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Autore: Amy Dickinson    27/04/2012    9 recensioni
Ma ciao ^^
quella che vi apprestate a leggere è una raccolta di brevi componimenti dedicati ai personaggi di questa serie, ogni capitolo tratterà un personaggio (o una coppia, se si legge con attenzione) e sarà a sé, generalmente slegato rispetto agli altri, pertanto andrebbero recensiti singolarmente. Spero che li leggerete e mi lascerete le vostre opinioni in merito, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, davvero ^^
Eccovi l'elenco dei capitoli e fra perentesi trovate il personaggio trattato così vi sarà più facile trovare il riferimento alle vostre coppie preferite:
* Friends or enemies? * (Tart)
* Why can't you see? * (Lory)
* Memories * (Kyle)
* Broken * (Mina)
* A nice game * (Paddy)
* Birthday party * (Ryan)
* Frozen * (Pie)
* Howling at the moon * (Pam)
* Sympathy for the devil * (Strawberry)
* Secretly staring at you * (Ghish)
* How we met * (Mark)
* Darling, she's no longer a baby * (Sakura & Shintaro)
* Friends will be friends * (Mimi & Megan)
* What's friendship? * (Mash)
Grazie dell'attenzione e buona lettura!
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Frozen

“Se non la smettete con questi chimeri, prima o poi vi daremo una lezione che non dimenticherete!” li minacciò Mewberry.
“A chi credi di far paura, micetta?” la schernì prontamente Ghish con un sorriso beffardo sulle labbra.
“Siete solo delle povere illuse!” si aggregò anche Tart.
“Ah sì, eh? Ora vi faccio vedere io, Fiocco Immobilizza!” disse Paddy, attaccando per prima.
Le compagne seguirono a ruota l’amica e, chiamate le proprie armi, si prepararono a lanciare i loro attacchi contro i nemici. Gli alieni, naturalmente, non stettero a guardare e si prepararono a schivare i colpi e a contrattaccare.
Ghish, com’era prevedibile, si scagliò contro Mewberry e Tart designò Paddy come sua avversaria. Pie preparò un attacco e direzionò il ventaglio verso Mew Lory che riuscì ad evitarlo all’ultimo secondo. Nel frattempo, approfittando della distrazione degli alieni, Mew Pam e Mew Mina attaccarono il chimero di turno cercando di indebolirlo.
Mew Lory chiamò le sue nacchere e, spiccando un balzo, si preparò a contrattaccare.
“Fiocco d’acqua!” gridò.
Pie schivò il colpo con facilità e, a sua volta, si tenne pronto a risponderle.
“Elettrosiluro!”
La ragazza saltò sul terrazzo di un edificio ed evitò il colpo a sua volta.
“Devo ammetterlo, questa è stata un’ottima mossa. Ma non riuscirai a scampare anche al prossimo attacco” disse l’alieno mentre dal suo ventaglio si irradiava una serie di scariche elettriche.
Mew Lory temeva quell’attacco, l’espressione sul volto del ragazzo le diceva che fino a quel momento si era solo riscaldato, che i veri attacchi sarebbero ancora dovuti arrivare. Tuttavia non scappò, era una combattente e le combattenti non hanno paura. Pie però riuscì a leggere il terrore nei suoi occhi e ciò lo esaltò al punto tale da avvicinarsi a lei e colpirla.
La ragazza, ancora una volta, riuscì a spostarsi appena in tempo ma sapeva che non sarebbe bastato, così dovette scappare. Corse a perdifiato attraverso il parco Inohara, decisa a non fermarsi finché non le fosse venuta in mente un’idea. Ma non le venne in mente nulla e le gambe cominciavano a cedere sotto la fatica della corsa improvvisa mentre l’alieno le volava dietro senza il minimo sforzo, lanciandole contro attacchi ad alto voltaggio che Mew Lory fece l’impossibile per evitare.
“Non mi sfuggirai!” la minacciò, lanciandole contro l’ennesimo dei suoi elettrosiluri.
La povera Mew Mew inciampò in un sasso e finì contro il tronco di un albero, ferita di striscio a una gamba dall’attacco di Pie.
“Fine della corsa” la sbeffeggiò, puntandole contro la sua arma.
“Fiocco…”
Ma in un attimo l’alieno fece comparire delle corde che la costrinsero contro l’albero, immobilizzandola e, quindi, impedendole di chiamare la sua arma.
“La tua amichetta diceva di volerci dare una lezione ma a quanto pare ha parlato troppo presto” rise. “Finalmente ho l’occasione di togliere di mezzo almeno una di voi fastidiose, insulse Mew Mew”
“Sono… sono sicura che non lo farai” gli rispose debolmente Mew Lory.
“Vogliamo scommettere?”
“No, Pie. Non ho… alcun bisogno di scommettere. So che non lo farai”
“Invece lo farò. Sono stanco di voi, non fate altro che blaterare cose senza senso sperando così di convincerci a desistere dal nostro proposito. Noi non lo faremo mai, non abbandoneremo la nostra gente a un destino ancor più crudele di quello in cui si trova adesso. Voi umani siete i discendenti di chi ha invaso questo pianeta, impadronendosene indebitamente, siete fin troppo diversi da noi, come credete che le vostre parole possano anche solo interessarci?”    

“Accetto il tuo punto di vista, posso anche comprenderlo e rispettarlo ma non condividerlo. Io credo che non siamo poi così diversi”
Stringeva forte i denti, trattenendo il dolore che la ferita le provocava ma cercava comunque di mostrarsi coraggiosa e fronteggiare il nemico nonostante l’avesse bloccata. 
“Ah, sì? E cosa te lo fa pensare? Sentiamo”
“Voi siete come noi perché, se state combattendo questa guerra, non è perché vi piaccia ma perché volete salvare la vita alle vostre famiglie e ai vostri amici”
“E allora?”
“Anche noi vogliamo salvare i nostri cari, anche noi eviteremmo volentieri di combattere contro di voi”
“Fatelo allora, consegnateci la Terra e tutto si risolverà”
“Sai meglio di me che non è possibile, voi stessi non lo fareste mai. Abbiamo le stesse ragioni e il problema è che entrambe, prese dai rispettivi punti di vista, sono giuste, per questo non si può dire che una di esse sia sbagliata e che una delle due parti sia quella antagonista”
“Cosa vuoi dire con questo?”
“Che dovremmo smetterla di farci la guerra. Voi venite da un lontano pianeta ma la vostra popolazione è originariamente terrestre, proprio come noi. Potremmo smetterla e trovare un accordo per permettere alla vostra gente di venire a vivere qui, senza però dover minacciare di morte l’umanità”
Pie fu colpito dalle sue parole. Per un istante pensò che la ragazza avesse ragione e che il piano non suonava affatto male e che, per quanto fosse complicato da alcuni punti di vista, poteva anche essere realizzabile. Ma subito dopo si convinse che era un’assurdità anche solo averlo preso in considerazione. Mew Lory stava solo cercando di abbindolarlo, di fargli abbassare la guardia. E, no, lui non ci sarebbe cascato.
“Non dire sciocchezze, ragazzina. Ciò che dici è impossibile”
“Perché è impossibile? Questa è solo una convinzione che vi siete auto imposti”
Stava diventando sempre più coraggiosa, come se, all’improvviso, non avesse più paura. E dire che Pie l’aveva sempre considerata timida e infantile quasi quanto Mew Paddy. Invece si stava completamente ricredendo. 
“Cosa credi di fare, eh? Parla pure quanto vuoi ma non servirà a nulla. Credi di sapere ogni cosa ma in realtà non sai proprio un bel niente di noi”
“Invece ti dico che lo so. Siete come noi. Tranne che per alcune caratteristiche, tu sei esattamente come me, Pie”     
L’alieno non seppe dire se l’avesse impressionato di più il fatto che avesse rimarcato quella parola per rafforzare il concetto o che avesse dovuto trattenere un sussulto quando il suo nome era uscito dalle labbra di Mew Lory.
“Non è vero, non è così!” gridò, lanciandole una piccola scarica elettrica.
La ragazza si lasciò sfuggire un lamento ma non demorse.
“Pie, ascolta… io so quello che dico, so di aver ragione. Vuoi sapere perché ne sono convinta? Perché nel tuo petto c’è un cuore. Un cuore che palpita, un cuore forte e valoroso, un cuore pronto a sacrificare anche l’ultimo dei suoi battiti per le persone che ama. Un cuore, Pie, proprio come il mio”
Fece una pausa, trattenendo un altro lamento, ma continuò prima che lui potesse prendere la parola e controbattere col suo solito cinismo.
“Il tuo cuore è ricoperto di ghiaccio ma solo perché sei stato tu a volerlo. In realtà è vivo, infuocato e non vede l’ora di sciogliere la fredda coltre di indifferenza che lo intrappola. E mostrarsi, finalmente, in tutta la sua passione”
Pie sussultò. Non poté proprio evitarlo. 
“Non è forse così?”
Mew Lory guardò l’alieno negli occhi nello stesso istante in cui le uscirono quelle parole di bocca. Sapeva di aver fatto centro.
“Tu parli di cose che non conosci neanche lontanamente” cercò di difendersi.
“Sento il tuo cuore, mi basta. Batte a ritmo con il mio, incredibilmente”
Il ragazzo ammutolì e tese l’orecchio, avvertendo come un martellamento provenire dal proprio petto. Poi ne avvertì subito un altro, quasi impercettibile, a breve distanza.
‘Possibile che sia davvero il suo cuore?’ si chiese.
“Lo senti? Il mio lo sta chiamando, gli sta dicendo di far uscire il fuoco, di abbattere il muro gelato che gli sta attorno”
Pie restò in silenzio e le si avvicinò per accertarsi che i loro cuori stessero realmente battendo all’unisono e che non fosse una suggestione creata dalle parole della ragazza. Quando fu a meno di un passo da lei distinse non più solo il battere del proprio cuore ma anche quello di lei, chiaro e potente.
Era vero, aveva ragione.
Gli occhi di lui ricaddero su di lei. Più e più volte il pensiero di lei gli aveva attraversato la mente, tanti i momenti in cui avrebbe desiderato poterla guardare, come stava facendo in quell'istante. Guardarla, senza dover combattere contro di lei.
‘E’ bellissima’ pensò, ormai fuori controllo, non riuscendo più a staccare gli occhi da quel volto sofferente e rosso per lo sforzo.
Ma cosa andava a pensare? Che accidenti era riuscita a fargli quell’umana?  

Mostrarsi in tutta la sua passione.
Passione.

Sì, era proprio ciò che provava. Ma come era riuscita a capirlo?
“Pie…” lo chiamò e a Pie il suono di quella voce parve il più dolce del mondo.
Senza fermarsi a pensare, come faceva sempre spinto dalla razionalità che lo contraddistingueva, alzò una mano e le accarezzò delicatamente una guancia umida di sudore. Mew Lory arrossì notevolmente, non si aspettava quel gesto, non da parte sua.
“Siamo stati coinvolti in una guerra più grande di noi ma non possiamo abbandonarla, la posta in gioco è davvero troppo alta. Mi dispiace…” sussurrò, a pochi centimetri dal suo viso. “Se fosse dipeso da me però, sappi che non avrei mai voluto essere tuo nemico, Lory…”
La ragazza non ebbe il tempo di elaborare quella risposta né di poter replicare perché Pie, dopo averla guardata negli occhi con uno sguardo incredibilmente profondo, la baciò.
Fu un bacio breve ma molto intenso. Mew Lory sentì molto più che il semplice tocco di quelle labbra. Pie voleva comunicarle qualcosa. Amarezza, dolore e sì, anche passione. Una passione segreta che aveva da sempre nutrito per lei e che aveva provato a insabbiare più volte. Ma quella passione tornava sempre e in quel momento era più forte che mai.
La baciò ancora una volta e la ragazza non poté fare a meno di ricambiare. Aveva sempre creduto di amare Ryan ma quello che provava per lui non era altro che una cotta. Ryan non aveva mai scatenato nel suo cuore il tumulto che le provocava la sola vista di Pie. E Pie, in quel momento, la stava sfiorando, la stava baciando.
Forse avrebbero continuato per tutta la sera se non avessero sentito le voci delle altre Mew Mew che chiamavano l’amica.
“Ci rivedremo” sussurrò l’alieno al suo orecchio prima di svanire, liberandola dalla stretta delle corde.
“No, aspetta!” tentò di dirgli ma ormai era già lontano in chissà quale dimensione.
“Mew Lory!”
“Ragazze, sono qui”


“Strano che tu non sia riuscito a battere Mew Lory, eravate da soli” commentò Tart con aria delusa.
“E’ proprio questo il problema, Tart: mai lasciare Pie solo con la sirenetta, chissà cosa potrebbe uscirne fuori…” lo punzecchiò Ghish.
“Chiudete il becco, razza di idioti!” tuonò il fratello maggiore, punto sul vivo.
“Mi sa che hai ragione tu, Ghish. Guarda com’è arrabbiato!”
“Certo che ho ragione, lo conosco bene”
Pie stava già facendo ricomparire il ventaglio per dare una lezione a quei pettegoli ma si trattenne, dicendosi che non ne valeva la pena. Si teletrasportò in laboratorio e continuò le sue analisi e ricerche, sperando che i suoi fratelli lo lasciassero in pace per un po’.
Sospirò, ripensando subito a Lory.
Era contro Ghish per il fatto che avesse in testa sempre e solo Strawberry e anche contro Tart che, più che un’avversaria da battere, considerava Paddy un’ amica con cui giocare. Lui era quello freddo, quello razionale, quello che non si sarebbe mai innamorato, men che meno di una nemica. E invece era successo. E, anche se non lo avrebbe mai detto apertamente, sapeva di averlo dimostrato. A Lory e a se stesso.
Nel secondo bacio, poi, c’era racchiusa anche la risposta di lei. Ormai lo aveva capito: anche Lory  lo amava.
Sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa ma Pie sapeva che quei sentimenti ricambiati sarebbero rimasti vivi per sempre e, prima o poi, lui e la bella guerriera avrebbero sciolto insieme quel muro di ghiaccio.



L’angolo di Amy
Ciao gente,
questa volta tocca a Pie e al suo incontro ravvicinato con Lory, che ve ne pare? Spero che vi piaccia ^_^
Lory e  Pie sono una coppia mancata nella serie, peccato vero? Anche se con Pie ci vedrei bene anche Pam ma non per una storia duratura, se è vero che gli opposti si attraggono loro che sono uguali non avrebbero futuro, mentre con Lory ci sarebbe eccome. Uh, e poi c'è Ghish! E' proprio insopportabile a volte, sempre lì a punzecchiare tutti... non è un adorabile diavoletto? Eheheheh ^.^
Vorrei ringraziare chi segue questa storia che l’abbia inserita nelle preferite, nelle ricordate o nelle seguite, grazie!
E un mega grazie va anche a
Sana96, Danya, TheDreamerGirl, la_bella_, Gely_9_5 e Emmy_Nerisse per aver recensito il capitolo scorso, siete così carine ^^
Allora, non mi resta che salutarvi per ora, a presto con il prossimo capitolo : )  

Amy

 

  
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