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Autore: delena900    27/04/2012    0 recensioni
Ho iniziato a scrivere questa storia nel momento in cui ho visto Il Diario Del Vampiro. Le cose sono un pò diverse, in quanto ad Elena muore il fratello Jeremy e non i genitori; Bonnie sarà sostituita da Alessia sempre sua migliore amica e fidanzata di Stefan; Caroline starà con Tyler e poi non continuo... il resto lo scoprirete solo leggendo! Spero vi piaccia.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Matt Donovan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Damon fuori dalla mia camera, subito!>> gli ordinai con un tono che non ammetteva repliche.
"Perché? È così bella e il tuo letto è così invitante. Sarebbe sciocco andare via." adoravo quel suo modo prepotente e provocatorio con cui mi parlava anche se allo stesso tempo lo detestavo.
"Damon smettila! Ma possibile che non riesci a placare i tuoi irrefrenabili ormoni? Adesso, sparisci!" desideravo che rimanesse ma dovevo recitare sempre la parte della stronza con lui.
Non facendo caso alle mie parole si avvicinò a me, mi strinse, cercai di divincolarmi ma l’unico risultato che ottenni fu quello di cadere sul mio letto sopra di lui. Avevo appena realizzato parte del suo desiderio.
Sul viso aveva stampato il sorriso malizioso da bastardo soddisfatto.
In meno d’un secondo la situazione si capovolse. Adesso io mi ritrovavo sotto di lui incapace di agire perché le sue mani bloccandomi non me lo permettevano.
Ero tanto furiosa quanto eccitata.
"Damon Salvatore ti odio!" gridai in preda alla disperazione di non potermi muovere.
"Mi piace, l’odio è passione la stessa che ci metterò io nel fare sesso con te." e sorrise malizioso.
Sentivo le sue mani frugare nel mio corpo timido e imbarazzato al suo contatto, sentivo la sue labbra e la sua lingua adattarsi con forza alle mie.
"Damon, non possiamo. Ti prego smettila." lui non ascoltava ragioni e imperterrito continuava ciò che, le mie parole per lui inutili avevano per pochi secondi interrotto.
Con la mano accarezzò la mia coscia sollevandomi il vestito.
Avevo le autoreggenti nere in pizzo così come il tanga a vita bassa che metteva in risalto le mie forme.
Il suo respiro freddo lungo il mio corpo mi provocava i brividi.
Con la lingua percorreva il tratto del collo mentre le sue mani palpavano il mio seno ancora coperto.
"Damon, fermati! Non possiamo, tra poco dovrebbe arrivare Matt." gli intimai ansimando in preda all’eccitazione in tono poco convincente.
"Il pericolo è il mio mestiere." stronzo, pericoloso ed eccitante, mi faceva tremendamente perdere la testa.
"Il pericolo mi eccita." gli dissi nel momento in cui il mio vestito cadde per terra.
Mi lasciai spogliare facendo anch’io lo stesso con lui, dimenticando tutto, i miei propositi e le mie paure, mettendo da parte l’odio che nutrivo per lui anche se forse di odio non si trattava.
Le sue labbra erano come cacciatrici del mio seno, preda indifesa appena privata della sua copertura.
Eravamo giunti al culmine del rapporto quando dalla porta entrò Matt.
Non riuscii a fermarmi anzi la cosa mi divertiva, mi eccitava ancora di più.
"Elena, mi hai tradito con Damon? Come hai potuto? Io credevo in noi, credevo in te. Mi hai deluso!" disse Matt ma non gli diedi importanza.
Io e Damon continuammo non curandoci della sua presenza.
"Elena? Elena? Elena?" Matt continuava sbalordito a pronunciare il mio nome.

Damon stava scomparendo. Le voci erano sempre più pressanti. Mi sentivo strattonare e il mio nome veniva continuamente ripetuto fino al momento in cui di scatto aprii gli occhi e mi accorsi che era solo un sogno e che a chiamarmi era mia madre.
"Buongiorno dormigliona, è da un po’ che ti chiamo. Circa un’oretta fa è venuto Matt, che carino questo ragazzo è proprio un amore. Ti ha portato la colazione. Gli ho detto che dormivi e ha preferito non svegliarti. E poi cos’altro ha detto? Ah si, di pomeriggio verso le 16.30 passa a prenderti. Gli ho chiesto quali fossero i vostri progetti ma ha risposto che si tratta di una sorpresa."
"Buongiorno mamma, menomale che mi hai svegliata ho fatto un incubo terribile.
È venuto Matt, che dolce.
Dovevi svegliarmi! Una sorpresa? Lo sai e non vuoi dirmi nulla, vero?" quanto adoravo il mondo reale al contrario di quello irreale dei sogni.
Il mio peggior difetto? La curiosità, e Matt lo sapeva benissimo.
"No, tesoro non so niente. Non è entrato nei dettagli" le credevo era sincera non sembrava stesse mentendo.
"Va bene, farò finta di crederti. Chissà che sta organizzando." ero troppo curiosa.
"Invece devi credermi. La colazione è sul tavolo in cucina."
Scesi le scale ripensando a quel sogno o meglio incubo appena fatto su Damon, non riuscivo ancora a realizzare cosa stessi facendo con lui.
Andai in cucina e sul tavolo trovai una ciambella ripiena di cioccolato bianco e ricoperta di praline di zucchero colorate e un bicchiere di caffè, nutella e panna.
Accanto ad essi c’era una rosa rossa e un bigliettino.
Lo aprii e lessi.
"Piccola dormigliona, come vedi non ho dimenticato i tuoi gusti per questo ti ho portato la tua colazione preferita. C’è anche una rosa rossa. Il rosso indica l’amore e la passione. Ieri ho capito che il mio amore per te non è mai cessato di esistere anche perché ti ho aspettato e ho accettato la tua amicizia che spero presto si trasformi in qualcosa di più.
Buon appetito, principessa.
Alle 16:30 passo a prenderti. Un bacio. Matt." era riuscito ad addolcire il mio umore così come la mia giornata.
Avevo appena finito di mangiare quando squilla il telefono di casa.
"Pronto?" dissi alzando la cornetta e poggiandola all’orecchio sinistro.
"Ciao Ele, come stai? Io benissimo. Ieri al ritorno dalla festa davanti alla porta di casa mia Stefan mi ha baciato è stata un’emozione unica.
Ero tutta in fibrillazione. Sto bene quando sto con lui. Tu invece? Prosegue bene la storia del “per adesso siamo amici” con Matt?" era Alessia ed era felicissima lo percepivo.
"Ciao Ale, sto benissimo anch’io. Non prendermi in giro, sappi che l’amicizia tra me e Matt durerà ancora per poco. Ho capito di amarlo anzi di non aver mai smesso di amarlo ed è una stronzata essere sua amica perché entrambi ci soffriamo. Riguardo a te sono contenta che con Stefan ti trovi bene e soprattutto che lui è l’esatto opposto del fratello." in quella frazione di secondi mi venne in mente Stefan ma immediatamente lo caccia fuori dai miei pensieri.
"Lo sapevo io che tornavate insieme. Mi fa un immenso piacere. A proposito del fratello, ieri Damon mi ha chiesto il tuo numero di telefono ma stai tranquilla non gliel’ho dato." ma con quale coraggio si azzarda a chiedere pure il mio numero?
"Ti ha chiesto il mio numero? Ma stiamo scherzando? Menomale che non gliel’hai dato! Per fortuna c’è Matt che riesce a placare i miei nervi, facendomi sorridere.
Questa mattina mentre ancora stava dormendo mi ha portato la colazione e una rosa rossa con allegato un bigliettino in cui c’era scritto che non ha mai smesso di amarmi e spera che al più presto la nostra amicizia termini per dare il benvenuto alla nostra nuova storia d’amore. Passa a prendermi alle 16.30 ma non conosco la meta perché ha detto che si tratta di una sorpresa."
" È un ragazzo dolce e romantico. Conoscendoti scommetto che starai morendo dalla curiosità, non è vero?"
"Si mi conosci fin troppo bene, così come Matt che l’ha fatto a posta non dicendomi di cosa si tratta.
Devo trovare un distruttivo, per non pensarci. Comunque Ale vado a fare una doccia rinfrescante. Ci sentiamo dopo. Ciao."
" Brava corri a farti la doccia così non ci pensi. A dopo. Ciao."
Non appena riagganciarla cornetta salii le scale diretta in camera mia.

Erano le 11:45.
Dovevo sbrigarmi. Prima di andare a fare la doccia, mi collegai per pochi minuti al pc.
Accesi il computer e in quei pochi secondi di attesa del caricamento del sistema mandai un sms a Matt.
" Buongiorno mattiniere, mi sono svegliata circa mezzoretta fa. Per l’esattezza mi ha svegliata mia madre :p . Sei stato molto dolce, mi hai fatto una sorpresa inaspettata e semplicemente magnifica. La prossima volta non crearti problemi a svegliarmi. Ho saputo da mia madre e letto subito dopo nel bigliettino allegato alla rosa che hai intenzione di organizzare una sorpresa, di che si tratta? Sono troppo curiosa e tu lo sai benissimo. Dimmelo dai non riesco ad aspettare fino a questo pomeriggio.
P.s. : Grazie del dolcissimo buongiorno. Smack. "
Dopo aver inviato l’sms mi connessi su facebook. Collegata. Ero mancata un giorno e le notifiche erano alle stelle. Due nuove richieste di amicizia. Stefan Salvatore, il quasi ragazzo di Alessia mi aveva aggiunta tra i suoi amici.
Damon Salvatore. Alla vista del suo nome quasi mi paralizzai. Era capace di frantumare in pezzi la calma e la tranquillità che Matt riusciva a regalarmi. Era lui, il maniaco della scorsa sera. Rifiutai senza pensarci più di un secondo la sua inopportuna richiesta e dopo aver preso biancheria intima pulita, un paio di jeans e un top dall’armadio mi diressi verso il bagno.
Mi rilassai nell’idromassaggio della doccia per una mezzora abbondante.
Non appena ebbi finito mi lavai i denti e dopo asciugai i capelli.
Andai in camera in accappatoio e dopo essermi tamponata per bene, lo sfilai d’addosso e mi vestii con gli abiti preparati in precedenza. Mi collegai nuovamente su facebook e travolta da una strana ventata di curiosità andai a frugare nel suo profilo nonostante ebbi rifiutato la sua richiesta d’amicizia. Aveva mille amici, anzi amiche e la sua bacheca traboccava di post di spasimanti per non parlare delle foto, tutte che lo ritraevano avvinghiato alle sue stupide corteggiatrici. Mi rifiutai di continuare a indagare e spensi il pc direttamente dal pulsante di accensione. Ero disgustata. In mente avevo il sogno della notte appena trascorsa, cercai di rimuoverlo subito dai pensieri e ci riuscii grazie a Matt. Sentii vibrare il cellulare e lo presi dalla tasca dei jeans. Nuovo messaggio.
"Piccola, scusa il ritardo ma ho dovuto badare a mio fratello e il cellulare era silenzioso e non l’ho sentito. Si, sto organizzando una sorpresa solo per te. So benissimo che sei curiosa e per questo te l’ho detto perché adoro vederti impazzire. Ti do degli indizi: amica, amore, fragile, aeroplano, mare. Stop! Credo di avertene dati già abbastanza, così tanti che forse ti ho fatta arrivare alla soluzione. Ci vediamo alle 16:30. Ti raccomando questa volta sii puntuale. Un bacio. Matt. " ero felice, leggere quelle parole mi aveva trasmesso una tale calma da permettermi di cancellare ciò che era successo pochi minuti prima.
Lessi e rilessi il testo del messaggio perché non riuscivo a collegare le parole. Andavo fuori di testa quando non ero a conoscenza di ciò che mi riguardava da vicino, soprattutto quando le persone si divertivano a vedermi sclerare.
Quegli indizi per me rappresentavano un insieme di parole prive di senso. Non gli risposi perché sarebbe stato come cedere alle sue provocazioni e non volevo farlo godere dinnanzi la mia dannata curiosità.
"Elena è pronto a tavola, scendi!" gridava mia madre dalla cucina.
Scesi di sotto per andare a pranzare. Non avevo molto appetito. Misi di fretta qualcosa sotto ai denti e dopo circa 15 minuti sgattaiolai in camera mia.
Mi iniziai a preparare per l’appuntamento a sorpresa organizzato da Matt.
Indossai per l’occasione un abito nero allacciato al collo con delle ballerine argentate ricoperte di strass.
Fu puntuale come un orologio svizzero. Alle 16:30 Matt venne a prendermi.
Scesi di fretta le scale per raggiungere la porta ed accoglierlo.
"Ciao. Puntuale come sempre." lo salutai con un lieve bacio stampo e lui ricambiò.
"Ciao. Sai che fa parte di me la puntualità. Come vedo anche tu questa volta e stranamente soprattutto sei pronta. Mi meraviglio di te! Allora, andiamo?" la curiosità di scoprire ciò che stava organizzando mi stava devastando.
"Certo! Non perdiamo altro tempo. Le ore successive al mio risveglio sono state un incubo a causa tua." queste mie parole lo facevano godere da matti.
"Ti avrei voluto vedere. Lo sai che ti adoro quando impazzisci per me?"
"Ed io adoro te, nonostante ti diverti a farmi impazzire."
"Adesso andiamo."
Uscimmo di casa, mi chiusi la porta alle spalle e mano nella mano raggiungiamo la sua auto. Stavo per aprire lo sportello ma lui mi precedette.
"E questa galanteria per quanto durerà? I primi giorni o sarà sempre così?" chiesi divertita dalla situazione.
"Lo scoprirai solo vivendomi." disse col sorrisetto.
"Rischi di viziarmi, Ramazzotti Junior."
"Scemotta non la canta Ramazzotti ma Lucio Battisti. Comunque fingendo di essere io Eros tu chi dovresti interpretare, la mia ex Michelle? Ma che dico? Lei è molto più alta, è bionda, ha un seno più tondo e un sedere più sodo, non ha i fianchi, insomma no, non puoi interpretarla."
"Ok ho sbagliato cantante! So di non essere Michelle, ma almeno una cosa l’hai indovinata! Posso interpretarla soltanto in un’unica cosa: essere la tua ex. Mi riesce molto bene!" dissi in tono secco. Le sue parole in un certo senso mi avevano ferito e non riuscì a nasconderlo, se ne accorse immediatamente.
"Hey, che cos’è quel visino? Non dirmi che ti sei offesa? Hai ragione! Non è stato un gesto galante. Tra te e Michelle non esistono termini di paragone. Nessuna può competere con te. Sei bellissima e lo sai. Mi diverto a prenderti in giro perché un’altra cosa che adoro di te è il tuo viso, non riesce mai a nascondere le tue emozioni, ti tradisce sempre. Adoro i tuoi grandi occhi marroni, i più belli che abbia mai visto. Quando mi guardi mi sciolgo come un cubetto di ghiaccio esposto al sole. Il tuo sguardo mi strega, mi rapisce. Adoro la bimba che è in te quando giochiamo e quando vuoi fatte le coccole ed esco fuori di testa per la donna che sei, sexy e intrigante. Sei l’angelo dei miei sogni e la diavoletta tentatrice delle mie passioni. Amo i tuoi lucenti capelli, con i quali non smetterei di giocare per un solo attimo. Amo i tuoi fianchi un po’ rotondetti e morbidissimi. Amo ogni singolo tratto del tuo corpo Elena ma la cosa fondamentale è che amo te in tutto e per tutto con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Dal giorno in cui ci siamo rivisti ho percepito un qualcosa da parte tua. So per certo che anche per te la nostra storia non è mai finita. So che mi ami come io amo te. Ti desidero e ti voglio al mio fianco. Elena ti amo. Comunque ti sbagli un’altra volta, il ruolo dell’ex non lo sai interpretare, sei più brava ad essere realmente la mia ragazza."
Ero rimasta sbalordita da ciò che le mie orecchie avevano appena udito. Stentavo a credere a quello che stava succedendo. Avevo paura di aprir bocca. Temevo di rovinare quel magico momento dicendo qualcosa di sbagliato e inappropriato alla situazione. Per questo preferì tacere dando spazio ai miei gesti. Varcai con decisione quei pochi centimetri di distanza che ci separavano e lo avvolsi tra le mia braccia e le mie labbra più impazienti che mai si scontrarono con le sue in una piacevole lotta d’amore.
"Matt è meglio spostarci da casa mia non voglio che mia madre assista a questo spettacolo." dissi interrompendo il nostro bacio.
"Hai ragione! Andiamo."
"Dove mi porti?" domandai incuriosita.
"No, mi dispiace ma dovrai penare ancora per un po’. È una sorpresa."
  
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