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Autore: Meggie    21/11/2006    15 recensioni
Ho aspettato Ron per tanto tempo… e sta arrivando. Sta correndo da me. Dalla ragazza sola sulla spiaggia. E con lui che cammina acanto a me, posso accettare quello che mi riserva il futuro. (Auguri Sunny!)
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mare d’inverno

Il mare d'inverno
è un concetto che il pensiero non considera
è poco moderno
è qualcosa che nessuno mai desidera
alberghi chiusi
manifesti già sbiaditi di pubblicità
macchine tracciano solchi su strade
dove la pioggia d'estate non cade
e io che non riesco nemmeno a parlare con me
Mare mare
qui non viene mai nessuno
a trascinarmi via
Mare mare
qui non viene mai nessuno a farci compagnia

(Il Mare d’inverno – Loredana Bertè)


Il nostro ultimo giorno. Qui. Ad Hogwarts. Perché sappiamo tutti e tre che non ritorneremo. Qualcosa di più grande, che non avevamo certamente programmato, ci aspetta. E noi possiamo solo accettarlo.
Ho deciso di godermi tutto, ma proprio tutto, di questo giorno. Voglio imprimermi nella memoria ogni dettaglio, ogni particolare di questo posto. Non voglio e non posso dimenticare. Questa è stata la mia casa. Questa è stata la mia vita. E una parte di me rimarrà sempre tra queste mura.
E adesso sono qui. Seduta sull’erba sulla sponda del lago. E il pensiero che domani mattina io sarò lontana… mi fa male. Ma il pensiero che ci saranno Ron e Harry con me… mi fa stare bene.
Guardo le onde infrangersi sui sassi. Vedo il vento scuotere le fronde degli alberi. E capisco che questo luogo non potrà mai scomparire dalla mia testa.
Mai.
“Nostalgia prematura?”
Sorrido inconsciamente. Non mi volto nemmeno a guardare. So chi è. Saprei riconoscerlo dal rumore dei suoi passi. Dal suono del suo respiro. Dal profumo che porta con sé. Tutta la sua persona, proprio come questo luogo, è dentro di me.
“Un po’…” rispondo. E lo guardo mentre si siede accanto a me. Il suo volto è stanco. Ma nei suoi occhi riconosco quella vitalità genuina che l’ha sempre contraddistinto.
“Che cosa stavi facendo?”
“Pensavo…”
Lo vedo sorridere. “Che strano…”
Io scuoto la testa. Non ho voglia di litigare. Non ne ho nemmeno la forza. “…e immaginavo, anche…” concludo, una frase forse lasciata in sospeso.
Sento i suoi occhi addosso. Mi volto anch’io a guardarlo, aspettandomi un sorriso ironico sul suo volto. Ma non è così. È molto serio. Stranamente serio. “Che cosa immaginavi?”
Alzo le spalle. “Tante cose…” rispondo vaga. La paura che possa capire quello che penso mi spaventa.
Lui annuisce, per niente convinto della mia poco esaustiva spiegazione. Lo vedo mentre volge di nuovo lo sguardo verso il lago. E mi sembra bellissimo.
So che non lo è. So che oggettivamente esistono ragazzi più belli… ma per me… per me è perfetto. Proprio perché so che nella realtà non è così. Proprio perché so che nemmeno io sono perfetta. E lo preferisco così…
Il mondo non è perfetto. Perchè sforzarsi di essere tali?
“Vuoi provare?” chiedo in un soffio.
Ron si gira verso di me. “A fare cosa?”
“A immaginare…” mi sento ridicola. E forse lo sono. Che razza di discorso è questo?
Alza un sopracciglio. “So come si immagina, Herm…” Io annuisco. La mia figura da stupida l’ho fatta, posso ritenermi soddisfatta. “…però mi piacerebbe provare… adesso…” io lo guardo. Le sue orecchie sono di una lieve sfumatura di rosso. “… con te” aggiunge poi, talmente piano che per un istante penso di essermelo immaginato.
Ma in fondo è più bello anche solo sperare che lui l’abbia detto sul serio…
“Chiudi gli occhi”
Lui annuisce e fa come gli dico. Poi senza preavviso si sdraia a terra. Proprio accanto a me. Con le braccia incrociate dietro la testa e un leggero sorriso sul volto.
E vorrei baciarlo.
“Che cosa vedi?”
Lo vedo concentrarsi. Sembra mettere a fuoco quello che c’è nella sua mente. Sospira. “Il mare…”
Io sorrido alla sua descrizione. “Beh… non c’è qualcos’altro?”
“Uhm… il sole…”
Scuoto la testa, divertita. Decido di abbandonarmi sull’erba, proprio come lui. Adesso siamo distesi l’uno accanto all’altro. E per un momento lo sento irrigidirsi, mentre involontariamente gli sfioro una gamba con la mano. Probabilmente non sa che mi ha fatto lo stesso effetto.
Chiudo gli occhi anch’io… e riesco a figurarmi davanti il mare e il sole…
“Dimmi dei rumori… dei profumi… fammi capire…”
Lo sento sospirare di nuovo. “Non sono bravo a spiegare, io…”
“Prova”
Prende tempo. E intanto quel mare e quel sole non mio rimangono davanti ai miei occhi, in attesa di qualche altro dettaglio.
“C’è il vento… è per questo che il mare è mosso…”
“Non mi avevi detto che il mare fosse mosso” lo interrompo.
Ron sbuffa. “Beh adesso lo sai… e non fa caldo…”
“Ma c’è il sole!” lo interrompo di nuovo.
Ron sembra voler ribattere. Lo sento mentre prende fiato e poi… non dice nulla. Capisco che sta cercando una spiegazione plausibile. “Vorrà dire che è inverno… in inverno c’è vento e il sole non è caldo… quindi può essere, no?” mi chiede titubante.
Io sorrido. So che non può vedermi, ma non riesco a trattenermi. “Sì… vuol dire che è il mare d’inverno…” e so che anche lui sta sorridendo adesso. Lo conosco troppo bene.
“Sai… riesco a vederlo…” aggiungo dopo qualche istante di silenzio. Ed è vero. Davanti ai miei occhi adesso vedo il mare d’inverno. “… ma riesco anche a vedere che il mare si infrange sugli scogli…”
“… e il profumo di salsedine è fortissimo…” continua lui.
“… e una ragazza sta camminando in lontananza…”
Aspetto che Ron prosegua questa descrizione immaginaria ma non lo fa. E per la prima volta, non saprei spiegare perché. Forse sono io che mi sono esposta. Ma più probabilmente non sa che dire.
“… è sola?” lo sento chiedere.
“Beh, sì…”
“Ah…” sembra quasi deluso.
“Forse…” inizio incerta “Forse sta aspettando qualcuno…” e vorrei morsicarmi la lingua perché questa conversazione sta prendendo una strada sbagliata.
“Già…” la sua voce sembra aver ripreso il suo solito tono “… quindi non è veramente sola. Cioè… sta aspettando qualcuno…”
“Però intanto cammina da sola sulla spiaggia…” la mia voce risulta triste. E spero che non se ne accorga.
“Il ragazzo potrebbe solo essere in ritardo”
“Il ragazzo?” istintivamente apro gli occhi, ma li richiudo quasi subito. Ho paura. Ho paura di sapere dove potrebbe portarci questa conversazione… ma nello stesso tempo non voglio che si fermi.
“Non sta aspettando un ragazzo?”
“Non l’avevamo detto…”
“Ah… beh, facciamo che aspetti un ragazzo… lui può essere solo in ritardo… magari sta correndo da lei… e lei…” si ferma un attimo, come se vedesse realmente quella ragazza che cammina da sola. Come se cercasse realmente di descrivere quella situazione. “… beh lei è di spalle e non può vederlo! Però lui arriva!”
Io sospiro. “Lei sta solo aspettando che lui la raggiunga…”
Sento Ron emettere un suono strano, d’assenso. “Lei è sempre davanti a lui… è sempre un passo davanti a tutti…” mormora. Con una dolcezza che ho sentito solo poche volte uscire dalla sua bocca.
Non può aver detto una cosa del genere. Non può. Non è da Ron. Ron ha la sensibilità di un cucchiaino… questo non può essere lui.
“Però se lui sta correndo” la mia voce trema leggermente… è ora di finire questo stupido gioco. “la raggiungerà” concludo con un filo di voce.
Non aspetto una sua risposta. Mi alzo a sedere e apro gli occhi. Il lago è ancora davanti a me…
Sento che anche lui si è rialzato. Lo sento. Ma non giro a guardarlo.
Ma, proprio come il gioco di poco fa, lo immagino. Immagino i suoi capelli rossi, illuminati dal sole. Immagino i suoi occhi azzurri, con dei riflessi più scuri. Immagino le lentiggini scurite dal sole sparse sul suo viso. Immagino anche la sua espressione. E so che non potrei mai sbagliare.
“Devo ancora finire di preparare il baule… è meglio se torno al castello” gli dico. Mi impongo di non guardarlo. Solo una rapida occhiata. Giusto per vederlo annuire.
Mi alzo e inizio a camminare attraverso il bosco, lasciandomi Ron alle spalle.
“Herm!”
Questa volta lo guardo sul serio. Lui è ancora seduto a terra e ha quel espressione furba che io adoro. Gli sorrido di rimando. Lo vedo arrossire. I suoi occhi ora non stanno più guardando me.
“Tu vai avanti eh… che io poi arrivo”
Sgrano gli occhi. Capisco la sua allusione solo quando Ron rialza lo sguardo. E di nuovo gli sorrido. Perché non riesco a fare altro. Perché so che un girono arriverà. Perché lo sto aspettando. E lui lo sa bene.
“Ti aspetto” mormoro. E suona proprio come una promessa.
E lo vedo sorridere. Con le orecchie e le guance tinte di rosso. E lo vedo annuire. E penso che in fondo, ho aspettato 6 anni, qualche giorno in più non potrà fare la differenza. Perché so che adesso sta finalmente arrivando. Perché anche lui ha capito che stava correndo da quella ragazza sola…
Riprendo a camminare. In lontananza vedo il castello di Hogwarts e una morsa mi imprigiona lo stomaco. Ormai ci siamo.
Il pensiero che tutto sta per finire mi esplode nella mente. Niente sarà come prima. Niente.
E questo fa male.
“Ho deciso di venire con te…” la voce di Ron mi fa sobbalzare. Non l’avevo sentito.
Io mi limito ad annuire.
Tutto cambierà. E questo senso di inquietudine non riuscirò a placarlo. Ma non è detto che tutto quello che ci riservi il futuro sia male.
Ho aspettato Ron per tanto tempo… e sta arrivando. Sta correndo da me. Dalla ragazza sola sulla spiaggia. E con lui che cammina acanto a me, posso accettare quello che mi riserva il futuro.
Posso accettarlo.
Perché non sarò sola.

Mare mare
qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
Mare mare
qui non viene mai nessuno a farci compagnia
Mare mare
non ti posso guardare così
perchè questo vento agita anche me.


FINE

Ecco qui una piccola One-Shot senza troppe pretese. Non sono un’amante delle fan fiction così corte. Ma avevo in testa questa canzone e questa immagine… così ho voluto scrivere qualcosa a riguardo. Qualcosa di semplice… un po’ in contrasto con ciò che scrivo di solito, sempre storie super-impegnate-pensate.
Avrei dovuto pubblicarla un mese fa (21 Ottobre), per il compleanno di Sunny… non ce l’ho fatta per quella data. È comunque dedicata a lei… magari non al suo compleanno però… un mese è un po’ tanto come ritardo!
Fatemi sapere cosa ne pensate. Se volete leggere altro scritto da me… basta andare sul mio account… (io vi consiglio “Gli Eletti” ^__-).
Alla prossima e grazie per aver anche solo letto…
   
 
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