Il freddo e gelido inverno era passato ed era finalmente arrivata la tanto attesa primavera.
Ci furono altri incontri con Justin alla stazione ed avevamo cominciato a fare lunghe chiacchierate.
Mi aveva detto che si era trasferito nel mio paese da qualche mese e che frequentava la mia stessa scuola,anche se stranamente non l'avevo mai visto.
Continuavo a mantenere le distanze con lui; ma non ero una tipa che,appena incontrava un ragazzo dolce,faceva la gatta morta. Anzi,ero di gusti molto difficili.
Non avevo molti amici,a causa del mio brutto carattere. Ai ragazzi piacevo solo per la "bellezza" e non per quello che avevo dentro.
Stavo passeggiando nei corridoi della scuola quando Emily,una mia cara amica d'infanzia,si avvicinò per salutarmi.
-Ciao Ev,ho sentito che c'è una festa sabato sera. Ci verrai vero?- mi disse lei,tutta pimpante.
-Non so Emily. Devo impegnarmi con la scuola e...-
Non mi diede il tempo di finire la frase che disse: -Perfetto,ci vediamo sabato.
Non mi piacevano molto le feste. Quando mi invitavano,cercavo di starmene in un angolino in disparte senza dare troppo nell'occhio.
Tornai a casa abbastanza stanca,andai in camera e mi stesi sul letto a pensare.
Sabato sera.
Ero a casa mia a prepararmi per quella stupida festa.
Alle 9 e mezza doveva passare Emily a prendermi,quindi dovevo sbrigarmi. Decisi di mettere un vestitino nero corto fino alla coscia e scollato da dietro,scarpe col tacco e capelli sciolti in modo da coprire la scollatura.
Dopo mezz'ora,suonò il campanello. Era Emily.
Scesi e ci dirigemmo alla festa con la sua macchina del quindici diciotto.
Appena entrati nella discoteca,la musica ci travolse.
Emily fece subito amicizia con un ragazzo,mentre io decisi di andare a sedermi al piano bar e bere qualcosa.
-Un Mojito,grazie.- dissi al ragazzo dietro il bancone. Un tipo poco più grande di me,doveva avere 23 anni circa.
Mi porse il bicchiere e cominciai a sorseggiare il cocktail.
-Un altro.- il ragazzo me lo porse. Non so per quante volte dissi 'un altro'. Provai a contare i bicchieri. Erano quattro...o,forse,otto?!
Mi guardai intorno. Alcuni ragazzi ballavano,altri erano seduti a fumare. Mentre altri,come me,stavano lì a bere e ad aspettare il prossimo bicchiere.
-E...Eveline?!- sobbalzai.-Tutto bene?
Mi girai. -Justin- dissi urlando. Per fortuna c'era la musica e quasi nessuno mi sentì.
Scesi dalla sedia. Ma stavo per cadere a terra,siccome non distinguevo più niente. Mi aggrappai a lui.
Alzai lo sguardo,e mi persi nei suoi occhi. Ancora una volta. Come il primo giorno.
Mi stavo avvicinando,sempre di più. Non avevo il controllo delle mie azioni in quel momento e...le mie labbra si posarono finalmente sulle sue. Le nostra lingue si intrecciarono ed un misto di emozione-brivido-passione attraversò tutto il mio corpo. Mi sentivo...felice.
Ma,dopo qualche secondo,si staccò.
-Sei ubriaca Eveline,è meglio se ti accompagno a casa.-disse.
Lo sapevo che doveva finire così. Non avrei dovuto farlo.
Mi riaccompagnò a casa con la sua macchina.
Corsi in camera mia e provai a dormire,ma niente. Pensai tutta la notte a quel bacio e alle emozioni che avevo provato.
Chissà se anche lui aveva sentito quello che avevo sentito io.
HEY RAGAZZI!
allora,questo capitolo non mi piace molto çç
nel prossimo mi impegnerò di più e ci sarà una novità...
avrà provato anche Justin quello che ha provato Eveline? provate a immaginare :3
e,ovviamente,RECENSITE vi prego!
ps. grazie infinite a tutte le recensioni,non me le aspettavo ghfdjfvmn.
Vi amo già <3 AHAHAH