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Autore: neme_    27/04/2012    8 recensioni
Dieci one shot in linea con la canzone che li accompagnano. Dieci storie autoconclusive su Lavi, personaggio di D.Gray-man, e su Rukia, personaggio di Bleach. Perché anche il crossover può dare grandi soddisfazioni.
01. Grace Kelly [ ~ perché non ti piaccio? ]
02. Minuetto [ ~ lo voglio non lo voglio ]
03. Oggi sono io [ ~ non voglio più nascondermi ]
04. Knocking on the mind [ ~ allora, ho indovinato? ]
05. S.E.X. [ ~ dovunque tu sia stata, mia metà ]
06. Shy [ ~ come la definiresti? ]
07. Dear God [ ~ ho bisogno di avere fede in te ]
08. Uso [ ~ perché la nostra promessa non diventi una bugia ]
09. Cirano [ ~ per sempre tuo, per sempre Lavi ]
10. To the end [ ~ perché a parte l'amore non posso offrirti altro ]
[raccolta][crossover][het][LaviRuki][song-fic]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kuchiki Rukia
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolino; questa one shot è lunga, piena di avvenimenti, un po' tanto incasinata e angst. Lo dico e lo ribadisco, Dio benedica l'angst. Tant'è che l'ho scritta subito e non posso aspettare di aggiornarla. La troverete molto strana, senza dubbio, anche sconclusionata, ma comunque. Per questa one shot ci ho davvero messo l'anima. Mi sono impegnata anche per le altre, indubbio, ma questa ha un posto d'onore per quanto riguarda la fatica. Perché è un angst piena di avvenimenti e rendere i personaggi senza scadere esageratamente nell'OOC è stata una prova durissima che spero di aver superato. In questa one shot, accompagnata da quella che era una sigla di chiusura di Fullmetal Alchemist in cui promesse e bugie e protezione fanno da padrone, succede davvero di tutto e Lavi e Rukia ne passano di tutti i colori. C'è pure Tyki, uno dei cattivi di D.Gray-man. È indubbiamente affascinante, persino quando è così cattivo con Lavi. Questa one shot lascia molti punti in sospeso, ovviamente leggendo vi chiederete “ma perché questo, ma perché quello?”, ma chiedo venia, è una one shot e ho preferito dare priorità all'angst LaviRuki. Ce l'ho messa davvero, davvero tutta e spero che apprezzerete. All'angst ci tengo tantissimo, Dio benedica l'angst e il LaviRuki in questo genere non fa testo. Li adoro. Ehm, che stavo dicendo? Perché le note d'autore diventano sempre così melense e lunghe?

Bè, spero che apprezzerete. Aspetto con ansia i vostri commenti e nel frattempo ringrazio tutti quelli che leggono e apprezzano e chi trova il tempo e la voglia di recensire. Grazie di cuore!
Rinnovo come sempre i ringraziamenti a
Angy_Valentine, Cassandra_Wolf, Giuu, Kuchiki Chan, M e g a m i, matechan, Ookami san, Sarugaki145 e Haily per aver inserito la raccolta tra le preferite, Black_Sheep, Ichi25, JennyMatt, KayeJ, M e g a m i, matechan, RedCherryFresh, Shaila Light, Sidan, Tiamath e Ucha per averla inserita tra le seguite. E un grazie speciale a Sidan, KayeJ, M e g a m i, Giuu, Angy_Valentine, Haily, Kuchiki Chan, Ookami san, Athanate, Nexys, Cassandra_Wolf e Ucha per le recensioni che mi lasciano e mi emozionano tanto!
Chiedo scusa per eventuali errori di battitura che sfuggono sempre al mio occhio già miope e buona lettura!





[crossover Bleach/D.Gray-man][LaviRuki][het][angst][introspettivo][POV Lavi e Rukia]





Dieci volte tanto





Uso





« Ano hi mita sora akane iro no sora wo nee ituska omidasu deshou,
hatase nakatta yakusoku wo idaite futari arukidasu. »
Il cielo che abbiamo visto quel giorno, il cielo scarlatto, te lo ricorderai un giorno?
Abbracciando una promessa che non poteva essere mantenuta, verso cui ci incamminiamo.

[ Uso – SID ]





« Non dovrai più preoccuparti di nulla. Perché io ti proteggerò, qualsiasi cosa accada. Lo so che per te è difficile, trattandosi di me, ma... credi in me, Ruki. Non ti lascerò mai morire, non ti farò correre nessun pericolo, nemmeno sotto tortura. È una promessa. »

Io non dico le bugie, non più, non a te.


Perché è dovuto accadere tutto questo?

Con Lavi mi sento al sicuro, mi copre sempre le spalle. Combattiamo insieme, insieme affrontiamo ogni tipo di pericolo. Ce la metto sempre tutta per proteggerlo, nonostante il mio corpo sia tanto più piccolo rispetto al suo. Mi ero ripromessa di diventare più forte, per lui, che ha deciso di mettersi contro le regole di Bookman per amare me, confessarsi. Mi ha affidato il suo cuore e io devo proteggerlo.

Ma allora perché sono io quella stesa a terra, stringendo i denti per il dolore che sento dappertutto? Le gambe mi sembrano trafitte da mille lame. La mia vista è offuscata, Lavi non fa che urlare il mio nome, tenendomi stretta tra le sue braccia. Oh, è vero, ora ricordo. Siamo in missione ma le informazioni riportate non erano del tutto esatte. È stata la prima volta che ci siamo scontrati sia con gli akuma che con gli hollow. Mai era capitato di incontrarli insieme. E io... non ricordo bene come sono finita stesa qui, con le gambe che sembrano trafitte da mille lame. Non posso permettermi di morire. Ho una promessa da mantenere a me stessa.

Lavi ha gridato ad Allen, un suo compagno, di correre a cercare aiuto, perché nemmeno lui, con le sue conoscenze nel campo della medicina, può fare molto. Mi sento stanca. Vorrei dormire ma Lavi non me lo permette, mi dà degli schiaffi. Ma sono davvero, davvero stanca. Scusami, ma voglio dormire.

« Ruki! Ruki, guardami! Parlami, parlami, sono qui! Non dormire, non chiudere gli occhi! Ho bloccato l'emorragia, andrà tutto bene, ti salverai, ma non devi assolutamente dormire! Parlami, parla di quello che vuoi! »

« La... vi... »

« Sì, parla, continua a parlare! Ecco, stringimi la mano e non mollare la presa, capito? Andrà tutto bene, vedrai! »


E invece no, non va bene niente. Io dovevo proteggerla. Lo avevo promesso davanti a quel cielo scarlatto e ai suoi occhi blu. Non dovrebbe esserci lei stesa a terra in un lago di sangue. Non posso muoverla perché ha delle schegge conficcate nelle gambe, anche il minimo movimento può essere fatale. È stata tutta colpa mia, sono ancora troppo debole e non riesco nemmeno ad affrontare un paio di akuma con degli hollow. Chi se ne frega se quegli akuma erano di livello tre, chi se ne frega se gli hollow erano così forti. Io devo proteggerla a costo della vita. Gliel'ho promesso.

Le dico che andrà tutto bene ma in realtà non va bene niente. Potrebbe morire tra le mie braccia in questo preciso istante ed io riesco a malapena a trattenere le lacrime. Ruki, ti prego, ti prego, cerca di resistere. Farò di tutto per salvarti. Te l'ho promesso e io non dico le bugie, non più, non a te.

« Allen! Allen, dove sei?! Sbrigati! » ma Allen non risponde, è lontano, è andato a cercare aiuto. Ruki rischia, rischia grosso, oddio, no, la sua stretta comincia ad allentarsi. No, ti prego, no!

« Ruki, stringi la mia mano, continua a parlarmi! Non dormire! Capito? Non dormire! »

Ma forse non mi sta più ascoltando. Ha già chiuso gli occhi, il battito è impercettibile, non ho i mezzi per soccorrerla, non so che fine abbia fatto Allen e io sono solo, impotente. Eppure gliel'ho promesso, ho promesso che l'avrei protetta a qualsiasi costo, che sarei diventato più forte per questo. Non posso deluderla così, non posso proprio permettermi di lasciare che mi scivoli via dalle dita così. Ma sono solo e non so che fare. Ho fallito. Non sono forte abbastanza e quella promessa fatta davanti a un cielo scarlatto, di fronte a un tramonto, guardandola dritta negli occhi, è diventata una bugia. Ma io non voglio. Non voglio.

Improvvisamente sento dei passi. Oh, Allen, sei tornato, grazie al cielo. Mi volto e grido di affrettarsi che per Ruki ormai è solo questione di tempo. Ma non sto parlando con Allen.

Perché doveva succedere tutto questo?

« Oh, povero guercino. »

Perché lui? È venuto per darci il colpo di grazia? Come se potessi lasciarlo fare. Cosa ti ridi, signor neo? Ti piace così tanto veder soffrire la gente, eh. Già, tu sei un Noah. Figurarsi se non godi di fronte alla sofferenza di un esorcista. Bookman, ma pur sempre esorcista.

« Non avvicinarti! » stringo Ruki a me. Non deve nemmeno azzardarsi a sfiorarla. La proteggerò, costi quel che costi. Gliel'ho promesso e io le promesse le mantengo, ora sì, a lei sì.

Nonostante indossi il cappello a cilindro riesco a distinguere bene il suo sguardo. È un po' assottigliato e accompagnato da un sorriso infame, divertito. Maledetto, cos'hai da ridere? « Ahi ahi ahi, la signorina non durerà a lungo. »

E la cosa ti diverte, eh. Maledetto, maledetto. « Da quanto sei qui? »

Non mi risponde, si limita a osservarmi con quel sorriso che mi manda in bestia. Senza preoccuparsi del fatto che la donna che amo sta per morire tra le mie braccia. Vattene, non ti azzardare ad avvicinarti. Vuoi uccidermi? Provaci pure, ma non toccare Ruki. Nemmeno con il pensiero.

Anzi, no, aspetta. Io non sono uno stupido, non mi lascio confondere. Un Noah che compare in questo preciso istante non può non farmi venire certi pensieri. Maledetto. « Non sarà che è stata tutta opera vostra? »

« Di che parli, guercino? »

« Siamo arrivati qui sapendo di incontrare un akuma di livello tre. Ma le informazioni erano errate. Di akuma di livello tre ce n'erano due, accompagnati da degli hollow. Non era mai accaduto prima, non può trattarsi di una coincidenza. Cosa avete fatto, voi Noah? Avete attirato anche gli hollow a voi? »

« Anche in un momento simile pensi al lavoro, eh, Junior. Ma fossi in te adesso mi preoccuperei della signorina. Ti sei sforzato tanto per salvarla, sarebbe imperdonabile se morisse adesso, no? »

Maledetto, maledetto. Per quanto tempo sei rimasto a guardare questo orrore? Ora mi sorridi e mi fai la predica su come devo comportarmi, che tu sia dannato. Cosa ne puoi sapere tu di quello che sto provando? Ruki respira ancora, ma è questione di tempo ormai. Mi sta lasciando e io non posso farci nulla. La mia promessa si sgretola, diventa una bugia e io sono impotente, sono un mostro, uno schifo. Ma lui non può capire, no, non può immaginare il mio cuore che si sta straziando di dolore. È orribile, non voglio sentirmi così. Non voglio perderla. Voglio continuare a proteggerla.

« Vuoi che ti aiuti? »

Che cosa?

Cerco di nascondere Ruki tra le mie braccia. No, non esiste. Non esiste che la affidi a te, tu la ucciderai, è solo un pretesto. Mi credi stupido, Tyki Mikk?

« Sono il Noah del piacere, dovresti essere a conoscenza del mio potere. Posso attraversare la materia. Quindi, posso facilmente frugare nel corpo di quella signorina e toglierle quelle schegge che le fanno tanto male. »

Mi sfotte, osa sfottermi. Oltre al danno, la beffa. Ti odio, ti odio, ti odio dal più profondo delle mie viscere. Non puoi permetterti di parlarmi così, né di parlare di Ruki con quel tono divertito.

Anche se, purtroppo, lui può effettivamente salvarla. Ma a che pro? Sono convinto che questa imboscata combinata tra akuma e hollow sia stata architettata dal Conte, dev'essere per forza così. Non esiste che io la lasci nelle mani di un Noah. Sono io che proteggo Ruki, sono io che l'ho promesso. Io la amo e mi sono preso delle responsabilità, ma tu non puoi capirlo, Tyki Mikk. Allen, cazzo, dove sei? Perché non torni?!

« Guercino, ammettilo. Se non le togli quelle schegge dal corpo non riuscirai a salvarla. Lascia fare a me. »

« E ti aspetti che mi fidi di te? »

« Potrai sempre attaccarmi nel caso ti accorgessi che sto cercando di ucciderla. »

« Certo. Vuoi umiliarmi, non è così? Ci avete ficcato voi in questo casino. »

« Non l'ho mai detto. »

« Non prendermi per il culo. »

« Dunque, la lasci morire? Poverina, che pena. E dire che si è sforzata tanto. »

« Allen è andato a cercare aiuto, tra poco tornerà e... »

« E lei sarà morta. Ammettilo, guercino. Se non ti sbrighi, la signorina ci lascia la pelle. Io posso toglierle quelle schegge in due secondi e tu in questo modo riusciresti a medicarla. »

« Io sono un esorcista! Come puoi aspettarti che io mi faccia aiutare da un Noah?! »

« Ci siamo solo io, te e la signorina che in questo momento non è nemmeno cosciente. »

Perché lo fai? Godi nel mettermi in difficoltà, maledetto. Non ci credo che tu voglia aiutarla davvero, c'è di mezzo qualche macchinazione del Conte. Forse per voi è importante che Ruki sia viva e non capisco perché, ma affidarla a te...

Affidarla a te è l'unica soluzione possibile.

È vero, sono le schegge il problema. Non riesco a rimuoverle senza farle ulteriormente male. Se non fosse per quelle, riuscirei a medicarla sommariamente e portarla all'Ordine per le cure necessarie. Lui può farlo in fretta senza il minimo sforzo. Ma io non...

È l'unico modo che ho per mantenere la promessa.

Che tu sia dannato, Tyki Mikk. Mi stai umiliando e tu ci godi. Ora non sono altro che una bambola nelle mani del Conte. Ma non voglio che Ruki muoia, no, è l'ultima cosa che desidero. Voglio continuare a proteggerla, gliel'ho promesso e io le promesse le mantengo. Basta, basta bugie, basta rapporti basati sulla falsità, non con Ruki. Se così la posso salvare, allora mi farò carico di questa umiliazione. Lo faccio per te, Ruki, amore mio, perché sei diventata così importante per me che posso anche farmi deridere in questo modo. Purché tu resti al mio fianco. Amore mio, perdonami, lo so che mi sgrideresti. Ma devo mantenere la mia promessa fatta davanti a quel bellissimo cielo rosso, rosso quasi come il sangue che ti deturpa il viso. Oh, com'è facile per il rosso diventare così brutto. A te dona di più il blu, il blu dei tuoi occhi. Perciò devo farlo. Perdonami, Ruki, amore mio.

« Fa' in fretta. »

È stata l'umiliazione più grande che abbia mai subito.

Avevo promesso, giurato a me stesso che l'avrei protetta a costo della vita. Farmi aiutare da un Noah è qualcosa che mi strazia l'anima. Dio, è disgustoso vederlo trafficare con le mani di Ruki con quel sorriso divertito quando non c'è proprio niente da ridere. Non gliene importa nulla se io la amo, se soffro nel vederla in questo stato. Vuole solo godere della mia frustrazione perché sa che per me non c'è niente di peggio dell'affidarmi ad un nemico per salvare la persona che amo. Non ci dormirò la notte, non me ne libererò mai. Ma l'ho fatto per salvare Ruki.

Dopo averti “amorevolmente soccorso” se n'è andato, con un semplice “ciao, guercino”. E io l'ho lasciato andare. Era questo che voleva. Che io mi sentissi in debito con lui e non lo attaccassi alle spalle. Non faccio certe bastardate io, specie con chi mi ha aiutato a salvarti. Anche se si tratta di un Noah. Oh, Ruki, sto impazzendo. Tu sei viva e questo mi rende felice ma, d'altra parte, sono angosciato perché sono in debito con un Noah. Mi ha umiliato ma in ogni caso ti ha salvata e io non posso, non riesco ad attaccarlo, non ora. Anche se si trattasse di un complotto del Conte, ti ha comunque salvato. Faccio davvero schifo. Se fossi stato più forte, tutto questo non sarebbe accaduto. Mi dispiace, Ruki. Mi dispiace davvero, credimi. Ho dato la priorità a quella promessa che ti ho fatto davanti a quel cielo scarlatto, ma in realtà, ecco, forse l'ho fatto per il mio ego. Ti ho promesso che ti avrei protetta e il mio ego non poteva accettare di perdere il proprio orgoglio. Dio, Ruki. Come hai fatto a innamorarti di una persona mediocre come me? Perché è dovuto accadere tutto questo?

Ti riporto all'Ordine, a metà strada incontro Allen, è venuto con Miranda. Ma tanto ormai il peggio è già passato. Ti riporto all'Ordine piangendo in silenzio. È stata l'umiliazione più grande che abbia mai subito. Ma l'ho fatto per te, amore mio, e ne porterò il peso in silenzio. Per te, Ruki, amore mio, perché ti proteggerò a costo della mia stessa vita da qualunque cosa. Sono stanco di dire bugie, di dare false speranze, non potrei, non a te. Non più ormai.

Sarà l'ennesimo segreto di Bookman. Agli altri posso fingere che non lo abbia mai incontrato. Ce la posso fare. Agli altri posso mentire. Per te, Ruki, posso farlo.

O almeno così credevo.


Perché è dovuto accadere tutto questo?

Mi sono salvata grazie a te, Lavi, a te che non fai altro che dimostrarmi in ogni singolo momento quanto mi ami e quanto sei disposto a buttare all'aria tutto per me. Hai accettato l'aiuto del nemico, una cosa che non avresti mai fatto. È stata colpa mia, che sono troppo debole. Io vorrei proteggerti e invece sono solo una portatrice di sofferenze per te. Oh, Lavi, non posso nemmeno immaginare quanto sia stata dura. Sono una sciagura per te e per colpa della mia debolezza che non mi permette di dimostrarti quanto anche io ti ami allo stesso modo, sei in pericolo. Mi sento l'anima straziata. È tutta colpa mia, solo colpa mia. Perdonami, Lavi, amore mio.

Trattengo le lacrime perché non voglio dare motivo al sovrintendente Lvellie di deridere della mia sofferenza. Me ne sto seduta sul divanetto, davanti alla scrivania del supervisore Komui. Nessuno riesce a esprimere qualche parola di conforto per me perché è accaduto tutto all'improvviso. Ti hanno separato da me poco dopo essere tornati all'Ordine e quando ho ripreso conoscenza, dopo le cure, mi hanno detto “Lavi è stato arrestato”. Perché mi hai salvata, Lavi. È stata tutta colpa mia.

Linalee è distrutta e spaventata quanto me, ma cerca di imporsi. « Fratello, cos'è questa storia che Lavi è stato arrestato?! »

Il supervisore non parla. È addolorato quanto tutti noi. Anche Kanda, lui che non mostra interesse per nessuno, è irritato per questa faccenda. Ed è tutta colpa mia. Renji mi guarda mortificato, vorrebbe dire qualcosa ma non ce la fa, lui che mi ha fatto compagnia in tante sventure stavolta non riesce ad essermi d'aiuto. Ma va bene così. È stata tutta colpa mia, non merito nessuna parola di conforto.

È Lvellie a parlare. A lui la cosa sembra non toccarlo, anzi. Sembra aver colto un'occasione d'oro. Maledetto. « Bookman Junior è accusato di alto tradimento nei confronti di Dio. Ha lasciato scappare volontariamente un Noah. »

Io queste cose sono venuta a saperle solo dopo. Ero priva di conoscenza quando il Noah è arrivato. Lavi non poteva sapere che alcuni membri dei Corvi stavano controllando la situazione da lontano. O forse lo sapeva ma per me, per salvare me, ha accettato tutto questo. Se solo fossi stata più forte tutto questo non sarebbe accaduto. Lavi, ti prego, perdonami. È stata tutta colpa mia e so che le semplici scuse non bastano, ma ti prego, ti scongiuro di perdonarmi.

Linalee cerca di far cessare una simile follia perché di follia si tratta. Non conta che tu abbia cercato di salvarmi, ti tacciano come traditore. Che ignominia. Non si rendono conto del gesto meraviglioso che hai fatto.

« Qualsiasi siano le motivazioni, lasciare in vita un Noah è inammissibile. »

« Ma la situazione era... »

« Bookman Junior è comunque un apostolo di Dio, deve essere pronto a sacrificarsi per l'Ordine. Oltretutto, ha ammesso di averlo lasciato andare spontaneamente, prova inconfutabile di tradimento. Verrà sottoposto a Inquisizione. »

È una parola nuova per me, ma il suono è orribile. Le facce sconcertate di tutti, Linalee per prima, persino Kanda mostra sgomento, mi convincono del fatto che sia qualcosa di terribile. Il supervisore si alza di scatto dalla sedia e chiede un regolare processo. Non capisco, non è così che dovrebbe andare. Lavi non ha fatto nulla di male, mi ha salvata in ogni modo possibile. Perché viene trattato così? A nessuno interessa quanto amore ha dimostrato per me?

Lvellie se ne va senza degnarmi di uno sguardo. A lui non importa di cosa accadrà. Più ci penso, più mi convinco che sia solo un pretesto, perché nessuno si fida di Bookman e non vogliono avere niente a che fare con lui. Non capiscono che anche lui è in grado di amare. Io lo so, lo so bene. So bene quanto può essere meraviglioso. Ma nessuno mi ha chiesto un parere, per cui non conta.

Kanda si siede accanto a me, visibilmente contrariato. Io gli chiedo spiegazioni. Voglio sapere, voglio sapere cosa accadrà a Lavi. Voglio soffrire con lui perché non sono stata in grado di proteggerlo da tutto questo ed è giusto così.

Kanda sospira, mi guarda per un attimo. Come se fosse difficile per lui spiegarlo. « Non è altro che una farsa. Lavi verrà sottoposto ad un processo fasullo perché la sua sentenza è già stata decisa. Verrà torturato perché confessi ogni sorta di crimine di cui verrà accusato e poi sarà condannato a morte. All'Ordine non importa un accidente se l'ha fatto per salvare te, e c'è da aggiungere che la sua posizione era già compromessa a causa del suo ruolo di Bookman. Sfrutteranno questa cosa per accusarlo di ogni sorta di doppio gioco. Nemmeno Komui può farci qualcosa. »

La mia mente si è fermata a “condannato a morte”. Perché mi ha salvata in tutti i modi possibili. È stata tutta colpa mia. Lavi, ti prego, perdonami. Se solo fossi stata più forte...

Ma non posso permettere che accada. No, non lascerò che ti portino via da me per un'ingiustizia simile. Ti capisco, Lavi. Anch'io ho passato una sofferenza simile, la solitudine di quando sei rinchiuso e aspetti con l'angoscia nel cuore il giorno in cui finirai sul patibolo. Non permetterò che accada, non a te che mi hai concesso il tuo amore rischiando tutto. Ti prometto, ti giuro che ti salverò da questa ingiustizia. Hai lasciato scappare il nemico, ma cos'altro potevi fare? È stata colpa mia se ti sei trovato in questa situazione, sono stata d'impiccio. Ma non succederà una seconda volta. Non voglio perderti, non te, che mi ami così tanto. Tu, l'unico che ha deciso di amarmi così tanto. Non posso proprio permettere a chicchessia di strapparti da me. Chiamalo egoismo, ma non lo permetterò, costi quel che costi.

Perciò Lavi, amore mio, aspettami. Tocca a me salvarti stavolta. A qualsiasi costo.


« Confessa, Bookman Junior. »

Perché è dovuto accadere tutto questo? Cosa ho fatto di male? Voi non avreste fatto la stessa cosa, non avreste cercato in tutti i modi possibili di salvare la persona che amate? No, a voi non importa se mi sto straziando l'anima già di mio per questa umiliazione che ho subito, trovate che sia giusto infliggermene un'altra. Ma io non ho fatto niente di male. L'ho fatto per amore di Ruki. Voi non avreste fatto lo stesso?

« Allora, Bookman Junior? »

Cosa vuoi che ti dica, Lvellie? Che faccio combutta coi Noah? Ma tu che ne puoi sapere, che te ne stai sempre nel tuo ufficio a muoverci come pedine? Ruki non è una pedina ma tu non lo puoi sapere e nemmeno ti importa saperlo. Ti sei accontentato di ciò che ti hanno riferito i Corvi. Tu mi detesti, lo so bene. Ecco perché fai tutto questo, ma io non ho niente da dirti. La promessa che ho fatto davanti a quel cielo scarlatto è troppo personale e non te la dirò mai.

« Non rispondi? »

Ho ancora la forza per guardarlo negli occhi. Sorrido. Le manette che mi stringono i polsi non mi fanno male, no. Non mi fanno male. Non quanto il mio orgoglio straziato per quanto sta accadendo. L'ho fatto per Ruki, solo per lei, la persona che ha cambiato il mio mondo e a cui ho giurato di diventare più forte per proteggerla. Ma a voi non importa. In guerra a nessuno importa di questo sentimento. Che buffo, non sarebbe importato nemmeno a me, ma ora è diverso. E voi non potete capirlo.

« Non ho niente da dire. »

Questo processo è solo una farsa. Lo so che mi manderanno sul patibolo lo stesso. Vogliono solo umiliarmi per bene, davanti a tutti, davanti ad Allen che si sente in colpa perché ha tardato coi soccorsi. Davanti a Komui che abbraccia una Linalee disperata e non ha il potere per salvarmi. Davanti al vecchio, che mi guarda e tace. Sono stato una delusione, vecchio? Non hai detto nulla durante il processo. Mi dispiace, dovrai cercarti un nuovo successore.

Yu, non guardarmi così. So già cosa vorresti dirmi. “Cretino di un coniglio, che hai combinato?”. Ma non lo fai, capisci che non è il momento adatto e stai vicino a Ruki, oh, grazie, grazie, amico mio. Stalle vicino perché possa affrontare questo momento e possa capire che non la odio, come potrei? Non è stata colpa sua. Ho promesso che l'avrei protetta e l'ho fatto in ogni modo possibile, perché sono stanco delle falsità. Non dico più bugie, non a lei. Perché la amo. E per amarla vale la pena sopportare tutto questo.

« Ti ostini a coprire un Noah, vedo. »

« Ho dato la priorità alla vita mia compagna. Entrambi eravamo feriti, non ero in grado di sostenere uno scontro con un Noah. Siamo stati colti alla sprovvista perché le informazioni che ci hanno riportato erano errate. Non eravamo preparati ad uno scontro in cui akuma e hollow univano le proprie forze. »

« A chi stai cercando di scaricare la colpa? »

Guardo per un momento Ruki che tenta disperatamente di trattenere le lacrime. Amore mio, ti prego, non essere triste. Non sentirti in colpa. Non posso odiarti, mi sento umiliato ma la cosa più importante è che ti ho salvata. La mia promessa non è diventata una bugia. So di chi è la colpa e non è tua. « Do la colpa alla mia debolezza. »


Lavi, no, non sorridermi in quel modo. Non quando sei ammanettato, impossibilitato a muoverti e a difenderti. Lavi, io ti capisco, so bene cosa si prova ad essere condannati, ci sono passata anch'io e non posso sopportare di vederti in questo stato per un gesto misericordioso che ti sei concesso. Tu, Bookman, colui che non si lega a nessuno e vive solo per la storia, sei arrivato ad amare. Dovrebbero lodarti, e invece ti accusano di tradimento e tu dai alla colpa ad una debolezza che non hai. È stata colpa mia, sono io la debole. Dovresti odiarmi per quanto stai passando e invece nel tuo occhio riesco a percepire quell'amore che mi hai donato. Tutto questo è ingiusto, è pura follia.

Perché nessuno si chiede come mai hollow e akuma erano assieme e non ci tengono informati? Assurdo pensare che sia un semplice errore, c'è qualcosa sotto, basterebbe cercare. Me l'hai detto tu, Lavi, anche l'Ordine è marcio. Nessuno cerca a fondo la verità e sacrificano persone meravigliose come te senza chiedersi perché. Nessuno che cerchi di immedesimarsi in te e nella situazione disperata che stavamo affrontando. Nessuno che noti quante stranezze ci siano. L'importante è avere qualcuno a cui dare la colpa. Che ignominia. Ma farò di tutto, ti giuro, di tutto per salvarti. Questo processo è solo una farsa e io lo fermerò, costi quel che costi. Perché ti amo e per te voglio essere forte e ricambiare tutto ciò che hai fatto per me.


« Bookman Junior ammette i propri peccati senza mostrare pentimento. Si decide pertanto la condanna a morte per folgorazione. »

Me l'aspettavo. Non importa, non sono triste. Purché Ruki resti in vita. Ho mantenuto la mia promessa e mi va bene così, anche se sono umiliato. Ruki compensa questo sentimento che mi lacera. Va bene così. Resto impassibile di fronte a Lvellie, a tutti quanti, mi guardano angosciati e sorpresi. Devo inquietare parecchio in questo momento. Mi sento umiliato ma non voglio darlo a vedere, non davanti a Ruki che rappresenta il mio splendido orgoglio.

Proprio quell'orgoglio ora si intromette, urla a gran voce di essere ascoltata. No, Ruki, perché? Sono io che devo proteggerti, non fare così, altrimenti verrai condannata anche tu e tutti i miei tentativi di salvarti saranno stati vani. Tu devi vivere, devi stare bene, perciò fermati. Non difendermi, non farti del male, ti prego.

« Esigo di essere ascoltata! Perché nessuno si è degnato di chiedere un'opinione a me? Io ero presente, a nessuno importa? »

« Taci. » vorrei spaccare la faccia a Lvellie che si permette di parlare così alla mia Ruki. Ma sono ammanettato e non posso muovermi. Non posso nemmeno fermare Ruki che si è scatenata, è una furia. Noto però che nessuno la ferma, nemmeno Yu. Cavolo, fai qualcosa, guarda che così verrà condannata anche lei. « Bookman Junior ha confessato. »

« Con quale coraggio parlate così? Quest'uomo mi ha salvato la vita rischiando la sua e a nessuno sembra importare! Il nemico è scappato ma nessuno di noi è morto, siamo salvi grazie a lui. Come potete ignorare una cosa simile? »

Oh, Ruki, che donna meravigliosa sei. È inevitabile innamorarsi di una come te. Ma smettila, ti prego. Che dicano quel che vogliono, non potranno mai comprendere fino in fondo cosa ci lega, non capiranno mai l'importanza di quella promessa che ti ho fatto, una promessa vera, non l'ennesima bugia. Sono stanco di dire bugie, di dire tutto, in realtà. Mi accontento di guardare te, così nobile, oh, sei bellissima, e salva, questo è l'importante. Anche adesso sto cercando di salvarti perché ho una promessa da mantenere, fino in fondo.

« Le motivazioni sono futili. Non possiamo tollerare che un esorcista lasci in vita un Noah. »

« Esigo di essere ascoltata! Lo pretendo in qualità di luogotenente della tredicesima compagnia e questa faccenda rientra pertanto anche nella giurisdizione degli shinigami. Le nostre leggi non prevedono la condanna a morte qualora non ci siano prove. Io ero presente e posso affermare con assoluta certezza che Lavi non ha nessun tipo di accordo con il nemico, dando semplicemente la priorità alle cure di una compagna. È forse un gesto da condannare questo? »

« Testimoni? Tu che eri priva di conoscenza? »

« Presentatemi delle prove concrete sul tradimento di cui è accusato quest'uomo, allora. »

Ruki, che stai facendo? Questo atteggiamento mi lusinga e mi fa capire quanto splendida puoi essere, ma non deve andare così. Sono io che devo proteggerti, io devo essere forte. È egoista, lo so, ma ne va anche del mio orgoglio. Ruki, non farlo, smettila, ti prego. Lascia che sia io a proteggerti fino alla fine, come ti ho promesso. Io le mantengo le promesse, ora sì, a te sì.

« Ti consiglio di non peggiorare la tua situazione, o verrai condannata anche tu. » Lvellie, come osi parlarle così? Che diritto hai di intrometterti nel nostro rapporto così, ignorando quanto ci amiamo? Maledetto, maledetto, non osare.

Ma l'importante è che riesca a proteggerla fino alla fine. Come ho promesso davanti a quel cielo rosso. Ti ricordi, Ruki? Mi è venuto spontaneo farti quel giuramento, mentre il sole tramontava. Dicevi che il tramonto faceva risaltare bene il colore dei miei capelli. Raramente concedi complimenti ed io ne ero così felice che mi sono lasciato andare e te l'ho giurato, davanti a quel cielo che ti piaceva tanto. Sai, questo ti sembrerà infantile, ma dopo avermi detto quelle cose ho cominciato ad apprezzare davvero i miei capelli. Rosso come il tramonto che piace a te, Ruki, amore mio, che hai accettato questo mio sentimento e adesso ti arrischi così tanto. Che fortuna averti incontrata. Sono felice, Ruki, felice di averti fatto quella promessa, felice di essermi innamorato di te, tu che hai cambiato il mio mondo. Abbiamo superato tanti ostacoli, tanti pericoli, io e te da soli, diventando forti insieme, per proteggere quel piccolo angolo di felicità che ci eravamo costruiti a fatica. Da soli, io e te. Che splendido percorso.

Adesso però c'è qualcosa di diverso. Non sei sola. Tutto questo è inspiegabile. Io sono Bookman, sono una iena che invade i campi da guerra e considera le persone delle semplici macchie d'inchiostro su dei fogli. A nessuno importa di una persona del genere, tanto meglio che muoia uno che usa la gente così. Eppure, non sei sola, non più.

« Osereste, sovrintendente? »

È Byakkun -pardon, Byakuya- tuo fratello che parla. Anche lui si è intromesso ma non capisco perché. Nessuno sa del nostro amore, ci vedono tutti come amici. Anzi, se sapesse del nostro rapporto lui certamente avrebbe da ridire. Eppure si è messo in mezzo, per aiutarti, vedendo come ti sei infervorata per soccorrermi. È una persona gentile, tuo fratello, anche se mette un sacco soggezione.

« Prego? »

« Osereste mettere sul patibolo un membro della mia famiglia, sovrintendente Lvellie? Forse in questo momento avete la mente offuscata, ma vi ricordo che io sono il capofamiglia del casato Kuchiki, uno dei più importanti della Soul Society. Se condannerete a morte un mio familiare senza prove concrete, dovrò considerarlo un atto di tradimento nei nostri confronti e sciogliere l'alleanza. »

Che parlantina. Nemmeno tu ci credi, eh, Ruki? Lo capisco dalla tua faccia. Eh, lui lo fa per salvare il nome della famiglia, c'era da aspettarselo. Anche se non avrei mai immaginato che lo avrebbe fatto. È una persona gentile, tuo fratello.

« Noto inoltre con tristezza che non vi premurate di ascoltare quanto ha da dire una vostra alleata. Quale maleducazione. »

« Questo non... »

« Uno shinigami era presente, pertanto quanto accaduto rientra anche nella nostra giurisdizione. Chiedo di fare una riunione e decretare una condanna solo dopo aver esaminato le prove, supponendo che ne abbiate. Lo chiedo in qualità di capitano della sesta compagnia. Immagino che il supervisore Komui non abbia nulla da obiettare. »

Komui? Figuriamoci, Byakkun. E infatti annuisce subito. E continui a parlare, dici che anche i comandanti supremi non avranno nulla da ridire. Tua sorella ti guarda sbalordita e poco a poco sorride. È tutto così improvviso e sono disorientato. Sono felice, ma anche un po' umiliato perché io dovevo proteggere Ruki e invece mi sto facendo salvare.

Ma tu guardi me, con il sorriso di chi ha ritrovato la speranza. E di colpo il resto svanisce, Byakuya continua a parlare, anzi, si è creato un gran vociare, ma adesso esisti solo tu, Ruki. Forse sono stato presuntuoso a pensare di farcela da solo. Ho accettato l'aiuto di un Noah e mi vergogno così tanto di averlo fatto, ma l'ho fatto per te, per salvarti, amore mio, e per te posso accettare anche quest'altro aiuto, ben più gradito. Perché ho ritrovato la speranza di restare in vita, accanto a te e continuare a proteggerti. La promessa che ti ho fatto la voglio mantenere e posso farlo solo restando in vita. E poi se morissi non potrei più baciarti, sorriderti, dirti ogni giorno che sei magnifica. Perché mi stavo rassegnando così facilmente alla morte? Rinunciare a te così, è pura follia. Chiamalo egoismo, ma ti amo e non voglio rinunciare a te, non ancora. Continuiamo ad andare avanti, insieme, Ruki.


È stata un'attesa lunga e snervante. Non ho potuto vederti né toccarti durante tutta la riunione. Si sono riuniti tutti i capitani del Gotei 13 e anche i luogotenenti, insieme ai direttori di ogni sede dell'Ordine Oscuro con i comandanti supremi. Abbiamo parlato a lungo, ma alla fine, Lavi, sono riuscita a salvarti. Mi sono fatta forza per te e ho accettato il rischio di finire sul patibolo ancora una volta, intromettendomi durante il processo. L'ho fatto per te, perché ti amo e ti voglio accanto e, chiamalo egoismo, ma non potevo sopportare il tuo sorriso rassegnato. Non devi fare tutto questo per me, Lavi. Anch'io voglio proteggerti, non fare tutto da solo, non sei solo. Andiamo avanti, insieme.

Quando esco dalla sala riunioni ti vedo, amore mio, mentre ti tolgono le manette. È emerso che non sussistevano prove per condannarti e che la fuga del Noah era inevitabile, un Noah che non ho visto ma sento di odiarlo perché ti ha messo in una situazione del genere. Dev'essere stata dura, ma eccoti, salvo, perché sono diventata un po' più forte per te. Tu mi guardi e non ti importa di niente e di nessuno, corri ad abbracciarmi, non ti importa se ci stanno guardando tutti. Questa tua spontaneità mi imbarazza, ma sei vivo, ti ho salvato, io ti ho salvato ed è la cosa più importante.

« Ti rendi conto che hai rischiato la condanna a morte? » me lo dici a bassa voce, soffocando il viso sulla mia testa, le tue braccia mi stringono ma non mi fanno male. Sento il tuo calore, che sensazione meravigliosa.

« Sì. » ti dico semplicemente. L'ho fatto per te e non me ne pento.

« Non dirmelo con tanta tranquillità! Se ci penso, io... » le tue dita, intrecciate tra i miei capelli, mi accarezzano con dolcezza. È un rischio che ho corso volentieri. Per sentire di nuovo queste splendide mani su di me. « Ti prego, perdonami. Ho giurato che ti avrei protetta da qualsiasi cosa, eppure... »

« Sono io che devo scusarmi. Per colpa della mia debolezza ti ho messo in una situazione così difficile. Non potevo permetterti di morire per una mia colpa. »

« Ma che stai dicendo? Tu non hai nessuna colpa, eravamo in una situazione disperata. »

« E il Conte, gli hollow, tutti quanti ne hanno approfittato. Hanno approfittato del fatto che fossi debole, ma non succederà più. Te lo prometto, Lavi, ti giuro che diventerò più forte. Anche tu devi essere protetto, non è giusto che ti faccia carico di pesi simili da solo. Il mio corpo è molto piccolo, ma può reggere. Diventerò più forte e non ti farò più correre pericoli simili. »

Mi guardi, sorpreso. Di che ti stupisci, Lavi? Mi sembra naturale volerti proteggere così tanto. È un po' egoista, ma mi viene spontaneo. Perché ti amo.

Accarezzi ancora un po' i miei capelli. Mi sorridi. « Per me la promessa vale ancora. Non permetterò che ti accada nulla. Ti proteggerò, diventerò più forte anch'io, per poter andare avanti, insieme. »

Ha delle mani così calde, delle dita affusolate e un po' ruvide che compensano il rischio di morire. Come potevo lasciarti morire, Lavi? Come potevo rinunciare a queste mani e al tuo sorriso e al tuo cuore che hai aperto solo a me?

« È una promessa, eh. »

Il tuo viso si avvicina al mio e ciò mi imbarazza. D'accordo, mio fratello se n'è andato ma qualcuno potrebbe vederci e non possiamo permettere che riveli qualcosa. Siamo costretti ad amarci nel segreto ma dopotutto non mi dispiace. Questo amore è così importante, custodiamolo gelosamente.

Ma a te sembra non importare. Scuoti la testa e le tue mani mi bloccano. « Ti prego, non fermarmi. Se penso che potevo non rivederti più non posso farne a meno. Fatti baciare qui, adesso, per suggellare questa promessa. »


Mi guardi con il viso rosso d'imbarazzo. Ecco, quello è un rosso che ti dona, non quello del sangue. Promettiamocelo, ancora e ancora, che diventeremo forti e andremo avanti, insieme, qualunque pericolo ci si parerà di fronte.

Annuisci, piena di imbarazzo, mentre io ti bacio subito, senza pensarci due volte. Dio, non posso pensare a ciò che stavo per perdere. Questa bocca, questa lingua, questo rossore imbarazzato che ti dona un sacco, che ricorda un po' quel cielo rosso davanti cui ti ho fatto quella prima promessa. Ma rinnovarla non fa mai male, ribadire che non sarà una bugia, che la ricorderò sempre e che farò di tutto per mantenerla non fa mai male.

Ho subito un umiliazione dopo l'altra, una peggiore dell'altra, ho sofferto, ho rischiato di non rivederti più. Ma non importa, non più. Non importa se il Conte ti ha messo in pericolo apposta per farti salvare da un Noah, nemmeno che l'Ordine abbia colto un pretesto per togliermi dai piedi perché sono Bookman e Bookman è scomodo, anche se c'è un'alleanza. Che importanza ha tutto questo? Chi se ne frega dei ragionamenti complicati.

Niente sarà più importante di questa promessa che ci siamo fatti. Nessuna bugia, non più, non a te.

Non dovrei provare queste cose. Non dovrei innamorarmi. Il vecchio forse mi dirà che sono sentimenti inutili, che devo stare sopra le parti. Ma chi se ne importa.

Amarti e proteggerti è così bello, Ruki, che vale la pena affrontare tutto questo.

   
 
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