Una calda giornata di maggio

Come era finita nella stanza dei ragazzi del Settimo Anno, o meglio, quella dei Malandrini?

E soprattutto, come c'era finita insieme a James Potter?

Il ragazzo, naturalmente, non aveva certo cercato di metterla a suo agio.

Anzi, l'aveva messa in trappola. Aveva cacciato dalla camera i suoi amici, e si era appoggiata contro la porta per impedirle di uscire. L'unica via d'uscita era la finestra, ma gettarsi dalla Torre del Grifondoro non era certo una delle idee migliori. Oppure, aveva la bacchetta magica, ma se lo avesse affatturato avrebbero perso l'ultima partita di Quidditch della stagione, e con quella la Coppa.

“Maledetto il giorno in cui ho accettato di uscire con lui” pensò la ragazza, lasciandosi cadere su un letto. Dedusse che era quello di James dalle due foto, rigorosamente magiche. Una rappresentava la squadra in vesti scarlatte di cui James era il capitano, l'altra i quattro Malandrini che sorridevano allegramente. Lily spostò lo sguardo dai volti sorridenti a James. Dovette ammettere che era davvero carino. Per il gran caldo di maggio, aveva abbandonato la pesante veste nera. Indossava una camicia con i primi due bottoni sbottonati, e la cravatta con il nodo allentato. Aveva le mani sprofondate nelle tasche dei pantaloni neri. I capelli erano come sempre spettinati, gli occhiali leggermente storti sul naso.

Lily, invece, era vestita da perfetta studentessa modello. La camicia aveva le maniche corte e a sbuffo, ed era perfettamente abbottonata tranne che per il primo bottone. La cravatta con i colori del Grifondoro era seminascosta nel gilet nero con i bordi rosso oro. La gonna nera a pieghe le arrivava fino al ginocchio, e le gambe erano coperte da collant leggeri color carne. I lunghi capelli rosso fiamma le arrivavano fino a metà schiena, e incorniciavano i profondi occhi verde smeraldo.

-Evans, come mai sei qui?

La ragazza, in tutta sincerità, non sapeva come rispondere alla domanda. Cominciò a balbettare, cercando una scusa valida.

-Volevo chiederti... ehm... gli appunti di... Pozioni.

Lily avrebbe voluto sprofondare sotto terra. Non poteva inventarsi scusa peggiore.

James, per tutta risposta, scoppiò a ridere.

-Andiamo Lily, pensi che ti creda? Sei la più brava del nostro anno in Pozioni! E, anche se tu avessi davvero bisogno di appunti, non li chiederesti certo a uno scansafatiche come me che studia solo negli ultimi due minuti prima di un esame. Li domanderesti a uno come Remus, che è stato un bravissimo Prefetto e che secondo te avrebbe anche dovuto diventare Caposcuola, non è forse vero?

La ragazza avvampò, diventando pressoché dello stesso colore dei suoi capelli. Non solo aveva appena fatto una bruttissima figura davanti al ragazzo più presuntuoso e pieno di sé di Hogwarts, ma si era anche ritrovata a sentire alcuni degli insulti che aveva rivolto a James nel suo discorso.

E si era anche resa conto che quegli insulti poi non li meritava così tanto.

Lily cercò di riprendere dignità e di perdere il colorito rosso e disse:-Credi che Remus possa prestarmi i suoi appunti?

James, continuando a ridere, rispose:-No, li ha portati giù al parco per studiare. Tutto il programma, dal Primo Anno. Credo che voglia farsi venire un esaurimento nervoso prima della prossima luna piena.

Anche l'espressione tesa della rossa si distese in un sorriso dolce. Cercando disperatamente una scusa per uscire da quella stanza, si alzò e, dirigendosi verso la porta, disse:-Bè, allora io posso anche andarmene. Li chiederò a Mary.

La forte presa di James sul suo polso la fece desistere, e sentì il bisbiglio del ragazzo:-No Evans, tu non vai da nessuna parte.

Lily sorrise, e chiese:-Chi lo dice, James?

-Non saprei...-fece il ragazzo, con la sua solita espressione furba.-Forse il fatto che tu te ne saresti potuta andare un'ora fa? Oppure il fatto che tu mi abbia appena chiamato per nome?

-Oh, scusa. Avevo dimenticato, Potter.

-Oh, ma a me non dispiace affatto, sai, Evans?

La ragazza rise per un paio di secondi, poi posò le labbra su quelle di James. Lui, stupito, non potette fare nient'altro che accettare (con molto piacere) il bacio.

-Lily, alle 7?

-Non correre troppo, Ramoso.

James si gettò in ginocchio davanti a lei, ed esclamò:-Lily Evans, mi farebbe la cortesia di concedermi la grazia di uscire con me oggi?

Lily rise, e notò che il ragazzo ormai pendeva dalle sue labbra.

-Andiamo giù al parco, sotto il vecchio faggio, per studiare per i M.A.G.O.?

James prese i libri suoi e della ragazza, e cercò di prendere in braccio anche lei.

Lily, sfuggendo alle braccia del ragazzo, si diresse verso il parco, consapevole che non avrebbero studiato un bel niente.

Angolo dell'autrice mezza addormentata

La mia prima James/Lily!! Questa coppia mi è sempre piaciuta, spero di aver reso loro giustizia :)

Anche se non credo, perchè sto dormendo in piedi.

Che dite... mi merito una recensione?

*per favoooore*

Baci,

Ethel