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Autore: Sugar_Beet    28/04/2012    12 recensioni
Al suo pensiero, i miei occhi caddero istintivamente sulla fede al mio anulare sinistro. Louis Tomlinson 14-08-2015. Solo questo era inciso sull’anello semplice, argentato e identico al suo, tranne per il fatto che l’altro portasse il mio nome, Harry Styles. Ero talmente preso da quel ragionamento da non accorgermi della figura davanti a me che mi scrutava, assonnata «Papà? Come mai in piedi a quest’ora? È sabato.»
 
Linda fece un respiro profondo «Vorrei che voi la adottaste.» io e Louis restammo sbigottiti da quella richiesta.
«Ne sei davvero sicura?»
«Sì, Harry.»
 
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Nothing but our family
 

 

To you I’ll give the world
To you I’ll never be cold

‘Cause I feel that when I’m with you
It’s alright

I know it’s right
 

 

 
 
L’odore del caffè proveniente dalla macchinetta mi era penetrato nelle narici. Aprii uno dei pensili e presi una tazzina, un piatto e alcune zollette. Sorseggiai la bevanda, gustandomela. La casa era avvolta nel silenzio, si potevano solo sentire due respiri, uno un po’ più pesante dell’altro, riecheggiare dalle camere da letto. Mio marito era perfetto, ma non gli si poteva negare che non russasse. Al suo pensiero, i miei occhi caddero istintivamente sulla fede al mio anulare sinistro. Louis Tomlinson 14-08-2015. Solo questo era inciso sull’anello semplice, argentato e identico al suo, tranne per il fatto che l’altro portasse il mio nome, Harry Styles. Ero talmente preso da quel ragionamento da non accorgermi della figura davanti a me che mi scrutava, assonnata «Papà? Come mai in piedi a quest’ora? È sabato.»
«Buongiorno anche a te, Laurie. Comunque, sono sveglio perché tuo padre russa. E tu?»
«Stesso motivo. Pensavo a dei tappi per le orecchie, tu che ne dici?»
«Dico che sei un genio» esclamai, battendo il cinque a mia figlia. Quella ragazza di quasi sedici anni era tutto per me. Io e Louis avevamo deciso di adottarla dopo due anni di matrimonio. Eravamo sposati da poco, ma sentivamo che ci mancava qualcosa che avrebbe fatto di noi una vera famiglia.
 
La madre della bambina, diciottenne appena, si trovava all’ospedale con la piccola in braccio. Io e Louis ci trovavamo là perché la ragazza era un’amica di famiglia. Osservai come contemplava sua figlia. Era estasiata da quella vista. E lo ero anch’io. La neonata si era appena addormentata, aveva le manine strette a pugno e respirava regolarmente, gli occhi che sembravano socchiusi per non cadere nel buio dopo aver da poco ammirato la bellezza della luce.
«Posso prenderla in braccio?» domandò Louis titubante «Certo. Attento a non svegliarla.»
Louis la avvicinò al suo petto, carezzandole un braccino «Hazza, hai visto che meraviglia?» annuii. Poi mio marito me la passò dolcemente. Era grande quanto un mio avambraccio. La bambina sembrò svegliarsi, ma si voltò solamente verso il mio torace, gemendo lievemente per poi ricadere nel sonno profondo.
«Le piaci, piccolo.» commentò Lou
«A quanto pare.» risposi. Improvvisamente Linda, la madre della bimba, sussultò. Mi voltai verso di lei «Che succede?»
«Ho trovato! Voi sapete che non posso tenerla...» fece una pausa e sospirò «Mi rincresce molto non poterle fare da madre, ma non mi resta altra scelta. Voi sapete che vi voglio bene e che presto la mia malattia ci dividerà per sempre...»
«Non dire così.»
«Aspetta, Lou. Il nostro legame non si spezzerà. Siete una coppia fantastica, ma avete bisogno di qualcuno che vi completi, come famiglia.» Linda fece un respiro profondo «Vorrei che voi la adottaste.» io e Louis restammo sbigottiti da quella richiesta.
«Ne sei davvero sicura?»
«Sì, Harry. Non mi interessa se siete omosessuali, sareste perfetti per lei. Le darete tutto l’amore che due genitori danno a un figlio. Vi prego, fatelo per me. È la mia ultima richiesta.» avevo ancora la bambina in braccio che, in quel momento, sbadigliò. Mi si strinse il cuore. Io e mio marito accettammo di intraprendere questa avventura che ci avrebbe cambiato la vita.
 
«Papà, a cosa stai pensando?»  mi risvegliai dal ricordo. Mi avvicinai a Laurie e le accarezzai la guancia «A quando ci siamo visti la prima volta.»
«Io non mi ricordo niente.» proferì sogghignando, fiondandosi tra le mie braccia. Le lasciai un bacio sulla testa.
«Sprecate tutta questa dolcezza senza di me?» Louis fece la sua entrata trionfale unendosi al nostro abbraccio «Buongiorno, mammo.» Laurie l’ha sempre chiamato così. In questo modo non mi confonderò aveva detto a cinque anni. Lou e io ci scambiammo un bacio a stampo.
«Di che parlavate?»
«Di quando ci siamo incontrati.»
«Laurie, sai perché ti abbiamo chiamato così?» nostra figlia scosse la testa «Beh, è semplice. L’unione dei nostri nomi forma Larry, ma non potevamo certo darti quel nome. Allora abbiamo deciso di convertirlo al femminile. Il passo successivo è stato quello di fondere i nostri cognomi. Ed ecco Laurie Stylinson.»  
«È davvero una bella storia. Sapete, non vi ho mai detto quanto io tenga a voi. Mi avete voluto bene fin da subito, anche se non sono biologicamente vostra figlia. Avete sopportato i pianti, i capricci, le pappine, i pannolini, la prima volta che mi è venuto il ciclo, l’adolescenza che ancora sto vivendo... ma vi sono grata che mi abbiate voluto con voi. Vi voglio bene, papà.» di nuovo mi si strinse il cuore, come la prima volta che la tenni fra le braccia. Io e Lou sorridemmo attirandola nuovamente verso di noi.
«Anche noi te ne vogliamo, piccola.» restammo in quel modo per un tempo infinito «Hey, dovrei andare in bagno.» scoppiammo a ridere «Prima però volevo comunicarvi che stasera esco e torno tardi.»
«Tardi quanto?» chiese Lou.
«Giusto un pochino di più del solito.» ribatté.
«Dai tesoro, non farle il terzo grado. Dove vai?» le domandai.
«Beh, in realtà ancora non lo so. Mi ha detto che è una sorpresa, il ragazzo che mi ha invitata.» Ragazzo? «Come?» assunsi un’espressione seria. Laurie sospirò «Tranquillo, fa Payne di cognome.» tirammo un sospiro di sollievo. Il figlio di Liam e Danielle era davvero un bravo ragazzo, non lo si poteva negare. Tutto suo padre.
«Ci hai convinti. Ma che provasse a metterti le mani addosso e...» mi interruppe «Tranquillo, sa già che dovrà affrontare ben due papà anziché uno. Adesso devo passare da Angela, tornerò per pranzo. Vi lascio.»
«Vai pure.» acconsentii. La osservai mentre si avviava in camera sua per cambiarsi in un batter d’occhio e dirigersi verso la porta d’ingresso, salutandoci con la mano.
«Abbiamo fatto proprio un bel lavoro.» Louis mi cinse la vita con le braccia. Annuii alla sua affermazione. Mi voltai verso di lui e gli presi la testa fra le mani unendo le nostre labbra in bacio lento e pieno d’amore. Dischiusi la bocca facendo toccare le nostre lingue, ormai non più estranee. Afferrai l’uomo della mia vita per i fianchi poggiandolo al ripiano della cucina e avvicinando i nostri corpi. Sentivo le sue mani infilarsi sotto la mia maglietta. I nostri respiri si fecero affannosi. Con le bocche ancora attaccate, ci dirigemmo verso la nostra camera da letto. Sentivo crescere in me un’emozione forte, ogni volta che facevo l’amore con lui era come la prima. Un pensiero, però, mi fece tornare alla realtà.
«Boo Bear?»
«Mmh?»
«A che ora torna Laurie?» sentii le sue labbra sul mio collo formare un sorriso «Per l’ora di pranzo. Non ti preoccupare, abbiamo tutto il tempo del mondo.» lo baciai con foga e amore «Ti amo.» sussurrai «Anch’io.» rispose, prima che ci adagiassimo sul letto donandoci l’uno all’altro.
 

 

 
 
 
 
 

Have a little author’s corner:
 
Prima one-shot in assoluto e, soprattutto, Larry!!!!!! Amo alla follia questa coppia, la considero perfetta. Anche se ammetto che temo che ciò che ho scritto sia una vera cagata diabetica, ma va beh...
Sinceramente, non ho altro da dire. Se vi va passate dalla mia storia Life unexpected (non prendetela come pubblicità occulta, è solo per la vostra informazione!)
Okay, a questo punto vi lascio e non vi scasso più.
Grazie a chiunque passi.
Ps: chi vuole, lasci pure un commento.
Un bacio.
Ps di nuovo: i versi a inizio storia sono tratti dal brano Songbird.
Purtroppo, non so a chi appartenga la versione originale, ma trovo molto bella quella cantata da Naya Rivera
 

  
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