona, sembrava provare un intenso interesse. John, dal canto suo preferiva un buon libro.
Purtroppo per lui, il libro non era così interessante come sembrava. All’incirca ogni dieci secondi sollevava il viso dalla pagine per fissare la nuca di Sherlock. Quando si accorgeva di farlo si mandava al diavolo, ritornando a fissare la carta. Inutilmente, perché la storia si ripeteva.
John non sapeva più cosa fare. Non vedeva l’ora che Lestrade li chiamasse. Quanto ci avrebbe messo?!
Doveva solo scovare una dannata gang russa che includeva l’assassino della ragazza, poi ci avrebbe pensato Sherlock a smascherarlo.
Non gli sembrava una cosa così complicata.
Di nuovo, ritornò a fissarlo, questa volta però, cercando di dare un senso alla cosa, tentando di seguire ciò che avveniva alla tv dove un uomo davvero poco affascinante e tutto impomatato tentava di sedurre una giovane ragazza.
 
“ Hai bisogno di un dottore…”
La ragazza arrossì lasciando che l’uomo le afferrasse le mani.
“Tu dici?”
 
Il tutto si concluse con un bacio stomachevole e zuccherino da far salire il diabete a chiunque. John distolse lo sguardo, scuotendo la testa. Era strano che Sherlock ancora non avesse espresso la sua…
- sai John…-
Eccolo!!
- penso di aver bisogno di un dottore…-
Le sinapsi del sudetto dottore impiegarono più tempo del previsto a connettersi. Più che altro sperava di aver capito male… non so, mal interpretato la frase.
- stai… stai male?-
- no.-
- oh.-
Oh. Fu la cosa più intelligente e sensata che riuscì a esprimere. Il guaio era che l’idea di imitare i due protagonisti del film lo allettava. Fin troppo considerando che si dichiarava eterosessuale convinto.
Sherlock si girò con un’espressione incredibilmente maliziosa. No, non poteva essere maliziosa. Di sicuro se l’era immaginata!
Con un balzo scese dalla poltrona. Gli occhi fissi in quelli di John che si schiacciò pateticamente contro lo schienale della sedia. Avanzò leggero, come un felino che punta la preda. Si abbassò in modo che il suo volto fosse all’altezza di quello di John.
Erano di nuovo occhi negli occhi.
Sherlock allungò una mano e benché volesse sembrare sicuro di se e padrone della situazione, la mano lo tradì, tremando leggermente.
L’avvicinò ai capelli di John. Era da quando lo aveva conosciuto che voleva provare a farlo…
Infilò le dita nelle ciocche biondo scuro del compagno, accarezzandolo e analizzando ogni dettaglio, imprimendosi la consistenza di John nella mente.
Avvicinò anche il volto ai suoi capelli, inspirando il profumo.
- hai cambiato shampoo?-
- no-
- mpf! C’è qualcosa di diverso…- affermò, continuando la sua esplorazione dello scalpo di John.
- Sherlock… aspetta un attimo!-
Gli afferrò il volto tra le mani, allontanandolo abbastanza da riuscire a ragionare con lucidità.
- che cosa sta succedendo? Mi spieghi da quando sei così… umano??!-
Sherlock storse il naso alla parola “umano” come se fosse una parola disgustosa. Lui non si considerava un essere umano ma solo cervello. Non c’erano altri modi per descriverlo.
Beh nel corso della sua vita era stato chiamato in diverse maniere: strambo, geniaccio, rompicoglioni, sociopatico e chi più ne ha, più ne metta. Ma nessuno aveva mai pensato di definirlo umano.
SoloJohn davanti alla sua lapide, quando lo credeva morto e sepolto.
Scacciò l’ultimo ricordo velocemente. Pensarci gli faceva dolore il petto nel punto in cui, aveva scoperto, si trovasse il cuore.
Si alzò, allontanandosi bruscamente e voltandogli le spalle.
- Sherlock.. io…-
- scendiamo. Sento le sirene, sta arrivando Lestrade.-
Senza voltarsi abbandonò l’appartamento a passo veloce.
 
 
 
- guarda che io non intendevo dire che tu non sei umano…-
- ho capito John, piantala!-
Sherlock lo guardò mentre tornava a fissare con insistenza il paesaggio fuori dal finestrino del taxi.
Era da quando avevano lasciato l’appartamento che tentava in ogni modo di scusarsi. Persino sulla scena del crimine riuscendo a insospettire tutti gli agenti della scientifica che cercavano ogni pretesto per definirli una coppia e chiacchierare di loro per la seguente settimana.
Non che a Sherlock interessasse, ovviamente!
John doveva capire che non c’entrava nulla. L’unico motivo per cui era così taciturno era Mycroft. Lui e la sua stupida “Caccia ai sentimenti”.
Parlando del diavolo il cellulare segnalò l’arrivo di un nuovo messaggio.
 
Hai perso fratellino.
MH
 
Mycroft che mandava messaggi??!!
 
 
Sei patetico. Detti ciò che devi scrivere alla tua segretaria. Ti disconosco come fratello.
SH
 
 
Anthea sollevò colpevolmente gli occhi dal cellulare, passandoglielo al suo datore di lavoro.
Il maggiore degli Holmes lo lesse, digrignando i denti, ripassando il telefono alla ragazza.
 
Oh no no. Non riuscirai a irritarmi. Ho vinto la sfida e tu hai perso. Ti rode non è vero??
MH

Sherlock lesse il messaggio, socchiudendo gli occhi, guardando l’orario. Mancavano due minuti a mezzanotte. L’ora che segnava la sua prima e unica sconfitta di una scommessa fatta con Mycroft.
Non poteva accettarlo, andava contro ogni logica! Se avesse vinto lui avrebbe dovuto accettare ogni sua condizione e lui non era disposto a farlo.
 
Mancano due minuti
SH
 
 
Inutile Sherlock! Hai perso accettalo. Ora dovrai venire con me a cena dalla mamma, che ti piaccia o no!
MH
 
Il detective strinse i pugni. Guardo John e riguardò l’ultimo messaggio del fratello.
Al diavolo!
Al diavolo tutto! Lui che voleva fare le cose con calma. Si era documentato sul modo di sedurre una persona. Farla sentire amata, coccolarla, creare l’atmosfera…
Al diavolo!!
A forza di riflettere, si finisce per arrivare a una conclusione. A forza di giungere a una conclusione, succede che si prende una decisione. E una volta presa la decisione, succede che si agisce per davvero.*
E lui avrebbe agito alla Sherlock Holmes.
 
 
Preparò il telefono, si girò e afferrò il maglione di John, prendendolo in contropiede. Chiuse gli occhi e si gettò sulle sue labbra, portando il telefono in alto.
 
Click click.
 
- Anthea mio fratello non ha risposto?-
- no signore.-
- eccellente.-
Mycroft si rilassò sulla sedia, sospirando. Da quando non batteva suo fratello in qualcosa?! Da tempi immemori.
Uh, era dolce il sapore della vittoria.
- Ehm signore… è arrivato un Mms dal Signor Holmes…-
Il maggiore spalancò gli occhi, tendendo una mano per ricevere il cellulare…
- Per la regina!- alzò gli occhi sorpresi su Anthea – l’ha fatto.-
 
 
Lestrade era stanco. Non vedeva l’ora di chiudere le pratiche sul caso e di andare a casa. Si stiracchiò sulla sedia, brontolando sommessamente quando il telefonò vibrò due volte nel giro di dieci secondi.
Due messaggi. Uno di Sherlock Holmes e fin qui nulla di strano. L’altro di Mycroft Holmes. Lesse subito il secondo.
Da quando mandava messaggi??

L’HA  FATTO!
MH

Lestrade corrugò la fronte. Non aveva capito chi aveva fatto cosa, ma rispose comunque.
 
Bene!
Dimmi, da quando mandi messaggi?
Greg.
 
 
Irrilevante! Dopo ne parliamo. Apri il messaggio di mio fratello.
MH
 
Lestrade fece come gli era stato ordinato. Quando l’immagine si caricò, rimase di sasso. Immobile, il cellulare il mano e lo sguardo vuoto.
- signore tutto bene?-
Sally Donovan sbirciò dalla porta, trovando il suo capo molto simile a una statua di sale.
- signore??-
Si avvicinò, sporgendosi dalla sua spalla per vedere cosa aveva ridotto così quel povero uomo.
Tutto si sarebbe aspettata, tranne quello…
L’espressione schifata che assunse il suo viso avrebbe trovato l’approvazione di Sherlock, senza alcun dubbio.
 
 - oddio!! Povero dottore!!-
 
 
Mancava poco all’orario di chiusura e Molly Hooper già si pregustava un bel bagno caldo per sciogliere la tensione quando, con un trillo, il suo cellulare vibrò nella tasca del suo camice.
Lo prese e quando vide il mittente rischiò seriamente l’iperventilazione. Si costrinse a respirare mentre attendeva, trepidante, che il messaggio si caricasse.
L’immagine che comparì sullo schermo era quella goccia che fece traboccare il  vaso della sua disperazione.
Sherlock Holmes era gay.
Bene, ora poteva serenamente farsi suora!!
 
 
Sherlock era soddisfatto e continuava a sorridere come un idiota mentre John ancora nella stessa posizione di prima, lo fissava senza capire.
Aveva mandato più messaggi del dovuto. Molly non era compresa ma rimaneva appena sopra al nome di Mycroft che aveva cliccato senza indugio.
Si era tolto un peso e il suo cervello era tornato a funzionare come un tempo. Aveva ragione, i sentimenti lo rallentavano.
- John, puoi tornare a rilassarti!-
Il medico divenne paonazzo, cominciando a balbettare.
- Rilassarmi… dici?! Sherlock, mi hai baciato! Te ne sei reso conto??-
Sherlock lo guardò, considerando se rispondergli o meno.
- si John, ti ho baciato! E penso che dovremmo rifarlo. È stato…come dire, interessante!-
Il medico si ricompose un secondo.
- davvero?!-
- si.-
John lo studiò un secondo, poi si avvicinò e riposò le sue labbra su quelle del detective, questa volta serrando gli occhi.
Quando si staccò chiese:
- allora?-
Sherlock sbattè un paio di volte le palpebre.
- si dovremmo farlo più spesso.-
 
Quella notte fu la più interessante ed educativa mai provata dal grande Sherlock Holmes.
 
 
 
 

Angolo autrice:
 
Bene bene. Si è conclusa anche questa!! Chiedo scusa per l’immenso ritardo ma l’università mi soffoca! ^_^
Ah quasi dimenticavo… questa è l’immagine che mi ha ispirato!! ( che vi carico non appena capisco come si fa xD)
 
 
Un grosso bacio e un immenso grazie a tutti coloro che hanno commentato e seguito questa storia.

 
 
 

Ciao ragazzuole!! Sono ritornata e grazie a Bbbgster ho scoperto che esiste l’ aiuto su Efp! ( Grazie caraaaa)Così vi posto l’immagine!!Perdonatemi ma sono davvero una capra in fatto di tecnologia! XDUn grosso bacio a tutte e grazie grazie davvero per le bellissime recensioni! *_*Un bacio!
 
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