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Autore: Aelle Amazon    28/04/2012    3 recensioni
Alla June Academy c'è una ragazza a cui nessuno rivolge la parola. Aelle Amazon è il suo nome. E' dislessica e non riesce a stare ferma.
In un giorno di pioggia, Percy Jackson diventa il suo nuovo compagno di banco. E allora i guai si moltiplicheranno all'infinito.
Questa storia si svolge alla fine del quinto libro, con la sconfitta di Kronos, con nuovi e vecchi semidei.
Dal secondo capitolo:
-Grover!- urlò Percy – Fai qualcosa!-
Alle mie spalle Grover si agitò. –Cosa?!-
-Qualunque cosa!- strillò la signora Jackson mettendosi le mani nei capelli –Il mio bambino … -
Io non dissi nulla: ero in uno stato di afasia assoluta. Anche se avevo gli occhi offuscati, guardai Grover dritto in viso.
-Per favore, non gridare- mi disse lui.
Poi si tirò giù i pantaloni. E io commisi l’errore madornale di abbassare lo sguardo.
Svenni.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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guuuu
Accettare una proposta per vendetta
 
-Ehi tu!-
Mi voltai e una ragazza robusta - un armadio- con degli spaghetti castani al posto dei capelli mi si avvicinò, sulle labbra uno strano ghigno che forse doveva assomigliare ad un sorriso.
-Dove hai imparato a combattere così?- mi domandò –Hai battuto quel Prissy, hai la mia stima! Mi batté una mano sulla spalla, sfondandomela quasi.
-Ehm … chi sei?
La ragazza raddrizzò la schiena e alzò il mento con orgoglio. –Clarisse, figlia di Ares- mi strinse la mano, stritolandomela –Tu in che casa stai?-
-Ermes. Sono indeterminata- preferii specificare subito che non conoscevo il mio genitore divino.
-Sarai determinata presto- mi disse –Sarai sicuramente una figlia di Ares dato che combatti così bene!
Annuii. –Spero di sapere presto chi sia mio padre, ma la guerra non mi piace molto. Non penso proprio di essere figlia di Ares!-
Clarisse mi prese sottobraccio. –La guerra fa parte di tutti i semidei. Solo che alcuni sono più adatti di altri a combatterla-
Mi portò verso un gruppo di ragazzi che facevano più casino di altri messi insieme. –Ti troverai bene con noi, vedrai-
Questo Campo Mezzosangue era seriamente un bel posto e le persone erano tutte gentili. C’era solo il particolare che lì erano tutti figli di dèi greci, ma ormai avevo superato il trauma iniziale.
Mi lasciai trascinare da Clarisse. Quella ragazza aveva una presa ferrea. Non mi sarei stupita più di tanto se avessi trovato segni rossi dove mi aveva stretto il polso.
-Fratelli!- urlò. Mamma mia che voce potente aveva!
Quelli, senza girarsi, la accolsero con grida ancora più forti. Sentii le orecchie fischiare, ma non le coprii. C’era qualcosa dentro di me che mi diceva che non era la prima volta che sentivo degli strilli simili. Non sapevo dove.
Clarisse mi spinse avanti. –Lei è … oh, giusto, non te l’ho chiesto- disse –Com’è che ti chiami?-
Mi venne da ridere, ma mi trattenni. –Aelle Amazon-
Lei mi diede un’altra pacca sulla schiena. –Sì, ecco. Aelle, benvenuta tra i figli di Ares!-
Altre urla mi sfondarono i timpani e altri colpi mi fecero male alla schiena. Erano più casinisti dei figli di Ermes, il che era tutto dire.
 
A cena restai pensierosa per tutto il tempo. Mangiavo la pizza a piccoli bocconi, quasi senza accorgermene. Insomma, per farla breve Clarisse mi aveva proposto di allenarmi con lei. Le avrei anche detto di sì, ma dopo averla vista spedire quattro ragazzi grossi il doppio di lei in infermeria avevo preferito darle una risposta più tardi. Per le dieci del mattino successivo avrei dovuto avere le idee chiare.
-Che hai?- mi chiese Heather.  Era una ragazza della casa di Ermes, l’avevo conosciuta proprio dopo l’incontro con Clarisse e in qualche modo era riuscita a convincermi a dirle tutto. –E’ ancora per la proposta di La Rue?-
Grugnii, deglutendo il boccone. –Heather, quella ragazza è una furia. Fa impressione quando combatte!Non so se accettare o meno … voglio dire, e se ci rimango secca?!-
Heather si strozzò con l’acqua che stava bevendo tanto era la ridarella. –Ti fai troppi problemi. Accetta e basta. Se La Rue ti ha chiesto una cosa del genere devi approfittarne! E’ la prima volta che fa questa proposta a qualcuno che non sia della sua casa-
Mi domandai cosa potessi avere in più di tutti gli altri agli occhi di Clarisse. Avevo battuto Percy, o Prissy, come lo chiamava lei. E allora? Non mi sembrava un fatto così eclatante. Lo dissi a Heather.
-Sì che è importante- mi rispose lei –Percy è uno dei più bravi qui al Campo e da sempre è in competizione con La Rue, fin da quando ha messo piede qui per la prima volta-
Ne fu stupita. Gettai un’occhiata al tavolo di Poseidone, dove Percy sedeva da solo, mangiando tranquillo. Sembrava un ragazzo normale. Lo era veramente?
Troppi pensieri. Sbuffai. Mi alzai dalla panca, mentre tutti gli occhi al tavolo di Hermes si posavano su di me. Non ci feci caso e mi allontanai il più in fretta possibile. Alle mie spalle sentii Heather spiegare agli altri che avevo ancora problemi ad ambientarmi.
Avevo bisogno di stare da sola. Mi addentrai nel buio, quasi senza paura. Mi ritrovai allo spiazzo con le case in poco tempo. L’aria che si respirava l’ era pura, donava un senso di tranquillità mai provata. Mi sedetti a terra e chiusi gli occhi, beandomi dei suoni più comuni. In città non era facile udirli, ma lì tutto era diverso. Un salto indietro nel tempo, con i suoi lati buoni e con quelli negativi. Sorrisi.
Ero immersa completamente nella calma quando dei passi mi riportarono bruscamente alla realtà. Balzai a sedere, agitata. Se erano tutti a cena, chi diavolo stava camminando nella mia direzione? Impossibile che avessero già finito. Mi rimproverai per non aver preso quel pugnale offertomi da Annabeth alla fine delle lezioni. Mi sarebbe tornato proprio utile.
Poi udii le risate e allora mi rilassai. Doveva essere gente del campo. Ma chi, era ancora un mistero.
Da lontano spuntarono due figure, che si inseguivano fra spintoni e scherzi vari. Man mano che si avvicinavano riuscivo a distinguerli meglio: erano due ragazzi giovani, all’incirca della mia età, incredibilmente simili.
Non appena anche loro mi scorsero, si bloccarono. Accennai un timido cenno di saluto, poi tornai a stendermi per terra con gli occhi chiusi.
-Uhm … non mi ero mai messo a guardare le stelle così prima d’ora!- affermò una voce non molto distante dal mio orecchio destro.
-A chi lo dici- quest’altra era alla mia sinistra.
Socchiusi le palpebre e notai che i due ragazzi si erano stesi accanto a me, uno da un lato, l’altro dall’altro. Mi rimisi seduta con un sospiro. Che nervoso.
-Non mi pare di avervi invitato- sbottai.
I due sghignazzarono. –Hai sentito, fratello?- disse uno –Non ci ha invitato!-
-Già, ho sentito- commentò l’altro –Quanta maleducazione nel mondo-
Continuarono ad infastidirmi per altri cinque minuti buoni, poi persi definitivamente la calma. Sollevandomi di scatto, afferrai entrambi per la maglietta –arancione, erano senz’altro ragazzi del campo- e li scossi.
-Insomma, si può sapere chi siete?-
-Potremmo dirtelo, ma cosa otteniamo in cambio?-
Roteai gli occhi. –Non è obbligatorio presentarsi, ma fa parte della buona educazione- mi rivolsi in special modo ad uno dei due –Giusto per farti notare che sono tutto tranne che maleducata-
Li lasciai andare quando sembrarono ben disposti a rispondermi. Mi sbagliai: si alzarono da terra velocemente e prima che potessi dire qualcosa erano già spariti, lasciandosi dietro una scia di risate.
Non so dire quanto esattamente fossi arrabbiata in quel momento, ma feci una promessa: avrei detto di sì a Clarisse e avrei eliminato dalla faccia della terra quei due tizi.
Parola di Aelle Amazon.
 
 
Note:
Ciao a tutti e scusate la lunga assenza.
Purtroppo Zeus ha deciso di far arrivare una serie di temporali nella mia zona ed è saltata la connessione internet. Della serie: che Zeus ti fulmini!
Ho dovuto farmi di strane sostanze per la mancanza di efp – e di face book u.u –
Allora, questo è il nuovo capitolo. Non succede niente di che, se non per uno strano incontro. Immagino che abbiate capito chi ha infastidito Aelle!
Scusate vari errori, sono talmente esaltata che ho di nuovo internet che mi sa che non ho riletto bene :P
Ringrazio per le recensioni, vi adoro!
Al prossimo capitolo (se Zeus non mi fulmina di nuovo!)
Baci,
Aelle

 

 

  
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