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Autore: Emmie90    29/04/2012    2 recensioni
"Lo scrosciare della pioggia, il silenzio nella casa, il ticchettare sul vetro, il respiro lento, le lacrime."
Un percorso attraverso le profondità dell'animo di una donna, perchè alla fine le risposte sono dentro di noi, anche quando siamo così sconvolti da non riuscire a trovarle.
La storia e i personaggi sono tutti originali, ma lo sfondo in cui accadono è il mondo Potteriano.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qua: dopo quasi un anno che serbavo per me questa storiella ho deciso di condividerla. Per quale motivo proprio ora non ne ho idea, so perchè ho aspettato così tanto: in questa storia c'è un pezzo di me, forse il pezzo più malinconico ma qualcosa di me è rimasto aggrappato a queste pagine e spero vi possa piacere.
Em.

Cap 1


When will I begin
to live again?

(From Moulin Rouge)
 

Lo scrosciare della pioggia, il silenzio nella casa, il ticchettare sul vetro, il respiro lento, le lacrime.
La donna era seduta sul freddo pavimento, le gambe circondate dalle braccia e strette al petto, i piedi piccoli e affusolati vicini.
Il capo era appoggiato al vetro della portafinestra con i riccioli che ricadevano sul viso, gli occhi spenti e perennemente lucidi, circondati da un tenue rossore che spiccava sul pallore del volto.
Lo sguardo smeraldino era puntato sul cielo plumbeo, seguiva i contorni che si stagliavano con difficoltà a causa della pioggia fitta. Ogni cosa su cui si posavano i suoi occhi le ricordava qualche scena del suo passato, di quel passato. Pensava non sarebbe stato così difficile, era certa che dopo qualche giorno tutto si sarebbe sistemato.
Bene, si sbagliava.
Lei era lì, sola, nulla sembrava cambiato in un mese. Trenta giorni, settecentoventi ore, quarantatremiladuecento minuti. Tutto finito con un “mi dispiace”.
Lei scosse il capo, avrebbe dovuto darci un taglio con quella sofferenza. Come si dimenticavano sedici anni? Se solo avesse saputo come non tenere fede alla sua promessa di amarlo per sempre.
Si passò una mano fra i capelli, avrebbe voluto per un istante vivere di nuovo, sentirsi felice e spensierata.
Si alzò appoggiando una mano al muro e muovendo lo sguardo nella stanza. Sospiro lungo.
L’unica cosa era andare via da quei pochi metri quadri che una volta racchiudevano il suo sogno d’amore.
Si avvicinò alla toeletta, dove la spazzola era buttata in un angolo senza ritegno, il rossetto coricato e aperto, un solo orecchino faceva compagnia a una collana rotta di perle, che lasciava cadere a ritmo disuguale le sue biglie perlacee sul pavimento. Un biglietto si intravedeva dal cassetto aperto:
era zeppo di lacrime, ormai asciutte e impresse come cicatrici sull’anima a brandelli.
La scena di tanti anni prima era marchiata nella sua memoria: il salotto di Londra, la sua voce calda e suadente, innamorata, il suo sguardo su di lei. Il solo desiderio di stare insieme.
“Prima di incontrare il tuo sguardo, non sapevo cosa fosse l'amore. Lo so, è una stupida frase fatta, ma se non ti dicessi questo sarei uno schifoso ipocrita.
Perdonami, non sono mai stato bravo con le parole... e per dirla tutta non sono mai stato bravo a far niente. Quello che vorrei dirti è che senza di te, ora non sarei ciò che sono, e mi sarei perso molte cose meravigliose.
E non mi importa di cosa potrà accaderci: a me basta che tu mi sia accanto, non c'è altro che conta adesso. In queste ultime settimane passate con te, mi hai reso il ragazzo più felice della terra.

E spero che non ti dispiaccia se ti dico che... è bellissima la vita, ora che il mondo mi ha dato te.”
Mentre lo rileggeva avrebbe voluto piangere, disperarsi, ma non aveva più nemmeno la forza di cacciare fuori altre lacrime. Rimise la lettera nel cassetto aperto, pensando che non avrebbe dovuto rivederla per l’ennesima volta, ma quelle frasi erano l’unica cosa che le rimanevano di lui, ora.
Anche se una parola più grande e cubitale aleggiava nell’aria: era lì densa e pesante su di lei: la parola FINE.

 
    
 
  
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