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Autore: Daphne91    27/04/2012    3 recensioni
E se Sirius Black avesse avuto una figlia, la storia di Harry Potter sarebbe stata diversa? Ho provato a immaginarlo in questa fan fiction che parte da prima della tragica notte in cui Lily e James furono uccisi da Lord Voldemort......
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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 La proposta

Dopo cena, Narcissa e Lucius erano soliti leggere bevendo un bicchiere di vino elfico e ascoltando musica classica nel salottino. Syria era rimasta buona durante tutta la cena, per cercare di addolcire la zia riguardo la sua richiesta di portare Draco in Bulgaria. Ci teneva estremamente che venisse con lei il cugino: gli voleva molto bene, come a un fratellino, e le dispiaceva non vederlo nemmeno d’estate ora che aveva cominciato la scuola.

Con circospezione si avvicinò alla porta del salottino e bussò tre volte, come le aveva insegnato lo zio.
“Avanti” sentì la voce di Lucius.
La ragazza entrò e si fermò sulla soglia. Si era preparata il discorso nei minimi particolari, pause incluse.
“Ehm, scusate il disturbo ma ho bisogno di parlare con la zia” disse facendo finta di esitare.
Lucius non alzò nemmeno lo sguardo dal libro e le chiese:”Puoi dire alla zia quello che devi anche qui”
“Scusa, zio, ma non posso, io... bè... “
A quel punto Lucius cominciava a spazientirsi ed era proprio quello che voleva.
“Come sarebbe a dire non puoi?” sbottò l’uomo.
“Mi imbarazza” rispose Syria abbassando lo sguardo.
“Stai tranquillo, tesoro, problemi da donne” disse Narcissa alzandosi.
Era andato tutto secondo i suoi piani. Se Lucius avesse creduto che si fosse trattato di problemi femminili o altro al di fuori della sua portata, se ne sarebbe subito disinteressato e Syria avrebbe avuto via libera con la zia.

Narcissa appoggiò delicatamente una mano sulla spalla della nipote e la guidò fuori dalla stanza. Camminarono senza parlare fino a che non arrivarono alla camera della ragazza. La zia chiuse la porta e si sedette sul letto. Syria rimase in piedi, senza sapere bene cosa fare finchè Narcissa non le indicò di sedersi accanto a lei. Sembrava profondamente cambiata, di solito era sempre stizzosa nei suoi confronti. Qual era il motivo di questa svolta?
“Cosa è successo?” chiese la zia.
“Volevo parlarti di una cosa importante” rispose Syria congiungendo le mani sulle ginocchia.
“Ti ascolto”
“Ecco, oggi ho parlato con Draco”
L’espressione di Narcissa si indurì un poco per la preoccupazione che il figlio avesse qualcosa che non andava. Un sentimento che non le aveva mai visto solcare il volto.
“Abbiamo parlato del fatto che io potrei andare a passare le vacanze in Bulgaria” continuò la ragazza. La donna non la interruppe e lei lo intese come un incitamento a continuare.
“Lui è molto triste che io me ne vada e allora ho pensato ad un compromesso”
Narcissa sollevò un sopracciglio ma non disse niente.
“Draco potrebbe venire in Bulgaria con me” sparò alla fine Syria, aspettando la tempesta che si aspettava si sarebbe scatenata a quella proposta.
La zia rimase immobile qualche istante ad osservarla. Finalmente chiese:”Perchè vuoi che Draco venga con te?”
Senza esitare, la ragazza rispose:”Perchè gli voglio bene e mi dispiace passare così poco tempo con lui”
Narcissa sembrò addolcirsi a quelle parole e posò una mano sul braccio della nipote.
“E’ molto bello da parte tua, ma Lucius vorrà conoscere la famiglia Krum prima di mandare Draco da loro”
Syria abbassò lo sguardo, sconfitta. Lucius non le avrebbe mai permesso di portare suo figlio in una famiglia che lui non riteneva rispettabile.
“Sono maghi i suoi genitori?” chiese Narcissa.
“Si, a quanto so la sua famiglia è Purosangue”
“E che lavoro fa suo padre?”
“E’ a capo dell’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici al Ministero della Magia bulgaro” rispose Syria, che forse aveva capito dove voleva andare a parare la zia.
“Sono una famiglia rispettabile?”
“In che senso?”
“Sono rispettati nel loro mondo?”
“Credo di si... la famiglia Krum era in lotta contro Grindelwald” specificò la ragazza, convinta che questo non andasse a loro favore, ma tanto valeva essere sinceri.
“Capisco... Bè, a Lucius basterà sapere che il tuo amico è di buona famiglia” concluse Narcissa alzandosi.
“Glielo chiederai?” domandò Syria speranzosa.
“Proverò a convincerlo, ma ci sarà un prezzo da pagare. Sai che Lucius non fa niente per nulla” rispose sincera la zia.
Syria annuì e mentre la porta si richiudeva dietro la donna, disse:”Grazie”
Narcissa si voltò impercettibilmente, il suo viso restò in ombra:”Grazie a te per prenderti cura di Draco”.
Syria rimase interdetta da quelle parole. Mai si sarebbe aspettata una frase del genere dalla zia, che uscì richiudendo elegantemente la porta alle spalle.
Appena sentì la porta del salottino richiudersi, sgusciò fuori dalla camera, fece un cenno a Draco che si era nascosto dietro alla statua di un cavaliere medievale, e insieme andarono ad origliare attraverso la feritoia che usava Dobby per passare dalla cucina al salottino.

“Lucius ho avuto un’idea” cominciò Narcissa abilmente: se il marito avesse saputo che la proposta era della nipote avrebbe rifiutato all’istante.
“Ti ascolto” rispose il marito posando il libro.
“Draco sembra molto triste per il fatto che Syria vada in Bulgaria”
“Non è detto che ci vada”
“Lo so, caro, ma stavo pensando: e se il nostro Draco andasse con lei?”
Lucius si soffocò con il vino elfico ed esclamò:”Cosa stai dicendo?”
“Potrebbe essere una bella esperienza vedere un posto nuovo, sarebbe a contatto con le famiglie più facoltose della Bulgaria e potrebbe darti delle conoscenze per i tuoi affari, no?”
Il marito guardò il vino nel bicchiere soppesando le parole della moglie.
“Cosa fa il padre di questo ragazzo?”
“E’ a capo dell’Ufficio dello Sport al Ministero della Magia bulgaro e pare che sia in ottimi rapporti con il Ministro in persona”
“Capisco... bè, certo non posso mandare mio figlio a casa di sconosciuti...”
Syria e Draco si scambiarono uno sguardo: cosa voleva dire con quella frase? Era un si o un no? Non dovettero attendere molto la conferma ai loro dubbi.
“Manda un invito al ballo anche alla famiglia Krum, così vedrò se saranno degni di ospitare Draco” sentenziò Lucius
“Come desideri, caro” acconsentì Narcissa, facendo passare quell’idea come se fosse del marito.
Lucius diede un bacio sulla fronte della moglie e uscì, diretto alla camera da letto. Narcissa chiamò Dobby e gli ordinò di spedire quell’invito in Bulgaria, prima di dirigersi anche lei nelle sue stanze.

Syria e Draco, nel loro nascondiglio, si abbracciarono e quando si staccarono la ragazza vide che lacrime di gioia solcavano il volto del cuginetto.
“Oh Draco, non piangere” disse accarezzandogli una guancia.
“Passeremo l’estate insieme” rispose semplicemente il bambino cominciando a saltellare.
“Ssssh, svegli i tuoi genitori!” lo rimproverò Syria con un sorriso. Gli pose un braccio sulle spalle e lo accompagnò fino alla sua cameretta.
“Buonanotte” fece Draco abbracciandola di nuovo.
“Buonanotte anche a te” disse Syria spettinandogli i capelli “e sembra stupito quando te lo diranno!”
“Va bene” annuì il bambino prima di entrare nella stanza.
Quella sera Syria andò a dormire con una bellissima sensazione che le pervadeva ogni angolo del corpo: speranza.
  
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