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Autore: Ran_nechan    27/04/2012    2 recensioni
Era troppo bella da poter essere vista.Fu rinchiusa in uno specchio destinata a vedere il mondo ma destinata a non essere vista per l'eternità.Il tempo bloccato per secoli e secoli,ma un giorno...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Io mi ricordo,ti vidi da piccolo,non posso essermi immaginato tutto,ricordo il tuo viso,i tuoi occhi,i tuoi capelli...la tua malinconia,la tua tristezza. Io la ricordo,la vedo nei miei sogni tutte le notti.Non puoi non esistere.NON PUOI!- Urlò così forte da far vibrare le vetrate delle librerie. Appoggiò una mano sullo specchio.

-Allora sono davverò pazzo- disse rassegnandosi

-No non lo sei- La ragazza lo sapeva che non poteva sentirla,ma con tutto il cuore lei voleva che in quel momento sentisse che lei era presente. Appoggiò la mano nello stesso punto del ragazzo.

Daniel subbalzò ed alzò lo sguardo.

-O mio Dio... O mio Dio...Vedo,vedo la tua mano-

Velocemente alzò di più lo sguardo ed incrociò quello della ragazza.

I cuori battevano forte

-Ti ho trovata.Sapevo che esistevi- disse felice.

Lei sorrise,lui non poteva sentirla.

-Daniel!!!-Un urlo proveniente dal basso.Era Thomàs

-Arrivo subito Thomàs-rispose.

-Ascoltami,so che tu puoi sentirmi e che io invece non posso.Questa sera ritornerò da te.

Te lo prometto,cercheremo un modo per liberarti-

Fece cenno di si.

Lui si alzò,salutò e scese.

A notte inoltrata ritornò nella stanza cupa.

-Rieccomi ci sei?-

-E dove dovrei andare?- disse

-Non ho sentito ma penso di aver capito-

Lei rise.

-Dobbiamo trovare il modo per cumunicare...Mh-

Lei ebbe un'idea,alitò un pò sullo specchio ed iniziò a scrivere.

-Ciao- scrisse

-Questa si che è un'ottima idea!Complimenti-disse lui

-Grazie- rispose lei

-Allora,come ti chiami?-

-Abigail-

-Abigail?Bel nome. Io sono Daniel- Disse lui

-So bene chi sei-rispose lei ridendo

-Ah già. Non vale non abbiamo nemmeno iniziato la conversazione e tu già sai di me.Persino di come ero da poppante. Non è giusto anche io voglio sapere come eri da piccola.-

Lei si rattristì,erano passati secoli da quando lei era piccola,il tempo da lei era bloccato.

-Scusami- portò la mano alla testa - ti chiedo scusa- Disse lui imbarazzato.

-Cosa ti è successo?-

-Una strega mi ha lanciato un incantesimo-

-Una strega?-

-Già una strega, ma adesso sarà morta-

-Di che anno sei?-

-500 D.C-

-CHE COSA?Hai vissuto tutti questi anni chiusa in quello specchio?-

-Per me il tempo è bloccato.Quindi per me è come se non fosse proprio passato-

-Cavolo!-Disse lui per sdrammatizzare-Il mio primo amore da bambino era una vecchia?-

-EHI- Fece il broncio lei.

I due risero.

-Come posso tirarti via di li-

-Non c'è un modo purtroppo,però, non so perchè tu sia riuscito a vedermi-

Cancellò- La maledizione non mi permetteva di essere vista da nessuno,eppure tu,ci sei riuscito.-

-Quindi potrei anche riuscire a liberarti?-

-Non saprei-

-Se facessimo a pezzi lo specchio?-disse lui

-Cosa? Vuoi uccidermi?-Si spaventò lei

-Scherzavo,scherzavo-

-Verrai ancora a trovarmi?-Scrisse

-Certamente contaci,adesso però devo andare.A presto-

Si salutarono.

Il giorno dopo,per la notte in bianco passatasi alzò molto tardi.Andò in soffitta e...

-Agatah che ci fai qui?-

-Avevi ragione sai,questo posto deve essere ripulito per bene,non esistono gli spettri. Su Su ragazze pulite per bene- disse la sorella invitando le cameriere a ripulire tutto

-Daccordo fai come vuoi-disse Daniel ancora assonnato.

Andò alla ricerca dello specchio.Non lo vide.

-Dov'è lo specchio?-

-Cosa?Quel mobile antico.L'ho dato via ad un asta per pochi spiccioli.Sempre meglio di niente.-

-Cosa?A chi.Dimmi a chi lo hai venduto?Perchè lo hai fatto era un dono che fu fatto alla mamma?-

-Alla mamma dici?E' stato papà a volerlo vendere,io ho solo trovato l'acquirente! E poi che ti frega. Ne hai tanti di specchi mille volte più belli di quello.Ora lasciami lavorare-

-Non capisci- Corse dal padre velocemente.Spalancò le porte della sua camera - padre!Lo specchio,perchè lo avete dato via?Non era un regalo preziose di mia madre?-

Rispose il re tossendo- Figliolo quello specchio è destinato a qualcuno ce lo ami così come lo amava tua madre-

- Ma padre. Ditemi a chi lo avete venduto?-

-Perchè ti interessa tanto figliolo?-

-Quello specchio,per me era importante,Vi prego-disse inginocchiandosi- ditemelo-

-Oh,bè..L'ho venduto alla dama di compagnia di un'anziana vedova-

-Dove posso trovarla?-

-A quanto so,la consegna è stata fatta stamattina al castello che c'è nella foresta-

-Ok vado-

-Figliolo aspetta! E' pericoloso,quella foresta non è normale-

-In che senso padre-

-Dicono che sia stregata-

-Andrò comunque.statemi bene.-

Corse a prendere il cavallo ed andò a chiamare il suo amico.Raccontò tutto l'accaduto. A stento Thomàs riuscì a credere alle sue orecchie,ma , per amicizia, decise di seguirlo.

La giovane intanto,al suo risveglio si ritrovò in una stanza tetra e buia.Dopo qualche minuto realizzò che non si trovava più nell'attico del castello.
Spazio per l'autrice spero che vi sia piaciuto anch quest'altro capitolo. Aggiornerò presto .Scusate gli errori >.<



 

  
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