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Autore: Soly_D    28/04/2012    4 recensioni
In un mondo "normale" dove non esistono i saiyan e la Terra è al sicuro, Goku e Chichi sono due fratelli di 17 e 18 anni che si sono appena trasferiti a Satan City e iscritti alla Orange High School. Qui conosceranno un sacco di nuovi amici e capiranno una cosa importante: ciò che li lega non è semplice amore fraterno. Si tratta di una storia d'amore impossibile o di una conseguenza al segreto che loro padre, Juma, nasconde ai due ragazzi da tutta la vita? Quale impensabile verità si cela ormai da troppo tempo?
[Goku/Chichi]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Only a stupid kiss

“E ora dove si va?” chiese Bulma ai tre ragazzi senza distogliere lo sguardo dalle vetrine dei negozi che tappezzavano qualunque via della città.
“Ehm... io tornerei a casa... ho un po’ di cose da fare...”
Ovviamente era stata Chichi a parlare. La turchina spostò lo sguardo sull’amica e ridusse gli occhi a due fessure.
“Ma se non sono nemmeno le 6! Abbiamo tutta la notte davanti!”
Chichi annuì con un sorriso, decidendo che per una volta si sarebbe potuta lasciar andare.
“Andiamo al cinema!” propose Goku suscitando l’interesse di tutti gli altri.
“Per una volta credo che tu abbia ragione, sai Kaaroth?” ammise Vegeta dando una pacca sulla spalla dell’amico “Un bel film horror, che ne dite?” propose con un ghigno dipinto sul volto.
Chichi fissò il ragazzo di Bulma come se avesse visto un fantasma e si strinse saldamente al braccio di Goku.
“NO! Io odio quel genere di film!”
Bulma e Vegeta ridacchiarono tra di loro. Era di Chichi che stavano parlando! Cosa potevano aspettarsi? Ormai la conoscevano bene: era tanto buona e dolce, quanto timida e impacciata. Ma non erano rari i momenti in cui presentava una doppia personalità e incuteva anche più paura di Vegeta.  
“Avanti, Chichi! E’ solo un film... E poi c’è Goku a proteggerti!”
Il ragazzo appena nominato arrossì lievemente, grattandosi la nuca. Chichi sorrise tra sé e sé, riflettendo sul fatto che Bulma non avesse poi così torto.
Alla fine, la ragazza accettò la proposta degli amici.
Goku e Chichi erano stati al cinema solo un paio di volte poiché, nella città in cui vivevano prima, avevano sempre preso lezioni private a casa e quindi non conoscevano molti ragazzi della loro età con cui fare amicizia e uscire.
La vita che conducevano ora a Satan City era decisamente migliore rispetto a quella di un anno prima, quasi esclusivamente grazie ai loro nuovi compagni di classe.
“Ma è fantastico!” esclamò Chichi entrando nell’immenso cinema di Satan City, le cui sale disponevano di innumerevoli e confortevoli poltroncine rosse ed enormi schermi di ultimo modello.
Pagarono il biglietto e poi si affrettarono a raggiungere la loro sala.
Il film sarebbe incominciato solo pochi minuti dopo.
“Io torno subito, voi andate pure!” disse Goku agli atri tre, prima di scomparire nel corridoio d’entrata.
Mentre Chichi, Bulma e Vegeta aveva raggiunto già i loro rispettivi posti, Goku
girovaga per il cinema alla ricerca del bar che avrebbe esaudito tutti i suoi desideri.
Seguendo l’odore dei popcorn appena sfornati, raggiunse la meta che si era prestabilito e vi trovò una bionda dall’aspetto sicuramente avvenente ma poco intelligente, intenta a masticare una chewingum e ad ascoltare un po’ di musica attraverso le cuffie del suo mp3.
“Urca... ehm... signorina?” esordì Goku un po’ timidamente.
La ragazza continuava a masticare tranquillamente e a muovere la testa in tutte le direzioni, seguendo probabilmente il ritmo della canzone che ascoltava.
“S-signorina?!” continuò Goku sventolandole una mano sotto il naso.
Sembrava essersi chiusa in un modo tutto suo.
“SIGNORINAAAA!” sbottò alla fine il ragazzo, più adirato che mai a causa dell’indifferenza della cameriera e della fame che gli stava letteralmente divorando lo stomaco.
La bionda scattò all’indietro, spalancando gli occhi a causa dello spavento e rischiando di andare a sbattere contro il frigo-bar.
“S-si, mi dica...?” disse alla fine, cercando di riprendersi.
“Venti porzioni di popcorn, dieci pachi di patatine, tre lattine di coca-cola e poi un po’ di quelle cose lì tutte colorate...” e indicò le caramelle e le stecche di liquirizia sul bancone.
La cameriera sgranò gli occhi incredula, corrugò la fronte e incrociò le braccia al petto.
“Mi sta prendendo in giro, per caso?”
“No no, sono serissimo!”
Il viso di quel ragazzo le ispirava tanta fiducia e sincerità, chissà perché...
Gli consegnò tutto ciò che aveva ordinato e così Goku potè raggiungere i suoi amici.
Chichi, Vegeta e Bulma lo videro arrivare completamente sommerso da una quantità abnorme di cibo che cadeva a terra ad ogni minimo movimento del ragazzo.
Dopo l’estenuante trasporto di cibo, finalmente Goku si infilò tra i posti raggiungendo i suoi amici. Trovò una piacevole quando spiacevole sorpresa: Junior, Crilin, Tensing e purtroppo anche Yamco. Quest’ultimo era seduto proprio alla destra di Chichi, quindi Goku convenne che la cosa migliore fosse tenerli d’occhio sedendosi dall’altro lato della sorella.
Il ragazzo salutò tutti i suoi amici, tranne lui.
“Ciao Goku, tutto bene?” chiese cordialmente Yamco.
“Mai stato meglio” rispose secco Goku rivolgendogli un’occhiataccia di quelle che non si sarebbe mai dimenticato.
Non che gli stesse particolarmente antipatico.
Semplicemente, Yamco riservava troppe attenzioni verso sua sorella e ciò non gli andava per niente a genio.
Tanto più lontano stavano quei due, meglio era!
Le luci si spensero, mentre sul gigantesco schermo apparivano le prime immagini del film. Come aveva già detto Vegeta, non era proprio adatto ai deboli di cuore.
Goku se ne stette tutto il tempo stravaccato sulla poltroncina a mangiare distrattamente quelle poche cose da mangiare che aveva comprato, senza nemmeno dare particolare peso alla comprensione del film.
Non lo intimoriva e non gli piaceva, proprio per niente.
Avrebbe volentieri fatto un sonnellino, ma non poteva assolutamente addormentarsi: doveva seguire l’allegra chiacchierata dei due amici che erano seduti alla sua destra.
Per tutto la durata della proiezione, infatti, Yamco e Chichi avevano discusso animatamente del più e del meno scambiandosi sorrisi troppi dolci e occhiate troppe furtive: seguì attentamente i loro discorsi, accorgendosi di come sua sorella ridesse ad ogni battutina dell’amico e fosse d’accordo su tutto quello che lui le dicesse.
Non si sentiva escluso e nemmeno a disagio.
Solamente geloso.
Ma solamente.
Poi sullo schermo comparve la scritta “INTERVALLO” e la maggior parte delle persone uscirono dalla sala.
“Vado una attimo in bagno, torno subito!” disse Chichi per poi sparire tra la folla.
“Io... ehm... vado... vado... a prendere una boccata d’aria!” aggiunse Yamco allontanandosi anch’egli dalla sala.
Goku si portò le mani dietro la testa e fece una smorfia.
Poi un lampo di genio!
E se quei due si fossero dati appuntamento da qualche parte fuori dalla sala?
Sembrava un’ipotesi azzardata... Ma con Yamco, c’era da aspettarsi di tutto!
“Urrrca che fame, quasi quasi vado a comprarmi qualcos’altro da mangiare!” buttò lì Goku grattandosi la testa.
Lui e le bugie non andava d’accordo. No, decisamente.
Sotto gli occhi increduli di Bulma e Vegeta, il ragazzo uscì dalla sala facendosi largo tra la gente che andava e veniva.
In pochi secondi, si ritrovò davanti alla porta del bagno e aguzzò le orecchie.
“Come ti sembra il film?” una voce maschile.
“Si, non è male... e a te?” un’altra voce, questa volta decisamente femminile.
“Non molto... preferisco parlare con te”
Poi il suono di una ristata cristallina. Familiare, dolcemente familiare.
“Credo che neanche a tuo fratello stia piacendo il film”
“Già, lui preferisce mangiare”
Un’altra risata.
Goku assunse un’espressione un po’ dispiaciuta.
“Perché ti segue ovunque tu vada?”
“Perché è mio fratello!”
“Sembra il tuo ragazzo...”
Silenzio. Un silenzio così fastidioso da risultare quasi opprimente.
“Io sono felice che stia sempre vicino a me. Significa che mi vuole bene”
Goku sorrise, rincuorato dalle parole della sorella.
“Davvero non ti dà mai fastidio la sua presenza? Non ti è mai capitato di considerarlo di troppo?”
“No...”
“Mai mai?”
Silenzio, di nuovo. Goku stava per aprire la porta...
“Smettila di farmi questa domande assurde! Goku è mio fratello. E’ normale che mi segua sempre e ovunque! E a me non dà fastidio. Ok?!”
“Scusami... non volevo”
Silenzio.
I secondi passavano, lenti ed estenuanti. Al contrario, cresceva in Goku la voglia di entrare in quel dannato bagno e menare quel dongiovanni di Yamco.
“Non fa niente...” era stata Chichi a parlare.
“Se vuoi mi faccio perdonare”
“E come?”
Nuovamente silenzio.
Poi il rumore di alcuni passi rimbombò tra le pareti della stanza.
Di nuovo silenzio.
Un fruscio. Un colpo di tosse. Un sospiro.
“TOGLI SUBITO LE MANI DI DOSSO A MIA SORELLA!”
Il rumore della porta sbattuta e la voce stranamente dura di Goku arrivarono probabilmente fino alla sala dove stava per essere proiettata la seconda parte del film.
Lo spettacolo che dovettero subire i suoi occhi non fu certamente dei migliori.
Chichi si teneva stretta ai bordi del lavandino, mentre Yamco le aveva messo una mano sulla guancia sinistra e l’altra sul fianco destro.
Le loro labbra si sfioravano appena.
Se Goku non fosse intervenuto immediatamente, sarebbe successo. Inevitabilmente.
Non appena il ragazzo irruppe senza preavviso nella stanza, Chichi allontanò da sé Yamco mentre quest’ultimo guardava Goku con sguardo incredulo e supplicante.
“G-Goku!” fu Chichi a rompere il ghiaccio.
Il ragazzo rivolse a Yamco l’ennesima occhiata minacciosa. Il malcapitato, tenendoci vivamente alla sua pelle, uscì furtivamente dal bagno lasciando soli i due fratelli.
“Si può sapere cosa ti è venuto in mente?!” urlò Chichi quando si rese meglio conto dell’accaduto.
“Dimmi cosa è venuto in mente a te per permettere a quello lì di metterti le mani addosso!”
Goku sembrava davvero sconvolto.
Chichi abbassò lo sguardo, triste.
“Non stavamo facendo niente di male. Solo un bacio... Solo uno stupido bacio... niente di più!”
Goku sgranò gli occhi, letteralmente fuori di sé.
Solo un bacio? SOLO UN BACIO?! Quello ti stava letteralmente saltand...”
Ma poi accadde qualcosa che, in quella situazione, Goku non si sarebbe mai aspettato.
Chichi lo aveva abbracciato.
“Hai ragione. Tanto lo sapevo fin dall’inizio che Yamco non è quello giusto”
aveva sussurrato con la testa contro il petto del fratello.
Goku le accarezzò i morbidi capelli corvini, ricambiando quell’abbraccio.
Ne avevano davvero bisogno, dopo tutto ciò che era successo.
“Portami a casa, ti prego”
Goku le sorrise con dolcezza e insieme uscirono dal bagno, tornando in sala.
“Noi andiamo via. Chichi non si sente molto bene” spiegò Goku a tutti i loro amici, suscitando la curiosità di Yamco.
“Tenete questa! E’ un piccolo velivolo che porto sempre con me!” aveva proposto Bulma.
Goku accettò volentieri la capsula e, una volta fuori dall’edificio, i due sfrecciarono dritti verso casa.
Di sicuro, non avrebbero mai dimenticato quella giornata.











Questo capitolo mi piace. Quindi, esigo spero che piaccia anche a voi ^.^
Non so se si è capito, ma Yamco non mi piace per niente. Purtroppo in questa storia avrà un ruolo abbastanza rilevante e darà non poco fastidio ai nostri due innamorati XD
Attendo una vostra recensione e ringrazio vivamente chi segue la mia storia.
Senza il vostro sostegno, non riuscirei ad andare avanti.
Grazie ancora e a presto!
  
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