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Autore: Runaway    27/04/2012    3 recensioni
Ciao il mio nome è amore.
Entrerò nella tua vita sconvolgendola completamente.
Ti illuderò e ti farò battere il cuore a mille.
Ah no, aspetta quello è lui.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Non buttarti giù, non voglio che tu pianga.
Sorridi, fallo per me.'


Entro in classe col malumore alle calcagna.
Il sole splende nel cielo e sembra quasi che la tempesta di ieri non ci sia mai stata.
Eppure si può sentire ancora l'odore delle strade bagnate, si può ancora vedere la rugiada correre lungo le foglie degli alberi.
Taylor mi si para davanti, avvolgendomi in un caldo abbraccio.
"Ho saputo." dice semplicemente.
Sospiro rassegnata.
Quando la realtà ti si scaglia contro, puoi soltanto fare due cose:
-Scappare via consapevole che nel luogo dove scapperai lei continuerà a seguirti.
-Affrontarla.
Ebbene io ho deciso di affrontarla.
Ho raccattato armatura, scudo e spada e mi sono imbattuta in una delle battaglie più dolorose mai combattute.
"Tranquilla, sto bene." le dico forzando un sorriso.
L'unica cosa da fare è mettere un cerotto su quella ferita ed aspettare che si cicatrizzi da sola.
Devo soltanto non pensarci, o almeno fare finta.
Anche se il vuoto nel mio stomaco me lo fa ricordare ogni secondo.
Mi siedo al mio banco e Matt si appropia della sedia al mio fianco ,guardandomi allarmato.
"Violet,ora dobbiamo pensare alla festa di Halloween di questa settimana." dice deciso.
La festa di Halloween è sabato.
Mancano due giorni, cos'altro c'è da organizzare?
"A cosa dobbiamo pensare scusa? E' tutto pronto, no?" chiedo retorica.
Lui annuisce convulsamente sbatacchiando i suoi ricci a destra e a manca.
Matt non è un cattivo ragazzo, tutt'altro.
Quando decide di romperti le palle lo diventa.
Cioè diventa rompipalle.
Un deficente coi fiocchi.
"Io intendo i nostri vestiti." dice squadrandomi coi suoi grandi occhioni blu.
La mia voglia di andare a quella festa è pari a mille sotto zero.
Eppure devo farlo.
"Io mi vestirò da strega." si intromette Taylor ,che nel frattempo era rimasta in disparte ad ascoltare.
"Banale." commenta Matt.
"Io mi vestiro da Jack o' Lantern." continua lui.
Il mio cuore fa una capriola all'indietro.
Caccio un'occhiataccia che colpisce in pieno Matt.
"Che c'è?" chiede stupito.
"Idiota, chi si vestiva sempre così?" chiede Taylor.
Matt sembra pensarci su un attimo.
Poi mi guarda dispiaciuto.
"Carl." dice piatto.
E' strano come quel ragazzo si sia sempre e dico SEMPRE vestito in quel modo ad Halloween.
Forse era una specie di rito, o forse era troppo pigro per cambiare vestito.
"Allora penso che cambierò vestito." dichiara Matt mettendosi a pensare.
Annuisco comprensiva.
"Con chi andrai?" mi chiede Taylor.
Ebbene si, anche alla festa di Halloween devi essere in compagnia.
Come il ballo di fine anno, solo che quello ancora dobbiamo farlo.
La mia mente fa capolino alla festa dell'anno scorso.
"Non lo so." dico sincera.
La realtà è che non ho mai avuto un accompagnatore.
Io, taylor, Matt e Carl andavamo a queste feste insieme, senza preoccuparci dei pettegolezzi.
Ma a quanto pare stanno per cambiare molte cose.
"Qualcuno ti ha chiesto di accompagnarlo?" chiedo a Taylor vedendola impaziente di parlare.
"Andrò con Lois." dichiara Matt.
Perfetto, anche lui fissato con l'ochetta della scuola.
"Chi te l'ha chiesto?" sbotta Taylor girandosi verso di lui.
Quella bionda ossigenata con un tacco dodici e un vestitino aderente attira tutti.
E' una bella ragazza, a dir la verità.
Purtroppo Dio non l'ha dotata di un cervello funzionante e quindi l'unica cosa che sa fare è dire stupidaggini e starnazzare come un'oca.
"Bill mi ha chiesto di accompagnarlo." dichiara Taylor eccitata.
Bill.
Campione di rugby della squdra della scuola.
Il suo nome mi ha sempre fatto venire in mente il mio ultimo cane.
Si chiamava proprio come lui ed era un uragano.
Un cucciolo di beagle pronto a saltarti addosso e leccarti a più non posso la faccia.
Sebbene il nome dell'accompagnatore di Taylor mi fa venire in mente il mio cane, non posso mettere a confronto il mio cane coccolone con quel giocatore alto e massiccio.
Scuoto la testa cercando di scacciare i pensieri dalla mia testa.
"Oh ed era tipo 'Baby, ti va di essere la mia piccola per una notte?'" dice Taylor interpretando Bill e scoppiando in un urlo eccitato.
"Fantastico." dico senza entusiasmo.
"Cerca di non farti mettere incinta da quel bisonte versione umana ,occhei?" sbotta Matt contrariato.
"Ragazzi, non so se l'avete notato ma io come al solito sono forever alone." dichiaro piccata.
"Oh, è vero." commenta Taylor.
Assume anch'essa un espressione pensierosa, segno che sta per attribuirmi ad un ragazzo.
"Potrei vestirmi da topo mannaro, eh che ne dite?" chiede Matt.
Topo mannaro.
Da dove diavolo gli è uscita sta idea?
"Shh, io penso che potresti chiederlo a Jim, il portiere della squadra di calcio." Taylor zittisce Matt e i suoi strani travestimenti.
"Jim?" dico facendo una faccia disgustata.
Quel ragazzo è il più disgustoso di tutto l'istituto.
Ricordo che all'ultima festa ha preso a due mani il contenitore del punch e l'ha bevuto direttamente da lì , sporcandosi tutto il vestito.
Poi ha costretto Mrs. oca a ballare e le ha appiccicato tutti i residui sul vestito glitterato nero.
Aggiungerei inesistente, e lei per ripicca gli ha rifilato una borsettata in faccia.
"Occhei, forse è troppo... impegnativo."
Impegnativo è dire poco.
"Gatto mannaro?" se ne esce Matt continuando a pensare.
"Che ne dici di Lou?" lo ignora Taylor concentrandosi sul mio presunto accompanatore.
Lou è il classico ragazzo studioso.
Anch'egli fa parte della squadra di calcio ed è davvero bravo.
E' anche carino, a modo suo.
L'unica sua pecca è che parla nella sua lingua.
La lingua dei secchioni.
Non perde tempo a sapere cosa ti piace, cosa vuoi fare.
Ti riempe la testa di formule chimiche e citazioni filosofiche così tanto che a fine serata ti sembra di essere ubriaca senza aver toccato alcool.
"No." dichiaro, al solo pensiero ho il mal di testa.
"Che ne dite di cane mannaro, figo no?" chiede Matt insistendo.
"Occhei, allora Justin." dice Taylor senza ammettere obiezioni.
Obiezione ,vostro onore. OBIEZIONE.
Un campanello di allarme si accende nella mia testa risuonando e scuotendo le sue pareti.
Scuoto la testa in cenno di negazione.
"Perchè no? Cos'ha quel ragazzo che non va?" chiede stupita Taylor.
Sotto una certa luce Justin appare davvero un bel ragazzo, lo ammetto.
"Ci sono! Aquila mannara, eh?" sbotta Matt riscuotendosi dai suoi pensieri.
"Ha il fatto che gli ho lanciato un pallone in pieno viso!" sbotto esasperata da quel pensiero e dalle continue intromissioni di Matt.
Sul viso di Taylor si dipinge un espressione di puro stupore.
"Quand'è che me lo dici?" chiede ad occhi sgranati.
Ammetto di aver dimenticato di informarli di questo accaduto.
Balbetto qualcosa che è incomprensibile anche a me.
"LUPO MANNARO!" urla Matt facendosi sentire da tutta la classe.
"Oh cazzo, ci sei arrivato!" dice Taylor applaudendo.
Io non posso chiedere a Justin di accompagnarmi, proprio non posso.
Lasciamo perdere il fatto che non lo chiederei mai a nessun ragazzo.
Figuriamoci uno che ho preso a palle in faccia.
"Passa avanti, try again." dico guardando Taylor.
I suoi occhioni verdi formano due punti interrogativi.
Perchè vuole per forza associarmi a quel tipo?
Nel frattempo la prof di matematica fa presenza in classe scusandosi del ritardo.
Mimo un 'no' a Taylor prima che si allontani e prenda posto.
"Tu da che ti vestirai?" mi sussurra Matt.
"Da nulla, probabilmente non verrò." lo informo dei miei pensieri.
Non c'è un ragazzo per me in questa scuola.
Credo che rimarrò a casa ad ascoltare musica.
La prof si siede alla cattedra mentre si sistema i capelli.
Matt mi guarda sconcertato.
"Cosa? Devi venire." dichiara Matt a voce troppo alta.
Vedo la prof alzare lo sguardo e scrutare nella nostra direzione.
"Ti dico di no, discorso chiuso." sussurro tenendo d'occhio la cattedra.
"Ha qualcosa da dire alla classe, miss gray?" mi rimprovera la prof.
Me lo sentivo.
"No, prof." le dico fronteggiandola.
"Meglio per lei." mi minaccia ad occhi stretti.
Lancio l'ennesima occhiataccia a Matt, intimandolo di stare zitto.
Ma con lui è tutto fiato sprecato.
"Oh andiamo, senza te non è la stessa cosa." non si arrende.
"Basta Matt, non verrò. Punto." dichiaro ferma.
"Gray, dal preside!" urla la prof verso di me.
Ma cos'è che hanno tutti i professori contro di me?
"Prof, io..." cerco di spiegarmi.
Dalla sua espressione imbestialita penso ci sia poco da spiegare, in ogni caso.
"DAL PRESIDE!" urla infatti trapanandomi le orecchie.
Sbuffo e mi alzo uscendo dalla classe.
Questa è la seconda volta in una settimana, finirò molto male se lo sa mia madre.
Percorro la solita scaletta che mi conduce in quella stanza così temuta da tutto l'istituto.
Mi fermo sulla porta guardando verso la scrivania di Lay.
Non c'è nessuno.
Entro e mi siedo su una delle tante sedie di plastica disposte una di fianco l'altra.
"Ciao." sento all'improvviso.
Mi giro per vedere chi mi ha salutata e rimango sbigottita di fronte alla figura di Justin.
"Oh,ciao." rispondo imbarazzata e presa alla sprovvista.
Mi sorride mostrandomi la fila di denti bianchi che possiede.
"Come mai qui?" chiede seduto su una sedia dall'altro lato della stanza.
"Tu non lo sai ma io qui sono un'abituè." rispondo fissandolo.
Indossa una camicia bianca semplice ed un jeans.
Ridacchia impercettibilmente.
"Complimenti." dichiara senza smettere.
"Invece a te, cosa ti porta qui?" chiedo incuriosita.
Possibile che quella faccia d'angelo abbia combinato qualcosa?
"Te lo direi ma poi dovrei ucciderti." risponde serio per poi scoppiare a ridere.
Rimango imbambolata di fronte a quella risposta, di fronte alla sua risata che pian piano sfuma lasciando spazio al silenzio.
"Scherzavo eh." dice poco dopo facendo ridere me.
"Senti, tu hai già un accompagnatore per la festa di Halloween?" chiede imbarazzato.
Credo che il mio cuore sia decollato, direzione luna.
Non posso chiederci, davvero mi sta chiedendo di andare con lui?
"In realtà no." rispondo già su di giri.
Si, sono contenta e non so il perchè.
"Posso chiederti quindi di farmi un favore?" chiede a sua volta ,misterioso.
Su cosa vuole andare a parare?
Gli faccio cenno di parlare e le sue gote si colorano di un rosso acceso.
"Io, ecco...vorrei che tu mi accompagnassi per far ingelosire la persona che mi piace." dice a testa bassa, torurandosi le mani.
Inutile dire che la mia faccia era tipo 'ARE YOU FUCKING KIDDING ME?'
"O-ovviamente se non vuoi, puoi rifiutare." alza lo sguardo imbarazzato.
Annuisco incerta.
Vorrei proprio sapere chi è l'oca che ha rubato il cuore a questo ragazzo.
Dal suo comportamento si direbbe proprio cotto.
"Va bene." mi esprimo a testa bassa.
Davvero mi sono illusa che qualcuno si fosse interessato, finalmente , a me?
Smettiamola di dire sciocchezze.
"Figo." sento la sua voce che traspira un filo di eccitazione.
Alzo lo sguardo e lo vedo sorridermi.
Nello stesso momento in cui penso di non voler interrompere quel sottile contatto tra i nostri occhi, Lay entra nella stanza guardandomi stupita.
"Ancora tu? Stavolta proprio non posso passarci sopra." mi dice dispiaciuta.
"No problem." dico alzandomi e sorridendole.
Mi volto verso Justin che intanto ha accavallato le gambe con aria pensierosa.
"Ci vediamo." mi saluta.
Entro così nella fatidica stanza degli orrori.

 AUGH(?)
Rieccomi qui c:
Che ve ne pare? Dai è passato pochissimo.
Insomma, qui si chiariscono un pò le cose su chi siano questi Taylor e Matt.
E Violet finisce di nuovo dal preside.
Spero vi sia piaciuto :3
RECENSITE.
-Runaway.


  
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