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Autore: spontaneoussoftassertive    29/04/2012    1 recensioni
Klaine!Vampires. Kurt point of view. "Era da un paio di mesi che ci pensavo e avevo finalmente preso la mia decisione. Volevo passare il resto dell'eternità con lui. Renderlo ufficiale. Sposarci, insomma."
Genere: Angst, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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VI



"Blaine!" lo richiamai di nuovo e stavolta dovetti oppormi con tutta la mia forza per impedirgli di uscire.
"Quello era Nick! Gli è successo qualcosa! Devo aiutarli!" protestò lottando per liberarsi di me. Per fortuna Cooper venne in mio aiuto, trattenendo Blaine.
"Amore, davvero, non possiamo rischiare! Per favore!" cercai di farlo ragionare, ma non sembrava sentirmi. Alla fine si bloccò tra le mie braccia, Cooper lo lasciò andare, allontanandosi di un paio di passi.
"Blaine. Kurt ha ragione."
"Zitto." lo zittì e Cooper non si azzardò a replicare. C'era qualcosa negli occhi di Blaine. Un misto di paura, preoccupazione e rabbia. Gli strinsi la mano mentre lui cercava ancora di capire cosa stesse succedendo. Ci voltammo appena in tempo per vedere il lupo grigio scuro rientrare zoppicando e guaendo mestamente. Intanto fuori avevano smesso di ululare. In un attimo furono tutti dentro. Ritornarono uomini uno a uno, il pelo che si ritirava sotto la pelle, le code che sparivano.
"Cazzo!" sbottò Nick dando un calcio contro il muro della grotta.
"Stai bene?" si preoccupò il biondo appoggiandogli le mani sulle spalle e cercando di guardarlo negli occhi, che Nick teneva bassi.
"Non è niente..."
"Ma sei completamente rincoglionito??" gli urlò contro Thad. "Che ti passava per la testa?! Ci è mancato poco che finissimo tutti ammazzati!"
"Lo so cazzo! Mi dispiace!" sbraitò tenendosi stretto il polso sinistro e guardando oltre Jeff, ancora preoccupato.
"Cos'è successo?" provò ad intrommettersi Blaine, senza lasciare la presa sulla mia mano.
"Mi dispiace!" ripeté Nick, liberandosi da Jeff e dando un altro calcio al muro.
"Ehi, ehi, calma..." lo tranquillizzò Jeff abbracciandolo da dietro.
"Nick, non ti hanno morso, vero?" domandò incerto Wes, ancora con il fiatone.
"N-no..." balbettò Nick. "Penso sia solo rotto..."
"Shhh è tutto ok..." lo tranquillizzò ancora Jeff, mentre Trent li avvicinava e prendeva tra le mani il polso di Nick, esaminandolo.
"Si può sapere che cazzo ti è passato per la testa?" gridò ancora Thad. "Pensavo...pensavo ti avessero preso, cazzo..." aggiunse passandosi le mani tra i capelli neri come la pece e nei suoi occhi vidi paura per la prima volta.
"Uno di loro aveva puntato Jeff...volevo solo proteggerlo..." ammise tirando su con il naso e nascondendo una smorfia di dolore quando Trent girò un po' troppo il polso.
"Ma sei pazzo? Rischi la vita per me?" sussurrò dolcemente Jeff.
"Loro chi?" si intromise di nuovo Blaine.
"Vampiri" rispose David.
"Scusa se ti ho urlato contro..." sentii dire Thad a Nick.
"Che erano vampiri l'avevo capito. Erano...erano del mio...?"
"Clan? Sì, penso proprio di sì. Avevano il vostro stesso odore." confermò Wes.
"Grandioso!" lasciò andare la mia mano, passandosela tra i riccioli ancora scompigliati. Lo guardai preoccupato, mentre anche Cooper e Puck imprecavano sottovoce, stringendo i pugni e digrignando i denti.
"Ma...li abbiamo cacciati. Nonostante qualcuno abbia rischiato di farci ammazzare, siamo riusciti a mandarli via e staranno alla larga dal nostro odore, se volete che vi accompagnamo..."
"No." disse semplicemente Blaine. "Nick è ferito..."
"Sto bene" cercò di protestare, venedendo ignorato.
"...ed è rischioso per voi. Ci arrangeremo." Tirò un sorriso incrociando le braccia al petto.
"Se veniamo anche noi sarete più al sicuro. Almeno fino all'oceano." replicò David.
"No, non voglio che rischiate la vita per noi."
"Non rischiamo la vita..." borbottò Wes.
"Sì, Wes. Nick ha appena rischiato di essere morso..."
"Perché sono stato un coglione. E' colpa mia. Non succederà più..."
"No. Ho detto di no." ripeté alzando leggermente la voce e lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi, i pugni stretti.
"Blaine...forse non è una cattivissima idea..." provò a convincerlo Cooper.
"Sì, infatti, hobbit. Se abbiamo anche loro siamo più sicuri..." si intromise Santana.
"HO DETTO DI NO!" gridò Blaine, zittendo tutti, anche Nick, Trent e Jeff che erano in disparte e si stavano occupando del polso di Nick. Lo fissarono tutti, notai gli sguardi preoccupati e impauriti degi altri. Io lo guardai invece perplesso. Perché se la stava prendendo così tanto. E soprattutto perché stava gridando in quel modo.
"Blaine." lo chiamai in modo deciso. Mi diede le spalle, coprendosi gli occhi con la mano destra. "Blaine." lo richiamai, ancora più deciso.
Sospirò e sussurrò un "Scusate" che riuscimmo a sentire solo per i nostri sensi supersviluppati.
"Blaine. Girati." Non ero arrabbiato con lui. Solo non capivo. Dato che non mi dava ascolto, gli afferrai il polso sinistro, facendolo voltare e permettendo che i nostri sguardi si incontrassero. Di nuovo quel misto di preoccupazione, paura e rabbia che si rifletteva nelle sue iridi cangianti che si stavano scurendo sempre di più. Le fissai per alcuni secondi, cercando di scrutarlo fino in fondo, leggerlo come un libro, come facevo di solito. Ma quella volta era come se quel libro fosse scritto in una lingua a me sconosciuta. Lo spinsi verso l'esterno della grotta, ma subito gli altri ci furono dietro.
"Lasciateci soli." ordinammo praticamente all'unisono. Gli altri non se lo fecero ripetere, tornando dentro. Li sentii bisbigliare qualcosa, ma la mia attenzione era ancora concentrata sugli occhi di Blaine. "Cosa c'è?" gli chiesi. "Perché non vuoi che ci accompagnino? Non ti fidi di loro?"
"Cosa? No, no. Mi fido di loro..." rispose scuotendo la testa, ma senza mai perdere il contatto col mio sguardo.
"E allora cosa?"
"Kurt, io..." prese un altro sospiro, chiudendo gli occhi per una frazione di secondo.
"Ha-hai cambiato idea? Vuoi tornare indietro?"
"NO!" gridò quasi, ma non c'era rabbia nella sua voce, solo terrore. "No. Solo..." abbassò lo sguardo, liberando il polso dalle mie dita che ancora lo cingevano. Lo lasciai fare, avvicinandomi a lui. Mi prese le mani tra le sue, per poi rialzare gli occhi per fissarli nei miei. Grazie al riflesso della luna potevo scorgere le sue iridi, di nuovo color caramello, inumidirsi. "Kurt, io..."
"Ehi, è tutto ok. Parlami. Sono qui." cercai di tranquillizzarlo, usando il tono più dolce che potessi usare in una situazione del genere.
"Io ho una fottutissima paura, Kurt. Ho paura che vada tutto male. Che ci trovino. Che faccino del male a loro. O che tocchino te. E se tutto va liscio... ho paura di non essere in grado di governare, di diventare re. Ho paura, Kurt. E non ho idea di quello che sto facendo..."
Liberai le mani dalle sue, afferrandogli il viso delicatamente. "Blaine. Anch'io ho paura. Le tue stesse identiche paure. Ma...se stiamo insieme, se stiamo uniti, ce la faremo. Se ci facciamo aiutare...beh, forse riusciremo a cavarcela ancora meglio. Anch'io non voglio che succeda qualcosa alle persone che amo, specialmente a te. Ma...non abbiamo alternative, Blaine. Ci dobbiamo fare aiutare. E per quanto riguarda il fatto di non essere all'altezza di diventare re, ti sbagli di grosso. Non hai notato come tutti si sono zittiti quando hai alzato la voce? O come tutti diano retta ai tuoi ordini?" fece una smorfia che stavolta riuscii a leggere perfettamente. Era la smorfia di uno che non andava fiero delle proprie azioni. Lo ignorai, stringendogli di più il volto e avvicinandomi di più, in modo che i nostri nasi furono a pochi millimetri di distanza. "Sarai un re perfetto, Blaine. Sei un vampiro coraggioso, leale, forte, giusto, autoritario- anche se non me n'ero mai accorto prima e devo ammettere che sei piuttosto sexy quando fai così-..." aggiunsi per sdrammatizzare e servì dato che sorrise scuotendo la testa. "Ma sei anche molto dolce e buono, Blaine. Io lo so perché riesco a leggerti come un libro aperto. Lo so perché sono innamorato di questo vampiro. Lo so e credo in te, Blaine. Insieme ce la faremo, te lo prometto. Quindi ora riportiamo i nostri culetti molto sexy in quella caverna, chiedi scusa come si deve a quei poveri lupi che si sono dovuti sorbire i nostri amici per due giorni e diciamo loro che ci possono accompagnare. Tanto si tratta solo di poche ore, quello che basta per raggiungere l'oceano e passare in Asia. Poi ci arrangeremo da soli." Accennai un sorriso, aspettando il suo assenso che arrivò subito.
"Ha-hai ragione. Scusa."
"Non ti devi scusare, Blaine. Non con me. So perfettamente come ti senti. Ma ricordati che ti amo, ok? Andrà tutto bene." Non sapevo bene da dove venissero tutti quei discorsi, dato che fino a qualche minuto prima anch'io non aveva idea di quello che stessimo facendo, ma quelle mie stesse parole comparse da chissà dove mi diedero forza e coraggio. Infondo ero Kurt Hummel. Principe del famoso clan degli Hummel. Ed ero con Blaine Anderson. Il figlio dello spietato e potentissimo Chuck Anderson. Dovevamo solo sposarci e i giochi sarebbero stati fatti. Cosa non così semplice come mi sebrava allora, ma non irrealizzabile.
Blaine mi sorrise annuendo. "Sì. Sì, hai ragione. Ce la faremo. E andrà tutto bene. Non so come, ma ce la faremo."
"Sì, Blaine." sussurrai cingendogli il collo con le braccia e affondando il naso nel suo collo, ignorando i suoi vestiti sporchi e la puzza di sudore che lo circondava.
Lui mi strinse ancora più forte, sollevandomi da terra. "Che cosa ho fatto per meritate il miglior fidanzato al mondo?" sospirò.
Rialzai il viso per far incontrare di nuovo i nostri occhi. "Ti amo, Blaine. Ti amo e ti sposerò."
"Anch'io ti amo, Kurt. E sì, ci sposeremo. Anche se...affidandoci agli Antichi non so se potrai organizzare tutto come hai sempre sognato..." aggiunse sinceramente dispiaciuto.
Alzai un sopracciglio. "Mmm, davvero? Vorrà dire che organizzerò una luna di miele perfetta, per non parlare della festa che daremo appena tornati..."
Blaine rise, baciandomi sulla fronte, sul naso e poi sulle labbra. "Ti amo" sussurrò semplicemente.
"Ti amo" ripetei baciandolo a mia volta, le braccia attorno il suo collo. Restammo così per alcuni secondi, poi ci ricordammo della situazione in cui eravamo. Ci staccammo, schiarendoci la voce e cercando di assumere un aspetto autoritario, finendo per ridere di nuovo. Gli afferrai la mano, stringendola dolcemente. "Andiamo.." disse sorridendomi per poi farsi più serio. Rientrammo nella grotta. Trent era riuscito a fasciare il polso a Nick, entrambi seduti sulla branda su cui avevamo dormito io e Blaine, Jeff vicino a loro, una mano appoggiata sulla spalla del suo migliore amico. Gli altri tre lupi erano accucciati per terra, gli sguardi fissi sul terreno, le braccia incrociate ai petti. Puck e Sam erano seduti in un angolo, le schiene appoggiate al muro, mentre Cooper faceva avanti e indietro tra Britt e San che sembravano preoccupate e un po' impaurite. Ci schiaremmo entrambi di nuovo le voci, attirando subito le loro attenzioni. Puntarono tutti gli occhi su noi due, Cooper finalmente fermandosi.
"Vi chiedo scusa per prima. Ho esagerato. Forse aver dormito così tanto mi ha reso nervoso. Ora è meglio se ci muoviamo." Parlò con calma. Gli occhi sicuri ma del colore del caramello, nessuna traccia di freddezza o rabbia. Mi aspettavo di vederli tornare a sorridere e scherzare, scattando pronti per partire, ma stettero tutti immobili a fissare Blaine senza fiatare. Alzai un sopracciglio, notando con la coda dell'occhio che Blaine stava facendo la stessa identica cosa. Se non si erano mossi era perché non sapevano che le cose erano di nuovo a posto e questo voleva dire che non avevano origliato come pensavamo.
"Beh? Non avete sentito il mio futuro marito? E' ora di andare, quindi muovete i vostri bei culetti, forza!" li incitai cercando di assumere un tono autoritario come quello di Blaine, non ottenendo, però, lo stesso risultato. Blaine mi guardò ridacchiando.
"Vuol dire che...possiamo venire anche noi?" chiese Thad. Adesso avevano tutti sguardi un po' perplessi, le fronte corrugate in espressioni interrogative.
"Dovete. Chi ci parerà i nostri bei culetti reali, se no?" scherzò Blaine lasciando andare la mia mano e stringendomi il sedere. Alzai gli occhi al cielo sorridendo e stringendogli il suo a mia volta.
"Vi muovete o no?!?" aggiunsi ridacchiando vedendo che ancora nessuno si muoveva. Finalmente diedero segni di vita, iniziando a raccattare cose e prepararsi.
"Ma saranno pazzi, quei due!" sentii ridere Santana mentre io e Blaine ci avviavamo di nuovo fuori. Sì, eravamo proprio dei pazzi.

   
 
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