Per la Kurtofsky Week
1st day – Pirates
~
Behind the mask
La
scena che aveva davanti poteva essere definita come l’ottava meraviglia del
mondo e, allo stesso tempo, pareva assurda a vedersi, tant’è che Dave assisteva
ad essa sbigottito ed anche alquanto frastornato, visto che ancora doveva
capire bene come mai si trovasse lì e quale parte del suo cervello avesse
acconsentito a quella follia. Però, ecco, forse doveva aspettarselo. Forse
avrebbe dovuto prevedere che Kurt Hummel, davanti ad una marea di vestiti scintillanti, avrebbe perso la testa. Forse
avrebbe dovuto capire che sarebbe sfrecciato da un comparto all’altro del
negozio, senza sosta, con l’entusiasmo che aumentava ad ogni paillette e ad
ogni strass. Tuttavia, l’aveva comunque colto alla sprovvista.
‹‹Che
ne pensi di questo?››.
Dave
si riscosse dall’apatia che lo aveva invaso e si concentrò sull’enorme sorriso
che gli stava rivolgendo Kurt.
Ovviamente
fare shopping non era proprio il suo forte, o il modo migliore per impiegare il
suo tempo libero, soprattutto perché si trattava di aiutare Kurt a scegliere un
travestimento per il Prom del McKinley, che a quanto pareva sarebbe stato una
specie di ballo in maschera quell’anno[1],
ed era ridicolo girare tra tutti quei vestiti estrosi, in particolar modo
perché lui non era come Kurt, lui non si sentiva ancora a suo agio con… tutto
quanto.
Ma
comunque non era riuscito a dirgli di no. Con tutti quei “ti prego”, ripetuti a
raffica, e con quello sguardo supplicante e adorabile,
Dio solo sa come era riuscito a non uscire di senno. Eppure rimaneva ugualmente
una pessima idea.
Anche
adesso, all’ennesimo vestito tirato fuori da Kurt, non poteva fare a meno di
storcere la bocca e aggrottare le sopracciglia perplesso.
‹‹Non
ti piace neanche questo?›› domandò il ragazzo dagli occhi chiari, con una certa
delusione sul viso.
Dave
analizzò attentamente quell’abito.
‹‹È…
un frak dorato[2]?››
fece, senza cambiare espressione.
‹‹C’è
anche il cilindro dorato›› precisò Kurt, entusiasta, ma nel notare che Dave non
era preso allo stesso modo dalla bellezza di quel costume, la sua contentezza
scemò.
‹‹Uffa…››
si lamentò, posando il vestito sul bancone, ‹‹Ti ho portato con me, perché
volevo un consiglio, e non solo non mi aiuti, ma mi snobbi tutti i
travestimenti più belli. Pensi che non ci starei bene?››.
Il
più grande alzò gli occhi al cielo.
‹‹Non
ho mica detto questo? Solo che…››
‹‹Solo
che?››
Kurt
fissò gli occhi in quelli di Dave, con l’intenzione di non perdere nemmeno un
passaggio di quella conversazione.
Dal
canto suo, l’altro ragazzo non poteva di certo ammettere che, con quel frak, il
più piccolo avrebbe fatto girare la testa a quell’ingellato del suo ragazzo e
che lui sarebbe stato geloso da morire. Ma comunque non era solo quello che
andava per il verso sbagliato. Se Kurt avesse indossato quella cosa
appariscente, avrebbe attirato l’attenzione dell’intera scuola, e lui ricordava
com’era finita l’anno precedente. Non poteva saperlo triste, perché il solo
ricordo dei suoi occhi lucidi e arrossati per il pianto lo faceva stare in
ansia.
‹‹Ti
preferirei con qualcos’altro addosso›› rispose alla fine, rosso in viso, non
riuscendo a trovare una scusa migliore; ma si rese conto soltanto dopo di
quanto quella frase suonasse strana e fraintendibile.
Le
guance di Kurt si colorarono appena di rosso e Dave si diede dell’imbecille.
‹‹Cioè
volevo dire…›› farfugliò, passandosi una mano tra i capelli, agitato, dopo di
che si avvicinò al primo scaffale che vide ed afferrò un costume a caso, ‹‹Non
sarebbe meglio questo?››.
Kurt
fissò il vestito con un’espressione basita e Dave pregò tutte le divinità
esistenti che la sua scelta non fosse ricaduta su qualcosa di compromettente,
simile ad un travestimento da coniglietta per esempio.
‹‹Un
pirata[3]?›› chiese Kurt.
L’altro
diede uno sguardo al costume e stranamente lo trovò niente male. Insomma,
immaginare Kurt con indosso una blusa da pirata era assolutamente un bel
vedere, anche se, convenne Dave, era sicuro che sarebbe stato bellissimo anche
indossando la federa di un cuscino.
‹‹S-sì››
rispose e l’agitazione non lo stava aiutando per niente.
Kurt
si avvicinò, studiò il vestito attentamente e pensò che forse i gusti di Dave
non erano proprio da buttare via.
‹‹Sei
sicuro che mi starà bene?›› domandò e dentro di sé sapeva che l’altro avrebbe risposto
affermativamente, ma ormai lo aveva visto imbarazzato e moriva dalla curiosità
di ascoltare la sua risposta.
‹‹Sì…
saresti… carino››.
Kurt
sorrise timidamente e con una punta di soddisfazione sul viso, mentre il
rossore sulle guance di Dave si espandeva anche alle orecchie.
‹‹Okay,
allora lo provo›› fece il più piccolo, strappandogli la stampella di mano e
sfrecciando in un camerino.
Dave
sospirò sonoramente, quando quello fu sparito dalla sua vista, ma non ebbe
neanche il tempo di rilassarsi che Kurt si riaffacciò dalla cabina.
‹‹Dave››
lo chiamò e quello sobbalzò, mentre il suo cuore ricominciava a battere più
veloce, ‹‹Grazie. Sei un assistente fantastico››.
Il
ragazzo gli rivolse una smorfia molto simile ad un sorriso, ma il suo orgoglio
lo costrinse comunque a dirgli: ‹‹Muoviti che facciamo notte››, al che Kurt gli
rispose cacciandogli la lingua, per poi sparire nuovamente oltre le tende del
camerino.
Quel
ragazzo era in grado di renderlo diverso, in ogni maniera possibile. Faceva sì
che diventasse improvvisamente incapace di pronunciare una frase di senso
compiuto, oppure lo faceva diventare acido e orgoglioso, oppure timido, ma in
tutti quei casi, in tutti quei cambiamenti, continuava ad esserci, a divertirsi
e a farlo ridere… e Dave riusciva ad innamorarsene ogni giorno di più. Era
impensabile, ma era vero. Per quanto cercasse di dimenticare, di spegnere i suoi sentimenti, non ci
riusciva. Magari inizialmente pensava di averlo fatto, però gli bastava vederlo
perché il batticuore puntualmente ritornasse e si malediva, perché Kurt stava
con Blaine e lui non aveva alcun diritto di strapparlo a lui.
Anche
in quell’istante, con la consapevolezza che la ricerca del costume più bello
era finalizzata a far venire un colpo al cuore a Blaine, Dave non poté
impedirsi di rimanere a bocca aperta, quando lo vide uscire dal camerino e fare
una giravolta, entusiasta.
‹‹Come
sto?›› chiese Kurt.
Dave
mandò a quel paese quello che, nella sua fantasia, sembrava un Blaine vestito
da angioletto che gli faceva la paternale e rispose con tutta la sincerità che
riuscì a racimolare: ‹‹Mai visto un pirata più bello››.
Fine.
Note
[1] Beh, sappiamo che il tema del
Prom saranno i dinosauri quest’anno. Ma perché non trasformarlo in un ballo in
maschera? In quanto scrittrice di questa shot, ballo in maschera sia!
[2] Frak
dorato
[3] Pirata…
ed io mi sono sciolta nell’immaginare Kurt vestito così… e penso pure Dave. *O*