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Autore: AngelWithoutWings    28/04/2012    1 recensioni
Cinque ragazze. Cambridge. Tutto normale, no?
Sì, forse è anche un po' troppo noioso, però...
Non sarebbe tutto un po' più divertente se, come compagni di stanza, due di loro, si ritrovassero i One Direction?
Uhuh... e visto che mi piace incasinare la vita ai miei personaggi, perché non aggiungere un pizzico d'amore qua e là?
Voilà, una FF piena di colpi di scena, sbaciucchiamenti e... Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18 – Perché mi odi?

Aprii la porta della stanza che ormai era mezzogiorno e sperai di non incontrare nessuno nel salotto, invece vedi subito l’unica persona che non avrei voluto vedere quella mattina.
“Buondì.” Sorrisi, chiudendo la porta alle mie spalle.
Lui si voltò, guardandomi dal divano con i suoi occhi freddi e accusatori.
Si alzò in piedi, raggiungendomi e mettendosi di fronte a me, continuando a fissarmi con quello sguardo che sembrava non appartenergli e che non avevo mai conosciuto.
Come faceva a farmi venire voglia di piangere anche quando non avevo fatto niente!?!
“Buondì? Hai anche il coraggio di salutarmi?” esclamò, urlandomi in faccia.
Non l’avevo mai visto così arrabbiato.
Non mi aveva mai parlato così.
Abbassò la voce, avvicinandosi ancora di più e puntando le due fessure che erano diventati i suoi occhi nei miei “Tu non devi proprio rivolgermi la parola!”
Crack!
Era caduto un vaso? Qualcuno era caduto dal letto? Si era aperta la porta?
No, era semplicemente il mio cuore che si spezzava, provocandomi un dolore lancinante nel petto.
Boccheggiai, cercando qualcosa da dire, mentre si aprivano le porte intorno a noi.
“Harry, calmati!” lo riprese Louis.
Non lo degnò di uno sguardo, zittendolo con un gesto stizzito della mano.
“Ma che...” balbettai, prima che lui mi interrompesse.
Lui mi fulminò con lo sguardo, prima di voltarsi e raggiungere il suo migliore amico, sbattendo la porta della sua stanza.
Niall alzò le spalle, sorridendomi per scusarsi.
Mi raggiunse Julia “Vieni, andiamo in camera...” e chiuse la porta, sedendosi vicina a me sul letto “Che cosa è successo esattamente?”
Alzai le spalle, scoppiando a piangere “Harry mi odia!” l’abbracciai, singhiozzando.
“Dovresti parlarne con lui.” Mi sussurrò, accarezzandomi le spalle, confortandomi.
Annuii, asciugandomi le lacrime e, dopo aver fatto una doccia, uscii dalla stanza “Cam!” sorrisi, nel trovarlo seduto sul divano, davanti a me.
“Buongiorno amore.” Ricambiò il sorriso e si alzò, venendomi incontro.
Mi prese il viso tra le mani, alzandomi il mento per baciarmi.
Proprio in quel momento la porta alle nostre spalle si aprì e comparve Harry.
Rimase immobile per qualche secondo, stupito, poi se ne andò in camera sua senza degnarci di uno sguardo, trovando molto più interessante il pavimento. Richiuse la porta sbattendola.
Non riuscii a trattenere quella lacrima, che mi rigò il viso e Cam se ne accorse, asciugandola premuroso con un bacio “Che cos’hai?”
Gli cinsi il collo, buttandomi tra le sue braccia e scoppiando a piangere di nuovo.
Lui non disse niente ed apprezzai il fatto che non mi chiedesse il motivo delle mie lacrime, rimanendo in silenzio ad accarezzarmi i capelli.
Dalla nostra camera uscì Julia, affacciandosi e facendo segno che usciva, per lasciarci soli.
A quel punto presi la mano di Cam, accompagnandolo verso la mia stanza, per parlare in privacy, ma, di nuovo, comparve Harry.
“Ancora? Almeno andatevene da un’altra parte!” si lamentò.
“Qual è il tuo problema?” gli chiese Cam, lasciandomi la mano e mettendosi davanti a me.
“Harry, che cosa...” provai a dire, superando il mio ragazzo.
Anche lui fece un passo avanti e, come poco prima, mi ritrovai a guardare uno sguardo duro così diverso da quegli occhi verde acqua che... beh, che amavo.
“Credevo di averti detto di non parlarmi.” Mi riprese, con un tono ancora più fermo dei suoi occhi.
Le mie difese crollarono, prese a martellate da quegli occhi taglienti.
Ricominciai a singhiozzare, abbassando lo sguardo incapace di sostenere il suo e in pochi secondi cominciai a piangere. Non avrei voluto, non avrei dovuto dargli questa soddisfazione.
Invece rimasi lì, impalata, cercando qualcosa da dirgli tra i singhioz
i “Io non... cosa... perché mi odi!?!”
Lui rise, nervoso, senza alcuna traccia della sua risata fragorosa e persino le fossette si rifiutarono di accompagnare quel ghigno che non apparteneva al suo viso angelico “Davvero non ci arrivi?”
Scossi la testa, scostandomi i capelli e trovando il coraggio di alzare la testa e chiedergli “Quindi mi odi?”
Sette... otto... nove... Cazzo, rispondi!
Paura.
In quei dieci secondi la paura attanagliò il mio cuore, che batteva all’impazzata, sovraccarico di emozioni: non poteva odiarmi perché... beh, perché io lo amavo!
Se non ci fosse stato Cam alle mie spalle, le mie mani avrebbero già trovato i suoi ricci e le mie labbra avrebbero incontrato le sue in uno di quei bellissimi baci. I nostri baci.
Certo, per poi scappare un’altra volta tra le braccia del mio ragazzo!?!
“Oh...” pensai ad alta voce, arrivando alla conclusione.
E se fossero stati proprio quei baci la ragione per cui lui mi odiava?
Come doveva essersi sentito ieri quando, dopo averlo lasciato, ero andata da Cam...
Mi morsi il labbro, nervosa: ero una persona orribile.
Lui ancora, stava zitto.
Non mi importava se potessi baciarlo o meno.
In quel momento, entrambi avevamo bisogno di sentire l’altro vicino.
Feci un passo, rompendo il silenzio e l’immobilità del momento e gli presi il viso tra le mani, tenendolo davanti al mio, cercando di sostenere il suo sguardo di ghiaccio.
“Rispondi, ti prego...” uscì davvero come se fosse una supplica.
Posò le mani sulle mie, aspettando qualche secondo prima di allontanarle dalle sue guance e lasciarle delicato lungo i miei fianchi.Il tutto con un’incredibile lentezza che mi ricordava così tanto i gesti compiuti prima del nostro primo bacio.
“Fammi un favore, ok? Dimenticati di me.” Dalle nostre mani, entrambi alzammo gli occhi, incontrando l’uno lo sguardo dell’altro “..
"Non dovrebbe essere così difficile per te.” Commentò duro, alzando leggermente il mento per indicare Cam dietro di me.
Dopodiché si voltò, andando verso la porta d’ingresso, sotto gli sguardi confusi di me e Cam e la sbatté.
Il mio ragazzo, dietro di me, aspettò ancora qualche minuto, prima di cingermi le spalle.
Mi girai, prendendogli di nuovo la mano ed entrammo in camera, richiudendo la porta.
Si sedette sul letto, facendomi posto davanti a lui, poggiandomi con la schiena al suo busto e mi strinse a sé con le braccia, tenendomi le mani “E’ per lui che piangevi?”
Annuii, tenendo la testa bassa, guardando le mie mani intrecciate alle sue.
Scostò i miei capelli dal collo, posandoli sull’altra spalla e si avvicinò al mio orecchio, sussurrandomi
“Jen, che cosa provi per lui?”
Mi voltai, prendendo un respiro profondo e posai le mani sulle sue guance “Io amo te.” Risposi ferma, prima di prendere un enorme quantità d’aria e buttarla nei polmoni per proseguire “Solo te.”
Lui annuì, accarezzandomi il viso e accostandolo al suo petto.

A little space for me...

E adesso come la mettiamo?
Harry odia davvero Jen?
Per quello che pensa lei?
E chi lo sa... alla prossima puntata, belli!

Intanto un disegno di Jen...


Non per rompervi ulteriormente, ma se non aveste niente da fare... che ne direste di fare un salto qui?
E' la mia nuova FF! http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1043048&i=1

 

  
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