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Autore: Vals Fanwriter    29/04/2012    9 recensioni
Kurt fissò il vestito con un’espressione basita e Dave pregò tutte le divinità esistenti che la sua scelta non fosse ricaduta su qualcosa di compromettente, simile ad un travestimento da coniglietta per esempio.
Per la Kurtofsky Week | 1st day – Pirates
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel | Coppie: Dave/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Kurtofsky Week 2012'
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Per la Kurtofsky Week

1st day – Pirates

 

~

 

Behind the mask

 

 

 

La scena che aveva davanti poteva essere definita come l’ottava meraviglia del mondo e, allo stesso tempo, pareva assurda a vedersi, tant’è che Dave assisteva ad essa sbigottito ed anche alquanto frastornato, visto che ancora doveva capire bene come mai si trovasse lì e quale parte del suo cervello avesse acconsentito a quella follia. Però, ecco, forse doveva aspettarselo. Forse avrebbe dovuto prevedere che Kurt Hummel, davanti ad una marea di vestiti scintillanti, avrebbe perso la testa. Forse avrebbe dovuto capire che sarebbe sfrecciato da un comparto all’altro del negozio, senza sosta, con l’entusiasmo che aumentava ad ogni paillette e ad ogni strass. Tuttavia, l’aveva comunque colto alla sprovvista.

‹‹Che ne pensi di questo?››.

Dave si riscosse dall’apatia che lo aveva invaso e si concentrò sull’enorme sorriso che gli stava rivolgendo Kurt.

Ovviamente fare shopping non era proprio il suo forte, o il modo migliore per impiegare il suo tempo libero, soprattutto perché si trattava di aiutare Kurt a scegliere un travestimento per il Prom del McKinley, che a quanto pareva sarebbe stato una specie di ballo in maschera quell’anno[1], ed era ridicolo girare tra tutti quei vestiti estrosi, in particolar modo perché lui non era come Kurt, lui non si sentiva ancora a suo agio con… tutto quanto.

Ma comunque non era riuscito a dirgli di no. Con tutti quei “ti prego”, ripetuti a raffica, e con quello sguardo supplicante e adorabile, Dio solo sa come era riuscito a non uscire di senno. Eppure rimaneva ugualmente una pessima idea.

Anche adesso, all’ennesimo vestito tirato fuori da Kurt, non poteva fare a meno di storcere la bocca e aggrottare le sopracciglia perplesso.

‹‹Non ti piace neanche questo?›› domandò il ragazzo dagli occhi chiari, con una certa delusione sul viso.

Dave analizzò attentamente quell’abito.

‹‹È… un frak dorato[2]?›› fece, senza cambiare espressione.

‹‹C’è anche il cilindro dorato›› precisò Kurt, entusiasta, ma nel notare che Dave non era preso allo stesso modo dalla bellezza di quel costume, la sua contentezza scemò.

‹‹Uffa…›› si lamentò, posando il vestito sul bancone, ‹‹Ti ho portato con me, perché volevo un consiglio, e non solo non mi aiuti, ma mi snobbi tutti i travestimenti più belli. Pensi che non ci starei bene?››.

Il più grande alzò gli occhi al cielo.

‹‹Non ho mica detto questo? Solo che…››

‹‹Solo che?››

Kurt fissò gli occhi in quelli di Dave, con l’intenzione di non perdere nemmeno un passaggio di quella conversazione.

Dal canto suo, l’altro ragazzo non poteva di certo ammettere che, con quel frak, il più piccolo avrebbe fatto girare la testa a quell’ingellato del suo ragazzo e che lui sarebbe stato geloso da morire. Ma comunque non era solo quello che andava per il verso sbagliato. Se Kurt avesse indossato quella cosa appariscente, avrebbe attirato l’attenzione dell’intera scuola, e lui ricordava com’era finita l’anno precedente. Non poteva saperlo triste, perché il solo ricordo dei suoi occhi lucidi e arrossati per il pianto lo faceva stare in ansia.

‹‹Ti preferirei con qualcos’altro addosso›› rispose alla fine, rosso in viso, non riuscendo a trovare una scusa migliore; ma si rese conto soltanto dopo di quanto quella frase suonasse strana e fraintendibile.

Le guance di Kurt si colorarono appena di rosso e Dave si diede dell’imbecille.

‹‹Cioè volevo dire…›› farfugliò, passandosi una mano tra i capelli, agitato, dopo di che si avvicinò al primo scaffale che vide ed afferrò un costume a caso, ‹‹Non sarebbe meglio questo?››.

Kurt fissò il vestito con un’espressione basita e Dave pregò tutte le divinità esistenti che la sua scelta non fosse ricaduta su qualcosa di compromettente, simile ad un travestimento da coniglietta per esempio.

‹‹Un pirata[3]?›› chiese Kurt.

L’altro diede uno sguardo al costume e stranamente lo trovò niente male. Insomma, immaginare Kurt con indosso una blusa da pirata era assolutamente un bel vedere, anche se, convenne Dave, era sicuro che sarebbe stato bellissimo anche indossando la federa di un cuscino.

‹‹S-sì›› rispose e l’agitazione non lo stava aiutando per niente.

Kurt si avvicinò, studiò il vestito attentamente e pensò che forse i gusti di Dave non erano proprio da buttare via.

‹‹Sei sicuro che mi starà bene?›› domandò e dentro di sé sapeva che l’altro avrebbe risposto affermativamente, ma ormai lo aveva visto imbarazzato e moriva dalla curiosità di ascoltare la sua risposta.

‹‹Sì… saresti… carino››.

Kurt sorrise timidamente e con una punta di soddisfazione sul viso, mentre il rossore sulle guance di Dave si espandeva anche alle orecchie.

‹‹Okay, allora lo provo›› fece il più piccolo, strappandogli la stampella di mano e sfrecciando in un camerino.

Dave sospirò sonoramente, quando quello fu sparito dalla sua vista, ma non ebbe neanche il tempo di rilassarsi che Kurt si riaffacciò dalla cabina.

‹‹Dave›› lo chiamò e quello sobbalzò, mentre il suo cuore ricominciava a battere più veloce, ‹‹Grazie. Sei un assistente fantastico››.

Il ragazzo gli rivolse una smorfia molto simile ad un sorriso, ma il suo orgoglio lo costrinse comunque a dirgli: ‹‹Muoviti che facciamo notte››, al che Kurt gli rispose cacciandogli la lingua, per poi sparire nuovamente oltre le tende del camerino.

Quel ragazzo era in grado di renderlo diverso, in ogni maniera possibile. Faceva sì che diventasse improvvisamente incapace di pronunciare una frase di senso compiuto, oppure lo faceva diventare acido e orgoglioso, oppure timido, ma in tutti quei casi, in tutti quei cambiamenti, continuava ad esserci, a divertirsi e a farlo ridere… e Dave riusciva ad innamorarsene ogni giorno di più. Era impensabile, ma era vero. Per quanto cercasse di dimenticare, di spegnere i suoi sentimenti, non ci riusciva. Magari inizialmente pensava di averlo fatto, però gli bastava vederlo perché il batticuore puntualmente ritornasse e si malediva, perché Kurt stava con Blaine e lui non aveva alcun diritto di strapparlo a lui.

Anche in quell’istante, con la consapevolezza che la ricerca del costume più bello era finalizzata a far venire un colpo al cuore a Blaine, Dave non poté impedirsi di rimanere a bocca aperta, quando lo vide uscire dal camerino e fare una giravolta, entusiasta.

‹‹Come sto?›› chiese Kurt.

Dave mandò a quel paese quello che, nella sua fantasia, sembrava un Blaine vestito da angioletto che gli faceva la paternale e rispose con tutta la sincerità che riuscì a racimolare: ‹‹Mai visto un pirata più bello››.

 

Fine.

 

 

Note

[1] Beh, sappiamo che il tema del Prom saranno i dinosauri quest’anno. Ma perché non trasformarlo in un ballo in maschera? In quanto scrittrice di questa shot, ballo in maschera sia!

[2] Frak dorato

[3] Pirata… ed io mi sono sciolta nell’immaginare Kurt vestito così… e penso pure Dave. *O*

   
 
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