#flashback
12.07.2008
-Era una calda, afosa giornata d’estate. Ero un’ingenua bambina di 12 anni che stava giocando a nascondino con altre due bambine. Verso la sera comincio’ a piovere, le mie amiche se ne andarono e io rimasi sola, sotto la pioggia. Corsi cercando riparo, ma niente. Era completamente buio, non vedevo niente, finche’ per sbaglio andai a finire in un buco, tutto nero.  Urlai aiuto, ma nessuno mi sentiva.  Aspettai ore e ore, e nessuno mi sentiva. Dopo un po’ mi volli alzare in piedi, ma non ci riuscivo. Era come se le mie gambe non riuscissero a sostenermi. Poi non ricordo più niente.-

#fine flashback

Ogni volta che ricordo quel giorno, mi sento un vuoto dentro. Ora vi racconto la mia storia; persi le mie gambe e persi tutto. Avevo un sogno, che ormai non vale più la pena crederci. Quel sogno sembrava il più stupido, il più insignificante, quel sogno era quello di trovare la felicita’.
Ci sono volte che alzo gli occhi al cielo, e mi chiedo se lassu’ qualcuno mi senta. Prego varie volte, ma non serve mai. Adesso quello che vorrei e’ solamente avere due gambe funzionanti, in grado di reggermi. Basta solo pensare all’importanza della vita, la gente comune che vive una vita comune non si sofferma a pensare quanta fortuna hanno a vivere felicemente.
La mia “vita” se vogliamo chiamarla così, e’ come un fiore, pian piano perde tutti i petali. Come prima cosa ho perso le gambe, poi i capelli con varie terapie, poi la mamma qualche anno fa. Mi chiedo se perdero’ anche la vita.

L’unica cosa positiva che mi e’ successa ultimamente, precisamente l’altro ieri, e’ stata quella di vedere i miei miglioramenti, sono usciti vari risultati positivi in ospedale. Più tardi scopriro’ la cosa più importante, se potro’ guarire da questa paralisi. Anche se ci vorrebbe solo un miracolo, ormai sono quattro anni che faccio varie cure e sto solo migliorando a piccoli passi.

Qualche ora dopo;
Eccomi appena tornata dall’ospedale. Sì, i risultati sono usciti positivi. Sono gioiosa per questo, ma c’è un solo problema, un grande problema. Entrando in ospedale per andare a vedere i risultati sono inciampata per le scale e un ragazzo mi ha raccolta. Quel ragazzo si chiamava Za.. Zayn. Aveva  una bellezza che non ho mai trovato in nessuno, era la perfezione. In quei cinque secondi ho vissuto il paradiso, il tempo che mi ha alzata e che mi ha detto “la prossima volta sii più prudente, saro’ sempre pronto ad aiutarti. Puoi trovarmi nella stanza 136.” Ma come ho fatto a provare attrazione verso una persona così velocemente? Come? Spero sia stato frutto della mia immaginazione, nessuno potrebbe prendermi in considerazione. E’ la prima volta che mi innamoro di un ragazzo, e semplicemente, non vorrei avere delusioni.
 
Fine capitolo 1 .